Tonitto 1939, packaging ancora più sostenibile. Tutti i gelati speciali e i sorbetti diventano in Cartoncino 100% fibra vergine

Per le sette linee di prodotto (esclusa la linea Coppa Famiglia) opta per il nuovo pack. Per la linea di gelati creata insieme a Bauli, invece, l’azienda utilizza un Cartoncino Certificato FSC (Forest Stewardship Council)

 

Una trasformazione importante quella messa in atto nel 2024 da Tonitto 1939, azienda leader in Italia per il sorbetto e per il gelato senza zuccheri aggiunti. La realtà ligure, infatti, ha portato a termine quello che è un vero e proprio cambiamento del packaging utilizzato per la conservazione dei suoi gelati e sorbetti.

 

 

La novità di pack per i gelati e sorbetti a brand Tonitto 1939

 

Da quest’anno tutti i gelati speciali delle linee Gaia, High Protein, Linea, High Protein Senza Zuccheri aggiunti, YoYo e tutti i sorbetti sono realizzati in Cartoncino 100% fibra vergine abbandonando così la plastica R-PET; l’unica linea che ancora oggi viene realizzata in plastica è quella della Coppa Famiglia. I nuovi gelati realizzati con Bauli (gelato al panettone, gelato al pandoro e gelato al croissant all’albicocca), invece, sono realizzati con un Cartoncino Certificato FSC (Forest Stewardship Council) originario da foreste gestite nel rispetto di precisi standard sociali, ambientali ed economici e creati in maniera responsabile verso l’ambiente.

 

 

Anche il Private Label sposa il pack green

 

Oltre alle linee di gelati e sorbetti a marchio Tonitto 1939, anche nel mondo Private Label la strada sembra tracciata, con la grande distribuzione che sempre più è alla ricerca di confezioni sostenibili che possano mantenere intatta la qualità del prodotto, ma allo stesso tempo forniscano garanzie su un deciso impegno green. Anche in questo caso, nel giro di qualche anno i gelati e sorbetti Private Label realizzati da Tonitto 1939 sono diventati per il 60% in Cartoncino, mentre il 40% restano ancora in plastica.

 

 

La trasformazione conquista l’estero

 

Anche sui mercati esteri la nuova politica della realtà ligure, sempre più rivolta a un packaging green e sostenibile come quello in Cartoncino 100% fibra vergine e in grado di coprire segmenti dinamici come quello naturale, healthy e vegano, sta riscuotendo notevole apprezzamento dai diversi partner commerciali specialmente della GDO, in particolare in Nord Europa.

 

 

Un percorso virtuoso

 

Un percorso costante e virtuoso, quello di ricerca di un packaging che fosse sempre più sostenibile, iniziato tempo fa dalla storica azienda di Genova, che da sempre punta alla riduzione del carbon footprint: nel 2019 con la prima trasformazione di alcuni prodotti in cartone riciclato e R-PET, nel 2020 con la conversione dell’intera gamma del sorbetto da PET tradizionale a R-PET, nel 2022 con l’avvio del passaggio da R-PET a Cartoncino, nel 2024 con il cambio totale del pack di gelati speciali e sorbetti nella versione in Cartoncino 100% fibra vergine.

 

“La nostra azienda ha intrapreso da tempo una strada verso un tipo di packaging sempre più sostenibile che potesse soddisfare anche le richieste sempre più esigenti del mercato di riferimento e dei consumatori – afferma Elisa Menini, Head of QA & HSE -. Sempre più nostri clienti stanno apprezzando i cambiamenti che stiamo proponendo sui nostri prodotti proprio a livello di pack e siamo contenti di vedere un mercato italiano, ma anche estero, volto sempre più a optare per scelte maggiormente ecosostenibili.”

