#Motorshow di Bologna n.41: per l’ultimo fine settimana il 30.Memorial Bettega

Domani potrebbe piovere ma non mancano però le attrattive all’interno dei padiglioni

Dalle ibride della #Volvo, ai mini SUV in serie limitata della #Suzuki, alle auto sportive #Hyundai, alle elettriche e performanti #Tesla, ai modelli più recenti di #FCA, con particolare attenzione ai 60 anni della 500 e modello di punta la #Fiat124Abarth

Ancora due giorni di Motorshow animano il mondo dei motori. Dalle prove di ieri è scoccata l’ora del 30.Memorial Bettega. Sarà infatti la Motul Arena al centro dell’attenzione, oggi, che le condizioni meteo assicurano una situazione ambientale soleggiata. Domani, la dovrebbe cambiare di nuovo portando la pioggia anche su Bologna. Ma, se non si vorranno seguire le evoluzioni di Cairoli e Andreucci nella grande pista della fiera bolognese, ci si potrà intrattenere nei padiglioni. Per esempio per ammirare la #Ferrari Portofino. Una cabrio capace di far sognare anche nella stagione invernale. Una linea morbida, ma aggressiva, come quella della F812 Superfast che abbiamo provato, la rende decisamente attraente nella sua linea sportiva ma elegante. Da un estremo all’altro, a poca distanza ci sono le Tesla. Potenti e performanti, con una autonomia dichiarata di 500 km, che scende nel caso decidiamo di servirci delle elevate prestazioni delle quali sono capaci queste prime auto gran turismo completamente elettriche. Un servizio interessante, che le distingue dalle numerose altre ibride, è la possibilità di fare il ‘pieno’ di corrente elettrica gratuitamente nelle colonnine di rifornimento Tesla distribuite in tutta Europa.

#Volvo prestazioni e sostenibilità

Proseguendo il tour, ecco che arriviamo alla #Volvo. Che vince il premio per l’innovazione: ci accoglie il pr, Fabbri. E si sofferma a spiegarci le Volvo ibride. E soprattutto le nuove tecnologie per assicurare alle batterie la possibilità di offrire il massimo rendimento anche in condizioni estreme. Gli accumulatori sono custoditi in un vano sigillato, all’interno del quale uno scambiatore di calore, che le circonda, assicura una temperatura costante e ideale per il rendimento ideale. Quello che le caratterizza, come altre auto ibride o elettriche già sul mercato, la resa di corrente sul parafango anteriore sinistro. #Volvo in questi mesi ha però confermato una grande dinamicità aziendale, soprattutto presentando ben tre modelli di auto nuove in un anno. E scrollandosi di dosso l’icona storica e ormai abbandonata di auto studiata per i climi più rigidi, ricavando per le sue auto prestazioni interessanti e un grande confort, in qualsiasi condizione meteo e in tutte le stagioni.

Alla #FCA si festeggiano i sessant’anni della 500 tra la #Stelvio e la #Fiat124Abarth

Ripassiamo vicino alla pistina slot di Autosprint, e quasi quasi, una garetta, come ai vecchi tempi, la facciamo. Per poi passare allo stand FCA, che si apre con la nuova #Fiat124Abart in un inedito colore grigio avorio, ma non dimentica l’ #Alfaromeo Stelvio, la 4C, la Nuova Giulietta, la Fiat 500 che compie sessant’anni.IMG_2010 IMG_2012 IMG_2036

Più tardi raggiungiamo la grintIMG_1943 IMG_1945 IMG_1946 IMG_1948 IMG_1954 IMG_1955 IMG_1957 IMG_1960 IMG_1961 IMG_1962 IMG_1965 IMG_1990 IMG_1991 IMG_1993 IMG_1972 IMG_1997 IMG_2019 IMG_2011 IMG_2037 IMG_2039osa Mc Laren 720 S. Una supercar dalle dimensioni contenute, ma dalla linea che parla da sola. E le giapponesi?

