Intervista all’Avv. Francesca Carrozza: “Lo sport femminile ha bisogno di tutele legislative e visibilità.”

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L’avvocato Francesca Carrozza, consulente legale dell’agenzia FTA(Football Trading Agency), iscritta presso l’ordine degli avvocati di Lecce e membro dell’Associazione italiana avvocati dello sport.

Il tema del professionismo, nel mondo dello sport, è assai diffuso in questo periodo. Grazie all’aiuto dell’Avv.Carrozza, facciamo chiarezza su questo argomento.

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Avv.Francesca Carrozza (fonte www.fta.football.it)
Avv.Francesca Carrozza
(fonte www.fta.football.it)

Francesca, ci spieghi cosa vuol dire essere un consulente legale dell’agenzia FTA? Di che cosa ti occupi nel tuo quotidiano?

“Ci tengo a sdoganare il mito che ci rivogliamo alla figura dell’avvocato solo per cose spiacevoli, in realtà, la mia attività si focalizza nell’aiutare le atlete che sono con la nostra agenzia, di ottenere ciò che a loro spetta. Tutto questo grazie anche all’aiuto delle società. Ci sono state e ci saranno tante modifiche da un punto di vista legislativo, le ragazze hanno bisogno di una guida,per loro è un mondo tutto nuovo.”

Com’è stata la gestione contrattuale delle giocatrici di Serie A,B e C durante il periodo di lockdown nel 2020 quando sono stati fermati tutti i campionati, tranne la Serie A femminile?

“Nè le società nè le giocatrici avevano delle linee guida per gestire una situazione del tutto nuova. Ogni ragazza ha una storia diversa: c’è chi studia, chi lavora e tutto questo rendeva più difficile capire chi poteva prendere l’indennità. E’ stato difficile, ma grazie all’aiuto delle società, siamo riusciti a far percepire alle nostre atlete un compenso.”

Pensi che le altre Federazioni sportive, seguiranno l’esempio della FIGC?Perchè non dovrebbero farlo?

“Me lo auguro, credo che accadrà nella pallavolo e nel rugby. Questo perchè, dopo il calcio, sono gli sport più seguiti nel nostro Paese e hanno un bel seguito. Il problema consiste nella sostenibilità del sistema, adesso nel calcio femminile, ci sono sponsor e broadcaster che danno una mano al movimento. La visibilità è fondamentale poichè i risultati ottenuti, sono sotto gli occhi di tutti e aiutano gli sponsor a capire l’importanza dello sport femminile.”

Francesca Carrozza (fonte: profilo Linkedin)
Francesca Carrozza
(fonte: profilo Linkedin)

Cosa pensi delle dichiarazioni di qualche domenica fa del Presidente del CONI Giovanni Malagò, in occasione delle elezioni del Presidente della FIR(Federazione italiana rugby)Marzio Innocenti: “…più che mai oggi, avendo due figlie femmine, avrei voluto un figlio maschio e sarei stato felice avesse giocato a rugby”?

“Voglio credere nell’ingenuità del Presidente Malagò, questo ci fa capire come sia radicato il pre concetto che le donne non possono fare alcuni tipi di sport.”

Perchè non sono ancora presenti donne nelle alte cariche dello sport/Governo in Italia? Problema socio culturale? Da dove bisognerebbe partire?

“Ci sono preconcetti che sono ancora legati alla figura maschile; alcuni ruoli sono sempre stati destinati agli uomini e, per ingenuità, credo che non si pensi a mettere una donna al comando. Prendo sempre come esempio la FIFA che, nei prossimi anni, inserirà sempre più figure femminili al loro interno, non solo nello sport femminile, ma anche in quello maschile. L’Italia dovrebbe prendere esempio.”

Si ringrazia l’Avv.Francesca Carrozza per la disponibilità.

Denise Civitella

 

Intervista a Martina Carpi, portiere e allenatrice dell’U12 del Genoa CFC: “Amo il calcio ed i colori rossoblù. “

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Martina Carpi, classe 1999, è il portiere della prima squadra del Genoa CFC e allenatrice dell’Under 12. Abita a pochi passi dal quartier generale rossoblù e ha un grande sogno nel cassetto: lavorare nel mondo dello sport, in particolare, nel calcio. Da circa un anno, Martina è iscritta alla facoltà di Scienze Motorie.
Tra le tante esperienze sportive vissute, ne ha una che ad oggi definisce “l’esperienza più bella della mia vita” ha indossato, infatti, la maglia della Nazionale Under 17, in occasione di un torneo internazionale in Portogallo. Questa meravigliosa avventura in azzurro, le ha permesso di condividere il campo con talenti del calcio femminile italiano attuale come Glionna, Caruso, Cantore, Greggi e Merlo.
Quella per il calcio, non è l’unica passione per la nostra Martina che ama molto i gatti e li coccola sempre durante il suo tempo libero.

CLICCA QUI per ascoltare l’intervista integrale.

Martina Carpi, portiere del Genoa CFC. Fonte: www.genoacfc.it
Martina Carpi, portiere del Genoa CFC. Fonte: www.genoacfc.it

Martina raccontati ai microfoni di “Stelle in Campo” . Riavvolgiamo il nastro della tua vita…com’eri da bambina?

