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I pensieri di una vendicatrice angelica

 

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Risoluzione del Consiglio di Europa  n.1481 del 25 gennaio 2006 -

Condanna dei crimini dei regimi totalitari comunisti.

1. L'Assemblea parlamentare fa riferimento alla sua Risoluzione 1096 (1996) sulle misure per smantellare l'eredità dei sistemi totalitari comunisti.

2. I regimi totalitari comunisti che governarono nell'Europa Centrale ed Orientale nel secolo passato, e che sono tuttora al potere in molti Paesi del mondo, sono stati, senza ccezioni, caratterizzati da massicce violazioni dei diritti umani. Le violazioni hanno differito in funzione della cultura, del Paese e del periodo storico e hanno incluso assassini ed esecuzioni individuali e collettive, morti in campi di concentramento, fame, deportazioni, torture, lavoro in schiavitù e altre forme di terrore fisico di massa, persecuzioni su base religosa o etnica, violazioni della libertà di coscienza, pensiero e parola, della libertà di stampa, e mancanza del pluralismo politico.

3. I crimini sono stati giustificati in nome della teoria della lotta di classe e del principio della dittatura del proletariato. L'interpetazione di entrambi i principi hanno legittimato la "eliminazione" di popoli considerati nocivi alla costruzione di una nuova società e, come tali, nemici dei regimi totalitari comunisti. Un vasto numero di vittime in ogni Paese coinvolto furono propri connazionali. Fu il caso particolarmente dei popoli dell'ex URSS che di gran lunga superarono altri popoli in termini di numero di vittime.

4. L'Assemblea riconosce che, nonostante i crimini dei regimi totalitari comunisti, alcuni partiti comunisti europei hanno contribuito a conseguire la democrazia.

5. La caduta dei regimi totalitari comunisti nell'Europa Centrale ed Orientale non è stata seguita in tutti i casi da una inchiesta internazionale sui crimini da loro commessi. Inoltre, gli autori di questi crimini non sono stati portati in giudizio dalla comunità internazionale, come fu il caso dei crimini orribili commessi dal nazionalsocialismo.

6. Conseguentemente, la coscienza pubblica dei crimini commessi dai regimi totalitari comunisti è molto povera. I partiti comunisti sono legali e attivi in vari Paesi, anche se in molti casi non si sono distanziati dai crimini commessi nel passato dai regimi totalitari comunisti.

7. L'Assemblea è convinta che la coscienza della storia sia una delle precondizioni per evitare simili crimini nel futuro. Inoltre, la denuncia e la condanna morale dei crimini commessi svolge un importante ruolo nell'educazione delle giovani generazioni. la chiara posizione della comunità internazionale sul passato può essere un riferimento per le sue azioni future.

 

8. Inoltre, l'Assemblea ritiene che quelle vittime dei crimini commessi dai regimi totalitari comunisti che sono ancora vive e le loro famiglie, meritino simpatia, comprensione e riconoscenza per le loro sofferenze.

9. I regimi totalitari comunisti sono tuttora attivi in vari Paesi del mondo ed i crimini continuano ad essere commessi. La percezione dell'interesse nazionale non dovrebbe prevenire i Paesi da una adeguata critica agli attuali regimi totalitari comunisti. L'Assemblea condanna con forza tutte quelle violazioni dei diritti umani.

10. I dibattiti e le condanne che hanno avuto luogo da tempo a livello nazionale in vari stati membri del Consiglio d'Europa non possono dispensare la comunità internazionale da prendere una chiara posizione sui crimini commessi dai regimi totalitari comunisti. C'è un obbligo morale a farlo senza ogni ulteriore ritardo.

11. Il Consiglio d'Europa è nella posizione per tale dibattito a livello internazionale. Tutti i Paesi europei ex comunisti, con l'eccezione della Bielorussia, sono oggi suoi membri e la protezione dei diritti umani e lo stato di diritto sono i valori fondamentali su cui si basano.

