#Testroad #testdrive sui #laghi italiani stavolta con #SubaruXV oltre il lago di Redona

Su un #ponte a cavi verso un paesino disabitato: Miuna

Un #crossover agile nel misto per spiare gli atleti del Campionato del mondo di parapendio

A confronto con il modello precedente #SubaruXV ha una linea più compatta ed è molto avanti per prestazioni, confort, aggressività anche fuoristrada

La montagna pordenonese, forse perché è meno abitata delle nostre #AlpiCHARLIEINAUTO SubaruXV 2017 Monte Cavallo CHARLIEINAUTO Subaru XV 2017 Pianca IMG_6301 IMG_63051 IMG_63061 IMG_623211 IMG_62371 IMG_62381 IMG_624111 IMG_624211 IMG_62431 IMG_624511 IMG_6252 IMG_65081 IMG_65121 IMG_65181 IMG_655511 IMG_65561 IMG_65611 IMG_65591orientali, racchiude un fascino diverso. Molti sono gli ambiti che rimangono da scoprire. Molti innumerevoli sono gli scenari che si aprono man mano che ci spostiamo sul territorio. I eravamo lasciati sul lago di Redona. O Dei Tramonti. Perché l’apertura delle vallate permette di ammirare suggestivi tramonti da diversi punti del lago. Così decidiamo di proseguire con la Subaru XV 2000 benzina da 156 CV per raggiungere la sponda opposta e un abitato che si intravvede lontano. Su un’altura. MA cominciamo con un confronto visivo: nelle prime due foto pubblicate il modello precedente. Nelle altre la Nuova #SubaruXV. La strada è gradevole e asfaltata. Ci capita di voler fare un sorpasso di un Tir per trasporto legname, approfittando di un tratto di rettilineo con ottima visuale. Schiaccio a fondo il pedale e…

L’accelerazione è quella di un’auto corsaiola.

In pochi istanti sono davanti al camion con rimorchio, al sicuro. Mi preparo per la curva che sembra chiudere, e l’assetto e i freni di questo crossover dall’aspetto urbano della Subaru non smentisce le attese. Non si scompone e mi porta oltre la curva senza alcuna sbavatura o incertezza. Ora rallento. Scorgo un cartello indicatore: Muinta. Muina, è un paesino di un’altra vallata dove c’è un piccolo Santuario a ricordo degli aviatori caduti in guerra. Muinta: ci aveva sede una colonia estiva della diocesi di Concordia. Arrivo in fondo a una stradina con un piccolo parcheggio immerso nel verde. La stradina prosegue, pedonale, con gradini in pietra e terra che scendono verso il lago. Si infila nel verde e proseguo. Senza lasciarmi intimorire dalla solitudine del posto. Volendo, sarei potuto scendere ancora con la Subaru XV, che su mercato estero è chiamata CrossTrek. Svolto a destra e la stradina si affaccia sul lago. Ancora un paio di curve e si restringe come un sentiero. Finché sbuca sopra il lago. Ma

davanti a me c’è un lungo ponte sospeso sui cavi.

E sotto, a una trentina di metri, il lago. A questo punto l’incertezza è forte. Ma tutto sommato, ne ho affrontate di peggio: in montagna, nel fuoripista con gli sci in mezzo alla neve, su strade sommerse dalla neve in montagna, in moto su mulattiere e sentieri di collina e montagna. Poi, se anche non ho fatto l’Alpino come tanti dalle mie parti, però ho fatto il pompiere, su scale aeree che all’epoca erano da rabbrividire. E allora? Attraverso o no? Mi volto e scorgo una targa: il sentiero nel 2007 è tato intitolato a Baden Powel, il fondatore dei boyscout. Poi, un’apparizione mi toglie dall’imbarazzo: un capo Boyscout compare dall’altro lato del ponte, a un centinaio di metri da me. Con estrema naturalezza attraversa il ponte. Viene verso di me. Gli chiedo se vale la pena attraversarlo. Mi spiega che c’è il paese e l’accampamento degli scout. Allora vado! Quando sono a metà, il panorama è davvero appagante. Ma

il solo mio movimento fa oscillare il ponte.

