Nuova #Subaru #Impreza #testdrive sulla prima neve dell’anno

IMG_68921 IMG_68371 IMG_67241 IMG_67221 IMG_68411 IMG_6843 IMG_6845 IMG_6842 IMG_68481 IMG_684911 IMG_68531 IMG_68321E’ arrivata un po’ tardi? No, è arrivata al mare

Il sistema Symmetrical AIMG_68941 IMG_68611 IMG_6864 IMG_68841IMG_68961WD sull’auto che nei rally ha vinto tutto e si propone nella versione superaccessoriata per le famiglie

Avete mai sognato di poter vedere un paesaggio, marino, trasformarsi per mettere in mostra le diverse attrattive che presenta nelle quattro stagioni? In realtà sono pochi i luoghi nei quali ci si può permettere questa fortuna. Uno di questi è Lignano Sabbiadoro. Una lunga spiaggia dorata, che oltre sessant’anni fa ha fatto innamorare anche Ernest Hemingway, definendola ‘la Florida d’Europa’. Tanto verde che è resistito alla urbanizzazione e rappresenta ancora il ‘polmone’ naturale di questa penisola a forma di ala di gabbiano protesa verso sudest, ultima propaggine della #RivieraFriulana. L’acqua, che sotto forma di mare Adriatico a sud, e di Laguna di Marano a est e a nord. Sullo sfondo un fantastico anello di montagne che va dai primi rilievi delle isole quarnerine fino, nelle giornate rese terse dalla bora, al monte Tomba, sopra a Bassano del Grappa, sottolineate dalla fascia bianca della neve.

La neve. Ecco l’elemento raro, al mare.

Ma qui accade quasi una volta l’anno. Quando al passaggio di una perturbazione che fa soffiare il caldo e umido scirocco si sovrappongono le gelide raffiche della bora. Allora fiocca la neve. Lo scorso anno era successo un mese prima, a metà gennaio, quando ho provato la prima auto di #Charlieinauto. Era a trazione posteriore… Uno spettacolo! Stavolta, è capitato a fine febbraio. E il #testdrive si sposta su una 4×4. Anzi, su una Symmetrical AWD, per emozioni nuove. E per provare una trazione integrale avanzata. Chi è informato sulle auto delle ultime generazioni, ha indovinato che sto parlando di un’auto giapponese. E della grande esperienza nel fuoristrada, sulle strade di scarsa aderenza, nei rallies, qual è quella che vanta la Subaru. La Casa delle Pleiadi ha esteso i dispositivi di sicurezza passiva e attiva sull’intera gamma di produzione. Inserendola di serie su tutti i modelli. Così, dopo avere apprezzato le doti stradali, su neve e ghiaccio, su sterrato, il confort, la spaziosità della Nuova Forester,

stavolta saliamo su un mito dei rallysti: l’Impreza.

Quanti rally ha vinto? In tutte le condizioni. Allora, dalla scorsa puntata, vi ho spiegato che con la trazione integrale occorre tenere il muso dell’auto puntato all’interno, o alla corda della curva se si è veloci, e non togliere il piede dall’acceleratore, per nessun motivo. Sempre che la strada sua libera, ovviamente. Altrimenti occorrerà scegliere la traiettoria migliore per proseguire senza combinare guai. Quindi, tutto intorno la strada è bianca di neve. E allora? Cerchiamo una rotonda in una zona deserta, e proviamo. Anche l’Impreza dispone del sistema

Symmetrical che scarica la potenza in modo differenziato su ciascuna ruota.

A seconda di come la centralina decide sia più conveniente per favorire la massima tenuta di strada. In ogni condizione. E soprattutto sulla neve. Volete fare numeri al volante della #Subaru #Impreza? Scordatevelo. A meno che non escludiate tutti i controlli elettronici con i pulsantini sistemati sul cruscotto, sotto e a sinistra del volante. Come nella gran parte delle vetture d’oggi. Rifacciamo la stessa prova su una rotonda sulla quale non è ancora nevicato. Con il cambio automatico a sei marce, questo motore boxer alleggerito di 12 kg aspirato, a benzina, di 1600 cc e 114 CV, trascina con decisione l’auto. La scocca irrigidita e le barre anti torsione fissate alla scocca e non alle sospensioni con una altezza ancor più ridotta da terra assicurano una più marcata assenza di rollio, stabilità e tenuta di strada.  

