il fiocco

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Spostai la sedia e la misi davanti alla finestra.

Il buio fuori faceva da schermo ed il vetro riflesse la mia immagine distorta dalle goccioline di condensa. Spensi la luce.

Il balcone, sferzato dalla pioggia, apparve tra le ombre. Guardai alla ricerca di un fiocco di neve. Uno solo. Me ne bastava uno in mezzo a tutte quelle gocce d’acqua. Uno.

La pioggia tamburellò sul tetto e sul terrazzo. Colpiva rumorosamente il pavimento. Con la coda dell’occhio lo vidi. Un riflesso colpì la finestra, un bagliore bianco e poi un altro. Un altro ancora.

Lenti e non lineari atterrarono piano. In mezzo a tutta quell’acqua alcuni fiocchi cristallini si posarono sul terrazzo. Catturarono la tenue luce dei lampioni e si spensero in un sospiro.

Nello sciogliersi, prima di tornare a confondersi con l’acqua, uno lanciò un ultimo riflesso di luce verso di me.

Mi alzai e rimisi la sedia al suo posto.

© Il passo