Vendere le auto di fascia alta aggredendo il mercato per intercettare i desideri degli automobilisti

Un gruppo importante, che cresce di anno in anno perché vende on line: AutostarAMG Autostar Bonutto 2017 AMG Autostar 2017 auto AMG Pr e tit autostar 2017 Mercedes azzurra io AMG GLA 45 io 3 rid CHIA AMG GT R gialla rid

Un nuovo modo di essere, per una concessionaria che è in continua espansione grazie alla clientela virtuale. Virtuale, ovviamente, soltanto nei contatti perché poi diviene concreta, fino a ricevere fino a casa la vettura desiderata, e scelta in internet. Ha sede a Tavagnacco, alle porte di Udine. Autostar, dopo avere acquisito la concessionaria di marchi importanti, ha continuato a guardare avanti. Perseguendo l’innovazione anche nel modo di fare imprenditorialità, in un settore che era in crisi, ma che nel 2017, rispetto al 2018, è cresciuto del 5,8 per cento. Arrigo Bonutto, presidente del gruppo Autostar, spiega che -“Il mercato va aggredito, altrimenti sei perduto”. È la fine dei saloni, grandi e piccoli, aperti anche la domenica, nei quali singoli, coppie, famiglie, si recano a scoprire quale potrebbe essere la loro prossima auto? Forse la società digitale ha comunque già cambiato l’ordine delle cose. E

gli acquirenti arrivano in concessionaria già preparati.

Hanno potuto visitare on line anche gli interni della vettura, scrutare sotto il cofano, leggere il diagramma delle prestazioni, scoprire la gamma dei colori. Scegliere il modello disponibile nel catalogo on line valutando l’offerta migliore. E selezionando così la concessionaria. E allora? Nello stesso periodo che abbiamo citato, Autostar è cresciuta del 17,5 per cento, con 261 milioni di ricavi. Vendendo 10 mila macchine, la metà delle quali in regione. In un mercato volubile, che segue le mode e la comunicazione più efficace delle case specialmente per quanto riguarda l’offerta di fascia alta o di nicchia. Che è quindi soggetto a innumerevoli variabili. Quindi, il rischio imprenditoriale è alto. Cresce, se ci si limita attendere il cliente nel salone. Ecco dunque l’uovo di colombo:

andargli incontro sfruttando le potenzialità della rete.

Sia informatica che telefonica. Chi ricerca un’auto di fascia medio-alta, ha attese ed esigenze particolari. Vuole un modello ben preciso. Del colore preferito. Con gli interni di un tipo ben definito. La motorizzazione con le prestazioni adatte al proprio stile di guida. Se sa che esiste un punto di riferimento, di ascolto delle sue passioni, probabilmente si attacca al telefono per vedere se ottiene risposte adeguate ed esaurienti alle sue attese. E qui scatta la capacità dell’imprenditore di intercettare questa opportunità. Ecco svelato il segreto del successo di Autostar: un call center, che raccoglie le richieste della clientela telefonica, attorno al quale lavorano oltre 300 persone, con l’organico che è in crescita. Ascoltano il potenziale cliente, valutano la richiesta sulla base della disponibilità del ‘magazzino’, e rispondono.

Fino ad arrivare alla consegna dell’auto a domicilio.

Il centralino riceve oltre 1.200 chiamate al giorno, interagendo con 10 sedi diverse, di cinque Province. Trattando dieci marchi diversi. Per proporre 2.600 auto in pronta consegna. I clienti sono quasi 50 mila. Nel 2017, diciassette consulenti raggiunti dal call center hanno permesso di vendere 10.500 auto. Il 30 per cento delle vendite è avvenuto al di fuori del Friuli Venezia Giulia. Dal web sono arrivate 18 mila richieste, per un valore gestito di 92 milioni di euro, in aumento del 39 per cento rispetto al 2016. Frutto di oltre due milioni di investimenti che si giovano di una trentina di persone nell’area direzionale. E per il 2018 l’obiettivo è di arrivare a un fatturato di 300 milioni con 80 nuove assunzioni. Il futuro anche nel mondo dell’auto è fin troppo vicino.

