La novità dell’estate 2024: arriva la nuova gamma di gelati Bauli realizzati in collaborazione con Tonitto 1939

Con 3,8 miliardi di porzioni consumate ogni anno , gli Italiani si confermano grandi amanti dei gelati confezionati; e i gusti nuovi ed originali attirano sicuramente gli appassionati e non solo! Per questo Bauli, in collaborazione con Tonitto 1939 – leader in Italia per il sorbetto e il gelato senza zuccheri aggiunti – lancia quest’estate la nuova gamma di Gelati Bauli nelle esclusive varianti al Pandoro, al Panettone e al Croissant all’albicocca. Le due storiche realtà italiane hanno infatti siglato una partnership che nel 2024 porterà importanti novità, a partire dal richiamo al Natale anche d’estate nel settore frozen.

Realizzati con ingredienti selezionati e di prima qualità, con latte fresco e panna 100% italiani, i nuovi gelati firmati Bauli sono racchiusi in originali packaging in materiale cartaceo, in cui l’iconico colore lilla Bauli è protagonista. Il distintivo design mette in primo piano gli ingredienti, attraverso una grafica impattante, declinata su diversi colori a seconda della variante di gusto.
BAULI GELATO AL PANDORO

L’intramontabile Pandoro di Verona, simbolo della tradizione italiana, è il protagonista di un’esclusiva rivisitazione: Gelato al Pandoro, novità dell’estate 2024 in casa Bauli. La delicata fragranza di vaniglia e l’aroma inconfondibile del pandoro si armonizzano in un gelato cremoso e rinfrescante.
BAULI GELATO AL PANETTONE

Gelato al Panettone: gli iconici sapori di uno degli evergreen delle tavole degli italiani durante il periodo natalizio spiccano in un gelato unico e originale. Frutta candita e uvetta, simboli della più classica tradizione italiana, arricchiscono un gelato fresco ma ricchissimo di gusto, tutto da provare!
BAULI GELATO AL CROISSANT ALBICOCCA

Dal Croissant più amato, nasce oggi un gelato unico, variegato all’albicocca: gusto inconfondibile per la novità dell’estate che reinventa la tipica colazione italiana!

I Gelati Bauli, una nuova irresistibile bontà cremosa nata dall’incontro tra l’esperienza di Bauli, icona nell’arte pasticcera, e di Tonitto 1939, marchio storico della gelateria italiana.

Il Report Eni for 2023: i traguardi raggiunti in sostenibilità e decarbonizzazione

L’energy tech company ha pubblicato il report volontario “Eni for 2023 – A Just Transition” per mettere in evidenza i traguardi di sostenibilità raggiunti e gli obiettivi futuri per arrivare a superare la sfida della naturalità carbonica entro il 2050

 

Eni sta rendendo  la decarbonizzazione ancora di più parte integrante della propria strategia d’impresa attraverso un approccio tecnologico neutrale e pragmatico, nel quale innovazione, ricerca e sviluppo si muovono a favore di una transizione equa che coinvolga tutti gli attori della filiera.

Un percorso non solo teorico, ma concretizzato attraverso i molteplici progressi raggiunti nell’ultimo anno ed evidenziati nel report volontario di sostenibilità “Eni for 2023 – A Just Transition”.

Grazie ad importanti investimenti mirati, l’energy company ha già ridotto del 40% le emissioni nette Scope 1 e 2 del settore Upstream e del 30% quelle complessive, rispetto al 2018. E’ riuscita ad espandere la propria produzione rinnovabile, ha puntato sulla mobilità sostenibile migliorando la capacità di bioraffinazione, ha sviluppato progetti di Carbon Capture & Storage e continuato a investire nella ricerca sulla fusione a confinamento magnetico, mantenendo sempre al centro della propria strategia una partnership equa e inclusiva con le comunità locali. Un’attenzione cruciale “in un contesto mondiale caratterizzato da dinamiche complesse e in continua evoluzione”, come sottolinea Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni. “L’energia rimane uno snodo cruciale, con le sue accezioni di sicurezza e opportunità di sviluppo. La transizione energetica è irreversibile, e dobbiamo garantirne la realizzazione senza sacrificare la competitività del sistema produttivo e la sostenibilità sociale”.

Il report “Eni for 2023 – A Just Transition” è un momento essenziale per fare il punto dei traguardi raggiunti e per definire i target di riferimento in un’ottica di mitigazione dei costi e condivisione dei benefici sociali ed economici con tutta la catena del valore. Un raggio d’azione che si articola lungo le tre leve del modello di business: Eccellenza operativa, Neutralità carbonica al 2050 e Alleanze per lo sviluppo.

Solo nell’ultimo anno l’energy tech company è riuscita a ridurre le emissioni GHG complessive generate dalle proprie attività negli Scope 1 e 2 di un’ulteriore 13%, arrivando ad un – 40% rispetto al 2018, percentuale che la allinea perfettamente con l’obiettivo net zero al 2030 e alla neutralità carbonica totale al 2050 nell’interno ciclo di vita per gli Scope 1, 2 e 3.

Significativo anche l’impegno nella riduzione delle emissioni di metano, diminuite di oltre il 20% nel 2023 e del 50% rispetto al 2017 per quanto riguarda il business Upstream, come dimostra anche il riconoscimento del Gold Standard da parte del programma Oil and Gas Methane Partnership 2.0 (OGMP 2.0) dell’UNEP e l’adesione a numerose iniziative globali come il Fondo Global Flaring and Methane Reduction della Banca Mondiale.

Oltre a decarbonizzare le proprie attività, nella strategia di Eni verso il Net Zero hanno un ruolo importante anche le energie rinnovabili, aumentate grazie alla capacità installata di Plenitude di 3GW.

Come chiaramente evidenziato nel Report Eni for 2023, i progetti di Carbon Capture & Storage hanno una funzione complementare per ridurre le emissioni residue. In questo campo Eni ha acquisito una posizione di leadership, in particolare nel Regno Unito e in Italia, e sta espandendo la propria attività in Nord Africa, Paesi Bassi e Mare del Nord. La capacità totale di stoccaggio al 100% (gross capacity) stimata ad oggi è di circa 3 miliardi di tonnellate con l’obiettivo di raggiungere una capacità gross di reiniezione annua di CO2 di oltre 15 MTPA prima del 2030.