“Non so come sia nata questa passione per il calcio. Vivendo sotto il centro sportivo del Genoa, mi ha accentuato ancora di più questa passione. Quando rientravo da scuola, guardavo solo partite, non solo del calcio italiano, ma anche internazionale. E’ una passiona innata. Ho avuto la fortuna di giocare fuori dalla Liguria, per vedere realtà diverse, in particolare, nella Novese e con la Nazionale Under17 in Portogallo. Ho sempre fatto della mia serietà un  mio punto di forza, ed è quello che sto cercando di trasmettere alle mie 14 “furette” del Genoa. Tre anni fa ho preso il patentino UEFA C che mi permette di allenare dai Piccoli Amici alla Juniores Regionale.”

Come organizzi le tue giornate?

“Mi alleno con la prima squadra 3 volte a settimana, purtroppo, non posso presenziare a tutti gli allenamenti per motivi logistici perchè ho l’allenamento con l’Under12. Le ragazze, si allenano 4 volte a settimana, quando non ci sono sono aggregate con l’Under15. Al Genoa, ho trovato colleghi fantastici che mi hanno sempre aiutata. Sono iscritta all’Università e, a volte, mi sono dovuta assentare per motivi di studio. La collaborazione tra allenatori e dirigenti mi ha sempre dato una grossa mano. Al Genoa ho trovato la mia isola felice. Ho trovato compagne di squadra fantastiche e ci tengo a ringraziare il mio responsabile Santo Bignone e tutti i ragazzi e le ragazze dello staff rossoblù.”

Il ruolo del portiere rispecchia la tua personalità?

“Il ruolo per portiere ti da tante soddisfazioni, a volte ti fa anche un po’ arrabbiare, ma rispecchia al 100% anche la mia personalità fuori dal campo. E’ un ruolo solitario, come sono io. Difficilmente sono una chiacchierona.”

Ne hai giocate tante, ma qual è la partita che ricordi con maggior piacere fino a questo momento.. 

“L’esordio in Nazionale in Portogallo, ho giocato la terza partita del torneo contro le padrone di casa. Vale più di qualsiasi cosa. Ricordo gli spalti gremiti con due, tremila persone. L’esordio fu spettacolare perchè parai anche due rigori.”

Hai conseguito il patentino per allenare, secondo te, quali sono le caratteristiche che deve avere un’allenatrice per traghettare la sua squadra ad ottenere dei buoni risultati sportivi?

“Sto testando queste cose con le mie ragazze. Un buon allenatore, una buona allenatrice, deve avere molta empatia con le persone. Il dialogo è importante. Per me è importante sapere se hanno voglia di allenarsi, se stanno bene fisicamente, se hanno passato una giornata dura a scuola”

Martina Carpi con la maglia della Nazionale Under17. Si riconoscono delle giovanissime Merlo, Caruso, Cantore, Glionna e Greggi.
Martina Carpi con la maglia della Nazionale Under17. Si riconoscono delle giovanissime Merlo, Caruso, Cantore, Glionna e Greggi.

Tra i tanti che hai avuto, c’è un allenatore o un’allenatrice che ti piacerebbe nominare per essere stato/a un punto di riferimento per te?

“Ne ho avuti tanti. Ti direi Luca De Guglielmi, Michele Caracciolo che mi fece esordire in Serie B con il Molassana a quindici anni. Poi mi viene in mente Mara Morin e il mitico Franco Gallia alla Praese che è un papà aggiunto. Mi ha aiutato tanto sia da un punto di vista sportivo che umano.”

Quali sono il tuo giocatore e la tua giocatrice preferita?

“Ti risponderei con il nome di Rita Guarino, attuale allenatrice della Juventus Women.”

Il calcio femminile sta facendo dei passi da gigante negli ultimi anni, merito anche del grande Mondiale del 2019 in Francia delle nostre azzurre e degli ottimi risultati ottenuti dall’allenatrice Milena Bertolini, pensi che siamo vicine ad un radicale cambiamento nella cultura dello sport femminile in Italia, di cosa c’è bisogno per dare la svolta definitiva?

“Siamo all’inizio, c’è ancora tanto lavoro da fare. Dobbiamo dare sempre più visibilità al mondo dello sport femminile. E’ fondamentale per la crescita del movimento. Esprimo un pensiero sulla presenza di Cristiana Girelli a Sanremo. Chiunque di noi che ha giocato, non si sarebbe mai immaginato che una giocatrice di calcio potesse partecipare ad una serata del Festival. Ciò che non mi è piaciuto è stato che Cristiana è stata presentata all’1.08 di notte, con poca gente all’ascolto. Un’altra attività fondamentale è l’attività nelle scuole, promuovere il calcio femminile anche in ambito scolastico è molto importante.”

Uno dei due rigori parati da Martina in Nazionale U17.
Uno dei due rigori parati da Martina in Nazionale U17.

Come sta andando il campionato di Serie C?

“Domenica abbiamo lo Spezia, veniamo dalla sconfitta a Meda. Siamo un gruppo giovane e stiamo facendo un campionato al di sopra delle aspettative, merito anche di due fantastici allenatori: Marco Oneto e Sonia Manfucci. Stiamo crescendo, sono sicura che di questo gruppo ne sentiremo parlare.”

Hai altre passioni oltre al calcio?

“Mi definisco una gattara, posto che vado, gatto che trovo. Nel bosco che confina con il centro sportivo, passando tanti gatti randagi e il mangiare a loro non manca mai. Una volta, andai in Calabria con mia zia, tornammo dalla vacanza in tre: io, mia zia e un gatto.”

Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?

“Lavorare nello sport, mi piacerebbe fare dello sport il mio lavoro e la mia vita. Vivo il campo 24 ore su 24, sette giorni su sette. Mi vedo come allenatrice.”

Si rigraziano il Genoa CFC e Martina Carpi per la concessione dell’intervista e la disponibilità.

Denise Civitella