Non solo moto per la Suzuki

Ecco la Suzuki, che ci cattura subito con la moto da enduro. E l’hostess preparata sull’argomento. Per poi indirizzare la nostra attenzione verso un fuoristrada SUV di dimensioni medio piccole realizzato in serie limitata. Ecco un’Honda sportiva, e una Hyundai in versione da rally. Passiamo accanto allo stand Maserati, con la Ghibli che abbiamo visto di recente a Udine. Quindi un altro paio di simulatori di F1, questi molto evoluti e probabilmente da allenamento per i piloti. Per poi spingerci nel padiglione dedicato alle auto storiche. Ricco di chicche del motorismo del ‘900. Ci sono diversi modelli abitualmente custoditi al Museo dell’automobile di Torino, ma anche al Museo Fratelli Cozzi, di Legnano, che presenta pezzi unici tutti dell’Alfa Romeo. E ora? Beh, ripassiamo dalla Motul Arena 48, perché il rombo dei motori è invitante.

#charlieinauto

 

#Motorshow ritorna con tanto spettacolo indoor

Compie 41 anni la grande festa delle due e delle quattro ruote

Fino a domenica prossima alla Fiera di Bologna

#Motorshow n.41. Un richiamo irrinunciabile per gli appassionati delle quattro e delle due ruote. In particolare perché vi si dedica molto spazio allo spettacolo. A ciò che fa da richiamo per il mondo dei motori. Alle esibizioni dinamiche all’interno del quartiere fieristico di Bologna. Ripercorriamone un po’ la storia. Il #Motorshow è nato nel 1976, l’anno del terremoto del Friuli. Per questo, da noi era passato inizialmente un po’ in sordina. La manifestazione era stata ideata dal bolognese Mario Zodiaco, in alternativa al Salone dell’auto di Torino, e a quello di Ginevra, proponendosi a un target di giovani, e femminile. Assieme a Zodiaco, Sandro #Munari e Giacomo #Agostini crearono una società per la promozione del #Motorshow. Dopo il 1980, tutti i diritti dell’evento furono acquistati da Alfredo Cazzola, che con la sua società Promotor lo ha organizzato fino al 2006. Fino all’acquisto della Promotor da parte del gruppo francese GI Events. Le difficoltà dell’auto legate alla crisi economica hanno poi fatto annullare l’edizione del 2013. Il #Motorshow è stato organizzato nuovamente nel 2014. Sospeso di nuovo nel 2015. E riproposto direttamente dalla Fiera di Bologna dallo scorso anno. Assieme alla presenza di numerose case automobilistiche con le novità e le anteprime, il suo successo nel tempo si è sviluppato soprattutto grazie alle gare e agli show delle due e quattro ruote che si sono svolti nella grande arena interna.

#MemorialBettega n.30

Dal Memorial Attilio Bettega, con tutti gli assi del rallysmo, alle gare di motocross. Che sono state animate da campioni e personaggi del momento e del passato, con l’obiettivo di fare spettacolo. Perfino un Trofeo indoor di F1 tra il 1988 e il 1996. Quest’anno, ritornano le sfide con le gare di F1 storiche, il Ferrari Day, raduni di Alfa Romeo, attuali visto che la casa del Biscione rientra nel mondo delle corse, esibizioni di Maserati, gare di gran turismo Italia, manifestazioni di stuntman, gare Nascar e Sport prototipo, gare di auto fuoristrada, gare di rally per il Trofeo Italia WRC e R5, gare di quad cross, kart cross. E sabato 9 e domenica 10 dicembre, il 30. Memorial Bettega. In pratica, come ai bei tempi, al #Motorshow i motori saranno sempre accesi. Come accesi sono i riflettori dei padiglioni del quartiere fieristico bolognese.