12. Inoltre, l'Assemblea parlamentare condanna con forza le massicce violazioni dei diritti umani commesse dai regimi totalitari comunisti ed esprime simpatia, comprensione e riconoscenza alle vittime di tali crimini.

13. Inoltre, richiama tutti i partiti comunisti o post-comunisti nei suoi Stati membri che non lo hanno già fatto di valutare di nuovo la storia del comunismo e del proprio passato, di prendere chiaramente le distanze dai crimini commessi dai regimi totalitari comunisti e di condannarli senza alcuna ambiguità.

14. L'Assemblea ritiene che questa chiara posizione della comunità internazionale aprirà la via alla riconciliazione. Inoltre, incoraggerà con fiducia gli storici di tutto il mondo a continuare le loro ricerche finalizzate a determinare ed a verificare oggettivamente quanto avvenuto.

 

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Post N° 231

Post n°231 pubblicato il 02 Maggio 2007 da Dike_vendicatrice

REFERENDUM ELETTORALE, UNA PISTOLA SEMI SCARICA?

 



Con un atto che non ha precedenti nella storia della Repubblica italiana un giudice costituzionale, Romano Vaccarella, ha rassegnato le proprie dimissioni dalla Corte Costituzionale; dimissioni sulle quali si pronuncerà oggi la Corte, riunita in via straordinaria.

In una lettera inviata al Presidente della Consulta, al Presidente della Repubblica ed ai presidenti delle due Camere, Vaccarella ha spiegato le motivazioni della sua decisione: “La stampa ha dato notizia delle dichiarazioni rese da alcuni ministri e da un sottosegretario in materia di ammissibilità dei referendum elettorali dalle quali si evince la considerazione in cui costoro tengono la Corte. Nell’indifferente silenzio delle nostre istituzioni e in assenza di smentite non posso che rassegnare le mie dimissioni a tutela della mia dignità personale”.

All’origine delle dimissioni di Vaccarella vi sarebbero, dunque, alcune dichiarazioni rilasciate ai media da tre Ministri e da un Sottosegretario del governo Prodi su un presunto orientamento anti referendum elettorale da parte della Corte Costituzionale; dichiarazioni che, a detta del giudice, danno l’idea di una Consulta “serva del potere esecutivo”; dichiarazioni non subitamente smentite dai diretti interessati e seguite da un “indifferente silenzio delle nostre istituzioni”.

La vicenda trae origine da un articolo comparso sul Corriere della sera del 26 aprile scorso, dal titolo decisamente eloquente: “I piccoli tifano Consulta: fermerà il referendum”.

In esso si rinvengono dichiarazioni di vari esponenti politici del governo Prodi sul tema del referendum sulla legge elettorale.

Il giornalista riporta, in primis, una dichiarazione profetica del Ministro dell’Ambiente, Pecoraro Scanio: "Guardate bene, dico ai giudici: non fate passare un sistema anti-democratico"; e un’altra, altrettanto profetica, del ministro della Giustizia, Clemente Mastella:“Secondo quello che mi hanno detto, nel referendum ci sono molti margini di incostituzionalità. Insomma, ci sono delle speranze".

L’articolo del Corriere prosegue riferendo un episodio accaduto poco tempo prima a palazzo Chigi, durante l'incontro tra il governo e i dirigenti dell'Udc sulla riforma del sistema di voto e, precisamente, di un colloquio tra  il Ministro Vannino Chiti e il segretario dell’Udc Cesa, in cui Chiti avrebbe detto a Cesa: “... E comunque c'è sempre la Consulta… Beh, ci sono molti aspetti di 'incostituzionalità nel quesito”

L’articolo del Corriere riferisce, inoltre, di un altro episodio accaduto poco tempo dopo in Transatlantico, in cui il sottosegretario alle Riforme, Paolo Naccarato, dopo aver definito la consultazione referendaria come “una pistola semi-scarica”, avrebbe anche aggiunto: “Ricordati che la Consulta ha sempre tenuto conto degli orientamenti po­litici…la Corte è un organo storicamente sensibile agli appelli di altri orga­ni politici e istituzionali…".