Intuisco che si tratta della naturale flessione dei materiali e raggiungo l’altra sponda, supero uno dei rami del lago. Ora il sentiero si trasforma in una scalinata di pietra grezza. Salgo, finché davanti a me si apre il pianoro. Vedo un asilo. Una chiesetta. Alcune case probabilmente sistemate dopo il terremoto del 1976. E’ Muinta, ora pressoché totalmente disabitato. O abitato saltuariamente. Perché ci sono diversi orti coltivati. La temperatura è buona. Un po’ d’aria che arriva dalla Carnia sta rinfrescando l’arsura canicolare. In aria, in cima a una delle montagne, scorgo un po’ di animazione. E vedo i primi lanci. In pochi istanti il cielo si colora di vele. Così mi viene in mente che è in corso il Campionato mondiale di parapendio. Ritorno alla Subaru XV. Riprendo la strada verso la pianura, non senza un paio di sgasate per sentire la spinta dell’auto e provare ancora le sue prestazioni. Che

rispetto al modello precedente, più esclusivamente fuoristrada, sono una bella sorpresa.

Anche se, la Nuova Subaru XV proprio nel fuoristrada, con le sospensioni e il sistema Symmetrical, la trazione AWD, la coppia buona anche con questo motore, le permetterebbe di risalire senza incertezze anche il greto dei torrenti sfidando l’acqua corrente. Scendo verso Navarons e Meduno. Nel frattempo i deltaplanisti sono sopra di me e vanno ad atterrare sotto la montagna. decidiamo di raggiungerli. Ecco una bella stradina mista anche sterrata che corre ai piedi del monte, in mezzo ai prati. Via: è puro piacere di guida. Forse ci stiamo divertendo come gli sportivi che stanno atterrando a poche decine di metri da noi.

#charlieinauto108

#testroad sui #laghi italiani con … la nuova #SubaruXV sulla #montagna #pordenonese

Nella mecca del rallysmo verso il passo Rest con tappa al lago di Redona e ai suoi paesi fantasma

Un #crossover scattante e performante a benzina con consumi contenuti e prestazioni brillantiIMG_62171 IMG_62211 IMG_62261 IMG_62291 IMG_62571 IMG_62621 IMG_62671 IMG_62691 IMG_62751 IMG_62771 IMG_62811 IMG_628311 IMG_62861 IMG_62911 IMG_62891 IMG_62931 IMG_62961 IMG_63001 IMG_63011

#Lago, d’estate, è sinonimo di frescura. Di un ambiente naturale preservato e mantenuto al suo splendore originario. Anche se il tempo ha cambiato le regole del gioco, e la montagna, nel tempo, si è spopolata. Poi, l’uomo ci ha messo del suo, e per favorire il progresso ha stravolto le cose. Per puntare allo sviluppo della società. Così, vallate utilizzate solamente per il pascolo e per coltivazioni di montagna, sono state allagate per realizzare bacini artificiali e generare la corrente elettrica. Come il bacino creato con uno sbarramento sul torrente Meduna: il lago di Redona. Un invaso artificiale che è divenuto un gradevole scenario alpino. E che in caso di annate siccitose fa emergere i piccoli borghi che sono stati spopolati e abbandonati.

E’ il lago dei Tramonti.

Tra i paesi di Tramonti di Sotto e Tramonti di Sopra. Sulla strada per il passo Rest, una mecca del rallysmo italiano e internazionale. Ma andiamo per ordine. Siamo partiti con la #SubaruXV dalla zona della Penisola più ‘densa’ di laghi. il trasferimento, evidentemente, avviene in autostrada. La posizione di guida è comoda e confortevole. Anche se si comprende che è adatta anche alla guida sportiva. Così come sono comodi i sedili dei passeggeri. I sistemi di guida assistita del #crossover della #CasadellePleiadi sono analoghe a quelle dei modelli più recenti. L’evoluzione degli accorgimenti che hanno contraddistinto la #Subaru per le dotazioni di sicurezza. Attiviamo il cruise control e gli assistenti di linea (per il controllo della direzione laterale, e della distanza dagli altri mezzi e ostacoli eventuali in strada). E facciamo il test dei consumi.

Riepilogando: 2000 cc, benzina, 156 CV.