#charlieinauto109

#Testroad #testdrive sui #laghi italiani stavolta con #SubaruXV oltre il lago di Redona

Su un #ponte a cavi verso un paesino disabitato: Miuna

Un #crossover agile nel misto per spiare gli atleti del Campionato del mondo di parapendio

A confronto con il modello precedente #SubaruXV ha una linea più compatta ed è molto avanti per prestazioni, confort, aggressività anche fuoristrada

La montagna pordenonese, forse perché è meno abitata delle nostre #AlpiCHARLIEINAUTO SubaruXV 2017 Monte Cavallo CHARLIEINAUTO Subaru XV 2017 Pianca IMG_6301 IMG_63051 IMG_63061 IMG_623211 IMG_62371 IMG_62381 IMG_624111 IMG_624211 IMG_62431 IMG_624511 IMG_6252 IMG_65081 IMG_65121 IMG_65181 IMG_655511 IMG_65561 IMG_65611 IMG_65591orientali, racchiude un fascino diverso. Molti sono gli ambiti che rimangono da scoprire. Molti innumerevoli sono gli scenari che si aprono man mano che ci spostiamo sul territorio. I eravamo lasciati sul lago di Redona. O Dei Tramonti. Perché l’apertura delle vallate permette di ammirare suggestivi tramonti da diversi punti del lago. Così decidiamo di proseguire con la Subaru XV 2000 benzina da 156 CV per raggiungere la sponda opposta e un abitato che si intravvede lontano. Su un’altura. MA cominciamo con un confronto visivo: nelle prime due foto pubblicate il modello precedente. Nelle altre la Nuova #SubaruXV. La strada è gradevole e asfaltata. Ci capita di voler fare un sorpasso di un Tir per trasporto legname, approfittando di un tratto di rettilineo con ottima visuale. Schiaccio a fondo il pedale e…

L’accelerazione è quella di un’auto corsaiola.

In pochi istanti sono davanti al camion con rimorchio, al sicuro. Mi preparo per la curva che sembra chiudere, e l’assetto e i freni di questo crossover dall’aspetto urbano della Subaru non smentisce le attese. Non si scompone e mi porta oltre la curva senza alcuna sbavatura o incertezza. Ora rallento. Scorgo un cartello indicatore: Muinta. Muina, è un paesino di un’altra vallata dove c’è un piccolo Santuario a ricordo degli aviatori caduti in guerra. Muinta: ci aveva sede una colonia estiva della diocesi di Concordia. Arrivo in fondo a una stradina con un piccolo parcheggio immerso nel verde. La stradina prosegue, pedonale, con gradini in pietra e terra che scendono verso il lago. Si infila nel verde e proseguo. Senza lasciarmi intimorire dalla solitudine del posto. Volendo, sarei potuto scendere ancora con la Subaru XV, che su mercato estero è chiamata CrossTrek. Svolto a destra e la stradina si affaccia sul lago. Ancora un paio di curve e si restringe come un sentiero. Finché sbuca sopra il lago. Ma

davanti a me c’è un lungo ponte sospeso sui cavi.

E sotto, a una trentina di metri, il lago. A questo punto l’incertezza è forte. Ma tutto sommato, ne ho affrontate di peggio: in montagna, nel fuoripista con gli sci in mezzo alla neve, su strade sommerse dalla neve in montagna, in moto su mulattiere e sentieri di collina e montagna. Poi, se anche non ho fatto l’Alpino come tanti dalle mie parti, però ho fatto il pompiere, su scale aeree che all’epoca erano da rabbrividire. E allora? Attraverso o no? Mi volto e scorgo una targa: il sentiero nel 2007 è tato intitolato a Baden Powel, il fondatore dei boyscout. Poi, un’apparizione mi toglie dall’imbarazzo: un capo Boyscout compare dall’altro lato del ponte, a un centinaio di metri da me. Con estrema naturalezza attraversa il ponte. Viene verso di me. Gli chiedo se vale la pena attraversarlo. Mi spiega che c’è il paese e l’accampamento degli scout. Allora vado! Quando sono a metà, il panorama è davvero appagante. Ma

il solo mio movimento fa oscillare il ponte.