Con un investimento che ammonta a circa 868 milioni di euro nel periodo 2024-2027, la Ricerca e lo sviluppo tecnologico rappresentano per Eni pilastri imprescindibili nel suo impegno a ridurre l’impronta carbonica netta rendendo l’accesso alle risorse energetiche più efficiente ed efficace.

Leggi di più su Rinnovabili https://www.rinnovabili.it/mercato/aziende/report-eni-for-2023-ricerca-sviluppo-per-decarbonizzazione/

Citterio e il sushi di salame all’italiana: tre ricette Made in Italy per il sushi day 2024

Il sushi è ormai entrato di diritto a far parte dei gusti degli italiani, tanto che il 44% lo mangerebbe almeno due o tre volte al mese e addirittura un italiano su cinque proverebbe a realizzarlo direttamente a casa per condividerlo con tutta la famiglia.

Hosomaki, Nigiri, Temaki, Huramaki e tante altre tipologie: negli ultimi anni il sushi ha saputo evolversi combinando i classici sapori giapponesi a quelli provenienti anche da diverse culture e cucine in una sorta di fusion mix che continua ad attirare moltissimi estimatori, dove in ogni caso il riso si conferma uno degli ingredienti fondamentali per preparazione e gusto.

Per celebrare al meglio uno dei piatti che più ha spopolato in Europa e in Italia negli ultimi anni Citterio, storica azienda di salumi, in collaborazione con la food blogger Federica Gianelli, in arte Papillamonella, in occasione della Giornata Internazionale del Sushi in programma il 18 giugno ha creato un sushi di salame originale e gustoso.

“In occasione di questa ricorrenza, insieme a Citterio, abbiamo pensato di avvicinare il sushi a quelli che sono gusti e sapori della nostra tradizione contadina attraverso l’uso del salame, un alimento versatile e da sempre aperto a sperimentazioni – spiega la food blogger Federica Gianelli -. Possiamo infatti parlare di una creazione fusion realizzata con un prodotto tipicamente italiano come il salame, utilizzato in diverse sue declinazioni, che “si veste da sushi” e richiama le forme classiche della cucina nipponica ormai da anni presente nel nostro paese.”

Il salame è da sempre un salume versatile che può essere usato in tante e differenti creazioni. Per questo Citterio ha scelto di realizzare FutomakiNigiri e Onigiri in versione italicatre ricette con colori e forme che richiamano proprio il classico sushi giapponese. Si tratta di Futomaki con l’Originale Salame di Milano, Nigiri con frutta e Salame Ungherese e Onigiri con Salame Ventricina Piccante.

Il Futomaki deriva dalla parola giapponese “futo”, che significa “grande” e si definisce come street food molto popolare tra la gente. Per rendere questo piatto più gustoso e veloce da mangiare, i cuochi cominciarono a utilizzare il nori (alga marina) per avvolgere il riso e le varie materie prime. Nella realizzazione del Futomaki all’italiana è stato utilizzato l’originale Salame di Milano, con la sua fetta di colore rosso rubino e la sua consistenza compatta: sia al posto della classica alga per cingere il riso e la farcitura (fatta con carote, zucchine, cavolo cappuccio viola marinato a secco e una salsa al basilico) sia come ripieno realizzato con le zucchine grigliate all’esterno. Il tutto accompagnato con una glassa all’aceto balsamico.

La particolarità del Nigiri giapponese risiede nella sua semplicità e nella combinazione di ingredienti freschi e di riso cotto: ecco allora che in questa ricetta è stato utilizzato il Salame Ungherese, dal gusto speziato e leggermente affumicato, in abbinamento a frutta fresca e croccante come melone, avocado, ciliege, fragole e albicocche. Il Nigiri di salame è stato accompagnato con una salsa vegetale al basilico fresco.

L’Onigiri, definito anche sushi portatile, è nato in Giappone dalla necessità di avere un pasto facile da trasportare e consumare, e come per il Futomaki si tratta di un vero e proprio street food molto presente nei Manga nipponici. La caratteristica dell’Onigiri è quella di presentare una quantità di riso importante. Ecco allora l’utilizzo del Salame Ventricina Piccante, in grado di regalare un contrasto tra il sapore semplice e delicato del riso e quello deciso e leggermente piccante della Ventricina Piccante. Questo salame è stato scelto sia come involucro sia per il ripieno insieme a zucchine, carote e salsa di basilico. In accompagnamento una glassa di aceto balsamico che completa alla perfezione tutti i sapori presenti.

Per realizzare il sushi di salame sono state utilizzate tre diverse tipologie di Sofficette di salame: le Sofficette originale Salame Milano realizzate con carne 100% italiana, seguendo l’antica ricetta di Giuseppe Citterio dal 1878, dalla consistenza compatta e dal gusto pieno e delicato; le Sofficette Salame Ungherese, con carne 100% italiana che presentano una grana finissima: l’affumicatura è naturale con legno di faggio e vengono aromatizzate con una selezione di spezie. Infine le Sofficette Salame Ventricina Piccante realizzate anch’esse con carne 100% italiana, leggermente piccanti, dal gusto piacevole ed equilibrato arricchito con pasta di peperone piccante.

LE RICETTE

Futomaki con l’Originale Salame di Milano

Ingredienti per 20 Futomaki:

Per il riso: 250g riso originario o riso per sushi, 250ml acqua, 30ml aceto di riso, 15g zucchero bianco, 3g di sale

Per la maionese: 120ml olio extravergine di oliva, 80ml bevanda di soia senza zuccheri, 20ml succo di limone, 15g senape media, 10 foglie basilico fresco, sale a piacere

Per completare: 3 confezioni di Sofficette Salame Milano Citterio, 1 carota, 2 zucchine grandi, 30g fagiolini, 200g cavolo cappuccio marinato a secco, glassa di aceto balsamico