Prima star dell’evento bolognese la Kia Stonik

Fari, che si sono colorati per la prima proposta, tra le tante auto new entry del dopo Salone di Ginevra. A Bologna, per gli appassionati italiani e dei Paesi vicini, sarà così possibile vedere da vicino nuovi modelli per tutte le tasche e le esigenze. La prima a svelarsi, nel modo più spettacolare, tra l’altro nel ‘quadrato’ del centro servizi dinnanzi all’ingresso, sotto la sala stampa, è stata la Kia Stonik. Un SUV compatto, aggraziato, con rifiniture e colorazioni giovani, ma sufficientemente aggressivo. Che è spuntato da un gigantesco fungo, travisato da fumi scenici, assecondato da una colonna sonora importante. In una coreografia dominata da un gigantesco segnatempo. L’anteprima, nella giornata riservata, come avveniva un tempo, ai rappresentanti dei media nella giornata tradizionalmente dedicata alla stampa. Una scenografia d’effetto, vicino all’ingresso principale. La nostra attenzione poi viene catturata da alcune Gran Turismo da pista, e per la Le Man.

#Suzuki con il piccolo fuoristrada Gimny

Per arrivare alla Suzuki, che assieme a una moto da enduro, propone la simpatica fuoristrada Gimny, ricoperta da una splendida livrea che ricorda la pelle di serpente. Zigzagando tra i sorrisi mediatici di splendide hostess, e incontrando via via vari colleghi, da Carlo Cavicchi, che è stato mio vicedirettore ad Autosprint, ora a Quattroruote, a Franco Nunes, a Davide D’Amico di FCA, a Fabbri della Volvo, approdiamo alla Tesla. Con le sue silenziosissime supercar. Una opportunità, quella delle auto elettriche, che a spallate sta scalzando sempre di più i motori termici.

#Volvo Italia punta sulla elettricità

Tanto, che come ci ricorda Fabbri, pr di Volvo Italia, affascina anche la casa svedese. Che entro tre anni punta ad avere un’auto interamente elettrica. Per ora si ‘accontenta’ di presentare tre modelli l’anno. E propone già le ibride. In bella mostra con il cavo di alimentazione collegato alla presa sul parafango sinistro. E le batterie? Sono studiate per il grande freddo e il grande caldo. Sono isolate in una sorta di camera stagna. E climatizzate in un contenitore contornato da una serpentina con liquido refrigerante. Rassicurante no?! Dopo tanta ecologia e motori sostenibili, torniamo ai cavalli tradizionali.

#Ferrari Portofino

Con la Ferrari Portofino, splendida Spider. Qui troviamo Ramon Gazziero, un pilota friulano ormai trapiantato a Modena. E possiamo ammirare altri modelli della casa di Maranello. Quasi in un angolo, senza clamore, si celano le Auto dell’anno: sette finaliste selezionate dalla stampa internazionale specializzata. Sono l’Alfa Romeo Stelvio, l’Audi A8, la BMW serie 5, la Nuova Seat Ibiza, la Citroen C3 Aircross, Volvo XC40, la Kia Stinger. Mentre più spazio è dato alla parte ludica. Ci sono tre piste slot per le auto elettriche telecomandate, compresa quella, sempre attraente, del Gran prix di Autosprint, e alcune postazioni per la guida su pista virtuale. Anche postazioni multiple, per rendere più efficace e reale la sfida virtuale. E IMG_2044 IMG_2043 IMG_2019 Ds Pallas Safari IMG_2016 IMG_2014 IMG_2009 IMG_20072 IMG_2003 IMG_2001 IMG_2018 IMG_2020 IMG_2022 IMG_2023 IMG_2028 IMG_2030 IMG_2032 IMG_2040 IMG_2041 IMG_20422ancora, le F1, Ferrari, Toro Rosso, Red bull, le gran turismo della 24 ore di Le Mans, l’incredibile Fiat Panda per la Parigi-Dakar. Beh, forse non serve che vi racconti ancora del #Motorshow. La passione farà il resto. Da sfogare sabato 9 e domenica 10 ottobre, quando si svolgerà l’imperdibile Memorial Bettega.

