Intervista a Marco Giani: “Capitane Coraggiose” un confronto tra Sara Gama e Megan Rapinoe.

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Dal 14 luglio, uscirà il nuovo lavoro di Marco Giani “Capitane Coraggiose. Sara Gama e Megan Rapinoe, due leader a confronto.”Un viaggio attraverso il mondo dello sport femminile che mette a nudo i pregiudizi e ci ricorda come il coraggio nopn incida mai nella Storia se non è accompagnato da una sana dose di realismo, cioè di politica.
Intervista a cura di Denise Civitella.
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Per ascoltare l’intervista:

Parola ai ragazzi di Free Sport Genova: Paolo Robbiano e Chiara Giordani raccontano la nascita e la crescita del progetto.

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Paolo Robbiano, fondatore insieme ad Eugenio Bardelli, dell’associazione ASD FREE SPORT Genova racconta ai microfoni di “Stelle in Campo” come è nata l’idea di questo progetto che ha lo scopo di creare opportunità di integrazione e inclusione, mediante attività motorie e sportive, tra soggetti con differenti caratteristiche motorie e intellettive. Attraverso corsi di educazione motoria integrata, bambini, ragazzi e adulti, qualunque siano le loro caratteristiche motorie ed intellettive, avranno l’opportunità di vivere un’esperienza di inclusione sportiva e sociale aggregante, prima ancora che competitiva.
Nel corso della puntata, interverrà anche Chiara Giordani, fondatrice del sito www.freesportgenova.org e di tutti i social dell’associazione.

Per ascoltare l’intervista: https://www.spreaker.com/user/7082423/freesportgenova

A cura di Denise Civitella

Intervista a Marco Giani: ricercatore, docente e storico sul calcio femminile.

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Marco Giani, classe 1984, è un docente, scrittore e storico.

Dopo aver conseguito il dottorato presso l’Università Cà Foscari di Venezia sulla Storia della Lingua Italiana, per anni si è dedicato alla storia dello sport femminile.

Negli ultimi anni, il suo interesse è stato rivolto al calcio femminile negli anni tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale.

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Ha partecipato alla stesura del saggio che conclude il romanzo “Giovinette” scritto da Federica Seneghini.

Il romanzo è uscito nel 2019 e racconta la storia della prima squadra di calcio milanese, nata nel 1933.

Il libro ha riscosso un grande successo e, nel 2021, il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, dedica alle ragazze del 1933, una strada del centro. duemilalibri-2021-federica-meneghini-e-marco-giani-1258098.610x431

Per ascoltare l’intervista integrale a Marco Giani, CLICCA QUI

A cura di Denise Civitella.

Ph credit: www.glieroidelcalcio.com e  www.varesenews.it

Nazionale femminile: il Belgio vince 1 a 0 e passa ai quarti. Azzurre eliminate

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Il giorno dopo fa ancora più male.

Le aspettative erano alte. Nonostante qualche scelta azzardata nelle convocazioni della CT Bertolini, tutto lasciava presagire ad un passaggio del turno. Il girone D con Francia, Belgio ed Islanda non sembrava troppo proibitivo.

Invece, la squadra è apparsa in uno stato mentale e fisico lontano da quello a cui siamo abituati a vedere. La tensione, la testa è la cosa principale che è mancata alle Azzurre. Tutte hanno messo il cuore e, secondo me, ha fatto bene Milena Bertolini a sottolinearlo a fine partita.

E’ la fine di un ciclo azzurro e, per il prossimo Mondiale, sarà necessario un cambio generazionale partendo da quelle Bonfantini e Simonetti che hanno fatto cose buone in questo Europeo.

E’ andata male e siamo state eliminate, ma questa sconfitta che brucia, farà crescere le ragazze. Si sono lette troppe cose brutte in questi giorni. I social hanno lasciato sfogo a coloro che “fino a ieri” vivevano di calcio maschile.

“Vattene Bertolini…Scappate di casa…Volete il professionismo, poi fate queste figure…le pallavoliste non sono professioniste e loro hanno vint0…”

La critica è sacrosanta, ma solo se è costruttiva. Non voglio dire che la CT abbia azzeccato tutto. Anzi, mi duole dirlo, ma ha sbagliato molto anche lei, ma non mettiamola al rogo. In Italia dovrebbe cambiare la cultura delle persone. L’italiano vuole solo vincere, allora diventi un idolo. Se sbagli, non hai la possibilità di ripartire. O meglio, puoi farlo, ma per sempre avrai sul groppone frasi del tipo “Se quel rigore lo avessi segnato…se avessi messo tizia al posto di caia…” e via discorrendo…

A queste persone vorrei dire :”Sparite, perchè non abbiamo bisogno di voi”.