Preparazione: Per preparare i futomaki iniziare dal riso: porlo in una ciotola, riempirlo di acqua e muoverlo con le mani. Cambiare l’acqua e ripetere l’operazione due volte. Lasciare a bagno il riso per 10 minuti, scolarlo bene e trasferirlo in una pentola. Aggiungere l’acqua, coprire con il coperchio e cuocere a fuoco alto fino a far bollire l’acqua. Mescolare poi con un cucchiaio di legno, abbassare il fuoco e cuocere per 15 minuti senza muovere il riso nella pentola. Una volta pronto lasciarlo riposare con coperchio per altri 10 minuti. Preparare intanto il condimento: in una pentola versare aceto di riso, zucchero e sale e mescolare con una frusta a mano. Lasciar cuocere a fiamma medio alta fino a far sciogliere zucchero e sale. A questo punto trasferire il riso in una pirofila e versare sopra il condimento muovendo il riso con un cucchiaio di legno delicatamente. Con un ventaglio o un piatto fare aria così da far evaporare la parte volatile dell’aceto; infine coprire con un panno umido. Preparare la maionese vegetale versando tutti gli ingredienti nel bicchiere di un frullatore a immersione e frullando fino a ottenere una crema liscia e setosa. Successivamente lessare una carota, una zucchina e i fagiolini e tenere da parte: tagliare a fette sottili l’altra zucchina e grigliarla. In più tagliare sottilmente il cavolo cappuccio, marinarlo col sale e zucchero in pari quantità per 30 minuti, poi sciacquarlo sotto acqua corrente, strizzarlo e condire con olio e aceto di riso. Per i futomaki rivestire un tappetino per sushi con pellicola e adagiare le fette di salame Milano creando 5 strisce sovrapposte tra loro. Ricoprire il salame con il riso lasciando uno spazio pari a una striscia di fette. Al centro del riso disporre qualche fetta di carota, fagiolini e metà cavolo cappuccio marinato. Completare con maionese vegetale e arrotolare il tutto con il tappetino e con le mani. Poi avvolgerlo in pellicola e lasciar riposare in frigo per un’ora prima di procedere al taglio. Creare poi un secondo rotolo usando le zucchine grigliate come base e riempirlo con carote, zucchine cotte al vapore, cavolo cappuccio marinato e fette di salame Milano. Anche qui lasciar riposare avvolgendo con pellicola prima del taglio. Servire i futomaki accompagnandoli con glassa di aceto balsamico.

Tempo di cottura: 15 minuti

Tempo di preparazione: 40 minuti + riposo

Difficoltà: media

Nigiri con frutta fresca e Salame Ungherese

Ingredienti per 20 Nigiri:

Per il riso: 250g riso originario o riso per sushi, 250ml acqua, 30ml aceto di riso, 15g zucchero bianco, 3g di sale

Per la maionese: 120ml olio extravergine di oliva, 80ml bevanda di soia senza zuccheri, 20ml succo di limone, 15g senape media, 10 foglie basilico fresco, sale a piacere

Per completare: 3 confezioni di Sofficette Salame Ungherese Citterio, frutta fresca a piacere

Preparazione: Per i nigiri iniziare a preparare il riso: porlo in una ciotola, riempirlo di acqua e muoverlo delicatamente con le mani. Cambiare l’acqua e ripetere l’operazione due volte. Lasciare a bagno il riso per 10 minuti, scolarlo bene e trasferirlo in una pentola capiente. Aggiungere l’acqua, coprire con il coperchio e cuocere a fuoco alto fino a far bollire l’acqua. Mescolare poi con un cucchiaio di legno, abbassare il fuoco e cuocere per 15 minuti senza muovere il riso nella pentola. Una volta pronto lasciar riposare il riso sempre con coperchio per altri 10 minuti. Preparare intanto il condimento: in una pentola versare l’aceto di riso, lo zucchero e il sale e mescolare con una frusta a mano. Lasciar cuocere a fiamma medio alta fino a far sciogliere zucchero e sale. A questo punto trasferire il riso in una pirofila e versare sopra il condimento muovendo il riso con un cucchiaio di legno delicatamente. Con un ventaglio o un piatto fare aria così da far evaporare la parte volatile dell’aceto; infine coprire con un panno umido. Preparare la maionese vegetale versando tutti gli ingredienti nel bicchiere di un frullatore a immersione e frullando fino a ottenere una crema liscia e setosa. Successivamente prelevare una piccola quantità di riso per volta (circa 25 g) e con le mani modellare un cilindro lungo e stretto. Ripiegare alcune fette di salame in tre, spalmare poca maionese su un lato e adagiare ogni fetta su un cilindro di riso premendo con le mani per far aderire bene. Infine decorare con la frutta fresca a piacere. Preparare poi altri nigiri adagiando sul riso fette di frutta tagliate sottili e chiudendo il cilindro con due fette di salame sovrapposte e arrotolate a mimare una striscia di alga nori. Servire i nigiri accompagnandoli con la maionese vegetale rimasta.

Tempo di cottura: 15 minuti

Tempo di preparazione: 40 minuti

Difficoltà: facile

Onigiri con Salame Ventricina Piccante

Ingredienti per 6 Onigiri:

Per il riso: 250g riso originario o riso per sushi, 250ml acqua, 30ml aceto di riso, 15g zucchero bianco, 3g di sale

Per la maionese: 120ml olio extravergine di oliva, 80ml bevanda di soia senza zuccheri, 20ml succo di limone, 15g senape media, 10 foglie basilico fresco, sale a piacere

Per completare: 3 confezioni di Sofficette Salame Ventricina Piccante Citterio, 1 carota, 1 zucchina, glassa di aceto balsamico

