Mentre Roger Waters si affanna a destrutturare Dark Side Of The Moon in occasione del 50°, quasi a voler cancellare il contributo offerto dagli altri membri del gruppo (apocalittica anteprima ci è stata data mesi fa con la gilmouriana Comfortably Numb da The Wall), Steven Wilson remixa “Wet dream” (1978) disco solista del tastierista floydiano Richard Wright. Lo annuncia Wilson stesso dal suo canale You tube : “molte persone sanno che i Pink Floyd sono la mia band favorita e sono onorato di essere stato incaricato del remix dai figli di Richard[…]“

Opera colta e raffinata dell’anima silenziosa dei Floyd che in quegli anni iniziò ad essere estromesso dalla band. Nelle tracce si respira quel senso di esilio personale che il musicista stava vivendo nei confronti della creatura che lo aveva reso celebre. Un disco impressionista che evoca quadri sonori alternando brani cantati ad altri interamente strumentali.

Wilson non è nuovo a queste operazioni, in passato ha rimasterizzato i capolavori dei King Crimson ed è nota a tutti, ascoltando i primi lavori dei Porcupine, la forte ascendente floydiana. Certi amori non passano, si evolvono, seguono nuove rotte, spesso inedite e inaspettate. E certi incroci in questa estate torrida hanno del miracoloso.

Wet Dream era fuori catalogo da anni, all’epoca non godette di particolare considerazione di pubblico e critica, i Floyd erano a cavallo tra Animals e The Wall in uno dei momenti cruciali della loro esistenza, quando, a seguito di investimenti sbagliati, dovettero andare in esilio fiscale ad incidere  (The Wall non fu registrato a Londra bensì a Los Angeles e nel sud della Francia). Richard Wright viveva una condizione particolare di difficoltà personale, la droga da un lato e un matrimonio in frantumi dall’altro (significativa in tal senso la seconda traccia del disco, Against the Odds il cui testo fu scritto dalla moglie Juliet, una riflessione sull’incomunibilità che spesso porta alla conclusione dei rapporti); all’epoca Waters considerava il suo apporto all’interno dei Pink irrilevante costringendolo ad abbandonare la band, minacciando di bloccare la produzione di The Wall. Lasciatemi dire che la sua mancanza all’interno di quel disco si sente. Wright tornerà poi a suonare in occasione del tour del muro.

Tra i musicisti che parteciparono alla realizzazione di Wet Dream figura Mel Collins ai fiati (King Crimson) e il chitarrista Snowy Whyte (secondo chitarrista floydiano nella tournée di The Wall, ha poi accompagnato spesso Waters nei suoi tour solisti post Floyd).

La nuova versione di Wet Dream in cd sarà disponibile dal 28 luglio (compleanno di Wright che, se ancora vivo, avrebbe compiuto 80 anni); dal 29 settembre in vinile e blu-ray.

Il disco sarà disponibile per la prima volta dalla stampa originale in vinile in una speciale versione marmorizzata blu trasparente. Il leader dei Porcupine Tree si è occupato personalmente del nuovo mix Dolby Atmos 5.1 includendo passaggi di musica extra editati dai nastri originali.

La ristampa si differenzia dalla versione originale anche per l’artwork inedito commissionato da Gala e Jamie Wright, figli del tastierista che gestiscono l’eredità del padre.

A livello di packaging nella copertina originale (l’artwork fu disegnato da Storm Thorgerson e fotografato da Aubrey Powell per Hipgnosis)  figura un uomo in costume rosso mostrato parzialmente a bordo di una piscina; nella nuova edizione è intento a nuotare in mare aperto tra le acque blu che riprendono il colore del vinile mentre, aprendo la custodia, si vede una barca distante.

L’immagine è stata scattata da Costas Spathis, un fotografo che vive e lavora in Grecia, dove è stato scritto l’album e il progetto grafico è di Carl Glover. Un ritorno a casa per Wright che proprio in Grecia scrisse le musiche, poi incise nel sud della Francia, come avvenne per il floydiano The Wall.

Cover Richard Wright.  WET DREAM , il video originale