Intuisco che si tratta della naturale flessione dei materiali e raggiungo l’altra sponda, supero uno dei rami del lago. Ora il sentiero si trasforma in una scalinata di pietra grezza. Salgo, finché davanti a me si apre il pianoro. Vedo un asilo. Una chiesetta. Alcune case probabilmente sistemate dopo il terremoto del 1976. E’ Muinta, ora pressoché totalmente disabitato. O abitato saltuariamente. Perché ci sono diversi orti coltivati. La temperatura è buona. Un po’ d’aria che arriva dalla Carnia sta rinfrescando l’arsura canicolare. In aria, in cima a una delle montagne, scorgo un po’ di animazione. E vedo i primi lanci. In pochi istanti il cielo si colora di vele. Così mi viene in mente che è in corso il Campionato mondiale di parapendio. Ritorno alla Subaru XV. Riprendo la strada verso la pianura, non senza un paio di sgasate per sentire la spinta dell’auto e provare ancora le sue prestazioni. Che

rispetto al modello precedente, più esclusivamente fuoristrada, sono una bella sorpresa.

Anche se, la Nuova Subaru XV proprio nel fuoristrada, con le sospensioni e il sistema Symmetrical, la trazione AWD, la coppia buona anche con questo motore, le permetterebbe di risalire senza incertezze anche il greto dei torrenti sfidando l’acqua corrente. Scendo verso Navarons e Meduno. Nel frattempo i deltaplanisti sono sopra di me e vanno ad atterrare sotto la montagna. decidiamo di raggiungerli. Ecco una bella stradina mista anche sterrata che corre ai piedi del monte, in mezzo ai prati. Via: è puro piacere di guida. Forse ci stiamo divertendo come gli sportivi che stanno atterrando a poche decine di metri da noi.

#charlieinauto108

#testroad sui #laghi italiani con … la nuova #SubaruXV sulla #montagna #pordenonese

Nella mecca del rallysmo verso il passo Rest con tappa al lago di Redona e ai suoi paesi fantasma

Un #crossover scattante e performante a benzina con consumi contenuti e prestazioni brillantiIMG_62171 IMG_62211 IMG_62261 IMG_62291 IMG_62571 IMG_62621 IMG_62671 IMG_62691 IMG_62751 IMG_62771 IMG_62811 IMG_628311 IMG_62861 IMG_62911 IMG_62891 IMG_62931 IMG_62961 IMG_63001 IMG_63011

#Lago, d’estate, è sinonimo di frescura. Di un ambiente naturale preservato e mantenuto al suo splendore originario. Anche se il tempo ha cambiato le regole del gioco, e la montagna, nel tempo, si è spopolata. Poi, l’uomo ci ha messo del suo, e per favorire il progresso ha stravolto le cose. Per puntare allo sviluppo della società. Così, vallate utilizzate solamente per il pascolo e per coltivazioni di montagna, sono state allagate per realizzare bacini artificiali e generare la corrente elettrica. Come il bacino creato con uno sbarramento sul torrente Meduna: il lago di Redona. Un invaso artificiale che è divenuto un gradevole scenario alpino. E che in caso di annate siccitose fa emergere i piccoli borghi che sono stati spopolati e abbandonati.

E’ il lago dei Tramonti.

Tra i paesi di Tramonti di Sotto e Tramonti di Sopra. Sulla strada per il passo Rest, una mecca del rallysmo italiano e internazionale. Ma andiamo per ordine. Siamo partiti con la #SubaruXV dalla zona della Penisola più ‘densa’ di laghi. il trasferimento, evidentemente, avviene in autostrada. La posizione di guida è comoda e confortevole. Anche se si comprende che è adatta anche alla guida sportiva. Così come sono comodi i sedili dei passeggeri. I sistemi di guida assistita del #crossover della #CasadellePleiadi sono analoghe a quelle dei modelli più recenti. L’evoluzione degli accorgimenti che hanno contraddistinto la #Subaru per le dotazioni di sicurezza. Attiviamo il cruise control e gli assistenti di linea (per il controllo della direzione laterale, e della distanza dagli altri mezzi e ostacoli eventuali in strada). E facciamo il test dei consumi.