Preparazione: Per gli onigiri iniziare a preparare il riso: porlo in una ciotola, riempirlo di acqua e muoverlo con le mani. Cambiare l’acqua e ripetere l’operazione due volte. Lasciare a bagno il riso per 10 minuti, scolarlo bene e trasferirlo in una pentola. Aggiungere l’acqua, coprire con il coperchio e cuocere a fuoco alto fino a far bollire l’acqua. Mescolare poi con un cucchiaio di legno, abbassare il fuoco e cuocere per 15 minuti senza muovere il riso nella pentola. Una volta pronto lasciarlo riposare con coperchio per altri 10 minuti. Preparare intanto il condimento: in una pentola versare aceto di riso, zucchero e sale e mescolare con una frusta a mano. Lasciar cuocere a fiamma medio alta fino a far sciogliere zucchero e sale. A questo punto trasferire il riso in una pirofila e versare sopra il condimento muovendo il riso con un cucchiaio di legno delicatamente. Con un ventaglio o un piatto fare aria così da far evaporare la parte volatile dell’aceto; infine coprire con un panno umido. Preparare la maionese vegetale versando tutti gli ingredienti nel bicchiere di un frullatore a immersione e frullando fino a ottenere una crema liscia e setosa. Per ogni onigiri utilizzare due fette di salame, una a cui tagliare le sole estremità e un’altra da cui ricavare una striscia larga un paio di cm. Tritare le eccedenze di salame e mescolarle con una carota e una zucchina cotte a vapore e tritate finemente. Per ogni onigiri usare 100 g di riso cotto: prelevare una quantità di riso pari a 50 g, foderare lo stampino con le fette di salame e inserire il riso. Appiattire con le mani, creare una cavità al centro e inserire il ripieno e abbondante maionese poi aggiungere altri 50 g di riso e pressare con il coperchio fino a ottenere un triangolo. Servire gli onigiri accompagnandoli alla glassa di aceto balsamico.

Tempo di cottura: 15 minuti

Tempo di preparazione: 40 minuti

Difficoltà: facile

Elezioni europee, CNA Lombardia: “Sì a uno sviluppo sostenibile, ma graduale e a misura di PMI”

Le elezioni europee sono ormai alle porte. CNA Lombardia, nell’ultimo mese, ha scelto di incontrare con i propri rappresentanti i candidati alle elezioni europee della circoscrizione Nord Ovest.

Numerosi i temi affrontati durante gli incontri che la Confederazione ha sottolineato essere di primario interesse: da un graduale sviluppo sostenibile, a un’Europa Sovrana e in grado di integrare le economie regionali fino a una voce comune in politica estera.

“Abbiamo rappresentato ai candidati alle elezioni europee della nostra circoscrizione Nord Ovest le priorità programmatiche di CNA: è stato un modo per affermare il nostro bisogno di Europa, ma soprattutto una particolare visione dell’Europa – sottolinea Giovanni Bozzini, Presidente di CNA Lombardia -. CNA Lombardia è una forza europeista che guarda al futuro, ma abbiamo anche fatto precisi richiami: siamo per uno sviluppo sostenibile, ma con obiettivi da raggiungere in modo graduale. Condividiamo obiettivi e finalità ma spesso standard e modalità cadono sulle micro e piccole imprese in modo troppo rigido.”

Da CNA Lombardia il monito di un’Europa unita che sappia contrastare le difficoltà di carattere geopolitico e soprattutto discutere di politiche economiche che premino le regioni locomotive d’Europa, come la Lombardia.

“Puntiamo a costruire un’Europa sovrana, ma ci rendiamo conto di essere lontani, troppo lontani dagli ideali di Ventotene – spiega Bozzini -. Manca una voce comune in politica estera, manca una capacità di difendere le produzioni made in Europe di fronte a soggetti di mercato che ignorano i nostri standard di sostenibilità ambientale e sociale. Abbiamo guerre e tragedie umanitarie su cui non abbiamo la capacità di intervenire in modo autorevole. C’è tanta strada da fare e non possiamo spaventarci e tornare a nazioni impotenti perché le imprese hanno bisogno di Europa. La Lombardia è una Regione motore e proprio l’Europa che vogliamo sia capace di integrare le migliori energie delle economie regionali e transfrontaliere”.

“In un mese abbiamo incontrato 12 candidati delle principali forze politiche, uno sforzo organizzativo che ha coinvolto anche CNA Bruxelles, costantemente in collegamento, e che ha permesso di moltiplicare la rete di relazioni disponibile all’azione di lobby che intendiamo svolgere a favore dell’economia e della società lombarda – afferma Stefano Binda, Segretario Generale di CNA Lombardia -. Le nostre istanze ci accomunano a quelle delle 12 milioni di piccole imprese rappresentate da SMEunited, cui CNA aderisce. Ci siamo confrontati soprattutto su diverse aree tra cui quella legata all’architettura istituzionale europea, con il desiderio di un’Europa più integrata democraticamente e più sovrana specialmente in politica estera, perché le piccole imprese percepiscono ormai le forti implicazioni della geopolitica sulla buona economia. Inoltre – prosegue – chiediamo uno sviluppo sostenibile a misura di PMI e non troppo dogmatico nelle prescrizioni normative e un welfare europeo attento ai redditi di chi resta indietro ovvero anziani, disabili, ceto medio e giovani.”

Viaggio nella cucina coreana, come il K-Food entra nei piatti degli italiani

Il Consolato Generale della Repubblica di Corea a Milano, in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura, delle Foreste e degli Affari Rurali e la Korea Agro-Fisheries & Food Trade Corporation (aT) ha presentato – “Hansik – Viaggio nella Cucina Coreana”.

L’evento con showcooking che si è svolto nello showroom Signature Kitchen Suite in via Manzoni a Milano per promuovere i prodotti agroalimentari coreani e i liquori tradizionali, è stato organizzato in occasione del 140°anniversario delle relazioni diplomatiche tra Corea e Italia nel 2024.

 Ai fornelli lo chef Min-seok KIM del ristorante coreano Soot a Milano che ha proposto una cena di gala con ricette inedite fusion con prodotti agroalimentari della cultura culinaria coreana.

Chef-Min-Seok-Kim

“Confido che l’evento di oggi, oltre a permettere di approfondire la comprensione del pubblico italiano rispetto alla nostra cultura culinaria buona e salutare, possa contribuire a favorire una maggiore collaborazione tra i nostri due paesi e a rafforzare la reciproca amicizia e cooperazione in diversi settori” – ha dichiarato il Console Generale della Repubblica di Corea Hyung-shik KANG.

“Sia gli italiani sia i coreani – ha affermato la Direttrice dell’Ufficio di Parigi dell’aT, Sang Hee NAMcondividono una sincera passione per il cibo, comprendendo il valore dello slow food e l’importanza di tramandare le ricette tradizionali alle giovani generazioni. Questo evento odierno, centrato sul tema comune della cucina, sarà una esperienza creativa che supererà le barriere del tempo e dello spazio”.