Le dichiarazioni divinatorie dei ministri Scanio, Mastella e Chiti e del sottosegretario Naccarato, che sono all’origine delle dimissioni del giudice costituzionale, paiono auspicare pressioni politico-istituzionali del potere politico sulla Corte Costituzionale  in merito al quesito referendario.

Ma ciò che più ha indignato il giudice Vaccarella, fino a spingerlo alle dimissioni, è il fatto  che le dichiarazioni dei politici riferite dalla stampa non sono state repentinamente smentite dagli interessati.

E il “silenzio indifferente” di cui parla il giudice diventa un pesante atto di accusa nei confronti dell’esecutivo.

Solo dopo che si è diffusa la notizia delle dimissioni del giudice sono giunte le dichiarazioni di solidarietà di circostanza delle principali cariche dello Stato,  e del presidente del Consiglio, Prodi, che si limitato a ribadire l'assoluta indipendenza della Corte costituzionale in materia di ammissibilità dei quesiti referendari.

I promotori del referendum elettorale, colti di sorpresa dal gesto del giudice, definiscono la vicenda “grave” e “al limite della crisi istituzionale”, ma  dichiarano ciò non fermerà il loro lavoro di raccogliere firme a sostegno del referendum. Compito non proprio semplice, visto che proprio ieri in Piazza san Giovanni, a Roma, alcuni pacifinti nostrani hanno preso a sprangate un tavolino del Firma day.

Nella vicenda Vaccarella è intervenuto anche il saggio ministro delle Infrastrutture, Di Pietro, che ha consigliato al giudice di limitarsi ad osservare la partita "dall'alto" degli spalti”;  proprio come ha fatto lui quando si giocava la partita politica dell’indulto, del quale è solo stato solo un semplice spettatore, nonostante fosse un giocatore titolare. 

Non oso pensare cosa sarebbe successo se le dichiarazioni che hanno portato alle dimissioni di un giudice della Consulta fossero state proferite da tre ministri e un sottosegretario del governo Berlusconi. Lascio alla vostra fantasia immaginare l’epilogo mediatico che avrebbe avuto la vicenda.

Il caso Vaccarella è un caso politico che getta pesanti ombre sull’autonomia e l’indipendenza della Consulta e su di esso il Governo dovrebbe fare luce quanto prima, se non altro per tranquillizzare i cittadini che l’interesse ideologico non prevarrà sull’interesse nazionale e per fugare ogni dubbio che l’esecutivo stia tentando di controllare tutto: dalla finanza fino alla Corte Costituzionale.

 

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https://blog.libero.it/vendicatrice/trackback.php?msg=2637406

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
>> Democrazia in pericolo su Il Libero Pensiero
Ricevuto in data 02/05/07 @ 13:05
La pretesa della sinistra di potersi consentire di dire o di fare ogni cosa, anche senza il rispe...
>> Messaggio N. 112 su Dichiarazioni
Ricevuto in data 03/05/07 @ 08:40
La Costituzione non è un'opinione "Il referendum sulla legge elettorale rende un cattivo servizio...

 
Commenti al Post:
MassimoAD
MassimoAD il 02/05/07 alle 10:24 via WEB
"non oso pensare cosa sarebbe successo se le dichiarazioni che hanno portato alle dimissioni di un giudice della Consulta fossero state proferite da tre ministri e un sottosegretario del governo Berlusconi. Lascio alla vostra fantasia immaginare l’epilogo mediatico che avrebbe avuto la vicenda"............ La mia fantasia, che poi non è fantasia, ma oculata visione di quanto accade a parti invertite, si immagina dei titoloni di quotidiani, delle dichiarazioni di politici e via viva fino a scendere all'ultimo dei blog si sinistra (ultimo in ordine di creazione) e a tutti i bla bla sul fascistissimo governo berlusconi che manipola informazione e perfino la giustizia. Hai sentito le ultime dichiarazioni di Pecoraro scanio? dice "Speriamo che tutti i giudici politici rispondano al paese e non a interessi di parte". Trovo veramente grave che definisca "politici i giudici della Corte Costituzionale. se però proprio dobbiamo aderire al suo delirante pensiero mettiamo sulla bilancia la magistratura politicizzata e vedremo che non pende dal centro destra. Ciao e buona giornata
 
