Lei è una delle migliori chitarriste in circolazione, senza distinzione di sesso. Cognome altisonante ma non casuale (il compositore austriaco Johann Strauss è antenato da parte del padre), Nita Strauss si è fatta notare come chitarrista delle Iron Maidens, tribute band tutta al femminile del celebre gruppo metal britannico (con lo pseudonimo di Mega Murray in omaggio al chitarrista Maiden Dave Murray). Dal 2014 milita nella band di Alice Cooper.

Preceduto da alcuni singoli viene alla luce oggi “The Call Of The Void“, secondo album solista di Nita Strauss dopo “Controlled Caos” (2018). Un album composito in cui sfoggia tutta la sua versatilità compositiva che spazia dal funambolico virtuosismo a dolci linee melodiche di stampo classico (ascoltare Kintsugi♪ in cui è evidente l’ispirazione al maestro Steve Vai). Il disco alterna brani cantati a composizioni strumentali, dove la chitarrista è più libera di svelarsi e incidere alle corde dell’ascoltatore. L’album, annovera diverse collaborazioni, da Anders Fridén (In Flames) a David Draiman (Disturbed), duetti al femminile con Alissa White-Gluz di Arch Enemy, Lilith Czar, Lzzy Hale e Dorothy Martin. Guest Star Alice Cooper e Marty Friedman (ex chitarrista Megadeth dell’indimenticabile assolo di Tornado of Souls♪) a chiusura dell’album con la strumentale Surfacing♪.

L’uscita “The Call Of The Void” è accompagnata dalla pubblicazione del video di Digital Bullets (in collaborazione con Chris Motionless, voce dei Motionless in White).