“Ho iniziato la mia carriera culinaria con la cucina italiana in Corea – ha spiegato lo chef Min-seok KIMe dopo il mio arrivo in Italia nel 2014, ho continuato a perfezionare le mie competenze. Tuttavia, ho sempre nutrito il desiderio di promuovere la cucina coreana in Italia. Spero che anche questo evento possa essere un ulteriore passo verso una sua maggiore popolarità”.


All’evento hanno presenziato il celebre chef Claudio Sadler, la critica gastronomica Fiammetta Fadda, Enzo Vizzari Direttore delle Guide dell’Espresso, giornalisti dei principali media, Fulvio Zendrini docente del corso di Food e Wine dell’Università IULM, numerosi operatori del settore della ristorazione locale, rappresentanti delle principali fiere agroalimentari di Milano tra cui Milano Wine Week, nonché ospiti istituzionali quali il Sottosegretario con delega alle Relazioni Internazionali ed Europee di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, la Decana del Corpo Consolare di Milano e della Lombardia Verónica Crego Porley e il Segretario Regionale per la Lombardia del Ministero della Cultura Francesca Furst.

Il Signature Kitchen Suite, sede dell’evento, è una showroom situata in centro a Milano, composto da tre piani dedicati all’esposizione e all’esperienza dei prodotti, alla gestione di corsi di cucina e altro ancora. Con il concetto di “fare dell’ambiente un’opera d’arte”, offre un design emozionale e di alta qualità con prodotti come frigoriferi, forni, piani cottura a induzione e lavastoviglie della linea Signature Kitchen Suite (SKS) di LG Electronics. Questo evento “Hansik – Viaggio nella Cucina Coreana” è stata una ottima opportunità per promuovere l’eccellenza degli elettrodomestici coreani attraverso l’esposizione dei prodotti.

Min-seok KIM

Nato a Seoul, avvia la sua carriera culinaria nel 2009. Lavora come cuoco in diversi ristoranti italiani in Corea per 5 anni. Nel 2014 si trasferisce in Italia, a Parma, per approfondire gli studi alla Scuola Internazionale di Cucina Italiana Alma. Durante il suo percorso formativo lavora presso La Pineta di Luciano Zazzeri a Marina di Bibbona in Toscana e Joia di Pietro Leemann a Milano. Affina ulteriormente le sue abilità lavorando sotto la guida di Daniel Canzian e Antonio Guida presso il ristorante Seta.

Nel 2023, Kim inaugura il ristorante Soot a Milano, in via Piero della Francesca, un locale di alta classe specializzato in cucina coreana, che riceve l’ambito riconoscimento dell’inserimento nella Guida Michelin. La sua cucina viene accolta con entusiasmo dalla clientela italiana, grazie alla sua capacità di unire la tradizione culinaria coreana con i palati occidentali attraverso sperimentazioni e reinterpretazioni innovative.

Pochi grassi e tante proteine. La Bresaola di Tacchino è l’alleato ideale per l’estate 2024

L’estate è ormai alle porte e di pari passo aumenta il desiderio di mettersi e/o rimanere in forma in vista della bella stagione. Durante il periodo più caldo dell’anno, infatti, si cerca sempre di scegliere alimenti più leggeri e a ridotto contenuto di grassi che possano essere alleati e amici del proprio organismo.

Citterio, storica realtà di salumi, ha interpellato la Dott.ssa Martina Toschi, Biologa e Nutrizionista, per individuare alcuni consigli in vista dell’estate 2024 su come mantenere la forma fisica senza rinunciare al gusto, in particolare a quello dei salumi.

“Nella stagione calda si consumano più salumi perché sono pratici e si possono abbinare facilmente – spiega la Dott.ssa Toschi -. Le persone hanno voglia di cibi meno elaborati, cibi che in abbinamento a uno stile di vita sano ed equilibrato contribuiscano al mantenimento della buona salute”.

La bresaola di tacchino corrisponde proprio all’identikit dell’alimento che può essere consumato d’estate: garantisce gusto e sapore, è versatile perché utilizzabile in diverse ricette e soprattutto è adatta per il consumo anche nei regimi alimentari dietetici, considerando anche come il contenuto di lipidi saturi e il colesterolo siano davvero ridotti.

“E’ un alimento con un buon contenuto di proteine, pochi grassi e soprattutto si tratta di carne bianca – afferma la Dottoressa -. Dunque può essere consumato con tranquillità per chi vuole mantenere una buona forma fisica. Per realizzare un pasto equilibrato bisogna associarla a una componente di carboidrato a basso indice glicemico, come del pane fresco integrale tostato, a una componente di fibra, come delle verdure, e a grassi cosiddetti “buoni”. Inoltre nelle giuste quantità può essere consumato come spuntino mattutino o pomeridiano, ma io lo consiglio anche a colazione. La bresaola di tacchino – prosegue – è infatti molto funzionale al mantenimento di un indice glicemico equilibrato perché ricca di proteine e di facile abbinamento al carboidrato”.

Gli chef Citterio, per un pranzo leggero, fresco e tipicamente estivo hanno dunque realizzato tre ricette dove proprio la bresaola di tacchino diventa la vera protagonista e abbinata a dei formaggi freschi e delle verdure di stagione è capace di regalare un gusto esplosivo. Le Sofficette di Bresaola di Tacchino sono realizzate con 100% petto di tacchino selezionato e stagionato e contengono molte proteine nobili (21g per confezione) e pochi grassi, solo il 2%.

Le ricette sono:

  • Bruschetta ai cereali con bresaola di tacchino, ricotta e verdure grigliate
  • Involtini di bresaola di tacchino con stracchino e asparagi
  • Insalata di finocchi con bresaola di tacchino, scaglie di parmigiano e mandorle

Per conoscere altre ricette che utilizzano i salumi Citterio è possibile consultare il sito www.citterio.com

LE RICETTE

Bruschetta ai cereali con bresaola di tacchino, ricotta e verdure grigliate

Ingredienti per 1 persona: Sofficette Bresaola di Tacchino 60g, 2/3 fette di pane ai cereali, Ricotta 100g, 1 Melanzana, 1 zucchina, 1 peperone rosso e 1 giallo, Basilico fresco, Sale q.b., Olio evo

PreparazioneTagliare le verdure della forma di maggior gradimento e posizionarle su una griglia preriscaldata per farle grigliare bene. Una volta pronte condire con sale, olio evo e qualche fogliolina di basilico fresco. Dopodichè prendere le fette di pane ai cereali, ricoprire con la ricotta fresca e alternare la Bresaola di tacchino con le diverse verdure grigliate.