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 03/05/07 alle 07:19 via WEB
Ciao max....nemmeno io oso pensare se l'ho anche scritto) cosa sarebbe successo a parti invertite. Quanto alle dichiarazioni di Pecoraro Scanio, questo è un personaggio su cui non voglio sprecare troppo tempo ed energia. Credo che anche questa volta abbia perso una buona occasione per tacere e invece ha raddoppiato il carico. Le sue dichiarazioni sono ampiamente sconfessate dalla decisione della Corte di ieri. ciao e buona giornata a te
 
MassimoAD
MassimoAD il 02/05/07 alle 10:27 via WEB
Quanto a quel gruppetto di facinorosi che ieri a piazza San Giovanni ha urlato contro il tavolo dei referendari ed ha sottratto documenti e rovesciato tavoli, leviamo pure la voce contro costoro, ma non dimentichiamo chi li aizza. Dichiarazioni come quelle rese da Bertinotti nei giorni scorsi sul referendum sono benzina sul fuoco dell'odio ideologico. Buona giornata a ttti
 
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 03/05/07 alle 07:34 via WEB
concordo pienamente con te e sul fatto che un attestato di solidarietà non accompagnato da condanna dei cattivi esempi e dei cattivi maestri non serve a niente ed è puro atto demagogico
 
   
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 03/05/07 alle 07:38 via WEB
Ps.... se Bertinotti dice che il referendum è contro le democrazia vuoi poi condannare i suoi seguaci di rifondazione che ribaltano i tavolini che ne raccoglono le firme?
 
acquamarina_56
acquamarina_56 il 02/05/07 alle 11:04 via WEB
buongiorno Dike, l'altra sera al TG mi sarei aspettata proprio questa come prima notizia, questa è molto pesante mi pare, importantissima , invece hanno pensato bene di darla dopo altre che sicuramente erano meritavano attenzione, ma...come sempre tutto ben manipolato...
 
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 03/05/07 alle 07:26 via WEB
ciao cara Vitt.... purtropo certe notizie non fanno notizia o, meglio, non devono fare troppa notizia. Dopo aver dedicato un giorno intero a sponsorizzare al sinistra col concerto del primo maggio (tralascio ogni commento su questa esibizione, in certi attimi indegna perfino di uno spettacolo di Moira Orfei) dare certe notizie era sconveniente. si sarebbe accomunato l'episodio del treno al concerto, visto che chi ha distrutto il treno andava al concerto, e quindi lo spot alla sinistra perdeva di vigore. E poi su quel convoglio trenitalia si era permessa (come ha osato?) di chiedere il biglietto di viaggio! Ciao e un abbraccio
 
   
Caty1966
Caty1966 il 03/05/07 alle 08:33 via WEB
Buongiorno Dike. A proposito di notizie che non fanno nostia o non devono farla, oggi ho scritto proprio un post simile. Daniele Luttazzi era stato intervistato da Repubblica e da l'Unità nei giorni scorsi ed aveva dichiarato che a suo dire il partito democratico è una "stronzata". Purtroppo L'Unità e Repubblica (entrambi sponsor del Partito democratico) hanno proprio censurato questa sua parte di intervista ed il comico si è vendicato parlandone apertamente sul suo blog. Il ridicolo di tutto questo è che questi due quotidiani allienati al governo nei giorni scorsi si erano sprecati in articoli altisonanti sulle censure alla stampa che avvenivano durante il governo Berlusconi. Ciao e buona giornata. Caty
 