Sotto una carrozzeria più accattivante di quella precedente, che era più tecnica, ma anche completa e grintosa, si nasconde la Subaru Global Platform. Un sistema analogo a quello della nuova Impreza. Così l’auto è molto più rigida, come dichiara la Casa, del 70 per cento, ma nel contempo è migliorato il sistema di assorbimento delle buche, mentre è stato abbassato ulteriormente il baricentro di 5 mm. Conferendole una tenuta di strada e un controllo invidiabili. Il cambio CVD Lienartronic assicura una guida fluida e scorrevole. Viaggiando a 130 km/h dopo qualche centinaio di chilometri ha consumato un litro di benzina ogni 15 km. Ma anche tirando, in seguito, potremo costatare che ha consumato circa 8 litri per 100 km. Ovvero, ha percorso circa 12,5 km con un litro. Terminato il viaggio in autostrada, cominciamo a testare le strade normali. Poi quelle pedemontane e della montagna pordenonese.

Docile, maneggevole, ancorata sull’asfalto.

Le quattro ruote motrici sono da sempre una specialità #Subaru. Così proviamo a sollecitarla nel misto. E ci offre sempre risposte adeguate alle attese. Proviamo un sorpasso in un tratto in leggera salita, ovviamente sfruttando un rettilineo. Lasciamo fare al cambio automatico, dopo avere posizionato il comando su Dynamic, una delle sette opzioni disponibili. E abbiamo la conferma che la #SubaruXV, anche agevolata dalla frizione a variazione continua, come quella del mitico Ciao. Lo ricordate? E diamo fondo all’accelerazione. Quella dichiarata è di 0/100 km/h in 10’. Eccoci sulle rive del lago.

Un panorama disteso.

Che ci invita ad andare più vicino alle rive. Ecco un bello sterrato. Ci infiliamo per testare l’AWD Symmetrical #Subaru. Ecco un bel misto sulla strada bianca che corre intorno al lago, e forse, originariamente, portava a uno dei borghi ora sommersi. Vista dall’alto, dalla strade che porta a Tramonti, questo tratto appariva sgombro. Così proviamo ad affondare il piede. L’accelerazione è appagante. E la tenuta rassicurante, come non poteva non essere. Proviamo un paio di staccate. È come un’auto da rally. Con il vantaggio che è alta dal suolo e potrebbe invitarci a percorrere tracciati ben più dissestati. Probabilmente, nella neve, potrebbe avere poche rivali. Ora andiamo in riva al lago e ci rilassiamo un po’.

#charlieinauto107

#Testdrive #testroad sui #laghi italiani arriva a Iseo con SubaruXV

Un cross over ingentilito e stilizzato come auto da città che cela notevoli prestazioni

Rinnovata nel look e nel confort acquista spunto e accelerazione

A volte ritornano. E con un rinnovato e potenziato appeal. Avevamo provato lo scorso anno la Subaru XV. Un cross over tecnico. Che anche dal design e dal look ne facevano intuire le velleità fuoristradistiche. Un’auto fatta per andare fuoristrada. Per arrampicarsi sulle montagne, sulle mulattiere. Affrontare i pratoni come le spiagge sabbiose. Anche le prestazioni del benzina 2000 cc da 156 CV, assieme alla taratura del cambio automatico erano commisurate all’uso off road. Comunque, quando serviva dare una sgasata, la #SubaruXV esprimeva la sua grinta assieme all’impostazione di guida di chiara provenienza rallistica.

E il divertimento c’era. Una vettura con le tecnologie per la sicurezza attiva e passiva nelle quali la #CasadellePleiadi è stata antesignana, che assieme alla comodità dell’abitacolo e dei sedili suggeriva di affrontare anche lunghi trasferimenti, pardon, viaggi. Anche assecondati da consumi moderati. Confort, sicurezza, affidabilità fuoristrada della trazione e tradizione AWD #Subaru, consumi contenuti, ne facevano già un giocattolo accattivante. E, quest’anno, è arrivata la nuova #SubaruXV. Già provata… avevo pensato. Invece è accaduto ciò che non mi aspettavo. Ovvero, che mi venisse fatta provare la nuova versione. Il che non accade spesso, specialmente da parte delle grandi Case. Evidentemente, mi veniva richiesto di fare un confronto. Così, superato il solito viaggio per ritirare la vettura, in una calda giornata d’estate, molto calda a Milano, ho varcato il cancello del service dove era stata depositata. E quando è stata fatta salire dal garage, sono subito rimasto colpito dalla trasformazione.