Tempo di preparazione: 20 minuti

Difficoltà: facile

Involtini di bresaola di tacchino con stracchino e asparagi

Ingredienti per 1 persona: Sofficette Bresaola di Tacchino 60g, Stracchino 100g, Asparagi, Sale q.b., Erba cipollina

PreparazioneCucinare gli asparagi in una pentola con acqua salata. Una volta abbastanza morbidi scolare e farli raffreddare. Nel frattempo prendere le fette di Bresaola di Tacchino e farcirle con lo stracchino, aggiungere gli asparagi e richiudere l’involtino con un filo di erba cipollina. Impiattare e servire.

Tempo di preparazione: 20 minuti

Difficoltà: facile

Insalata di finocchi con bresaola di tacchino, scaglie di parmigiano e mandorle

Ingredienti per 1 personaSofficette Bresaola di Tacchino 60g, 1 Finocchio, Parmigiano a scaglie, Mandorle, Sale e pepe q.b., Olio evo, Un filo di aceto balsamico

PreparazionePer questa insalata veloce lavare il finocchio e tagliarlo a fettine sottili. Preparare in un piatto le fette di Bresaola di tacchino, unire i finocchi tagliati, le scaglie di parmigiano e mandorle a piacimento. Condire il tutto con sale, poco pepe, olio evo e un filo di aceto balsamico.

Tempo di preparazione: 10 minuti

Difficoltà: facile

Tonitto 1939, i gelati liguri conquistano l’Europa dell’Est

Nel 2024 la realtà ligure è entrata col proprio brand in Bulgaria, Macedonia, Kosovo, Croazia, Rep. Ceca (oltre che Marocco e UAE), mentre in estate partiranno nuovi progetti in Bosnia, Serbia, Grecia e Romania

I primi mesi del 2024 hanno segnato un deciso cambio di passo all’estero per i gelati Tonitto 1939, mercato che ha fatto registrare un record di vendite nel primo trimestre 2024. L’azienda italiana, leader in Italia per il sorbetto e per il gelato senza zuccheri aggiunti, infatti, è riuscita ad avviare numerosi progetti di ampio respiro, conquistando gran parte dell’Europa dell’Est. Proprio il mercato estero pesa circa il 30% del proprio fatturato totale e nell’ultimo anno è cresciuto di un ulteriore 10%.

L’export guarda a Est

Con i gelati a marchio Tonitto, la realtà ligure è approdata in BulgariaMacedonia del NordKosovoCroazia e Repubblica Ceca, mentre il progetto più prossimo a partire è una partnership importante in Bosnia Erzegovina. Inoltre, in estate, lato Private Label (mercato in constante crescita che pesa circa il 70% dell’intero fatturato rispetto a quello del brand), partiranno nuovi progetti in SerbiaGreciaRomania e Repubblica Ceca e una seconda collaborazione sempre in Grecia. Due progetti che in totale valgono circa un milione come volumi annuali.

Obiettivi presenti e futuri

Non solo Est Europa però. Tonitto 1939, sempre con il proprio brand è entrata direttamente in Marocco e negli Emirati Arabi Uniti e ha inoltre l’obiettivo di insediarsi col brand Tonitto all’interno di mercati che hanno una stagionalità opposta a quella dell’emisfero boreale. Per questo sono stati avviati nuovi importanti dialoghi in Sud America e in particolare in Perù.

“Stiamo lavorando su diversi fronti per continuare a crescere anno dopo anno. I risultati che stiamo ottenendo in questi primi mesi e le risposte concrete che stiamo avendo dai nostri partner ci lasciano ben sperare per il futuro – spiega Alberto Piscioneri, General Manager Tonitto 1939 -. Essere riusciti a penetrare mercati così variegati è motivo di grande orgoglio. In questo caso registriamo come il segmento “healthy”, così come nuovi formati più smart stiano destando l’interesse di tutte le nuove geografie. Stiamo investendo molto in numerose iniziative, tra cui quella con Bauli e stiamo estendendo l’assortimento con nuovi progetti innovativi”.

L’azienda cresce anche in Italia

Estero, ma anche Italia che sta proseguendo nella sua crescita, sia a livello di portafoglio clienti, con nuove partnership in Area Centro-Sud, sia di nuovi progetti con i clienti esistenti.  Nel primo trimestre 2024 ha registrato un record di vendite e l’obiettivo a fine 2024 è quello di raggiungere quota 10 milioni di euro.

Tonitto 1939 al PLMA

Proprio per cercare di ampliare ulteriormente il proprio portafoglio clienti, Tonitto 1939 parteciperà il 28 e 29 maggio ad Amsterdam alla fiera internazionale “Il Mondo del Marchio del Distributore” della PLMA, organizzata dalla Private Label Manufacturers Association, che ospiterà oltre 2.900 espositori provenienti da 70 paesi all’interno di uno spazio espositivo di 43.000 mq.

Colpi di luce Starlight, come rinnovare il colore per la primavera-estate 2024

Caldi, decisi e soprattutto luminosi: questo è il “must have” per i capelli primavera-estate 2024. Accantonate le tonalità fredde delle scorse stagioni per farsi più audaci, per armonizzare e donare profondità ai tratti del viso.

Starlight, la novità primavera-estate 2024

Starlight, l’innovativa tecnica di colorazione di Degradé Joelle, è senza dubbio una delle tecniche più apprezzate delle ultime stagioni. Questa modalità di colorazione offre una soluzione rapida ed estremamente delicata per aggiungere tocchi di colore e donare nuova luce e brillantezza alla chioma, senza compromettere la salute dei capelli.

