Pillole di riflessione… Precarietà

È la precarietà oggi a farla da padrone nella mia vita in bilico.

Precarietà di un lavoro che prende e molto pretende, ma che non mi dà nemmeno lo stipendio che mi spetta.

Precarietà di un amore cresciuto negli anni come una piantina florida, nonostante le tante avversità, e poi fatto essiccare da lui. Lui che ora inonda quella piantina di fertilizzante, senza capire che forse non servirà a niente.

Precarietà che invade ogni giorno questa vita, perché per una cosa che pare aggiustarsi, un’altra va all’aria.

Allora oggi me ne sto così, a gambe all’aria, a guardare il mondo sottosopra. Del resto lo dice anche Fedez in una sua canzone: “Non esiste prospettiva senza due punti di vista”.

Pillole di riflessione… Perdermi

Perdermi

è diventata l’esperienza più facile da fare oggigiorno…

Ci siamo persi, tu ed io, quella volta in cui hai voluto seguire le indicazioni del tuo navigatore, piuttosto che quelle della mia cartina. Siamo finiti, così, in un vicolo chiuso. Noi stavamo cercando, però, la strada che ci portasse a destinazione.

Ora mi sto perdendo in quel ricordo tutto nostro, che ne richiama altri mille. In realtà sto ritrovando te tra i miei pensieri.

Perdo tempo dietro una connessione internet troppo lenta, che mi permette di navigare ovunque, tranne che nella concretezza di questo mio presente. Intanto trovo una pagina bianca, che stenta a caricarsi, dove ho già impresso le mie ricerche.

Perdo peso facendo lunghe passeggiate e camminando mi perdo tra la bellezza della natura e in quel paesaggio sconfinato che si apre alla mia vista. Però, ogni volta, sento di ritrovare non solo un po’ più la forma fisica, ma anche me stessa.

Lasciarti perdere è stata l’impresa più difficile fatta di recente; necessaria, ma sofferta. L’ho fatto perché voglio trovare qualcosa di migliore, che penso di meritare, in questa vita.

…così, ogni giorno,

perdendomi un po’ nei meandri di questa vita,

tento solo di trovare quello che più mi sta a cuore.

…quel bicchiere di vino di troppo…

Ieri sera ho bevuto quel bicchiere di vino di troppo. Era rosso, amabile e fresco.

L’ho mandato giù avidamente, a stomaco vuoto.

Poco dopo l’ho sentito sciogliere quel groviglio che avevo dentro.

Un breve momento di stordimento.

Poi, passato l’effetto, ho avvertito la vita, lucida e prepotente, scorrermi nelle vene.

Perché è vita che cerco ed è vita che trovo, se senza indugio non guardo indietro…