Riepilogando: 2000 cc, benzina, 156 CV.

Sotto una carrozzeria più accattivante di quella precedente, che era più tecnica, ma anche completa e grintosa, si nasconde la Subaru Global Platform. Un sistema analogo a quello della nuova Impreza. Così l’auto è molto più rigida, come dichiara la Casa, del 70 per cento, ma nel contempo è migliorato il sistema di assorbimento delle buche, mentre è stato abbassato ulteriormente il baricentro di 5 mm. Conferendole una tenuta di strada e un controllo invidiabili. Il cambio CVD Lienartronic assicura una guida fluida e scorrevole. Viaggiando a 130 km/h dopo qualche centinaio di chilometri ha consumato un litro di benzina ogni 15 km. Ma anche tirando, in seguito, potremo costatare che ha consumato circa 8 litri per 100 km. Ovvero, ha percorso circa 12,5 km con un litro. Terminato il viaggio in autostrada, cominciamo a testare le strade normali. Poi quelle pedemontane e della montagna pordenonese.

Docile, maneggevole, ancorata sull’asfalto.

Le quattro ruote motrici sono da sempre una specialità #Subaru. Così proviamo a sollecitarla nel misto. E ci offre sempre risposte adeguate alle attese. Proviamo un sorpasso in un tratto in leggera salita, ovviamente sfruttando un rettilineo. Lasciamo fare al cambio automatico, dopo avere posizionato il comando su Dynamic, una delle sette opzioni disponibili. E abbiamo la conferma che la #SubaruXV, anche agevolata dalla frizione a variazione continua, come quella del mitico Ciao. Lo ricordate? E diamo fondo all’accelerazione. Quella dichiarata è di 0/100 km/h in 10’. Eccoci sulle rive del lago.

Un panorama disteso.

Che ci invita ad andare più vicino alle rive. Ecco un bello sterrato. Ci infiliamo per testare l’AWD Symmetrical #Subaru. Ecco un bel misto sulla strada bianca che corre intorno al lago, e forse, originariamente, portava a uno dei borghi ora sommersi. Vista dall’alto, dalla strade che porta a Tramonti, questo tratto appariva sgombro. Così proviamo ad affondare il piede. L’accelerazione è appagante. E la tenuta rassicurante, come non poteva non essere. Proviamo un paio di staccate. È come un’auto da rally. Con il vantaggio che è alta dal suolo e potrebbe invitarci a percorrere tracciati ben più dissestati. Probabilmente, nella neve, potrebbe avere poche rivali. Ora andiamo in riva al lago e ci rilassiamo un po’.

#charlieinauto107

#Testdrive #testroad sui #laghi italiani arriva a Iseo con SubaruXV

Un cross over ingentilito e stilizzato come auto da città che cela notevoli prestazioni

Rinnovata nel look e nel confort acquista spunto e accelerazione

A volte ritornano. E con un rinnovato e potenziato appeal. Avevamo provato lo scorso anno la Subaru XV. Un cross over tecnico. Che anche dal design e dal look ne facevano intuire le velleità fuoristradistiche. Un’auto fatta per andare fuoristrada. Per arrampicarsi sulle montagne, sulle mulattiere. Affrontare i pratoni come le spiagge sabbiose. Anche le prestazioni del benzina 2000 cc da 156 CV, assieme alla taratura del cambio automatico erano commisurate all’uso off road. Comunque, quando serviva dare una sgasata, la #SubaruXV esprimeva la sua grinta assieme all’impostazione di guida di chiara provenienza rallistica.

E il divertimento c’era. Una vettura con le tecnologie per la sicurezza attiva e passiva nelle quali la #CasadellePleiadi è stata antesignana, che assieme alla comodità dell’abitacolo e dei sedili suggeriva di affrontare anche lunghi trasferimenti, pardon, viaggi. Anche assecondati da consumi moderati. Confort, sicurezza, affidabilità fuoristrada della trazione e tradizione AWD #Subaru, consumi contenuti, ne facevano già un giocattolo accattivante. E, quest’anno, è arrivata la nuova #SubaruXV. Già provata… avevo pensato. Invece è accaduto ciò che non mi aspettavo. Ovvero, che mi venisse fatta provare la nuova versione. Il che non accade spesso, specialmente da parte delle grandi Case. Evidentemente, mi veniva richiesto di fare un confronto. Così, superato il solito viaggio per ritirare la vettura, in una calda giornata d’estate, molto calda a Milano, ho varcato il cancello del service dove era stata depositata. E quando è stata fatta salire dal garage, sono subito rimasto colpito dalla trasformazione.