Con la tecnica Starlight si interviene colorando con toni intensi e decisi, quali biondo dorato, nocciola e cacao, solo una percentuale minima di capelli (5/10%) ottenendo però nuance calde e luminose sull’intera capigliatura” dichiara Claudio Mengoni, AD di Centro Degradé Joelle. “L’obiettivo di questa colorazione è ristabilire l’equilibrio e l’armonia tra luce e colore con un effetto naturale che è poi ciò che ogni donna desidera” conclude Mengoni.

La tecnica Starlight, come funziona

Grazie alla quantità minima di capelli trattati e di prodotto impiegato, il trattamento Starlight risulta particolarmente efficace per donare luminosità alla chioma spenta e anche per prolungare la durata del trattamento Degradé  riducendo così la frequenza e l’impatto della colorazione sui capelli.

La tecnica Starlight di Degradé Joelle, adatta a capelli biondi, rossi e castani, permette a ogni colore di essere esaltato e valorizzato. Infatti, applicata su capelli naturali e non solo, consente di aggiungere note di colore anche molto in contrasto con la base di partenza, per un effetto glamour e luminoso. L’effetto sulla chioma è morbido e armonico, particolarmente luminoso e indicato per chi ama avere un look alla moda, sofisticato e fresco al tempo stesso.

 

Il Centro Degradé Joelle

Il Centro Degradé Joelle è un gruppo di formazione e consulenza per parrucchieri professionisti che nasce da un’idea di Claudio Mengoni, che nei primi anni ‘80 introduce per la prima volta la tecnica del Degradé in Italia.

Il Gruppo oggi conta su:

  • oltre 400 saloni affiliati in Italia e all’estero intenzionati a offrire un servizio sempre migliore e diverso da tutti gli altri. Sulla base di desideri e obiettivi condivisi, l’azienda cresce al passo dei propri affiliati;
  • 20 poli formativi in tutta Italia, attraverso cui eroga corsi di formazione professionale su Degradé, Taglio Punte Aria, Starlight, Degradé Royal e Colorimetria, e aiuta attivamente i saloni ad implementare le strategie di marketing attraverso una consulenza dedicata;
  • una partnership di oltre 30 anni con Wella, che garantisce la qualità dei servizi CDJ.

“through the telescope”: esce l’album di debutto di Karin Ann

La cantautrice indie-folk-rock slovacca Karin Ann pubblica il suo album di debuttothrough the telescope”.

Per festeggiare l’uscita di questo long-playning, è stato creato un murale a Milano, in zona NoLo, realizzato dalla crew di street artist del laboratorio creativo “Fatto da YO” che hanno interpretato e reiventato il volto della giovane cantante per celebrare l’uscita dell’albumthrough the telescope”. Un tributo della città di Milano alla giovane artista queer attivista per i diritti LGBTQA+.

Insieme all’album, Karin Ann, ha lanciato il video musicale del singoloI don’t believe in God””, una canzone scritta durante un momento molto difficile per lei: una pausa necessaria e prolungata dalla musica a causa di alcuni problemi di salute. Il brano è una riflessione profonda sui dilemmi spirituali, influenzata dall’esperienza di Karin come donna queer in un ambiente conservatore e cristiano. Nonostante l’abbandono delle credenze religiose formali, l’artista si confronta con la ricerca di un conforto spirituale in mezzo alle avversità.

Nel video di “I don’t believe in God” è inoltre presente un cameo della celebre cantante britannica Imogen Heap, con cui Karin Ann ha collaborato per il remix del suo penultimo singolo, “False gold“. Se la canzone racconta di lotte personali, il video musicale approfondisce i temi della persecuzione religiosa e dell’ingiustizia sociale, ispirandosi ad eventi storici come i processi alle streghe.

Prima ancora di prendere in considerazione l’idea di realizzare questo album, ero a un punto di rottura in cui pensavo seriamente di abbandonare la musica a causa della mia condizione di salute in peggioramento. Benjamin, il mio collaboratore per l’album, è entrato inaspettatamente in scena e, successivamente, è arrivato Will. Entrambi hanno ispirato una nuova ondata di creatività e l’album è riuscito anche meglio di quanto immaginassi. Questo progetto è stato un lavoro d’amore, libero da pressioni esterne, che ci ha permesso di creare una narrazione che riflette la nostra comune simbiosi artistica. Sono così piena di orgoglio mentre mi preparo a condividere questo lavoro profondamente personale con il mondo, e spero che risuoni con gli ascoltatori a un livello profondo” commenta Karin Ann.

A soli 21 anni, Karin Ann fa il suo grande ingresso sulla scena musicale mondiale dimostrando una notevole padronanza di vari stili musicali e un approccio coraggioso nell’affrontare temi complessi come l’amore, l’identità di genere e la salute mentale. L’album “through the telescope” è prodotto in collaborazione con gli americani Benjamin Lazar Davis e Will Graefe degli Okkervil River e rivela tutta la versatilità di Karin Ann, capace di passare dal folk al rock fino alladisco gotica sfruttando una vasta gamma di ispirazioni musicali, tra cui Mazzy Star, Stevie Nicks e David Bowie. La musica è inoltre direttamente influenzata dalla sua passione, fin dalla giovane età, per le partiture strumentali e dalla sua educazione che include esperienze nella musica classica, nel pattinaggio artistico e nel balletto.

Karin Ann ha già condiviso due brani dell’album “through the telescope”: “false gold” ha accompagnato l’annuncio del suo album a marzo e le ha permesso di ottenere la copertina di NME Magazine. A febbraio, invece, ha pubblicato “she“, il brano principale dell’album, che ha ottenuto il riconoscimento della serie Global Spin di Grammy.com, il plauso di NME. La musica di Karin Ann affronta i temi dell’uguaglianza di genere, della salute mentale e dei diritti umani, esplorando le lotte interiori dei giovani, come l’amore giovanile, le relazioni tossiche e le insicurezze.

e The Line of Best Fit assicurandosi un posto nella playlist #nowwatching di Ones to Watch.