Carlo Morandini

 

#Salonedell’Auto di Torino rinato dopo 114 anni con la versione en plein air

St vista Ferrari St tram Sv Porsche epoca St Ferrari fila St Golf St Volvo St Skoda FAbia St Seat Ateca St Jeep Kompass St Giulia St FCA Fiat St Citroen St 124L’evento, per il terzo anno al Parco del Valentino, ha catturato in cinque giorni 700 mila visitatori

Le Case presenti erano 56, per proporre ben 50 nuovi modelli di vetture

Ha 117 anni e non li dimostra. Anzi, ha manifestato freschezza e una rinnovata attrattività, grazie alla formula nuova e vincente adottata tre anni fa. Che ha fatto emergere come l’interesse per il mondo dell’automobile non sia scemato nel tempo. Anzi, stia vivendo una nuova età. Certo, il fatto che al #Salonedell’Auto di #Torino, al #ParcodelValentino, in cinque giorni si siano avvicendate quasi 700 mila persone, un dato certificato per gli organizzatori dagli innovativi sistemi di controllo e sicurezza, non significa che le vendite delle auto nuove vadano del tutto a gonfie vele. Infatti a nordest si registrano delle criticità. Ma evidenzia che l’auto non è soltanto un mezzo per spostarsi, ma non è più nemmeno un semplice status symbol. Vi siete accorti che quando ci giriamo a vedere a cosa corrisponde un rumore diverso dal solito motore, non diamo più peso a chi c’è a bordo. Né ci chiediamo di chi è, come accadeva in passato. Rivolgiamo lo sguardo all’auto perché il rumore ci evoca il risultato di una creazione dell’ingegno, non di un semplice oggetto da ammirare. Una creazione, dalla quale possiamo scoprire nuovi accorgimenti, tecniche, materiali, che sulle quattro ruote, nelle case e nei luoghi di lavoro, fanno e faranno parte della nostra vita. Da tre anni il #Salone dell’Auto si tiene, sempre a Torino, ma all’aperto, al parco del Valentino. Una scelta che ha favorito il rilancio della manifestazione.

Auto da toccare con mano come nel giardino di casa nostra

Perché consente a un pubblico vasto, distribuito in modo equilibrato per le diverse età, dai neopatentati agli ottuagenari, di ammirare, toccare con mano, salire a bordo delle vetture, collocate dove a ciascuno di noi piacerebbe vederle: nel giardino di casa. Nel contempo, l’evento di Torino ha evidenziato che nelle case automobilistiche c’è una gran voglia, o necessità, di innovazione. E di poter proporre auto sempre adeguate alle attese del grande pubblico. E forse, proprio saloni come quello italiano sono lo stimolo a progettare prodotti nuovi e sempre più avanzati. Perché anche se esternamente, ma anche negli interni, molte vetture si assomigliano tra loro, la differenza si misura ormai a suon di accessori, ritrovati, complementi, novità in grado di colpire i potenziali acquirenti.

Record di novità: 56 Case presenti con 50 modelli in anteprima 

Lo dimostra il fatto che su 56 case automobilistiche presenti, i modelli che hanno esordito a Torino sono stati ben 50. Stavolta ce l’abbiamo fatta. Anche se si è trattato di una ‘toccata e fuga’. Ma ci siamo andati anche noi. Volete che vi raccontiamo alcune delle nostre scoperte? Cominciamo da una delle ultime lettere dell’alfabeto: la V. Come Volkswagen.