Consiglio CNA Lombardia, l’export lombardo cala del 3,4% nel primo trimestre 2024

La Lombardia si conferma la regione motore della crescita italiana, ma c’è un dato che preoccupa non poco le imprese della regione. Si tratta dell’export, che nel primo trimestre 2024 ha fatto registrare un allarmante calo del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2023. E’ vero che rispetto ai valori ottenuti nel 2019, l’export lombardo si colloca al +28%, ma la flessione improvvisa dei primi tre mesi di quest’anno non può lasciare indifferenti imprenditori e aziende. Le cause di questa flessione sono da cercarsi sicuramente nella stagnazione dell’economia della Germania, nelle tensioni geopolitiche del blocco euroasiatico e nelle tensioni presenti nel “Mediterraneo allargato”.

Sono questi alcuni dei dati emersi durante il Consiglio di CNA Lombardia tenutosi presso la Fondazione Minoprio di Vertemate con Minoprio (CO) alla presenza del Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, dell’Assessore Sviluppo Economico Regione Lombardia Guido Guidesi, del Presidente Gruppo PD alla Camera dei Deputati Chiara Braga, dell’Assessore all’Università, Ricerca, Innovazione di Regione Lombardia Alessandro Fermi, del Presidente di Confindustria Como Gianluca Brenna, del Professore ordinario di Politica economica Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Raul Caruso, del Presidente di CNA Nazionale Dario Costantini e del Presidente di CNA Lombardia Giovanni Bozzini.

Un appuntamento annuale quello organizzato da CNA Lombardia con l’obiettivo di focalizzare l’attenzione su quelli che sono i temi di attualità dell’economia lombarda e nazionale avendo un quadro possibilmente il più completo possibile su quello che potrebbe essere il futuro delle piccole e medie imprese. Tra i temi principali emersi durante l’assemblea vi è quello legato alla sostenibilità che resta uno dei focus principali su cui le imprese artigiane sono chiamate a impegnarsi nei prossimi anni.

“Il tema della sostenibilità è stato sempre centrale nella nostra interlocuzione con i candidati alle elezioni europee – il presidente di CNA Lombardia Giovanni Bozzini -. Come sempre CNA Lombardia ha espresso una posizione alta sotto il profilo dei fini, pragmatica sul terreno dei mezzi. Su diversi temi come Casa Green, finanza sostenibile, emissioni in atmosfera dei veicoli, siamo da sempre a favore di una riduzione sostanziale ma sostenibile anche per gradualismo ed impatti sui valori occupazionali”.

La cooperazione internazionale e di conseguenza il rapporto con l’Europa sono fondamentali per lo sviluppo e la crescita a tutto tondo delle imprese artigiane. Una maggiore coesione tra gli Stati dell’UE porterebbe solamente benefici di carattere economico ma anche ambientale e sociale.

“L’assessorato allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia si è fatto perno di un’azione di lobby strutturata e condivisa dagli stakeholder lombardi a Bruxelles – afferma Bozzini -. CNA Lombardia sostiene questa azione in termini istituzionali e si aspetta anzi che le parti politiche, vincendo la contrapposizione di partito, trovino sempre il modo di coalizzarsi intorno ai principali dossier comunitari di interesse regionale. Le relazioni con la commissione europea e il parlamento europeo sono fondamentali proprio per ribadire la richiesta di gradualità sull’emissione di provvedimenti in tema sostenibilità a misura e di piccole e medie imprese.”

Un confronto diretto con i rappresentanti delle imprese lombarde come sottolineato dal segretario di CNA Lombardia Stefano Binda che ha sottolineato come “Con il Consiglio, CNA Lombardia ha voluto stimolare un dibattito tra esperti e rappresentanti della politica di diverso orientamento e livello istituzionale -. Università, Regione Lombardia, Parlamento. Questi i luoghi in cui chi si confronterà opera autorevolmente con esperienza in tema di ambiente, inclusione sociale, parità di genere, transizione digitale. E’ tempo di una sostenibilità in senso largo, addirittura in senso “geopolitico”, alla luce delle molteplici tensioni presenti a livello planetario.”