 

through the telescope tracklist:

 

  1. once a man
  2. pile of bones
  3. false gold
  4. the band keeps playing
  5. last few minutes
  6. for you
  7. neverland
  8. a song for the moon
  9. she
  10. olivia
  11. memories of you
  12. i don’t believe in God
  13. beautiful life
  14. my best work of art

Valmont Solar | Convert: Innovazione e sostenibilità al servizio dell’agrivoltaico

Dal parco agrovoltaico più grande d’Italia alla nuova tecnologia di tracciamento solare adatta alle installazioni nei campi. Rinnovabili ha intervistato Matteo Demofonti, Vice President Product Strategy & Commercialization di Valmont Solar | Convert per farsi raccontare presente e futuro del settore fv

Alla fiera di KEY 2024 di Rimini si è fatta notare per prodotti di alto livello in grado di accogliere le ultime tendenze dell’energia fotovoltaica. E proprio grazie ad uno di questi, il Convert tracker agrivoltaic advanced, si è aggiudicata il premio Premio Innovazione Solare. Parliamo di Valmont Solar | Convert, realtà in prima linea nella transizione energetica. Rinnovabili ha incontrato Matteo Demofonti, Vice President Product Strategy & Commercialization per farsi raccontare gli ultimi progetti avviati e le novità in arrivo, con un occhio di riguardo all’agrivoltaico.

Ing. Demofonti, il 2023 è stato un anno eccezionale per il settore del fotovoltaico, con significativi risultati sia in Italia che a livello europeo e globale. Considerando la rapida crescita del mercato, come è stato per Valmont Solar | Convert l’anno appena trascorso? L’anno 2023 ha segnato un vero e proprio traguardo per Valmont Solar | Convert, registrando un incremento sostanziale del fatturato, che testimonia il dinamismo del nostro lavoro e la capacità di rispondere all’aumentata domanda con una produzione efficace e innovativa. Abbiamo lavorato intensamente per consolidare le attività di revamping e repowering, vitali per l’ottimizzazione degli impianti esistenti e per rispondere alla crescente richiesta di soluzioni energetiche sostenibili e di maggiore efficienza. Il nostro impegno nel greenfield si è concretizzato nella realizzazione di impianti di dimensioni rilevanti, supportati da solidi piani di investimento, uno dei tanti, il parco agrivoltaico Piani della Marina che una volta completato sarà il più grande in Italia. Il nostro focus si è mantenuto forte anche al di fuori dei confini italiani, trovando terreno fertile in altri mercati europei come la Spagna e la Polonia. In questo contesto favorevole, abbiamo anche iniziato a raccogliere i primi frutti nel settore dell’agro-fotovoltaico, che unisce le nostre competenze nel fotovoltaico con le esigenze dell’agricoltura moderna, delineando nuove prospettive per la crescita sostenibile. In sintesi, l’anno è andato oltre le nostre aspettative, consolidando la nostra presenza sia sul mercato italiano, dove siamo fortemente radicati, sia su quello europeo, sempre più riconoscibile come un ambiente fertile per l’espansione e l’innovazione nel settore dell’energia rinnovabile. Diciamo che l’orientamento strategico adottato è quello giusto e che l’innovazione e la sostenibilità continueranno a guidare il nostro percorso futuro.

 Cosa contraddistingue il vostro approccio all’agri-FV?  In Valmont Solar, l’agrovoltaico non è una semplice tendenza, ma una conferma della nostra visione a lungo termine nell’integrazione tra l’energia solare e l’agricoltura. L’investimento in questa sinergia è radicato ben prima che diventasse un argomento di moda, è una scelta strategica che abbiamo perseguito negli anni, puntando su un filone che potesse unire l’efficienza energetica con il sostegno all’agricoltura, che è parte integrante del nostro DNA aziendale e del patrimonio industriale italiano. Il recente riconoscimento da parte del Ministro durante la fiera KEY a Rimini, con una visita al nostro stand, riflette il sostegno e la visione lungimirante del governo verso le nostre iniziative. Questo è per noi un segno di appoggio e incentiva la nostra determinazione a proseguire su questa strada. Il nostro approccio all’agrovoltaico, che abbiamo sviluppato, si basa su un equilibrio tra benefici economici ed ecologici. Non si tratta di opporre l’energia rinnovabile all’agricoltura; anzi, crediamo in una convivenza armoniosa che, tramite l’avanzamento tecnologico, può migliorare la produttività agricola senza sacrificare la sostenibilità. Il mercato necessita di soluzioni pratiche ed efficienti, non semplicemente di incentivi statali. E il nostro sistema agrovoltaico, semplice e conveniente, risponde a questa esigenza, eliminando la necessità di un sostegno esterno per l’installazione. È con questa filosofia che continueremo a sostenere e a guidare lo sviluppo di iniziative sostenibili che rispecchiano i bisogni attuali e futuri del settore.

 Rimanendo in tema di agrivoltaico, ci può raccontare qualcosa del progetto Symbiosist? Il progetto SYMBIOSIST, finanziato dal programma europeo Horizon e lanciato all’inizio del 2023, rappresenta un’iniziativa avanguardistica che mira a fondere in maniera simbiotica l’energia fotovoltaica di ultima generazione con le esigenze dell’agricoltura. Questo progetto è al centro di una strategia per incrementare la competitività dell’agrivoltaico in Europa e, contemporaneamente, per ridurre l’impatto ambientale e paesaggistico associato a questa forma di energia rinnovabile. L’impegno di Valmont Solar in progetti come SYMBIOSIST è un esempio della nostra dedizione all’innovazione tecnologica. Il nostro scopo è quello di stimolare un progresso tangibile e concreto nello sviluppo tecnologico che trasformerà queste ricerche in prodotti reali e migliorativi. Il valore di SYMBIOSIST sta nell’avvicinare il mondo accademico e quello industriale, consentendo una sinergia di esperienze che spesso sono distanti nella quotidianità lavorativa. Attraverso questo progetto, ci avvaliamo dell’opportunità di unire gli sforzi di ricerca con le esigenze di investitori e centri di ricerca, creando così nuovi prodotti che riflettano le necessità attuali e future del settore. SYMBIOSIST diventa quindi una piattaforma di conoscenza e sviluppo che porta i benefici dell’agrivoltaico non solo in ambito tecnico ma anche culturale, elevando il dialogo sulle energie rinnovabili e stimolando politiche che ne favoriscano la crescita e l’adozione.

 

Leggi l’intervista completa su Rinnovabili https://www.rinnovabili.it/energia/fotovoltaico/agrivoltaico-valmont-solar-punta-innovazione-sostenibilita/