#Volkswagen asseconda lo sviluppo della mobilità elettrica

La Casa tedesca punta sulla mobilità elettrica, nella consapevolezza che ci sono già Paesi anche lontani che hanno inserito nei loro protocolli di sviluppo la progressiva sostituzione dei mezzi a motore a scoppio con quelli elettrici. Mentre cresce anche in Europa cresce il numero di città dove sono installate le colonnine di ricarica per le auto. Così, la Volkswagen propone la Golf totalmente elettrica, la Golf GTE con tecnologia ibrida plug-in, e l’innovativa fuoriserie XL1 con motore ibrido che è in grado di consumare 1 lt di gasolio x 100 km. #Volkswagen mira a diventare entro il 2025 il produttore principale di auto elettriche dotate di nuove tecnologie e un’ampia gamma di modelli. Qui si poteva provare la e-Golf da 136 Cv e 300 km di autonomia. E #Ferrari?

#Ferrari ha festeggiato settant’anni di attività con due modelli esclusivi

#Ferrari ha festeggiato i 70 anni con la 488 spider con tettuccio elettrico, motore V8 4 mila cc e 670 cavalli. E con la GTC4 Lusso, anche con il V8 turbo, il portellone, due posti veri anche dietro e un ampio bagagliaio quasi da SW di alto livello.

Molte Case puntano sulle tecnologie

La #DS, marchio di pregio della #Citroen, presenta nuove tecnologie per un sistema di sospensioni particolare, che ha sempre distinto il marchio francese (ricordate la DS #Pallas), nonché un sistema adattivo per lo start & stop e per il cruise control. Mentre un sistema di telecamere che guidano l’auto al centro della corsia, arriverà per la fine dell’anno. Un accorgimento, quest’ultimo, che è già operativo su #Subaru e #Volkswagen. Vedremo che cos’avrà di diverso. La #Peugeot lancia la nuova 5008, un SUV da sette posti, dalle dimensioni contenute, con sedili reclinabili, ribaltabili, occultabili. In anteprima nazionale abbiamo visto la Renault Capture, restylizzata. La spaziosa Koleos, che è comunque una berlina.

Il ritorno dell’Alpine

Un tuffo al cuore ci ha preso quando abbiamo raggiunto lo spazio della Alpine: è ritornata la mitica vetturetta francese a trazione posteriore, che spopolava nei rallies prima dell’arrivo della Lancia Stratos. Quella moderna riprende nella sagoma e nella fanaleria le linee degli anni ’70, a metà strada tra la A110 e la A310, è dotata di una elevata tecnologia e replicando una qualità della sua ‘nonna’ è ultraleggera: come la nuova #Fiat124Spider pesa poco più di una tonnellata. Dispone di un motore turbo 1800 cc da 250 HP. La Ford Fiesta festeggia i suoi ‘primi’ quarant’anni con una proposta giovane: l’elevata connettività.

#FCA presenta la Jeep Kompass tra Renegade e Cherokee 

Per la #FCA, con la #Jeep arriva la Kompass, che si colloca tra la ‘piccola’ #Renegade e la #Cherokee. Sarà un fuoristrada vero, ma molto versatile, con una capacità di guida su strada pari a una brillante berlina. La #Cooper S E ibrida: 1000 tre cilindri a benzina turbo che eroga 224 HP. Ma consumerò 2,3 lt/100 km. E un’autonomia elettrica superiore a 40 km. Ovvero, la potrete usare in città a basso costo, fuori scatenando la potenza del motore. Utilizzando la trazione integrale che è assicurata dalla trazione elettrica sull’asse posteriore. La Suzuki Swifter è proposta con una maggiore abitabilità interna e un bagagliaio più capiente. Dispone anche di un motore turbo tre cilindri da 112 HP. C’è la trazione integrale ma anche il motore ibrido. La Volvo compie novant’anni e punta da anni sulla sicurezza. La super compatta XC 70, dotata dei più sofisticati sistemi di sicurezza attiva e passiva. Avrà anche una versione ibrida da 408 HP con consumi bassissimi. Tra le novità per la Range Rover ecco la Discovery sette posti, tutti adatti anche per gli adulti,  per le famiglie, e un nuovo modello tra la #Evoque e la Sport.