     
Caty1966
Caty1966 il 03/05/07 alle 08:38 via WEB
Considerato che gli attacchi al referendum avvengono su più fronti, vorrei mandarti un trackback ad un mio post-dichiarazione, quello in cui Bertinotti definisce antidemocratico il referendum. Penso anche io come emozionexsempre che, visto chi sono quelli che remano contro, quasi quasi vado pure io a firmare per il referendum. A questo punto lo vorrei, alla faccia dei mastella, Diliberto, follini e perfino Casini.Ciao a tutti. Caty
 
acquamarina_56
acquamarina_56 il 02/05/07 alle 11:11 via WEB
...aggiungo questo anche se non centra con il tuo post...ho visto il treno devastato da quei teppisti che sono andati a Roma x assistere al concerto del 1 maggio...complimenti ai genitori dei suddetti soggetti, per l'ottima educazione che gli hanno insegnato, tanto chissenefrega, chi paga sono sempre i soliti pirla! perchè non glielo hanno riproposto per il ritorno lo stesso treno?
 
 
Selina1496
Selina1496 il 02/05/07 alle 13:22 via WEB
buongiorno a tutti. Io penso che questo episodio che ha citato acquamarina c'entri eccome. Avete visto uno del governo condannare questo episodio? io no anzi li ho visti tutti zitti come per le dichiarazioni lette sul Corrriere. A proprosito del corriere, della notizia del treno devastato non si trova la minima traccia. mentre di quelli che hanno ribaltato i tavoli di chi raccoglieva firme per il referendum il Corriere parla di "conbtestazione" e non di aggressione, che sarebbe termine più adatto. Il corriere ha scritto quell'articolo il 26 aprile per tranquillizzare un bel po' di elettori che sicuramente il referendum non passerà al giudizio di costituzionalità, ma di certe cose proprio non ne parla. Se fosse successo a ministri del precedente governo avrebbero tirato in ballo titoloni da prima pagina del tipo "preoccupante deriva antidemocratica" et similia.
 
   
Selina1496
Selina1496 il 02/05/07 alle 13:24 via WEB
se poi il primo maggio si riduce ad un concerto a favore della sinistra (come se la festa dei lavoratori fosse una preorgativa tipica di essa) o in devastazioni di treni, forse sarebbe meglio non festeggiarlo o festeggiarlo in altro modo: questi perdi tempo mantenuti forse potevano festeggiarlo andando al lavoro e poi destinando il ricavato di quel lavoro a chi ha bisogno. Sempre meglio che devastare qualcosa. ciao a tutti
 
   
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 03/05/07 alle 07:32 via WEB
ciao selina.... Ti stupisci che certi giornali diano notizie a intermittenza? In un paese dove certi giornali comprano foto a 100.000 euro per non pubblicarle e ti vengono a dire che Sircana non interessa al target di lettori, ma il presunto harem di Berlusconi si? Io non mi stupisco più di come i media tentino di fuoriviare l'informazione piuttosto che di informare.
 
a_tiv
a_tiv il 02/05/07 alle 13:27 via WEB
Ciao Dike...hai detto bene questo esecutivo mira al controllo di tutto dalla finanza alla Corte Costituzionale. La vocazione di ogni formazione autoritaria si regge su questi presupposti. Nei regimi a forte valenza statale la politica controlla tutto dalle nascite dei bambini ai giornali, dai sindacati ai condomini e poi finisce per controllare anche i partiti, e per poter rendere più facile il compito anche il partito diventa unico. Non so se posso permettermelo! Potrebbero affermare che sono offensivo e che mi sintonizzo sulla stessa lunghezza d'onde di coloro che dall'altra parte hanno gridato, offeso e discriminato contro il centrodestra e che io ho criticato perchè agli improperi non faceva seguito una proposta concreta o una motivazione precisa e corretta, ma questa sinistra è proprio indecente. Questi sono personaggi da Circo Barnum, da museo degli orrori...da Luna Park. Ti ho inviato il trackback del mio post. Spero di venirti a ritrovare più tardi. Buona giornata. Vito
 
unaemozionexsempre
unaemozionexsempre il 02/05/07 alle 14:35 via WEB
visto chi sono quelli "contro" quasi quasi vado a mettere una firmetta "pro". ciao dike, sei sempre una meraviglia. ciao a tutti
 