Era come quando vedi una bella ragazza che sta per partecipare a un concorso di bellezza, da anni mi capita di far parte delle giurie dei concorsi di bellezza, e poi la rivedi dopo essere passate tra le mani e la creatività delle esperte di estetica e parruccheria: a volte sembra si tratti di un’altra persona. Così, stavolta, la nuova #SubaruXV sembrava a prima vista quasi avere soltanto un lontano grado di parentela con la sorella precedente. Ancorché più anziana di soli di pochi anni. Se il primo modello era essenziale,

quasi semplicemente uscito dallo studio per un nuovo SUV crossover, questo lo troviamo accattivante già dal primo approccio. La linea, pur conservando lo stile iniziale, è rimasta morbida, ma ora è aggressiva e nel contempo elegante. Sembra quasi che si sia voluto completare una vettura che, nella versione precedente, sembrava stilisticamente incompleta. I passaruote, la slitta posteriore, lo spoiler rivestiti in materiale nero antiurto la arricchiscono di una vena sportiva. L’imperiale cromato, il tetto vetrato apribile, i cerchi dal design di tendenza, la coda e il muso ridisegnate nei dettagli, le regalano quel look che piace. E può piacere a tutte le età. Che facciamo? La prima cosa da provare, oggi, è la climatizzazione: perfetta e confortevole anche con la temperatura esterna molto elevata: 37° e tasso di umidità molto alto. Secondo passaggio del nostro #test:

la guida, è morbida e docile.

In questo caso forse più stradale del modello precedente. Imbocchiamo la via del ritorno. Ma deviamo verso Brescia, e il Lago d’Iseo, o #Sebino. L’ultima volta che c’ero stato era per vedere un piccolo cabinato a vela realizzato sul lago dal cantiere Cadei. Da allora il panorama è rimasto suggestivo. Ma l’arredo urbano, fin sulle rive del lago, e le località rivierasche, si sono arricchiti molto. La prima sosta la faccio a Iseo. Un bagno sulla spiaggia ghiaiosa. Scendendo da un morbido prato verde che arriva fino sull’acqua. Tanto attraente, che mentre mi asciugo al sole intuisco uno zampettare a breve distanza: sono le zampate felpate dall’erba di un grosso esemplare di cigno. Dicono di non contrariarli troppo, perché possono divenire aggressivi. Ma allenato a questa presenza nelle mie acque lagunari della #RivieraFriulana, non mi faccio trasportare dall’ansia e tutto fila liscio: poco dopo il cigno riprende la via del lago. Sulle rive, un sacco di locali e localini affacciati all’acqua. Non c’è che l’imbarazzo della scelta. Da qui raggiungiamo Montisola, l’isola su un lago più grande d’Europa. Con sulla sommità la Madonna della Ceriola. Utilizziamo uno dei vaporetti che la raggiungono sia dalla sponda bresciana che da quella bergamasca. A poca distanza dall’abitato di Iseo andiamo ad ammirare le torbiere del Sebino, una zona paludosa dalla quale si ricavava la torba per alimentare i treni della ferrovia Brescia-Edolo. Da qui passa l’antica Via Valeriana, che collegava e collega Brescia alla Val Camonica. Corre sulle colline sulla sponda bresciana del lago, si può percorrere a piedi o in bicicletta e consente di ammirare suggestivi scorci del lago. E la #SubaruXV? Ci attende in riva al lago.

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#Subaru XV: cerchiamo il fuoristrada e troviamo la neve #testdrive

Sulle strade innevate ci si sposta senza alcun timore

La nostra meta è il pianoro del monte Cavallo, il Piancavallo, nota località sciistica a mezzora da Pordenone. A un paio di chilometri dalla località montana, troviamo la prima neve. Ma è inutile. Se il nostro intento era di metterla alla prova, la #SubaruXV non si scompone. Proviamo a esagerare qualche manovra, ma lei ci riporta inesorabile al posto giusto. Imbocchiamo una discesa, su dosso. Dietro ci appare una distesa di neve. Imbocchiamo una strada ‘bianca’. O meglio marrone, perché la neve si sta sciogliendo. E l’ha trasformata in un pantano. Scopriamo che ci troviamo in un campeggio per camper e roulotte. Rispondiamo al custode che si materializza dopo un po’ che stiamo pensando se proseguire anche nella coltre di neve o meno, che nulla indica di che cosa si tratti, salutiamo un campeggiatore che regge sottobraccio un bambino per salvarlo dal pantano, e puntiamo verso le strade che portano a Barcis, alle Dolomiti friulane. Ovvero, ci addentiamo nella montagna.

