1h25’tanto e’durata l’udienza(tesissima)come non mai a Roma al Tar per il ricorso presentato dalla Figc e Lega Pro che esulta nell’accoglimento del verdetto nei confronti dell’Audace Cerignola.parafrasando un film”la guerra dei roses”si trasforma nella guerra dei lunghi coltelli.Figc-Lega Pro ci provano a convincere della sussistenza delle loro motivazioni,ma ammettono l’errore che hanno compiuto ed anche aprendo ad una Serie C a 61 squadre,non riuscendo a ribattere alle domande poste dal presidente del Tar sulla intricata matassa.E’nonostante le interruzioni dell’avvocato federale,che non e’uno stinco di santo ma ci ha provato(inutilmente)a chiedere una sospensione del dibattito,ndr,l’avvocato Di Cintio illustra con lucidita’il perche’sarebbe un danno se i  gialloazzurri non saranno in questa serie.Le argomentazioni inerenti Campagna acquisti, contratti, sponsor, abbonamenti, organizzazione societaria, lavori stadio chiusi gia’da fine luglio,per tutto cio’si profilerebbe un danno milionario per L’Audace Cerignola.Il Tar riconosce merito anche al sindaco ofantino Metta di aver cercato di far ragionare Gravina con quella lettera mandata in federazione,chiedendo di fermare questo inutile stillicidio.Dunque Il Tar Lazio dispone la sospensiva del verdetto del collegio di garanzia del Coni,con il paradosso che L’Audace iniziera’la stagione in Serie D e fra 30 giorni la nuova udienza si svolgera’il 9 settembre,guarda caso a campionato iniziato.Immediate le reazioni la societa’gialloazzurra ha convocato per domani una conferenza stampa all’hotel Grieco,mentre il primo cittadino ofantino Metta si dice imbufalito dal verdetto,e punta al ribaltamento della sentenza fra un mese.