L’Impreza rimane incollata.

Proviamo a schiacciare l’acceleratore a fondo, e a stringere la curva. Ma la deriva è quasi nulla. E la traiettoria è proprio quella che le chiediamo, anche forzando la mano, e l’andatura. Ovviamente, con la neve che ricopre l’asfalto, le linee della carreggiata non si possono vedere. Dunque, non le vede nemmeno il sistema Eyesight. Che, nel trasferimento in autostrada ci aveva concesso una guida in completo relax. Leggendo le linee della carreggiata, mantenendo la velocità impostata e rallentando da sola, all’occorrenza, in vista di auto o mezzi che erano più lenti della nostra Impreza. I consumi? Se non esageriamo, nella norma, e anche più bassi. Il posto di guida dell’Impreza sembra la cabina di pilotaggio di un aereo: molto suggestivo, con lo schermo centrale, il display più piccolo in alto al centro del cruscotto, e il ripetitore tra gli orologi dietro al volante che presentano uno sfondo azzurro intenso con le stelline delle Pleiadi che si affacciano tra i comandi touch e le informazioni. Tra le quali la visualizzazione in tempo reale della distribuzione della potenza alle ruote, il rendimento ideale, l’econometro, il ripetitore dei segnali di velocità. E i sistemi multimediali? Sono disponibili le App Apple Car Play per Iphone e Android. Ma ne parliamo la prossima volta.

#charlieinauto/74

 

AMG GLA #Testdrive SUV compatto Mercedes

IMG_9062IMG_8991IMG_9002IMG_8999IMG_9019IMG_9038IMG_9039IMG_9048AMG Gla 45 2017

Le emozioni di un #testdriver quando si afferra alla predella del treno che passa …in corsa

Se la incrociate per strada non sfidatela: perdereste il confronto

Un po’ di edonismo per introdurre un #test emozionante anche per un ‘vecchio rallysta’

Di macchine sportive ne ho guidate diverse. Dalla metà degli anni ’70 in poi. Per gran parte della mia vita l’auto l’ho però considerata come un mezzo, uno strumento. Non tanto come una meta, o uno status simbol. Scegliendo, per me, auto confortevoli, spaziose, da turismo veloce, o semplici utilitarie, magari un po’ particolari. A seconda delle esigenze che la quotidianità mi prospettava. Ma, quando mi è capitata l’occasione, una bella sgasata non l’ho mai disdegnata. Con una Porsche anni ’80, con la Mercedes 250, con l’Opel Kadett Gte, con la Lancia Stratos, con la Delta S4 (muletto), con una Audi TT allestita da rally che fungeva da apripista, con la Fiat 500 Abarth… Ma senza farne una malattia. Tutto questo, senza abbandonare le occasioni per scrivere del mondo dei motori. Che non è il mio mestiere principale. Un settore, nel quale è nata la mia passione per il giornalismo con le prime trasmissioni specializzate, ancora all’epoca delle ‘radio pirata’…

Saper cogliere il treno quando passa vicino

Questo, solo per dire che però, quando capita l’occasione giusta, è bene saperla cogliere. Ma può capitare quando meno te l’aspetti. Nella vita, ciò può succedere per qualsiasi vostro interesse, per qualsiasi passione amiate sviluppare. Per i sentimenti, le emozioni… Beh, forse sto esagerando, non credete? O forse no. Perché quello che mi è successo tra capo e collo, ve lo voglio proprio raccontare, perché ne vale la pena. Mi è successo qualcosa che vediamo capitare, non sempre, alla televisione. Ai colleghi Jeremy Parsons, in Gran Bretagna, o Guido Meda, in Italia, in #TopGear: saltare a bordo di una delle auto più potenti del momento, e del mondo.

