#testdrive #testroad sui grandi laghi con #Skoda #Kodiaq

IMG_5003[1] IMG_4470[1] IMG_4651[1] Gubbio sfondo2 Sbandieratori2 IMG_4802[1] IMG_4804[1] IMG_4839[1] IMG_4851[1] IMG_4886[1] Orcia sfondo SanFilippopiscina IMG_4967[1] IMG_4994[1] IMG_5010[1] IMG_5035[1] IMG_5039[1] IMG_5044[1] IMG_5056[1] IMG_5081[1] IMG_5086[1]Alla scoperta della storia, dell’arte e del paesaggio sul più grande lago dell’Italia centrale

Le prime nevicate? Beh, per riscaldarci facciamo un salto indietro. Nel tempo. Ricordate? Quando stavamo provando la #Skoda #Kodjak era ancora estate. Ed era il mese di settembre. Tra l’Umbria e la Toscana. A Gubbio. Splendida location per riflettere sulle ricchezze dell’ambiente naturale, e sulle bellezze dei tempi dell’antica Roma, del medioevo, del rinascimento, che vi si possono ammirare ancora oggi. L’antico foro romano, le mura e la città medioevale. Il Santuario in cima al monte Ingino. Che ottocento corpi luminosi, a Natale, trasformano in un gigantesco albero. Da qualsiasi punto la si osservi, #Gubbio è una perla imperdibile da visitare. E si trova tra molte altre opportunità turistiche. Una di queste è il Lago #Trasimeno. Da qui, poche decine di minuti, e anche dall’autostrada si comincia ad apprezzare la sua estensione. Una profondità limitata, da 2 a 6 metri, e alcune zone costiere palustri lo distinguono da tanti altri laghi. Ma la dolcezza della skyline che lo contorna ripaga ogni nostra attesa. Arrivare fin qui, con la #Skoda #Kodiaq, è un gioco da ragazzi. Un SUV comodo, di dimensioni adatte per le escursioni confortevoli. Facile da guidare perché dotato di tutti gli accorgimenti per la sicurezza attiva e passiva che il Gruppo Volkswagen installa ormai sulla gran parte delle auto di nuova produzione. L’ampia finestratura, e parte del tetto apribile e panoramico in vetro, permettono di godersi il paesaggio che contorna il lago #Trasimeno.

Il lago #Trasimeno

Arriviamo a Castiglione del Lago, per visitare la località principale in riva al lago. Oggi è un promontorio, ma anticamente, questa era la quarta isola del #Trasimeno. Da qui, partono i traghetti per le tre isole da visitare, Isola Maggiore, Isola Minore, privata e disabitata, e Isola Polvese, la più grande. Fanno parte del parco naturale del Trasimeno. Sulle rive del lago si svolse la battaglia di Annibale, tra i Romani e i Cartaginesi. E una decina di km da qui ci sono le città di origine etrusca, Cortona e Chiusi. Nel bacino del Trasimeno nacquero e crearono capolavori Il Perugino e Il Pomarancio. Facciamo un giro intorno al lago, che misura circa 150 km/2 e una circonferenza di 45 km, con il vaporetto. Decidiamo di dedicare all’escursione sul lago almeno un paio di giorni, e sostiamo a Passignano. Al risveglio, ci attende la visita ai castelli, al museo del lago e al Santuario e al Castello di Mongiovino. Ci attendono anche Città della Pieve e Magione. È ancora estate e le giornate sono lunghe. Riprendiamo il nostro tour nell’Italia centrale nella tarda mattinata. E con la Skoda, che è dotata di un buon impianto di climatizzazione, la calura non è un problema.