Sterrato sì, ma innevato

Ecco un vero sterrato, con dei tratti con la neve, pozzanghere, e ai lati, un metro e oltre di neve. Così, se qualcosa dovesse andar storto, ci fermeremo nel morbido. Proviamo a schiacciare, a sbandare, a derapare, a mettere la #SubaruXV in difficoltà: niente da fare. Scarica sempre la potenza in modo omogeneo. E ci fa sentire al sicuro. Frenata, accelerazione, curve secche: nessun problema. Esame superato. Ora, non ci resterà che provare come va in discesa. Dopo avere fatto un salto a vedere il pattinaggio al palaghiaccio, e avere mangiato l’immancabile fetta di Sacher con la cioccolata con panna alla pasticceria del Piancavallo. C’è ancora il sole. Il tempo di fare qualche foto e si rientra.

Bene i consumi

Diamo un’occhiata ai consumi. In autostrada, non abbiamo tirato, e abbiamo fatto i 18 km/l. in montagna, il computerino di bordo dice 12/13. E lì ci eravamo sfogati un po’. Considerando che si tratta di un 1600 diesel, che la macchina ha una struttura commisurata a potersi considerare anche un crossover, che il telaio è progettato dalla Casa delle Pleiadi per sopportare di tutto. Che la struttura è progettata per proteggere i passeggeri in caso di urto frontale, ‘costringendo il motore e la trasmissione a non entrare nell’abitacolo per infilarsi invece sotto al pianale, salvando così i trasportati. Che le rifiniture sono complete, confortevoli e protettive. Quindi non studiate per risparmiare sul peso, e che ci siamo sfogati su una delle palestre rallistiche della montagna friulana, i risultati sono davvero buoni.

@charlieinautoSubaru XV panorama da Piancavallo Subaru Xv Piancavallo salita inizio Subaru Xv Piancavallo pista sci  

#SubaruXV condensa molte qualità attorno al piacere di una guida morbida e potente

Dalla sportiva versatile al SUV da città da viaggio da cross… #charlieinauto

Un’auto per ‘giocare’ a guidare rassicurati dal 4WD permanente symmetrical di #subaru

Ma è un’auto da città, da viaggio, o un crossover? È alta da terra, e di seduta, come un SUV, lo spazio tra le gomme e i passaruote, nonostante i cerchi da 17’ è significativo. L’assetto è morbido, ma… non sempre. Non risente di asperità e dislivelli del terreno. Per questo motivo mi sono posto quella domanda, quando sono salito per la prima volta a bordo della #SubaruXV. È stato per cercare di capirla. Di interpretarne la guida e le prerogative. Confesso, che non avevo ancora letto molto su quest’auto. Salvo avere visto la #SubaruXV con la livrea bianco azzurra della Polizia locale in perlustrazione nella mia città. O mentre compiva acrobazie, per altre auto impensabili, con le sue ‘sorelle’ della Casa delle Pleiadi, al Motorshow. Ma perché l’hanno scelta i vigili urbani? Lo scopriremo più avanti. In mezzo al traffico #SubaruXV è docile e si guida, anzi si lascia guidare docilmente.

I primi chilometri di adattamento al ‘traffico’ cittadino

Anche questa volta, i primi km li percorriamo nel cuore della città. A bassa velocità, ma proprio bassa. Ah! Ho notato una cosa curiosa. Che voglio condividere con voi. Pur spostandomi a bassa velocità, con la XV notavo che i pedoni, ma anche gli altri automobilisti spesso si giravano o si attardavano a guardarla. Lo stesso mi era capitato, sempre nel centro di Milano, con la #Subaru #Levorg, e con la iconica spider che avevo provato in precedenza. Pochi giorni fa, compiendo le stesse manovre e lo stesso percorso a bassa velocità, ma con un’auto di fascia medio-piccola, ma appena uscita sul mercato, per il solo fatto di essermi attardato a seguire un gelataio con il triciclo, ma con motore elettro assistito, quindi non proprio lento, ha sentito suoni di clacson e mi sono beccato improperi da chi seguiva. Persino da una giovane donna. E ho capito che l’auto rappresenta ancora uno status symbol… Se li distrai con un giocattolo che li possa interessare eviti che siano presi della frenetica paranoia del dover-voler vivere sempre in gara con … Con che cosa? Forse con la propria salute.