I 50 anni di #AMG in #Friuli sulle #Supercar

L’occasione mi è stata fornita da un educational con il quale AMG celebrava, a Udine per il Nordest, il suo cinquantennale. Così, assieme ai colleghi dell’automotive di tutta Italia, dopo un briefing da parte dei titolari dell’Autostar e del Pr di #AMG, Vadim Odinzoff, abbiamo provato alcune delle splendide auto che comunemente chiamiamo Mercedes Benz, ma che al loro passaggio fanno girare la testa a tutti, grandi e piccini, maschi e femmine. Dall’auto che scorgiamo in Tv, o sui circuiti, la SL Roadster, mentre fa da Safety Car alle vetture di F1, e dispone di 585 CV, a una comoda SW dotata di 486 CV. Veri aeroplani…

Adesso viene il bello…

Ma il bello doveva ancora venire. Ad alcuni di noi gli organizzatori dell’AMG avevano promesso un giro in maggior libertà: della serie ti affido l’auto e me la riporti quando puoi in officina, perché domani serve per la prova ad altri colleghi. Fai la strada che vuoi. Ma poi ritorna lì. “Banale”! Direte. Eh no. Non è proprio così. Sapere che vi stanno per affidare un bolide da 400 CV, o più, circa, per farne, anche se per questa volta per un tempo limitato, magari non ci pensate sul momento, ma può diventare imbarazzante.

Nervosismo da attesa e imbarazzo, come accade agli innamorati

Mentre attendete, magari trasportati da altri colleghi, vi cominciate a chiedere quale sarà. Perché dovrete adattare la vostra guida a una cosa completamente diversa da ciò cui siete abituati. E in base a ‘che cos’è’ dovrete scegliere il percorso migliore, per fare bella figura con chi ve l’ha affidata, ma anche con Voi, che leggete questo blog. Ma visto il livello dei mezzi a disposizione, anche verso i passanti e gli automobilisti che, e se, incrocerete. 400-oltre 500 CV… Ci vorrebbe una pista.

L’autodromo di Bordano (Ud)

Se avessero realizzato l’autodromo a Bordano, anni ’80, per la promozione del quale realizzai una bella brochure per la Camera di commercio di Udine e la Regione, il problema non si porrebbe. Una pista ce l’abbiamo: nella #RivieraFriulana. A Precenicco c’è il Kartdromo, che è anche circuito per formule minori. Ma è troppo lento e guidato. Poi… avrei tutti gli occhi puntati addosso. Visitiamo #Dinamica.

#Dinamica a Gorizia produce le fibre per i sedili anche della #supercar

È l’azienda della famiglia Terraneo, che dall’impasto ricavato dalle bottiglie di plastica e dalle T-shirt usate produce una fibra tessile dalle caratteristiche elevate e di qualità. Che ha preso il posto dell’Alcantara nelle auto di lusso. E che riveste anche i sedili della già mitica #Mercedes-AMG Project ONE, presentata da Luis #Hamilton al #Salone di #Francoforte. Le fibre sono tinte con materiali ecologici, ad acqua. Quindi, lo stabilimento, è ecosostenibile. Dopo una simpatica colazione all’azienda Castelvecchio, sul monte San Michele, di proprietà dei Terraneo che producono un’ottima Malvasia, e un morbido Terrano, accompagnamo all’aeroporto alcuni dei colleghi che dovevano rientrare a Roma e a Milano. Poi, nel parcheggio, avviene lo scambio: io ti do le chiavi di una di queste ‘bellezze rombanti’ e tu mi dici che cosa te ne pare. E magari, lo scrivi. Bene: la SW l’avevo già provata. La SL anche. Magari avrei avuto più libertà di manovra, ma l’istinto del ‘vecchio cronista di campagna’ mi spinge sull’oggetto più easy.

#charlieinauto

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#FiatTipo 5p: #Testdrive nella #RivieraFriulana di un’auto media compatta e completa

IMG_7429 IMG_7046 IMG_7060 IMG_7061 IMG_7072 IMG_7064La nuova serie di una delle auto più riuscite della #Fiat prodotta da #FCA si piazza subito tra i modelli di successo in Italia e all’estero