Obiettivo la Val D’Orcia Bagni San Filippo 

Più precisamente, il monte #Amiata. Meglio ancora, Bagni San Filippo. Un piccolo paesino a mezza costa. Vicino al quale sgorga una delle fonti termali di solfato e carbonato di calcio più ricche d’Europa. Una vasca di grandi dimensioni realizzata in calcare e travertino permette di trarre beneficio da queste acque. Altrettanto, una cascata artificiale. Il beneficio è grande, nonostante la calura, con l’acqua della piscina a quasi 40°. Qualche ora di benessere, ed ecco il migliore relax dopo il fine settimana congressuale. Così decidiamo di visitare un’altra splendida località della Val d’Orcia, dove potremo anche degustare i piatti e i vini di alto pregio della Toscana:

Bagno Vignoni

È l’unica frazione di San Quirico d’Orcia, in Provincia di #Siena, e per la sua vicinanza alla via #Francigena fu conosciuto dai romani come località termale. Infatti, anche qui una fonte termale ha fatto sviluppare la località che è di origini romane: al centro del borgo perfettamente conservato una vasca, di un centinaio di metri di lato. Che nei tempi antichi, e anche più recenti, era utilizzata per la balneazione e per la vita del borgo. Oggi adorna splendidamente questa località. In uno dei fabbricati antichi, forse un’antica cantina, c’è Il #Loggiato. Un ristorante che pur nella location caratteristica e antica, è moderno per la sua capacità di servire piatti tipici di alta qualità, con grande cura della materia prima. Dalla semplice Ribollita, alla selezione dei formaggi servita con i complementi adatti. Anche la selezione dei vini è importante: una vetrina dei Brunelli e Rosso di Montepulciano dell’area. Ormai si è fatto tardi, ma proprio il buio ci consente di apprezzare di più il fascino del borgo. Prima di ripartire però ci concediamo un altro lusso: il pediluvio a cielo aperto sui ruscelli di acqua termale che sgorgano dalla fonte originale e hanno formato il rilievo calcareo sul quale sorte la località. E si tuffano poi a fondovalle. Anche la notte, la skykine della Val d’Orcia, il cielo costellato di stelle e ben visibile grazie all’oscurità, è il corollario migliore a una giornata vissuta intensamente in Val d’Orcia.

#charlieinauto

 

Con #Skoda Kodiaq tra le ricchezze dell’Umbria #testdrive #testroad #traveller

Skoda Passons KodiaqIMG_4562Gubbio palazzo municipaleGubbio teatro e campagnaIMG_4353IMG_4345IMG_4325IMG_4314IMG_4300Skoda Kodiaq autostrada idaIMG_3480IMG_3481Con la Skoda Kodiaq tra i paesaggi e le peculiarità del territorio umbro #testdrive #testroad #traveller

Una gita in pieno caldo canicolare per scoprire le ricchezze di territori ricchi di attrattive

E conoscere la realtà del turismo lento, che cresce attorno alle bellezze del nostro Paese

La giornata è splendida. Apro la finestra e… sorpresa: la Skoda Kodiaq è circondata da una trentina di graziose e curatissime auto d’epoca. Ciascuna delle quali ha un motore scoppiettante ma morbido, appena metallico, che per cilindrata è esattamente un quarto di quello della Skoda Kodiaq. Anche le dimensioni: la lunghezza è la metà del SUV che ci ha portato fino a Gubbio. Se parliamo di potenza poi… E’ un raduno di auto d’epoca monomarca. Guidate da appassionati e personaggi che si ritrovano per vivere assieme il territorio da visitare. Con l’occasione scopro un tipo di turismo nuovo. Almeno per me. Perché è già praticato da centinaia di migliaia di persone. Che amano visitare e conoscere le terre che percorrono da vicino, a contatto diretto con la gente, con i paesaggi, con la natura, con le produzioni locali e i loro produttori. Toccando così con mano le bellezze che compongono ogni regione italiana. Qui, siamo in Umbria. Ma fin qui arrivano pellegrini anche dalla Polonia, dalla Francia, dalla Germania, dalla Spagna.