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 03/05/07 alle 07:36 via WEB
;-) come darti torto...
 
   
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 03/05/07 alle 07:40 via WEB
Andre.... è sempre un piacere rivederti al blog nonostante i tuoi impegni ti portino spesso lontano. Ciao e buona giornata.
 
a_tiv
a_tiv il 02/05/07 alle 17:07 via WEB
Cara Dike...la sinistra invece di fare ammenda della propria arroganza e di chiedere scusa alla Corte Costituzionale, al Professor Vaccarella ed agli italiani per gli eccessi dei loro uomini. Invece di richiamare i propri ministri ad assumere comportamenti coerenti con i principi della democrazia e riflettere sull'indispensabile rispetto degli equilibri costituzionali dell'esercizio dei poteri, si scagliano con insinuazioni rozze e pesanti contro il giudice dimissionario. Siamo arrivati alla frutta! La cialtroneria non è condivisibile in nessun caso, neanche se usata contro chi non merita rispetto istituzionale ma....quella che si palesa supera ogni più indecente spessore. Il professor Prodi, come al solito, si mostra meravigliato e gli altri componenti il suo dicastero ne sparano di ogni tipo fino ad insinuare la strumentalizzazione politica da parte del Professor Vaccarella. Tutti negano pressioni politiche sulla Corte Costituzionale, come se quanto è accaduto ed accade non sia sotto gli occhi di tutti. Come se le dichiarazioni del sottosegretario Naccarato non avessero già reso evidente che si volesse una Corte Costituzionale "sensibile agli appelli di altri orga­ni politici e istituzionali". Vogliono in definitiva un Paese con i poteri costituiti, che devono essere a garanzia di tutti, completamenti asserviti alla loro arrogante gestione del potere. Il referendum fa paura mia cara Dike ed è per questa ragione che io vorrei che ci fosse! Fa paura a Mastella ed al suo uno per cento, a Pecoraro Scanio e Diliberto che uniti superano di poco 2%. Fa paura a Bertinotti che dovrebbe scegliere se stare con la piazza o con la sinistra a concorrere per andare al governo. Fa paura a Di Pietro o a Bossi che temono di perdere la loro identità, l'autonomia e la presa politica sul territorio. Fa paura a Follini che resterebbe nel mezzo di un guado e fa paura anche a Casini he vedrebbe svanire la sua ambizione di attarversare i partiti per costruire un centro così inutile quanto velleitario e improducente. Buona serata. Vito
 
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 03/05/07 alle 07:15 via WEB
Ciao carissimo Vito.... un conto è sperare che consulta ravvisi profili di incostituzinalità e non ammetta i referendum. Altro conto è rendere delle dichiarazioni che vogliono la Corte "sensibile" agli appelli della politica. Ma leggendo l'articolo del Corriere si evince dalle dichiarazioni di Chiti e Naccarato ben altro che semplice "sensibilità" alla politica. Gli altri giudici ieri avevano due possibilità: dichiarare che non vi sono pressioni politiche ed accettare le dimissioni di chi le rinviene, oppure respingere le dimissioni di Vaccarella e schierarsi al suo fianco. Cosa che è stata fatta ed in modo chiaro. ieri nella sua decisione la Corte ha chiesto che gli esponenti di altre istituzioni evitino comportamenti denigratori della Corte e rispettino il suo ruolo di garanzia costituzionale, osservando il principio della divisione dei poteri. So bene che il referendum fa paura. Mastella, che è pure ministro della Giustizia (sic) paragona i referendari a una setta satanica.Paragone che non gli rende onore perchè pare dimenticare, lui, che dovrebbe essere uno dei garanti della costituzione, che il referendum non è uno strumento anti-costituzionale. Altrettanto pesanti sono le frasi anti consultazione popolare pronunciate del presidente della Camera, Bertinotti. la decisione di ieri della corte è importantissima perchè non era mai accaduto in passato che la Corte imputasse al governo di aver cercato di condizionarne le decisioni. Ciao e buona giornata. Un abbraccio.
 