Consumi adeguati alle aspettative, confort e dotazioni da gamma alta

L’ho vista passare di sfuggita in città, a Udine, probabilmente guidata da qualche venditore della #Fiat. E mi aveva incuriosito. Finora non era stata spinta sul mercato delle vendite. Non erano state lanciate offerte e non ne avevo notato la pubblicità o recensioni sui media. Poi, ecco l’occasione per provarla. Avevo sentito parlare di un’auto completa, compatta ma spaziosa, con un buon rapporto qualità-prezzo e dunque accessibile a un pubblico più vasto. La prima Tipo della nuova serie a uscire era stata la berlina a tre volumi. A dire il vero non mi aveva convinto molto la coda, che la trovavo non coerente rispetto al muso aggressivo e proteso in avanti. Da una Tipo mi aspettavo altro. Perchè, come tanti, alla fine degli anni ’80 e inizi anni ’90 l’avevo avuta anch’io. Prima una 1400 cc. Poi la Digit 1600, con il motore grintoso e il cruscotto digitale, il primo per la #Fiat. Stabilità, volumi interni generosi, buone prestazioni e consumi. Quindi, dalla Tipo 5 porte che è arrivata di recente, mi aspettavo questo. E linee morbide. In effetti, la 5 porte ha una coda importante ma elegante. Il primo test che le chiediamo è la solita prova-autostrada: circa 400 km. Prendiamo dimestichezza con i comandi e con il posto di guida. I sedili sono comodi e avvolgenti. Dispongono di tutte le regolazioni necessarie. Il cruscotto è zeppo di comandi e di accessori. E scopriamo che ha proprio tutto quello che serve e che abitualmente troviamo su una vettura di categoria superiore. Attacchiamo il cruise control, lo piazziamo sui 125 km/h, effettivi e controllati con il navigatore del cellulare, e via. L’approccio è quello che offre una vettura stabile e confortevole. Con una buona visibilità interna. L’impianto radio è di buona qualità. E consente di scaricare musica dalla chiavetta, dall’Ipod, dal cellulare che si interfaccia sia via bluetoot che con il suo cavo di connessione. Un paio di soste caffè e ‘tecniche’ al grill, e per recuperare raggiungiamo la velocità limite consentita in autostrada. La rumorosità non aumenta nonostante ci abbiano montato le ruote invernali. Ebbene, ciononostante, il computer di bordo ci indicherà una media di consumo di oltre 18/km con un litro di gasolio. Anche questo diesel 1600 Fiat da 120 HP è ben valorizzato. In aiuto viene poi l’aerodinamica dell’auto, che ha il muso aereodinamico, arrotondato, e grintoso. Prima di rincasare facciamo un paio di test di tenuta e assetto sulle rotonde e i rondò, dove si può fare senza correre rischi o farli correre a nessuno. E la Tipo rimane attaccata all’asfalto. L’equilibrio tra la trazione anteriore e la coppia che parte dal basso ne fanno un’auto sicura, giovane, ma adatta a tutte le esigenze. Anche di carico. E … lo vedremo la prossima volta.                      #charlieinauto

#Subaru XV: su una delle più belle salite alpine per provare un cross over confortevole e sicuro

Subaru XV Lignano lagunaIMG_6820Subaru XV velocitaSubaru XV sal neve alberiSubaru XV panorama da PiancavalloSubaru XV pianc pasticccSubaru XV salita montiSubaru XV bivio CastaldiaSbaru XV strada asfalto neveSUbaru Xv nella neveUna buona potenza e una tenuta impeccabile fanno di #Subaru XV un’auto per il turismo in montagna anche fuoristrada

Arriva la primavera, e il tempo è ideale per le scampagnate. In particolare se disponiamo di un mezzo adatto per poter raggiungere qualsiasi tipo di meta. Vista la stagione dolce, è auspicabile che sia anche comodo per i trasferimenti. Noi l’abbiamo trovato: la #Subaru XV. La sua stabilità, le ruote di giuste dimensioni, la distribuzione dei pesi ideale per favorire la stabilità assicurata dal baricentro bassissimo rispetto alle altre auto, grazie al motore boxer a cilindri contrapposti, ci permettono di compiere spostamenti anche lunghi senza risentire del viaggio. Gli interni comodi e adeguatamente rifini ti, i sedili con un buon livello di confort, ma capaci di trattenervi nella vostra posizione anche nella guida veloce o sullo sconnesso, la possibilità di regolare la postura e la posizione sul sedile di guida elettricamente, per individuare facilmente la seduta migliore: sono gli premesse migliori per …una gita in montagna. Stavolta la prova la facciamo sulle strade che conosciamo bene: dalla Riviera friulana andremo al Piancavallo, sul monte Cavallo, la montagna che sovrasta la città di Pordenone. Al Piancavallo si scia. Quindi, forse, c’è ancora la neve. Per caso ci affidiamo a uno dei nostri cellulari, e tracciamo il percorso su Waze, uno dei navigatori social più popolari.