Il frinire morbido del diesel boxer #Subaru, il motore orizzontale a 4 cilindri contrapposti

Torniamo a noi: imboccando la strada verso casa, dò un’accelerata a marce basse. E guardo allarmato chi è in auto con me: il rumore dell’auto aveva qualcosa di insolito. Non mi suonava per nulla salutare. E sì che dovrebbero avermi affidato un diesel. E per giunta di 2000 cc. Non sapevo nulla del motore diesel boxer della Subaru. Che cosa stava succedendo? Che è così bene insonorizzata, poche le vibrazioni, che il motore si sente appena, e la finestra-spia con il numero della marcia inserita sul cruscotto a questo punto può essere utile. E quando abbiamo aperto il tettuccio per apprezzare il clima primaverile, abbiamo sentito il sibilo acuto del boxer. Vibrazioni ai semafori? Innanzitutto si spegne da sola. Ma se rimane accesa perché avverte la nostra incertezza, magari in coda, il fatto che il motore si acceso ancorché in standby, e i sistemi di sicurezza attivi, come l’antislittamento, ci segnalato da un periodico e lieve ondeggiamento della macchina. Questo l’abbiamo scoperto leggendo il pingue manuale di istruzioni.

Torniamo al volante.

Il passaggio diretto dalla Levorg alla XV mi ha costretto a rivoluzionare la guida. Da un motore a benzina, 1600 cc da 170 HP, ero appena passato a un diesel boxer 2000 da 140 HP. Quindi, con una coppia più morbida. Più tiro ai bassi, nessun artifizio elettronico per cambiare le prestazioni, se non l’ottimizzazione del rendimento del motore. Riprendo confidenza con il cambio, a 6 marce, dopo tre settimane di cambio automatico e l’uso di due soli pedali, per scoprire un motore fluido. Con parecchio tiro, e la sensazione di essere coccolati dall’auto. Che provano anche i passeggeri.

Subaru XV a tua completa disposizione.

20170303_171101 Subaru XV Milano tram Subaru XV Milano Subaru Milano giocoliere Subaru XV Udine Subaru XV ruota post Subaru XV pozzanghera Subaru XV Ida Subaru XV fiume SUbaru XV cruscotto notte Subaru XV coda fiume Subaru XV Aquileia codaLa seduta è alta, da SUV. I sedili confortevoli. Lo spazio interno ampio, così come la possibilità di carico, abbattendo i sedili posteriori e non. I sedili sono con le cuciture a vista come nella Levorg. Un buon impianto per la musica dalla radio, e il display centrale è analogo a quello della Levorg. Con tante utili funzioni, anche per il controllo dei consumi, della ripartizione della trazione sugli assi, il navigatore, il telefono con il Bluetoot. Anche su questo modello c’è la messa in moto a pulsante. E la chiave, è sufficiente sia avvicinata a una delle porte anteriori o al portellone posteriore per sbloccare la chiusura. Oppure, che sia presente a bordo per mettere in moto.

Occhio alla chiave elettronica

Una comodità… direte voi. Ma un accorgimento non adatto ai distratti o a chi conduce una vita frenetica. Come quella degli automobilisti di città: se affidate per esempio l’auto accesa a vostra moglie, e correte a prendere l’aereo, vi può capitare di ritrovarvi nell’aeroporto di destinazione …con la chiave dell’auto in tasca!!! E vostra moglie, ne frattempo, è ferma chissà dove, impossibilitata a ripartire. Salvo che libera … di andare a casa a cercare la chiave di riserva.

Forse, sarebbe davvero opportuno che qualcuno brevettasse un sistema a cicalino o una vibrazione che vi avvisi se vi allontanate di qualche metro dall’auto con il motore acceso, e avete la chiave in tasca… Ora però, finalmente, imbocchiamo l’autostrada. Il viaggio sarà di qualche ora, ma dobbiamo ricordarci che questa Subaru, l’esemplare che stiamo guidando, non è dotato del sistema Eyesight come la LEvorg che abbiamo lasciato poche ore prima (anche se negli ultimi modelli i sistemi di sicurezza di guida assistita sono presenti su tutti i modelli Subaru). E che, quindi, dobbiamo proprio guidare. Salvo farci aiutare dal cruise control. Ci dirigiamo verso casa. E un’altra bella scoperta, una conferma rispetto ai dati identificativi della macchina: il basso consumo. Alla prossima puntata altre piacevoli sorprese da Subaru XV.

#charlieinauto