f.cacciapuoti
f.cacciapuoti il 02/05/07 alle 18:12 via WEB
Vaccarella è in quota alle 5 nomine politiche... mi sembra scontato che un consigliere politico benchè della Corte costituzionale ascolti i politici... Io cara Vendicatrice a questo giro sono d'accordo con Mastella. Sono pazzo? forse! ciao Francesco
 
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 03/05/07 alle 07:46 via WEB
Caro Francesco, sei solo tu che ti stai chiedendo se sei pazzo ;-) Nessun altro ti dice che sei pazzo perché esprimi una tua opinione…anche se io non condivido nemmeno di un’oncia il tuo pensiero…. Se la pensassi come te vorrebbe dire che ho smesso di credere nella giustizia costituzionale. Nessuno mette in dubbio che un giudice, sia di nomina politica che indipendente, abbia idee politiche, ma che sia scontato che i giudici di nomina politica debbono ascoltare i politici, beh qui io la penso diversamente da te perchè credo fortemente in quel principio costituzionale che sta alla base di una democrazia che voglia definirsi tale: ossia il principio della separazione dei poteri. Nella Corte Costituzionale vi sono giudici di nomina diversa, cosa che permette di dosare la capacità giuridica e la sensibilità politica dei suoi membri. Trovo improprio assegnare una collocazione politica ai giudici della corte, come avviene per i parlamentari, perché in certo senso i giudici della Corte devono dimenticare la loro provenienza e le decisioni che la Corte adotta sono il frutto collettivo di apporti ed idee individuali, prese SOLO in base a quello che c’è scritto nella Carta. Non dimentichiamo che i giudici della Corte, anche quelli di nomina politica, prima di assumere le funzioni prestano giuramento di osservare la Costituzione e le leggi. Questo significa che hanno un dovere di fedeltà prima di tutto alla Costituzione. E questo dovere esclude ogni vincolo particolare. Tanto è vero che durante il mandato i giudici della Corte non possono svolgere nessun'altra attività professionale, e tanto meno attività politica. Vaccarella poi ha denunciato pressioni della politica, non su un giudice di pace (il che sarebbe già grave) ma su quello che è l’ultimo garante del rispetto della Costituzione. E questa è una cosa gravissima. Oltretutto la decisione di ieri della Corte, riunita in via straordinaria, ha compattamente bacchettato le ingerenze dei politici e chiesto che rispettino il suo ruolo di garanzia costituzionale, osservando il principio della divisione dei poteri. Mastella, che tu citi, ha detto che Vaccarella farebbe bene a mantenere le sue dimissioni per essere credibile.Credo che Mastella, con le sue minacce di dimissioni, paventate ogni volta che il governo non lo asseconda nell'ottenere qualcosa (vedi Dico), e mai date realmente, sia il meno indicato a dare lezioni di credibilità a chicchessia. Ma anche questa è una mia opinione.... Ciao e buona giornata
 