Dalla #Rivierafriulana al #Piancavallo

E scopriamo che …da Lignano Sabbiadoro a Piancavallo ci arriviamo in …meno di un’ora. Perché ci indica il percorso in autostrada da Latisana a Sacile Ovest. Quindi le strade a monte di Aviano e la pedemontana pordenonese. Quindi, finalmente, c’è la salita: qualche rampa ripida, il misto, i tornanti, il misto veloce… Una vera e propria cronoscalata. Che è stata una delle speciali del rally internazionale del Piancavallo, nel quale all’epoca ho corso, ma del quale ho anche seguito per anni, dall’inizio, l’ufficio stampa. Ma è stata anche, e lo sarà quest’anno, una delle strade più amate dai ciclisti del Giro d’Italia. Vediamo un po’… il cambio è a cloche, morbido, preciso, rapido. Sei marce, ma in salita non arriveremo alla sesta. Eccetto, che in un tratto misto veloce in falsopiano. Lo spunto in salita è quello che serve. Un buon tiro ai bassi per un motore diesel turbo 2000 DOHC 16 valvole da 150 HP. Così, all’uscita dai tornanti siamo a posto. E riprendiamo la salita senza perdere il ritmo. In quelli più stretti la macchina sale senza farci notare la pendenza. Anche per i passeggeri, il confort è buono. Grazie al motore boxer a cilindri contrapposti brevettato dalla Subaru. E se dovessimo frenare? La Subaru XV è precisa, decisa, sicura. Sbuchiamo nella parte alta della salita, a bivio Castaldia, dove, per chi ci va o ci andrà, ci sono i ripetitori delle Tv.

Uno scenario incomparabile

Da qui lo spettacolo è splendido: si vede anche il mare all’orizzonte, dalla laguna di Marano, a Lignano, alla laguna di Venezia. Dall’altro lato il monte Cavallo che è: bianco! Evviva! Allora su c’è la neve. Facciamo un pezzo del percorso sotto costa esposto al panorama, per goderci un paesaggio d’alta montagna, a meno di mezz’ora dalla città. Qui non ci passa quasi mai nessuno. Così proviamo ancora il fascino della trazione integrale della Subaru XV. Che non si sposta da dove laSUbaru XV tetto chiuso panorama SUbaru XV prima neveSubaru XV Aviano induciamo ad andare. La ripartizione della trazione, sistema Symmetrical ce lo indica anche il computerino di bordo attraverso il grande schermo centrale e la ripetizione tra i due orologi del cruscotto, è del 60 per cento sulle ruote anteriori, il restante 40 su quelle posteriori.

I sistemi di sicurezza attiva di #Subaru XV

Ma, all’occorrenza, la centralina cambia tutto e decide, anche, di dare tutta la potenza a una sola ruota, oppure di escluderla dalla trazione. Non solo, ma c’è anche il sistema VDC, controllo della dinamica del veicolo: agisce sulla distribuzione della coppia, sull’erogazione del motore e sul freno di ciascuna ruota. Così, se si accorge che la vettura non segue la direzione impostata dal guidatore, agisce su tali fattori e vi asseconda nella guida. Tale sistema è disinseribile se volete essere i soli padroni del mezzo. Incuriositi da questo saliamo sul pianoro che è appunto il Piancavallo. Sovrastato dalle piste da sci. Su una di queste avevamo provato, senza la neve, la nostra prima Subaru 4×4 assieme a Maurizio ‘Iccio’ Perissinot, allora navigatore ufficiale Lancia, come nostro coequipier. Prima in salita, e fin qui… poi, in discesa, con la coda che tendeva ad alzarsi da terra per la pendenza. Ma bastava dare gas per riprendere il controllo di quella prima Subaru 4×4. Era il 1984.

#charlieinauto