Era come quando vedi una bella ragazza che sta per partecipare a un concorso di bellezza, da anni mi capita di far parte delle giurie dei concorsi di bellezza, e poi la rivedi dopo essere passate tra le mani e la creatività delle esperte di estetica e parruccheria: a volte sembra si tratti di un’altra persona. Così, stavolta, la nuova #SubaruXV sembrava a prima vista quasi avere soltanto un lontano grado di parentela con la sorella precedente. Ancorché più anziana di soli di pochi anni. Se il primo modello era essenziale,

quasi semplicemente uscito dallo studio per un nuovo SUV crossover, questo lo troviamo accattivante già dal primo approccio. La linea, pur conservando lo stile iniziale, è rimasta morbida, ma ora è aggressiva e nel contempo elegante. Sembra quasi che si sia voluto completare una vettura che, nella versione precedente, sembrava stilisticamente incompleta. I passaruote, la slitta posteriore, lo spoiler rivestiti in materiale nero antiurto la arricchiscono di una vena sportiva. L’imperiale cromato, il tetto vetrato apribile, i cerchi dal design di tendenza, la coda e il muso ridisegnate nei dettagli, le regalano quel look che piace. E può piacere a tutte le età. Che facciamo? La prima cosa da provare, oggi, è la climatizzazione: perfetta e confortevole anche con la temperatura esterna molto elevata: 37° e tasso di umidità molto alto. Secondo passaggio del nostro #test:

la guida, è morbida e docile.

In questo caso forse più stradale del modello precedente. Imbocchiamo la via del ritorno. Ma deviamo verso Brescia, e il Lago d’Iseo, o #Sebino. L’ultima volta che c’ero stato era per vedere un piccolo cabinato a vela realizzato sul lago dal cantiere Cadei. Da allora il panorama è rimasto suggestivo. Ma l’arredo urbano, fin sulle rive del lago, e le località rivierasche, si sono arricchiti molto. La prima sosta la faccio a Iseo. Un bagno sulla spiaggia ghiaiosa. Scendendo da un morbido prato verde che arriva fino sull’acqua. Tanto attraente, che mentre mi asciugo al sole intuisco uno zampettare a breve distanza: sono le zampate felpate dall’erba di un grosso esemplare di cigno. Dicono di non contrariarli troppo, perché possono divenire aggressivi. Ma allenato a questa presenza nelle mie acque lagunari della #RivieraFriulana, non mi faccio trasportare dall’ansia e tutto fila liscio: poco dopo il cigno riprende la via del lago. Sulle rive, un sacco di locali e localini affacciati all’acqua. Non c’è che l’imbarazzo della scelta. Da qui raggiungiamo Montisola, l’isola su un lago più grande d’Europa. Con sulla sommità la Madonna della Ceriola. Utilizziamo uno dei vaporetti che la raggiungono sia dalla sponda bresciana che da quella bergamasca. A poca distanza dall’abitato di Iseo andiamo ad ammirare le torbiere del Sebino, una zona paludosa dalla quale si ricavava la torba per alimentare i treni della ferrovia Brescia-Edolo. Da qui passa l’antica Via Valeriana, che collegava e collega Brescia alla Val Camonica. Corre sulle colline sulla sponda bresciana del lago, si può percorrere a piedi o in bicicletta e consente di ammirare suggestivi scorci del lago. E la #SubaruXV? Ci attende in riva al lago.

Subaru Xv Zellina IMG_6928 Subaru XV velocita 20170227_181401 IMG_6589 IMG_6268 IMG_6111 IMG_6110 IMG_6004 IMG_6008 IMG_6017 IMG_6034 IMG_6037 IMG_6064 IMG_6083 IMG_6084 IMG_6089 IMG_6092