I ‘cammini’ per chi privilegia sentieri e percorsi tracciati dai pellegrini fin dall’antichità

A piedi. Lungo ‘i cammini’. Riprendendo i percorsi che già nell’antichità conducevano a Roma. Sono sentieri, i cammini, tra i boschi, nelle valli, accanto al greto dei corsi d’acqua, sulla sommità dei colli, fino in cima ai monti, che nascono dalla consuetudine a raggiungere luoghi e siti tuttora intatti, città che contengono tracce e memorie di un grande passato. o eventi ricchi di significato, che hanno lasciato un segno. Sì, ma, e le auto? L’auto, in questo, caso, un SUV comodo, confortevole, elegante, di grossa capienza e dimensioni, ma facile da usare e da collocare anche in spazi limitati, ci permette di raggiungere rapidamente questi luoghi. E altri, perché la zona dove ci troviamo è ricchissima di attrattive.

#Greenaccord organizzazione internazionale della stampa per l’ambiente

L’occasione che ci ha portato qui è la ‘convention’ di Greenaccord, l’organizzazione internazionale dei giornalisti specializzati in tematiche ambientali. Tre giorni intensi di incontri, educational, convegni, per scoprire un territorio fantastico, e capire come comunicarlo al meglio, valorizzarlo, farlo conoscere. Un po’ come il nostro blog, nel quale vi presentiamo le auto del momento, che un domani proverete, utilizzerete anche voi. E che diventeranno consuetudine sulle strade. Breve sintesi: abbiamo superato un viaggio di trasferimento di oltre 500 km in piena estate, comodamente, con tutti i confort, con consumi bassi per le dimensioni della Skoda Kodiaq, che non è più larga di altre. Ma è lunga per trasportare, nella versione attrezzata, fino a 7 persone. Bagagli, famiglia, con uno spazio anche sui sedili posteriori notevole.

Una rete di percorsi a piedi, a cavallo, con un SUV, per esempio intorno a GubbioIMG_4345

Oggi si va a Valfabbrica. Lì si sta consolidando il turismo delle ippovie. Tra Gubbio e Assisi. Che assieme ai cammini rappresenta una rete di percorsi anche fuoristrada. Ne proveremo qualcuno. Perché il nostro SUV va fuoristrada. Senza esagerare con le pretese di duttilità perché ha due ruote motrici, quelle davanti. La cittadina umbra è nota per il palio. E da qui si parte a cavallo verso Gubbio, o Assisi. Ma prima assaggiamo qualche prodotto locale, agli insaccati, ai formaggi, alle carni, all’acqua cotta, alla panzanella… con i vini rossi, il Rosso Conero, il Rosso di Montepulciano, che vengono prodotti a poche decine di km. Adesso è ora di rientrare a Gubbio. Dunque? Prima di un tour nella città medioevale, saliamo sul monte Ingino. Il panorama è fantastico. Lo sguardo si perde lontano. In direzione del Lago Trasimeno, della Toscana, del Lazio. In cima, dove c’è la basilica di Sant’Ubaldo, ci si arriva anche con la funivia salendo a bordo dei cesti che dal centro medioevale scorrono fino ai 908 metri del monte. Che si apprezzano tutti dal terrazzo panoramico, con annesso ristorante. La strada per arrivare qui è d montagna, ma è morbida. Veloce. Tra il bosco e il paesaggio verso la cima. Percorre un pianoro, e sull’altro versante si infila nel bosco. Anche qui Skoda Kodiaq non ci delude. E al confort, alle dotazioni per la sicurezza, l’intrattenimento, unisce una grande versatilità e la qualità di essere guidata quasi in punta di dita. Tanto è equilibrata. E la possibilità di gustarsi panorami come questo come standosene seduti comodamente in salotto. Un salotto da trasportare ovunque: non male no!?

