Il teatro

 

 

 

 

 

Il teatro « » era davvero una grande sala conferenze, piuttosto che un teatro. La performance non era ancora iniziata. Un poster amatoriale mostrava una donna sdraiata sulla pelle di una pantera che aveva ucciso il suo amante, che a sua volta l’avrebbe uccisa poco dopo. Nella fredda hall si sentiva il crepitio degli accenti vari l’uomo lasciò il bastone, il fungo e il cappotto nelle mani di una signora anziana, pagò per il suo ingresso, che scivolò nella tasca del giubbotto, e massaggiandosi le mani per piacere, iniziò a contemplare la sala. Accanto a lui c’era un gruppo di tre persone, una giovane giornalista che conosceva superficialmente, la moglie del giovane ( una donna angolata con impertinente ) e uno strano personaggio in un abito molto sorprendente, dalla pelle molto pallida, con la barba nera,bellissimi occhi di pecora e una catena d’oro intorno al suo polso peloso.

— Ma perché … perché? — la signora gli disse vivace —, perché l’hai pubblicato? Perché sai…

— Smetti di attaccare quel povero disgraziato — rispose al suo interlocutore con una voce baritonica iridescente —. Hai ragione, è mediocrità senza speranza. Te lo concedo, ma ovviamente avevamo le nostre ragioni.

Aggiunse qualcosa a bassa voce e la signora, facendo clic con il suo impertinente, rispose indignato:

— Mi dispiace tanto, ma secondo me, se l’unica ragione per cui pubblichi ciò che scrive è che ti aiuta finanziariamente…

—Doucement, doucement. Non proclamare i nostri segreti editoriali ai quattro venti.

E sentendo questo, lo sguardo di donna incontrò quello del giovane giornalista, il marito della signora angolata, che si congelò all’istante, poi gemette qualcosa di incomprensibile e partì per spingere sua moglie fuori da lì, mentre lei continuava a parlare ad alta voce:

— Non mi interessa il maledetto , sono preoccupato per le questioni di principio…

— A volte i principi devono essere sacrificati — ha detto freddamente la pellicola vocale opalescente.

Ma  la donna non li ascoltava più. Vide tutto come sotto una nebbia, in uno stato di totale angoscia, ancora ignaro dell’orrore di ciò che era appena accaduto, ma istintivamente sforzarsi di iniziare un ritiro il più rapidamente possibile da qualcosa di vergognoso, odioso, intollerabile; si diresse prima nel luogo pigro dove venivano ancora venduti posti vaghi, ma poi, ci pensò meglio e improvvisamente ripercorse i suoi passi, quasi a faccia in giù con l’altro, che si stava dirigendo rapidamente verso di lui, sulla strada per il guardaroba.

Una donna anziana in nero. Numero settantanove. Laggiù, aveva una fretta disperata, era già riuscito a far scivolare il braccio lungo la manica del cappotto, quando l’uomo lo raggiunse, accompagnato dall’altro, dall’altro.

Va via. Disgustoso. Non posso. È disgustoso.

— È stato un malinteso deplorevole —  è intervenuto a tutta velocità.

— Lasciami in pace — Esclamò l’uomo, liberandosi da loro; Si tolse il cappello a bombetta dal bancone e uscì, indossando il cappotto.

Mentre camminava lungo il marciapiede, mormorò ogni genere di cose in modo incoerente; poi allungò le mani: aveva dimenticato il bastone!

Continuava a camminare automaticamente, ma poi, quando inciampò in qualcosa, si fermò come se la corda dell’orologio si fosse esaurita.

Ritornerei per il bastone una volta iniziata la performance. Doveva aspettare qualche minuto.

Le macchine continuavano a passare, suonarono il clacson, la notte era limpida, asciutta, adornata con tutti i tipi di luci. Iniziò a camminare lentamente verso il teatro. Pensava di essere vecchio, solo, che le sue gioie erano rare e che gli anziani dovevano pagare per i loro piaceri. Pensava che forse anche quella notte, o comunque domani,  sarebbe andato a trovarlo e gli avrebbe dato una spiegazione, una giustificazione, tutti i tipi di scuse. Sapevo che dovevo perdonarlo per tutto, altrimenti il «  Continue » non si sarebbe mai materializzato. E fu anche detto che dopo la sua morte tutti avrebbero riconosciuto la sua altezza, e ricordò, come in una piccola pila, tutte le briciole di lode che aveva ricevuto di recente, e molto lentamente, iniziò a camminare su e giù fino a quando passarono alcuni minuti. Quindi tornò per il suo bastone.

 

 

 

 

 

 

 

 

Il teatroultima modifica: 2023-01-17T16:07:04+01:00da DivinoUomo
Share via emailSubmit to redditShare on Tumblr