Impariamo a sbagliare, ad ammettere gli errori, ad avere un viso colmo di lacrime, come quello di Milena a fine partita, ma ad accettare la sconfitta e trarne giovamento per il futuro, senza avere tutto e subito. Bisognerebbe farlo sia nello sport che nella vita lavorativa. La cultura dello sbaglio. Se penso a Baggio nel 1994 a come era stato criticato e sommerso di critiche, mi vengono i brividi. Ci sono voluti anni prima che si togliesse di dosso l’etichetta di “sbaglia rigori”, non dev’essere stato facile essere Baggio nel 1994…

Tutto il calcio italiano deve crescere, ma anche i tifosi devono farlo.

Voi da che parte state?

#iostoconilcalciofemminile

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La Nazionale stecca l’esordio all’Europeo, ma non creiamo allarmismi!

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Il risultato di 5 a 1 è chiaro. Le francesi sono state più forti in tutto. L’Italia ha avuto un approccio troppo superficiale e l’ha pagata a caro prezzo, ma sia chiaro: NON FACCIAMO ALLARMISMI!

Perchè dico questo? Perchè su Internet ne ho lette di tutti i colori. Ci sono persone che riescono a godere, sì, avete letto bene, GODERE di questa sconfitta perchè non sono state convocate alcune giocatrici di rilievo come Serturini e Guagni. Quello che voglio dire è: coach Bertolini sa perfettamente di che cosa ha bisogno e noi non siamo all’interno dello spogliatoio per poter decidere e lasciare giudizi che lasciano il tempo che trovano.

Volete tifare contro la nostra Nazionale? E’ una scelta, ma non salite sul carro dei vincitori quando c’è da festeggiare perchè da quel carro, vi lanciamo per la strada.

Oggi stiamo vivendo un momento delicato, il passaggio al professionismo sarà un’incognita, ma c’è bisogno del sostegno di tutti per fare il salto di qualità, non di criticare a destra e manca qualsiasi cosa venga fatta.

Il calcio francese è 15 anni avanti al nostro, il loro sistema calcio è cambiato 15 anni fa e noi siamo indietro… stiamo facendo miracoli, non molliamo adesso.

Sempre con le ragazze, sempre con Milena.

italia

Intervista all’Avv.Roberto Pani: “Il passaggio al professionismo spero che affermi il movimento del calcio femminile”

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Il primo luglio 2022 rimarrà una data storica per il movimento del calcio femminile, poichè da oggi, le calciatrici di Serie Asaranno considerate professioniste, ma quali saranno le difficoltà per le società ed i costi a cui dovranno sottoporsi? Quali saranno i diritti per le ragazze?

Ne parliamo insieme all’Avv. Roberto Pani, esperto di Diritto Sportivo e grande conoscitore del mondo del calcio a proposito del quale scrive su un autorevole quotidiano e sul suo blog sportivo www.robertopani.it

robertopani

Per ascoltare l’intervista integrale:

https://www.spreaker.com/user/7082423/roberto-pani

Photo Credit: Profilo Facebook di Roberto Pani

Riccardo Bergamaschi: “Vi presento il libro scritto a quattro mani con mio fratello gemello…”

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Qualche giorno fa ho ricevuto una mail da parte di due fratelli gemelli ventenni che hanno scritto un libro dedicato al calcio femminile.

Dentro di me, era forte la curiosità di conoscerli e capire a fondo quali fossero state le cause che potessero portare due ragazzi così giovani a scrivere un libro sullo sport femminile. Dalle prime telefonate, mi rendo conto di avere a che fare con due persone che arriveranno molto in alto perchè hanno talento e, soprattutto, voglia di fare.

Vi invito ad ascoltare questa intervista a Riccardo Bergamaschi che vi racconterà che cosa li ha spinti a scrivere “Tacchi o tacchetti? Entrambi…” insieme ad Alessandro.

Buon ascolto!

Clicca qui:
Intervista a Riccardo Bergamaschi, autore del libro “Tacchi o tacchetti? Entrambi…” A cura di Denise Civitella (spreaker.com)

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The Coach Experience, due giorni di calcio a 360 gradi alla Fiera di Rimini

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Fiera di Rimini, maggio 2022. Grazie ad una cara amica, vengo a conoscenza del “The coach experience”, il primo evento dedicato al calcio a 360 gradi dove allenatori, mental coach e preparatori tecnici si incontrano per scambiarsi opinioni sullo sport più bello del mondo.

Mi domando inizialmente: “Che cosa ci faccio qui?” In fondo, non sono nessuna delle tre figure che prima ho citato. Qualche secondo di riflessione e penso “Amo il calcio, è giusto che ci sia anche io!”. Proprio così, chi ama il calcio, non può farsi mancare questa manifestazione. La prima lezione è con Emanuele Chiappero, preparatore atletico della Juventus Women. Rimango estasiata dai match analysis che racconta. I numeri, se non vengono raccontati, rimangono fini a loro stessi. Invece, Emanuele, ha una passione innata di raccontare in maniera semplice, dei dati che, di primo impatto, sembravano dei problemi trigonometrici difficilissimi.

Arriva il momento anche di Davide Nicola, il mister del momento che con la sua Salernitana è riuscito a compiere il suo terzo miracolo calcistico, salvando una squadra che sembrava condannata alla Serie B.