#charlieinauto

(3 segue)

#Testdrive #Testroad #Skoda Kodiaq / Un SUV comodo di grandi dimensioni camuffato da auto normale

Consumi limitati e grande confort di marcia e interno sulle grandi percorrenzeCHARLIEINAUTO TIGUAN Lignano city 203_albero-di-natale-piu-grande-del-mondoIMG_4186 IMG_4248 IMG_4242 IMG_4191 IMG_4201 Skoda Passons Kodiaq IMG_4211 IMG_4241 IMG_4235 IMG_4252 IMG_4257 Skoda Kodiaq autostrada ida IMG_4264 Skoda Kodiaq grill IMG_4288 IMG_4291 IMG_4298 IMG_4300 IMG_4306 IMG_4314 IMG_4322 IMG_4325 IMG_4356 Gubbio teatri romano 2

Un motore morbido con prestazioni appaganti nonostante la lunghezza della vettura di grande capienza

Una macchina comoda per un lungo viaggio. Beh, ci è andata bene e l’abbiamo trovata. Lungo, nel senso che comunque cinque ore prevalentemente di autostrada, in settembre, in piena estate, possono diventare da un momento all’altro un banco di prova serio per qualsiasi tipo di auto. Una riprova di questi imprevisti, fortunatamente, l’abbiamo avuta. Ma nella corsia opposta. Stavamo percorrendo l’autostrada Adriatica, verso Sud, quando, all’altezza di Misano Adriatico, poco dopo l’autodromo, scorgiamo sulla sinistra un camion con le ruote all’aria. Poi, avremmo saputo che il camionista fortunatamente non si era fatto gran che. Ma da quel punto, per quasi 25 km abbiamo sfilato in senso contrario la coda di auto, su tre corsie autostradali, conseguenza dell’incidente. Vabbè, direte… in coda, e quindi? Certo, era nell’altro senso di marcia. Ma se fosse capitata a noi la coda? Erano le 20, e fuori dalla nostra Skoda Kodiaq c’erano 36 gradi, assieme alla conseguente nuvola di afa. Kodiaq, in condizioni estreme per le nosgtre abituvdini, ha confermato la qualità dell’impianto di condizionamento. Che ha mantenuto il confort per tutto il percorso, sia per il conducente che per i trasportati. Fino a Fano (sembra un gioco di parole).

Una sosta di ristoro a Fano: una delle capitali del pesce adriatico

Alle 21.30, faceva un po’ meno caldo, e bisognava mettere qualche cosa sotto i denti. Così, usciamo dall’autostrada, e troviamo l’indicazione: Taverna del ghiottone. Un nome intrigante, e chissà cosa ci nasconde!? Ma il sesto senso del cronista agricolo ed enogastronomico ci spingeva a ritrovare la cucina marchigiana. Che peraltro già ben conosciamo, sia quella stellata, che quella rivierasca di pesce. E la Taverna del ghiottone, ricavata in un vecchio fabbricato rurale a due passi dall’autostrada, ma anche dal centro, e dal porto, ha confermato di essere un buon riferimento per la cucina tradizionale, di mare. Con un ottimo rapporto prezzo qualità. Ora, dopo un Verdicchio, bianco, anche se asprino, tendente al verde, con il tipico sentore di legno fresco appena accennato, e un Rosso Conero, che ci tenevo a riassaggiare perché lo avevo bevuto anni prima assieme all’amico biologo di Linea Verde e Linea Blu su Rai 1, Corrado Piccinetti, e al responsabile della promozione enogastronomica delle Marche, Flavio Cerioni, bisogna ripartire. Direzione: Gubbio.

