#Testroad sui grandi #laghiitaliani : il #lago costiero di #Varano

Lungo trasferimento per il test dei consumi #testdrive #Volkswagen #Golf Variant TGI

#Bifuel a gas metano e benzina riduce a meno di un terzo i costi di carburante

Eravamo rimasti a una sensazione di stupore. Non sapevo che un’auto byfuel, potesse presentare le stesse prestazioni sia nella combustione a benzina che in quella a gas metano. E invece è proprio così. La Golf Variant TGI si comporta proprio così. Facciamo una prova: con il pieno 1100 km di autonomia. Così partiamo per un viaggio lungo la Penisola. Ci aspettano oltre 800 km di strade, per gran parte autostrade. Se saremo fortunati, muovendoci nella tarda mattinata, dovremmo riuscire a evitare code e ingorghi, che nella stagione primaverile sono sempre in agguato. Ci spostiamo al sud. Verso la Puglia. Un clima temperato, non caldissimo, dovrebbe favorire le performance della nostra auto. In particolare nel rifornimento, il gas metano risente della temperatura esterna. La differenza non è sensibile, e l’economia dei consumi farà la differenza. Abbiamo pensato di illustrarvi quanto può essere economico viaggiare con quest’auto. Così ‘lasciamo fare a lei’: cruise control impostato sui 125 km/h, che saranno circa 120 km/h effettivi. Il viaggio scorre regolarmente, salvo un paio di soste di ristoro.

La posizione di guida è comoda, e comodi, sui sedili della Golf Variant, stanno anche i due passeggeri.

Ai quali aggiungiamo i bagagli di tutti e tre. In poche parole, l’auto è carica. Che cosa cambia nell’assetto e nella tenuta di strada? Praticamente nulla. Anzi. Sembra quasi che sia questo il suo status abituale. L’avevamo verificato già in passato sul modello precedente di quest’auto, a benzina. Non che ‘a vuoto’ l’auto non renda o non trasmetta sicurezza. Ma, carica, è ancor più ben piantata. Diamo un paio di accelerate per capire come va, e la risposta della Golf Variant TGI è sempre brillante. Dopo 400 km siamo sul Gargano, nelle Marche.

Non ce ne eravamo accorti,

ma siamo passati, anche se l’auto ci aveva avvisati con messaggi sui display, centrale e sul cruscotto, dal gas alla benzina. Ce lo ricorda lo strumento del serbatoio del gas, che è a zero. Nel frattempo, il navigatore nel display centrale che ricorda che abbiamo esaurito il gas e chiede se desideriamo raggiungere uno dei distributori più vicini. Non ci resta che dirgli di sì. Ne scegliamo uno non distante dall’autostrada, e facciamo un po’ di conti: il serbatoio del gas tiene 15 litri di metano. Quindi

ha percorso più di 26 km/l.

Fare il pieno con l’auto a metano è simpatico: quando il gas comincia a confluire nel serbatoio produce un rumore simile a quello che si fa gonfiando un palloncino. Si riparte. L’ultima ora di viaggio sarà sulle strade statali verso il Gargano. I consumi? Pressoché invariati. L’indomani proviamo a percorrere un po’ di strada a benzina, attraverso il Gargano, verso Lecce, per fare rifornimento di gas. Siamo senza bagagli, facciamo alcuni tratti di strade nervose e guidate. Dopo un centinaio di km di guida allegra facciamo un paio di conti: a benzina ha percorso in media 20 km/l. Attiviamo la calcolatrice del cellulare, per scoprire, conti alla mano, che per andare dalla #RivieraFriulana

al Gargano abbiamo speso circa 26 euro di carburante (GNC, gas metano).

Di un viaggio confortevole e sicuro. E ora? Il premio: una

gita sul lago costiero di Varano.

È il primo lago italiano per dimensioni. Solo che… è salmastro. Separato da un lungo istmo dal mare, alle sue spalle i rilievi garganici e la Foresta Umbra. Lungo dieci km, con una profondità media di 3 metri, massima di 6 metri, ha una superficie di 60 Km2. In provincia di Foggia, è ripartito tra tre Comuni: Cagnano Varano, Carpino e Ischitella. La strada inter costiera perfettamente rettilinea, è spesso utilizzata per gare e prove ciclistiche e motoristiche. Offre paesaggi unici e suggestivi, con il porticciolo dei pescatori che possono scegliere tra i riparo del lago e il mare aperto, che raggiungono attraverso i due estuari protetti da chiuse. Anche la spiaggia del mare, molto estesa e poco frequentata rispetto all’estensione ha il suo fascino. Beh, ora scarichiamo dal capiente bagagliaio della Golf Variant TGI quanto serve e ci avviamo per un bel tuffo in mare…

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#testdrive a tutto gas con un’auto ecosostenibile: la Volkswagen Golf Variant TGI

Il metano combustibile ecologico non limita le prestazioni di un’auto veloce per la famiglia

