La bellezza indecifrabile della luna
ricopre di una magica follia
un momento interprete di libertà
dove brividi perfetti coprono la pelle.
La barba incolta segnala il suo viso stanco,
la sigaretta trattenuta al lato delle labbra,
e il fumo si eleva in alto
per poi dirigersi nella direzione del vento.
Appare spossato.
Aspira una boccata
alla maniera di volere ingoiare
il dolore fedele.
Gode e soffre del singolare privilegio
della sua diversità.
Gradevole è il suo sorriso
espresso nella pazienza delle sue labbra,
mentre una lacrima sfuggita
dai suoi occhi lo rendono attraente.
Le mani inquiete
si aggrappano l’una nell’altra,
e si stringono nervosamente.
Mani protese in una delicata carezza
diventa prosa ispiratrice di deboli deliri,
e le sue parole incantevoli
formano la dimora della sua verità.
Fiero e indomabile da inalterabili conflitti,
e colpevole delle sue follie
va oltre l’indifferenza altrui,
e si incammina oltre le sue paure,
e usa la sua perseveranza
per rifugiarsi nella scrittura e nelle sue parole
colme di passione della sua verità.