Aprì la finestra e la stanza si riempì di profumo di salsedine, di grida lontane di gabbiani e di aria fresca.
Si girò verso la donna che era ancora a letto. Lei gli sorrise e si sollevò il lenzuolo fin sotto il mento, senza nascondere un brivido di freddo.
Fece per chiamarla, si fermò. Fissò il sole e poi si girò a guardarla ancora una volta. Le due immagini si sovrapposero sulla retina dei suoi occhi sciogliendole nel mare e colorandolo di rosso.
Un brivido lo percorse. Lei credette che fosse per il freddo. – torna a letto, amore. – disse allungando le braccia verso di lui. Così facendo il lenzuolo le scivolò scoprendole il petto e lui rimase a guardarla, rapito.
Distolse lo sguardo a fatica, sorrise e socchiuse la finestra. Il rumore delle onde lo accompagnò fino ai piedi del letto. Si chinò a baciarla sulle labbra e si infilò sotto le lenzuola.
La avvolse in un abbraccio e la baciò nuovamente.
Sorrise soddisfatto mentre il sole, con un ultimo grazioso inchino, si immerse nel mare.
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