Il modello bifuel fa risparmiare senza limitare il divertimento della guida

A tutto gas… No, non ho cambiato il nome del nostro appuntamento settimanale. Ma è quanto mi ha ispirato questo nuovo #testdrive. Mi è stato suggerito: prova questa. E così accondiscendendo il consiglio di un collega, ho fatto una scoperta interessante. Ovvero, mi si è rivelato un mondo nuovo. Anch’io, come la gran parte degli automobilisti, per anni ho considerato l’auto come un mezzo per gli spostamenti, di lavoro e non solo. Pur non trascurando la ricerca dell’equilibrio tra un’auto performante, perché maneggevolezza, tenuta di strada e spinta sono una garanzia di sicurezza, ho sempre cercato di porre attenzione ai costi di gestione, e principalmente ai consumi. Così, improvvisamente, ero passato dall’auto a benzina al diesel. Oggi, si sta tentando di collocare il diesel fuori moda, incolpando questo motore generoso, sostenibile e super affidabile, di essere la principale colpa dell’inquinamento atmosferico. Trascurando il fatto che il motore a benzina invece inquina maggiormente, perché rilascia dalla combustione metalli pesanti. Che, è acclarato, sono causa di numerose malattie degenerative.

Ora per me questa nuova occasione e scoperta: il gas.

Il gas metano. Che va gestito in sicurezza, ma rende come la benzina e costa più di un terzo in meno rispetto al combustibile più tradizionale. Infatti i distributori sono più rarefatti rispetto a quelli a Gpl, il gas propano liquido e ubicati lontano dai centri abitati. In realtà, l’auto poi è sicura come le altre. Ah sì, stiamo provando la Volkswagen Golf Variant TGI, Turbo gas injection. Il motore di 1400 cc eroga una potenza di 150 CV. E i consumi? Li abbiamo verificati nel trasferimento fino a casa: 20 km/l a benzina, quasi 30 km/l a gas. Serbatoi più piccoli di quelli tradizionali non impediscono a questo spazioso modello dell’intramontabile Golf di avere

un’autonomia complessiva importante: oltre 1100 km.

Con 40 l di benzina e 15 l di Gas naturale compresso, o metano. Questo dato vi fa capire che mentre per il Gpl distribuito direttamente sulle strade da diverse compagnie petrolifere occorre installare sull’auto un bombolone, per il metano è sufficiente una bombola da 15 litri. Lo spazio risparmiato si guadagna tutto nella capienza del bagagliaio, grande, come quello della Golf a benzina o diesel. Ma nel passaggio tra il gas e la benzina che cosa succede? Come avete intuito, è l’auto a scegliere di utilizzare per primo il combustibile allo stato gassoso. Quando si esaurisce la bombola, la Golf

passa automaticamente alla combustione della benzina.

Senza che possiate notare alcun cambiamento. Ve ne accorgerete solamente perché l’indicatore del serbatoio del gas sarà finito sullo zero e sul display centrale dell’auto comparirà una notifica. Nel frattempo, sul display multifunzionale al centro dell’auto, il navigatore vi chiederà se vi deve condurre al distributore di gas più vicino. O meglio ai distributori di gas più vicini. Non vi resterà che scegliere quello più comodo lungo il vostro percorso. E con meno di 15 euro rifarete il pieno. Dopo circa 350 km. Sì, ma l’auto? La Golf non farà una piega. E con essa nemmeno le vostre capacità di guida. La Golf Variant TGI assicura prestazioni analoghe alla GTI, sia nell’uso a gas che quando va a benzina. E vi assicuro che

tira via veloce.

In salita sfrutta bene i 110 cavalli di potenza. Nel misto è altrettanto veloce. In sorpasso vi sorprenderà per la ripresa e la conseguente sicurezza di guida. Nonostante il modello Variant sia sensibilmente più grande della Golf tradizionale, la tenuta di strada è davvero da assetto sportivo. E migliora ancora a pieno carico. Le sospensioni infatti sono studiate per sostenere un’auto familiare. Una sorta di Golf SW. Ma non per questo si riduce la proverbiale maneggevolezza. E nemmeno la precisione di guida della vettura. Alla quale concorre l’ottima presa del volante. e che è agevolata dal differenziale autobloccante elettronico XDS. Per la sicurezza, è dotata di tutti gli accorgimenti per la sicurezza attiva e passiva, la guida assistita, il parcheggio assistito. Automatici pure l’attivazione dei fari, potenti e selettivi, e del tergicristallo. Mentre display e computer di bordo si sincronizzano con l’apposita applicazione per smartphone Apple o Android. Avevamo provato una Golf Variant diesel tre anni fa: il modello precedente. Ma questo modello va ancora oltre. E, soprattutto, particolare non trascurabile in quest’epoca, l combustione a gas produce un basso livello di inquinamento. Una prova sui consumi? Abbiate la pazienza di attendere il n.93 di #charlieinauto. E l’affidabilità con fondo sdrucciolevole? Per assecondarvi abbiamo infilato alcuni sterrati nella #RivieraFriulana tra Ronchis e Rivignano e la #Golf Variant TGI non si è fatta sorprendere. e ha mantenuto la silenziosità che la caratterizza assieme al confort. La frenata è morbida ma sicura, la IMG_299711 IMG_2987 IMG_29841 IMG_30141 IMG_30031 IMG_29981 IMG_29881 IMG_29921 IMG_30021 IMG_29681 tenuta di strada con un buon margine di sicurezza anche sullo sterrato. Sul bagnato non cambia nulla: pneumatici affidabili e l’auto che non si scompone nemmeno nelle grandi pozzanghere, con il tergicristallo che ci assicura buona visibilità.

#charlieinauto92