#Seat Ibiza con tecnologia #Volkswagen

La #Seat #Ibiza ò la prima ad adottare la piattaforma della strumentazione #Volkswagen e mette a disposizione uno spazio maggiore per gli occupanti. Anche la Mercedes, la casa tedesca che festeggia i cinquant’anni, propone la nuova Classe E. Con essa punta alla sicurezza attiva e passiva. E si riconosce per l’assenza del montante centrale tra la fiancata e il tettuccio. La #BMW ripropone la 2002 riprende l’auto da corsa degli anni ’70, ma dispone di un motore da 460 HP. La Kia propone la prima trazione posteriore in alternativa alle quattro ruote motrici.

#charlieinauto

CHARLIEINAUTO : CITROEN CACTUS UN CROSSOVER CHE SI MUOVE AGILE E CON CONSUMI LIMITATI

CITROEN CACTUS RICALCA IL MITO DELLE AUTO FUORISTRADA FRANCESI DEGLI ANNI ’70 CON COMODITA’ E ACCORGIMENTI MODERNI

UN FINE SETTIMANA NELLE MARCHE PER APPREZZARE I PAESAGGI L’AMBIENTE E L’ENOGASTRONOMIA

Un mini SUV che maschera un fuoristrada. Di una casa automobilistica che è sempre stata all’avanguardia nel confort anche fuoristrada o ‘tout terrain’ su vetture normali e di lusso. La Citroen, stavolta l’ha studiata simpatica, realizzando Cactus. Abbiamo provato Just Black, la versione top, che al suo passaggio fa girare signore e signorine. L’obiettivo della casa francese è quello di puntare al segmento giovane, anche dei neopatentati, ma non solo. Perché l’auto, in questo caso nella versione nero lucido, con le ruote da 16 pollici, è molto facile da guidare e maneggevole. Sullo sterrato o fuoristrada non perde queste caratteristiche: maneggevolezza, stabilità, confort, anche sulle buche. Un fine settimana nelle Marche ci permette di testarne le prestazioni. Una buona accelerazione per essere un crossover, e in autostrada si lascia guidare. Procede senza incertezze o inciampamenti, anche nel caso si verifichino imprevisti. Facile da gestire, starne al volante ci fa sentire su un piccolo SUV, Sport Utility Veicle. E lo scopo per il quale è stata progettata è proprio questo. Un bel trasferimento in autostrada ci permette di prendere confidenza con la posizione di guida, che è confortevole e permette di controllare la strada con sicurezza, e di valutarne i consumi: viaggiando veloci, la media che verifichiamo è tra i 21 e i 22 km con un litro di gasolio.

LE CARATTERISTICHE

Milleseicento centimetri cubici, 100 cavalli, un buona curva di coppia, il rendimento del motore ai bassi regimi le consente di districarsi bene in tutte le situazioni. E di tenere bassa la curva dei consumi. La trazione è soltanto anteriore, com’è nella tradizione francese. Ma la distribuzione dei pesi, e la scelta dei rapporti per le cinque marce la rendono duttile e versatile con ogni fondo, stradale, e non. La linea, dicevamo all’inizio, è certo un po’ particolare. Ma è molto compatta e aggressiva. A noi ricorda un mito tra le auto francesi, e non solo, degli anni ’70: la vecchia R 4. Un profilo analogo, riproposto quarant’anni dopo, fa girare per strada a guardarla soprattutto le ragazze e le signore. La dotazione di questo modello bene si presta a concentrare tutta l’attenzione sulla guida. Per esempio, in salita si blocca automaticamente per evitare l’arretramento quando si riparte da una fermata improvvisa. Per contro, un’ottima telecamera e il grande display centrale ‘touch screen’ permettono di fruire di un sistema di assistenza al parcheggio che toglie molti pensieri. Lo schermo accoglie i comandi della ventilazione, il computer di consumi e rendimento, il navigatore. Parte di queste informazioni sono ripetute sul display elettronico più piccolo, rettangolare come nella tradizione degli orologi Citroen, centrale dietro al volante. Nel quale è indicata anche la marcia consigliata. Proviamo se ci ‘consiglia bene’ appena arriviamo nelle Marche.