Proseguiamo nella notte in tutta sicuerzza e confort verso l’Italia centrale

Anche se le giornate sono ancora lunghe, ormai è notte fonda, e non conosco bene questo percorso. Lasciata l’Adriatica dirigiamo verso Urbino. Su una statale di grande percorrenza. L’elettronica Skoda di matrice Volkswagen ci viene incontro e ci permette di guidare in totale relax. Anche troppo, direi… Ed è bene, specialmente di notte, non farsi prendere la mano. A ogni buon conto, visto che ho guidato già a lungo, attivo il cruise control per non faticare ad assecondare il limite di velocità. Su una strada che, anche perchè essendo sconosciuta, e di notte, impone comunque di guidare. Fari abbaglianti in automatico, ausilio alla guida acceso. Tutt ok per procedere. Il motore di Kodiaq è morbido e docile. E anima questa vettura, lunga rispetto agli altri SUV, capace di ospitare fino a sette seggiolini e trasportare altrettante persone, conducente compreso, con la giusta serenità. Alla guida è docile. Anche qualora dovesse comparire, nella notte, qualche imprevisto. La frenata é  sicura. Le ruote di grandi dimensioni e la guida alta trasmettono sicurezza sua al conducente che ai passeggeri. Così, ci lasciamo trasportare senza incertezze verso l’Umbria. È notte.

L’arrivo a Gubbio con una skyline fantastica

Intuiamo i dolci colli che avevamo visto altre volte di giorno e che scruteremo domani. Ecco il monte Ingino, che a Natale viene illuminato con l’albero natalizio più grande del mondo grazie a fari che imitano gigantesche lampadine. E sotto il fantastico scenario della città antica, illuminata in modo suggestivo. Che ci introduce alle bellezze che vedremo domani. Andiamo a riposare, è davvero tardi. Un’occhiata ai consumi: 2000 cc, TDI diesel, 150 CV che ha fatto 18/19 km/l. Siamo ancora abituati al vecchio sistema di conteggio dei consumi. Kodiaq, con il suo cambio automatico DSG Volkswagen a sette marce, ha perfettamente capito che cosa le chiedevamo. Quindi? Fin qui certamente promossa: un’auto di queste dimensioni, con consumi da utilitaria, è certo uno dei risultati della ricerca della Casa tedesca. Ora di corsa a dormire. Ci attende un congresso di Greenaccord, l’organizzione internazionale dei giornalisti dell’ambiente organizzato dalla Conferenza episcopale italiana. E tante visite nell’area.                            #charlieinauto

(2-segue)

#Testdrive#Skoda Kodiaq un grande SUV sulle rampe di Tremosine per ammirare il lago di #Garda si guida come una utilitaria

Progettazione, struttura, elettronica, assetto, guida assistita: tutto per farvi sentire sicuri su tutti i percorsi

#Testroad sui grandi laghi italiani: sul #Garda la #Forra di #Tremosine

Pensate che saltiamo di palo in frasca? Innanzitutto è per non tediarvi. Poi, perché con il caldo un bel SUV spazioso ci vuole per esplorare l’Italia. Per poter raggiungere comodamente siti di rara bellezza. Ricordate, in primavera la prova della #Skoda Fabia Twin color. Ora proviamo un’auto della Casa boema molto più grande. A prima vista può sembrare un SUV come altri, aggressivo ma nel contempo morbido. Certamente capiente. Visto di fronte richiama come dimensioni altri veicoli della sua categoria. Presenta rifiniture accurate. Cerchi di grande diametro… Ma quando l’abbiamo avvicinato, abbiamo subito apprezzato una delle sue qualità: è davvero grande! Lunghezza 4,70 m. Vista di lato se ne apprezzano le sue dimensioni. Non è troppo larga per poter viaggiare bene anche nei percorsi tortuosi, è alta, anche da terra, ma quanto serve. Avviciniamo la chiave alla porta. Si sblocca. Saliamo: interni accurati. Di buon livello. Sedili avvolgenti. Ci assestiamo al posto di guida. Guardiamo lo specchietto e …acc. Alle nostre spalle la macchina sembra non finire più. Come al solito, chi l’ha scelta per noi voleva stupirci con gli effetti speciali. Mi giro a guardare il mio passeggero sui sedili posteriori. È davvero distante, si perde alle mie spalle, ma sta comodissimo. Infatti, la versione a sette posti ha i sedili posteriori contrapposti, come in salotto.