La seconda lezione, invece, è quella che seguiamo insieme alla Coach Rita Guarino, dell’Inter femminile. La sua è una lezione che sfiora il calcio ed entra nell’anima. La spiegazione del modello “antifragile” (a tal proposito, vi rimando alla sua tesi di laurea che potrete trovare sul sito della figc.it)è qualcosa che va oltre l’immaginazione. Finisco la lezione che mi sento diversa, sicuramente più arricchita. Grazie a Rita Guarino, saluto Marta Carissimi, ospite presente in aula. Un’ex calciatrice che si è mostrata educata e disponibile nel confrontarsi sui temi del calcio moderno. Una scoperta.

Passeggiando tra i corridoi della Fiera di Rimini, ritrovo Luca Perdomi, un grande allenatore che ho avuto la fortuna di incontrare quando ero una ragazzina di 14 anni. Oggi, Luca è Segretario Nazionale dell’AIAC (Associazione Italiana Allenatori Calcio). Vive lontano dalla sua Liguria, ma non perde mai il contatto con le sue origini ed è stato favoloso incontrare la stessa persona che avevo lasciato 25 anni fa.

Trovo il tempo di fare due chiacchiere con Elizabet Spina, Direttrice Sportiva dell’A.C. Milan. Ciò che mi ha più colpito di lei, è stata la semplicità e la gentilezza con cui mi raccontava il suo percorso di studi. Queste manifestazioni, si rilevano interessanti non solo per quanto impari in aula, ma, soprattutto, per le condivisioni che riesci a fare con gli “addetti ai lavori” durante i momenti di pausa.

Girovagando, incontriamo anche Montella, De Sanctis, Tacchinardi, Beretta, Biava e lui…il Presidente: Renzo Ulivieri. Un allenatore che trasmette passione e, nelle cose che dice, non è mai banale. E’ stato il primo a credere in tutto e per tutto nel calcio femminile, quando ancora nessuno ci avrebbe scommesso. Oggi è Presidente dell’AIAC.

La prima lezione del pomeriggio, la seguiamo insieme alla mental coach Sara Bordo. Lei proviene dal mondo del tennis, ma è fantastico il modo di come spiega un argomento delicato come la respirazione. Non ci avevo mai pensato, ma la respirazione è alla base di noi stessi e del nostro stato d’animo, anche durante una prestazione sportiva.

Il primo giorno termina con due bei convegni sulla prevenzione agli infortuni, tema di fondamentale importanza che deve entrare sempre di più nel vocabolario di tutti/e gli allenatori/allenatrici e #unitidaglistessicolori insieme a tutti i Presidenti delle associazioni del calcio italiano.

Il secondo giorno, è caratterizzato dalla presenza di Alessandro Spugna, tecnico della A.S.Roma e Antonio Cincotta, allenatore della Sampdoria Women, in veste di perfetto traduttore per presentare il Presidente dell’asso allenatori americano. Un bel momento di incontro e partecipazione.

E’ stato come essere in un parco giochi, insieme alla Coppa del Mondo del 2006, la Coppa Rimet, le maglie storiche della Nazionale e del Grande Torino. Un’esperienza unica che consiglio a tutti gli appassionati di seguire.

#thecoachexperience

Coppa Liguria: il Baiardo sconfigge il Vado per 2 a 1 grazie alla doppietta di Calcagno

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Sono stati novanta minuti ricchi di emozioni quelli che si sono disputati domenica 13 marzo presso il Campo Sportivo “Ferrando” di Genova Prà. Le due compagini più forti del campionato di Eccellenza ligure, si sono contese la Coppa Liguria in una gara ricca di azioni da gol e colpi di scena.

Le marcature sono arrivate tutte nel primo tempo. E’ stato il Baiardo ad andare in vantaggio, grazie all’ottima Calcagno che, in velocità, supera la sua diretta avversaria ed insacca all’angolo un rasoterra alle spalle di Stevanin. Il portiere del Vado è autrice di due parate di splendida fattura su due tentativi di Calcagno e Nasso che vengono neutralizzati dalla numero 1 vadese. Arriva il pareggio del Vado, grazie ad una bella azione di Simeoni che serve Levratto che si trova in area a tu per tu con Denevi ed insacca per il pareggio rossoblù.

Quasi a fine primo tempo, arriva il 2 a 1 nero verde, complice un errore della retroguardia vadese. Stevanin atterra in area di rigore Calcagno, penalty fischiato dall’arbitro ed è la stessa numero 9 ad insaccare.

La ripresa è di marca rossoblù. Ghidetti è imprendibile ed è dai suoi piedi che partono le azioni più pericolose. Dopo la traversa colpita dal Baiardo, c’è il tiro di Simeoni che non impensierisce Denevi.Sul finale di partita, il Baiardo rimane in 10 per l’espulsione di Librandi per doppia ammonizione. Arriva una traversa anche per il Vado con Spotorno che colpisce la traversa dopo un bel calcio di punizione che poteva portare le squadre ai supplementari… ma non c’è più tempo e per il Baiardo, comincia la festa!

baiardo

Credit Photo: tuttocampo.it