Mosaico

Il vento scuote con forza  i  rami spogli  degli alberi

e   copre l’assordante silenzio della quiete.

Ostili nubi si affacciano imponenti

collocate  alla maniera di rissosi combattenti

che si  preparano allo scontro.

Mi addentro tra i siffatti percorsi oscuri

e  sfumo  la marcia

al carico di   troppi interrogativi.

Cerco la strada

che mi conduce  a casa.

Vago e mi interrogo.

Ma quando ho smarrito  il cammino

insieme ai miei sogni?

Mi ritrovo  dietro ad una maschera

che non ho mai chiesto

e   non ho mai voluto.

Avverto l’anima simile ad un  sipario

sceso ad oscurarla.

Se solo riuscissi a ricomporre il collage

che tratteggia il mio tempo

forse riuscirei a riordinare i folli pezzi

di questa decorazione

che non sento mia.

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Melodia

Uno sprazzo di pace  imperfetto

si accomoda sul cuore travolgendolo

con le emozioni ed il risultato di note fulgenti

invoca impalpabili immaginazioni.

Abbracci sognati e baci appaganti

tra le tenerezze provocate dalla straziante melodia

che aleggia in questa stanza

per ricomporre la spossatezza

delle  emozioni.

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Emozioni mute

Pensieri densi mi cagionano un sussulto

capaci di travolgermi l’anima.

Un movimento improvviso carico di emozioni

somiglia  alle  luci abbaglianti

in grado di rivoltare la mia pace.

Le notti senza luna mi fanno compagnia

e nell’assenza di parole e di appelli mal riusciti

prevalgono le silenziose illusioni

che franano immancabilmente.

Vorrei far tacere il mio cuore

che trasuda di strazianti note

e faccio appello al giudizio

che dimora nel raziocinio.

Lacrime versate nel silenzio

tra il segreto racchiuso nella notte

tra le dispersioni di abbracci falliti

vorrei narrare a Dio la mia inquietudine

tra le segrete buie di un dolore

che non si racconta.

Il gelo contemplato

in momenti ambigui e seducenti

simili a coltelli

che lambiscono i polsi senza mai toccarli

e la delusione si proietta

come frammenti impazziti muti

che si sottraggono alla salvezza.

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Per non dimenticare

Un soffio vitale fatto di cemento

tra i singulti silenziosi nelle tarde serate  cupe

esprimono  disperazione e privazione

nella conclusione di giornate ostili

dove i corpi sfiancati e ossuti

si consegnano ai letti da campo sguarniti.

Negli sguardi feriti privi di luce

dove  il tagliente   dileggio colpisce e infierisce

insieme alle ombre di parole urlanti

ammutolisce la volontà e blocca le voci mute.

Mani tremule

coprono i volti impressi

di un dolore senza fine.

Odo un suono angosciato che accarezza

pagine meste scritte nel fango di miserie

di quel tempo

per non dimenticare

per ricordare

per rimandare alla memoria

le disumane  coercizioni.

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Passione e follia

La bellezza indecifrabile  della luna

ricopre  di una magica follia

un momento interprete di libertà

dove brividi perfetti coprono la  pelle.

La  barba incolta segnala il suo viso stanco,

la sigaretta trattenuta al lato delle labbra,

e il fumo si eleva in alto

per poi dirigersi nella direzione del vento.

Appare  spossato.

Aspira una boccata

alla maniera di volere   ingoiare

il dolore  fedele.

Gode  e soffre del singolare privilegio

della sua diversità.

Gradevole è il suo sorriso

espresso nella pazienza delle sue labbra,

mentre una lacrima sfuggita

dai suoi occhi lo rendono attraente.

Le mani inquiete

si aggrappano l’una nell’altra,

e si stringono nervosamente.

Mani protese in una delicata carezza

diventa prosa  ispiratrice di deboli deliri,

e le sue parole incantevoli

formano la dimora della sua verità.

Fiero e indomabile da inalterabili conflitti,

e colpevole delle sue follie

va oltre l’indifferenza altrui,

e si incammina oltre le sue paure,

e usa la sua perseveranza

per rifugiarsi nella scrittura e nelle sue parole

colme di passione della sua  verità.

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E’ solo questione di vita

Credo che ammettere le proprie colpe risulti  ragionevole più che sensato.
A volte i giudizi rendono le cose diverse da come in realtà sono, o forse,  da come le vediamo.
Riflettere sulle considerazioni conduce ad una direzione,  ed io quella direzione voglio percorrerla.
Adesso voglio tornare alla  semplicità delle cose, ed immergermi quel tanto che  basta in esse,  per potermi sentire serena.
La vita comporta delle responsabilità ed essere sempre attenti,  e sempre presenti alla lunga stanca.
E’ solo questione di forza e di volontà, ma se ti mancano,  in alcuni casi,  gli eventi ti conducono alla deriva. Succede agli amori che finiscono, a quelli che si sciupano,  e che maldestramente si lasciano vivere senza pretese.
E allora tutto diventa inutile,  e ti senti svuotare il cuore,  e pensi che quello che hai dato è stato inutile.
I rimpianti non sono ammessi, le lacrime idem, serve soltanto la forza per andare avanti, e andare oltre quei momenti  privi  di ogni cosa.

Mi  rendo conto che vivere questa vita può sembrare facile, ma saperla vivere che è difficile.

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Le sue parole

Le sue parole somigliano ad una armonia  fatta di note musicali  stese su uno spartito,  e rese vive dagli  strumenti che animano quei segni.
Trasformano in  carezzevoli melodiose armonie le carezze che giungono sino al mio viso, lui è lontano e parla mediante la sua musica fatte di parole.

Lo fa per dirmi  del suo amore, di quello che nutre per me, e di tutto quello che racchiude il suo cuore.
Le sue parole rendono tutto così impalpabile,  simile a quanto trasmette l’aria di un sogno.
Tuttavia le giornate incalzano senza tregua e le parole sempre presenti a farmi compagnia spesso diventano come gocce diafane che si poggiano lungo i miei occhi per poi rigarmi  le guance.
Sono gocce dal sapore acre che risultano incomprensibili a chi è intento a guardarmi.
Avverto  quegli sguardi  e  la mia  mano si dirige sul viso per asciugarlo dalla scia di  lacrime appena versate.
Il mio cuore è pieno di una soffocata sofferenza tenuta a lungo dentro.
Il cuore  volenteroso e  capace  regala l’amore che contiene.
Vivo  la mia vita oltraggiando la mia  anima, tenendo prigioniero l’amore.
Con tanta spontaneità,  senza mai chiedere nulla e senza mai pretendere.
Il tempo ha trasformato le cose della vita che mi sono piovute addosso e che non sono scivolate via, ma  mi sono rimaste attaccate dentro.
Il mio  cuore è stato trafitto più volte e la mia anima è diventata  rugosa, ma tra le pieghe si sono  conservati i miei più puri sentimenti,  quelli che manifesto apertamente senza mai chiedere la contropartita.
Spontanea  nel dare, nonostante non conosca più la felicità.

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