A FANO PER GUSTARE LA CUCINA MARCHIGIANA

Facciamo una sosta a Fano, al ristorante La Lanterna dell’amico Flavio Cerioni. Per gustare piatti di pesce fresco dell’Adriatico. Un buon bicchiere di Trebbiano asseconda il pesce nobile. Un rosato Cerasuolo sostieneil brodetto di pesce. A Grottammare, ci fermiamo al Residence club hotel Le Terrazze. Sul lungomare. Dal terrazzo della camera ci godiamo il tramonto sull’Adriatico. L’indomani facciamo un giro per il borgo medioevale di Grottammare, arrampicandoci con la Cactus sulle ripide stradine che portano dall’abitato in riva al mare fin sui colli. Cactus è agile e scattante anche nei tratti più ripidi. Da quassù il panorama è fantastico. Lo sguardo si spinge fino a San Benedetto del Tronto, a Sud, e a Cupra marittima, a Nord. Sul litorale si staglia bene il lungo nastro della pista ciclabile che è stata realizzata tra la scogliera e la linea ferroviaria che corre lungo il mare. E collega diversi paesi rivieraschi. Stessa prova in discesa. La nostra Citroen è agile e ben piantata sull’asfalto, come sui tratti di terriccio o sul fondo stradale sporco. Una buona capacità di carico posteriore ci permette di sistemare a bordo un paio di biciclette smontandone le ruote anteriori. E ci infiliamo verso l’interno, verso Ripatransone. Le scarichiamo e affrontiamo un bel percorso tra le cime delle colline e le vallate con dolci saliscendi. Raggiungiamo l’enoteca regionale, a xxx, dove possiamo degustare alcuni dei vini del territorio: Passerina, bianco anche spumantizzato, Pecorino, dal sentore leggermente piccante per le bollicine naturali, Rosso Conero. Al ritorno, ci aspetta una bella cena di pesce con piatti tradizionali e tipici del posto. Quindi concludiamo la serata in uno dei tanti e caratteristici locali del lungomare. L’indomani imbocchiamo la strada del ritorno.

IL MONTE CONERO

Ma non possiamo trascurare una tappa al monte Conero. A Sirolo, sulla sua fantastica piazza con il profumato piazzale a terrazzo che si affaccia sul mare. Mare, che già a poche decine di metri dalla riva è già molto profondo. Ciò consente ai pescatori della zona di rifornire i ristoranti della zona con prodotti freschissimi e di pregio. Così scendiamo fino a Portonovo. E si rinnova il fascino della baia di Portonovo. Dov’è possibile pranzare sui tavoli posizionati sui sassi in riva al mare, a pochi metri dall’acqua. Ripartiamo, e verso Bologna incrociamo la perturbazione che era stata annunciata. Così, scopriamo che il tergicristallo è automatico, come lo sono i fari. Cactus dispone anche del faro di sterzata. Maneggevole nel traffico cittadino, docile in montagna, stabile in autostrada. C’è ancora luce, così propendiamo per fare una sosta a San Marino. Il tepore della giornata ci consentirà di fare una passeggiata tra le tre rocche del borgo antico e originario della piccola Repubblica. Il risultato è suggestivo: in pianura, verso Rimini, la nebbia ha ricoperto parte della pianura. Ma a noi è rimasto il chiarore della luna a illuminare le colline e gli abitati circostanti. Mentre lo sciroccale riscalda la cima delle rocche. Attorno alle quali è rimasta un po’ della neve caduta settimane prima: un mix che rende il panorama fantastico. E Citroen Cactus è la compagnìa e il mezzo adatti per raggiungere questi luoghi e godersi l’ambiente circostante. Per completare il rientro comodamente e con il giusto rapporto tra velocità e consumi.

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