Il SUV di punta del casa boema con grandi spazi e ottime prestazioni

Bene, sveliamo che si tratta di un SUV di una Casa dell’ex Est europeo. Il primo di grosse dimensioni della casa boema, che nel matrimonio con #Volkswagen ha fatto un sensibile salto di qualità. È la seconda #Skoda che proviamo quest’anno. Siamo passati dalla piccola-grande Fabia, ricordate, quella con motore da 1000 cc tre cilindri a benzina, alla Kodiaq. Prende il nome da un’isola del Canada che a sua volta dà il nome a una delle varietà di orsi più grande. Il nostro #testdrive – #testroad questa volta sarà davvero lungo e appagante. Sempre su strade nervose o spettacolari, ma anche sulle lunghe percorrenze. Lungo, lungo, lungo: un aggettivo che ci viene da ripetere spesso per un’auto così. Questa versione monta le ruote da 18’. Ma c’è anche quella con le ruote da 19’: ancora più alta. Ma già questa versione da bordo ci trasmette sicurezza e ci assicura il controllo della strada.

Il #LagodiGarda splendido anche nel bresciano

Dunque, siamo a Verona. Questa volta non per il Vinitaly. Né per Fieracavalli: non è stagione. Da qui cerchiamo un #lungolago. Così riprendiamo le nostre escursioni sulla splendida realtà dei laghi italiani. Per farlo, questa volta la prendiamo un po’ alla larga. Perché abbiamo un obiettivo ben preciso:  il #LagodiGarda . Già visto, direte. Eh no! Abbiamo una meta ben precisa. Mio cugino e mio zio mi hanno dato una dritta che si rivelerà azzeccata: Tremosine. Un paesino spettacolare nel bresciano, ricavato sopra al lago. Anche se mi trovo nella zona di Verona Sud-Sommacampagna, per accelerare i tempi conviene riprendere la A4 verso Brescia. Poi imboccare la Brennero e risalire fino ad Ala. Quanto basta per cominciare a prendere mano con i comandi, con le prestazioni dell’auto, 2000 da 150 cv, cambio automatico DSG.

Comoda nelle lunghe percorrenze

E recepire che viaggiare anche in autostrada con questa macchina, è una comodità. Manco a dirlo, Kodiaq è dotata di tutti gli accorgimenti e accessori VW. Anticipati sulla sorprendente Skoda Fabia bicolore, che per onorare la destinazione friulana mi era stata affidata di colore bianco con il tetto nero. E confermati sulla #VW #Tiguan. Con la quale abbiamo fatto un fantastico tour dell’Isola d’Elba. Cruise control intelligente, sistema di telecamera a 360 gradi, front assist e cruise control adattivo, assistenza alla guida adattiva rispetto al movimento dei mezzi che incontriamo sul percorso, lane assist per seguire la strada anche con scarsa visibilità, drive alert per scongiurare incidenti da stanchezza, traffic jam assist, che mantiene la velocità di crociera in condizioni di traffico. E perfino l’emergency assist che arresta l’auto in caso di malore e attiva l’allarme. Un buon impianto per la radio e la musica. Un’ottima interconnessione con cellulari e media. Ciò che appaga davvero è la comodità e la silenziosità di marcia. E il consumo? Primo test, sull’autostrada, dà la bandierina verde alla nostra guida. Anche Kodiaq è dotata del ‘giochino’ sul display che ci premia con un punteggio se riusciamo a guidarla in modo da ottimizzare prestazioni e consumi.