f.cacciapuoti
f.cacciapuoti il 03/05/07 alle 11:59 via WEB
Il problema è politico non di fedeltà alla costituzione io credo che i componenti di quella assemblea siano terzi alla politica e agli schieramenti ma troppe volte il concetto di incostituzionalità di una legge passa da opinioni politiche e non di merito. Sul discorso di Mastella credo che lui voglia tutelare prima di tutto l'accordo che sottoscritto con Prodi quello relativo al programma dell'Unione, ma in corso d'opera si vede concertare una volontà di referendum per modificare la legge elettorale, nonché porre soglie di sbarramento importanti per partiti piccoli come il suo. E' giusto, è sbagliato ? io ho una mie idea di democrazia che è quella che se all'interno di un partito non ti trovi più puoi benissimo crearne uno a tua immagini e somiglianza è sbagliato? Forse nel nome del bipolarismo perfetto. Ma in questo paese di perfetto non c'è nulla solo trasformismi e prese per il culo alla gente. Occorre vedere le cose in modo rivoluzionario e sociale altrimenti quello che sembrerebbe giusto come un sistema bipolare perfetto sarà solo una doppia dittatura e neppure dettata dall'alternanza. Concludo dicendo che il miglior sistema elettorale per me è quello francese. Ciao Vendicatrice Francesco p.s sei una ragazza molto preparata e con un ottimo ragionamento democratico e obiettivo forse il tuo destino è quello di far politica seriamente.
 
 
Dike_vendicatrice
Dike_vendicatrice il 03/05/07 alle 12:50 via WEB
Ciao caro Francesco....l'aspetto politico cui tu fai riferimento non può assolutamente prescindere da quello di fedeltà alla Costituzione. Sarei un'illusa se pensassi che una volta nominati i giudici cd politici smettessero si credere nelle idee politiche che hanno precedentemente professato. Tuttavia ho fiducia in quella che è/dovrebbe essere la Dike e in chi giura fedeltà alla Costituzione. I giudici costituzionali non sono come i politici che portano avanti le loro idee fermi come muli (salvo chi cambia orientamento a seconda del vento...toh..qui Mastella mi sovviene profetico) ma si dispongono a comprendere le motivazioni degli altri colleghi. Questo richiede tempo, abnegazione, ma alla fine il risultato che ne esce è collegiale, è un compendio di apporti di idee individuali che ha come solo punto di riferimento la Carta costituzionale. Tanto è vero che la Corte Costituzionale non è vincolata a tempi stabiliti per decidere. La Corte non ha un indirizzo politico e forma le sue decisioni causa per causa, valutando argomenti giuridici. I giudici hanno posizioni diverse, ma poi queste posizioni si trovano composizione nella decisione finale. Tutti i giudici della Corte hanno un unico programma: quello di difendere il ruolo e la posizione della Corte. Forse tu penserai che io sia troppo idealista e in effetti la sono...... Quanto ai complimenti che mi fai ti ringrazio ma credo siano immeritati...anche se fare politica attiva non mi dispiacerebbe. Buona giornata e grazie della visita.
 
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Un blog di: Dike_vendicatrice
Data di creazione: 23/05/2006
 
 
 

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UN GRIDO DI LIBERTÀ

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"Signor Presidente,

lei si vanta di aver dato al nostro paese una libertà della quale non ha mai goduto, mentre l'unica libertà che ancora non ci è stata tolta è quella di respirare e camminare, per il resto non abbiamo mai vissuto in una situazione peggiore per quanto concerne le libertà individuali e collettive.

Probabilmente non condividiamo il significato della parola libertà.

In una società libera gli studenti non sono cacciati dalle università in quanto dissidenti, non sono pestati regolarmente dai suoi sostenitori perché contrari al suo governo, non si vedono negare il diritto a organizzarsi in associazioni o a pubblicare riviste.

Lei ci ha accusato di essere agenti di potenze straniere, se riuscirà a dimostrare questa sua accusa ci autoimpiccheremo per aver tradito il nostro paese.

Quelle grida che lei ha ascoltato lunedì,non erano voci individuali, era la voce di un popolo che chiede libertà, democrazia e giustizia.

Impari ad ascoltarla."

(Lettera degli studenti dell'Università di Teheran al Presidente Ahamdinejad)

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