Consumi contenuti e in linea con le aspettative per un’auto di queste dimensioni

Risultato: in autostrada consuma meno di una berlina. Frattanto, accanto a noi scorrono i primi vigneti prevalentemente a Pinot nero, a Traminer. A vitigni eroici aggrappati a terreni dove c’è caldo di giorno, gelo la notte. Rientriamo verso il Garda. Ala, poi la splendida Riva del Garda. La sosta è d’obbligo. Nel porticciolo, sull’isola, nel centro della cittadina affollato di turisti. Il tempo però scorre. Quindi ripartiamo tenendo il lago a sinistra. Ovvero stiamo scendendo verso Gardone. Dopo avere visto sfilare accanto scorci di lago davvero suggestivi, ecco le indicazioni che ci fanno inerpicare sulla montagna che sovrasta il lago. Curve, rampe, tratti in falsopiano, salite più ripide, finchè arriviamo sul belvedere che ci avevano annunciato: il paesaggio è splendido.

Davvero maneggevole e sicura in montagna

E la Skoda Kodiaq? Sapete perché non ve ne stavo parlando? Perché mi ero dimenticato di guidarla. I tecnicismi di ausilio, sommati alla grande maneggevolezza dell’auto, la prontezza della risposta alle nostre sollecitazioni, ci hanno fatto sentire come alla guida di una utilitaria. Quindi? Promossa anche in montagna. Ops! È ora di cena. Nella piazzetta di Tremosine, accanto a una bella fontana tradizionale c’è il ristorante panoramico: a fondovalle si vede il lago. È proprio a cena, tra piatti al tartufo nero del posto e selvaggina, che ci suggeriscono di scendere per la Forra di Tremosine. Fatta!

La Forra di Tremosine

Ci infiliamo tra le rocce in una gola che anche di notte ha un fascino particolare. In alcuni tratti acuito da una illuminazione dedicata. La gola si stringe. Ma si stringe davvero. Tanto che c’è bisogno di un semaforo per consentire il transito sui due sensi. Che, di giorno, con la presenza di curiosi e turisti, è meglio evitare. Scopriamo che c’è addirittura un bar-ristorante in mezzo alla gola. Poi la montagna si apre, e riscorgiamo il lago dall’alto. Splendido. E la strada? Si stringe ancora, e addirittura è delimitata da muretti di pietra che la rendono ancor più angusta. Almeno così ci sembra dall’alto della Skoda Kodiaq. Ma l’impressione è determinata dalle dimensioni, perché la guida è sempre stata agevole, senza incertezze, come se stessimo portando un SUV ben più corto di questa Skoda che per dimensioni ci ricorda la VW Tuareg. Tanto che i passeggeri non si sono minimamente lamentati del percorso tortuoso. Viaggiamo sul lungolago, finchè arriviamo a #Gargnano. Ci si accende una lampadina: la #Centomiglia del Garda. Quindi scendiamo al porticciolo. La regata si correrà tra una decina di giorni, e sugli invasi sono già prone alcunte delle barche sfidanti. Da questa piazzetta si è sviluppata una parte della storia della vela italiana, e non solo, che ha influenzato anche lo sviluppo della marineria lignanese. Da qui arrivavano infatti Condor 50, Condor Nonsisamai, Uragan, le barche che hanno fatto la storia della vela adriatica, portando i velisti di #Lignano Sabbiadoro a vincere alla Barcolana, alla Rimini-Corfù-Rimini, alla 500 x 2, e altri ancora. E ora? Andiamo a nanna. Ne riparliamo nella prossima puntata.                                 #charlieinauto

(1-segue)IMG_3729 Skoda Kd Vw IMG_3478 IMG_3482 IMG_3494 IMG_3504 IMG_3505 IMG_3517 IMG_3526 IMG_3532 IMG_3533 IMG_3547 IMG_3551 IMG_3555 IMG_3567 IMG_3569 IMG_3571 IMG_3574 IMG_3588 IMG_3591 IMG_3646 IMG_3648 IMG_3651 IMG_3656 IMG_3659 IMG_3685 IMG_3689 IMG_3693 IMG_3704 IMG_3706 IMG_3713 IMG_3715 IMG_3717 IMG_3723