Non è un post scientifico. Ma un post che offre a considerare quel periodo veramente muovo della vita di un ragazzo e di una ragazza. Andiamo avanti, allora.
La pubertà; iniziamo col dire, inizia, per i ragazzi intorno ai 12-13 anni, e per le ragazze intorno a 11-12 anni; grosso modo, e che dura per qualche anno: fino ai 16-17 anni.
Il giovanotto inizia a farsi uomo. Spuntano i primi peli. C’è la frenesia di farsi la barba.
Nelle ragazze si accentuano i segni secondari della femminilità; le mestruazioni entrano nel loro ritmo. Crescono e si sviluppano i seni. La bambina di ieri si fa inizio di donna.
Ecco che, in questa fase esplodono mondi nuovi. Nel campo della conoscenza comincia il bisogno di un sapere critico. Fino a ieri si credeva pacificamente a papà e Mamma, maestri, Professori. Ora si sente il bisogno di darsi conto delle cose a ragion veduta. Questo fa nascere un vero nuovo mondo, ed atteggiamenti del tutto nuovi. E quì, bisogna notarlo, può affacciarsi una gran mala erba: la presunzione, una critica puerile perchè equilibrata, oppure vanitosa, boriosa. Il corpo nel suo soma e funzionalità entra in una fase nuovissima : si sviluppa l’uomo, si apre, anzi, esplode la sessualità accompagnata da emotività nuove. Il corpo si sviluppa ma in un modo così rapido e così ancora poco armonico che il ragazzetto si vede con quasi disgusto la sua statura allampanare, le mani diventare esageratamente grandi, così pure i piedi: un vero terremoto…se così si può dire.
Le ragazzine avvertono più o meno le analoghe disarmonie. E così, scoppia l’età dei sogni, del romanticismo, dei grandi castelli campati in aria.
Ebbene, questa è l’età, nonchè il momento; specie nelle ragazzine; ma anche nei giovanottini, in cui si notano frequenti tristezze; malinconie; malesseri inspiegabili; pessimismi; rapidi entusiasmi; non meno rapide cadute dell’umore….Un soggetto a volte soffre moltissimo, e non sa perchè. E così elabora la sua mente pensieri più o meno : ” Se le cose dovessero continuare così !…”. Bene, a questi ragazzi dico..: “Niente paura. Sono gli squilibri propri dell’età. Nell’esplodere dello sviluppo somatico, le funzionalità varie, le varie costellazioni ghiandolari, specie quelle a secrezione interna, non hanno ancora raggiunto la loro armonia ed equilibrio, per cui certe malinconie sono proprio solamente effetti di equilibri ormonali non ancora raggiunti o non ancora definitivamente stabilizzati.
Se poi, si pensa che a questi squilibri, si aggiungono quelli emotivi, tutto può costituire una specie di terremoto che previene l’individuo, lo domina, spesso in assoluta novità…si può facilmente comprendere lo sconcerto che ne può derivare.
Beh…non ho mica scoperto l’acqua calda ? Lo so, che lo sapete meglio di me, ma, caso mai lo vogliate, l’argomento può essere allargato e approfondito, nel senso che, componenti essi stessi di quella personalità giusta che si verrà a formare…
Focalizzi l’attenzione sul momento topico della crescita. L’altra mattina, alla conferenza stampa che si tiene sistematicamente sulla serata precedente del Festival, Fiorello, con indosso un paio di occhiali scuri, si è lascato prendere dalla commozione: parlava di sua figlia quattordicenne e metteva in risalto il momentaccio che stava passando a causa della forzata “prigionia” causata dal covid. Capiva e invitava tutti a comprendere cosa stesse passando sua figlia e tutti i coetanei della sua ragazza. Sopportare in quel momento critico e particolare della crescita, una inibizione di tale portata, è la iattura peggiore che possa capitare ai giovani intorno a quella età. Lui parlava per le esperienze di noi adulti: sappiamo tutti cosa potrebbe valere una “reclusione” così severa, le abbiamo vissute sulla nostra pelle le alienazioni imposte dai nostri genitori, conosciamo la vita di quei momenti che sono il perno delle relazioni. In quei momenti si sviluppano tutti i sensi, tutte le curiosità e le esplorazioni cominciano a prendere forma, si fanno i primi passi in un “mondo nuovo” che si ha da scoprire poco alla vota. Ecco, ho condiviso virtualmente le lacrimucce di Fiorello, anche quelle di Amadeus che ha un ragazzo di 12 anni nelle stesse condizioni. Tarpare le loro prime esperienze, bloccare per mesi e mesi le loro relazioni dal vivo, le esperienze necessarie per cominciare ad aprire le porte della vita un dopo l’altra, è una esperienza negativa e fortemente dolorosa: non bastano i cellulari, i PC e tutti i modi per stare in contatto, occorre…l’atro/a che sia vicino, a contatto e a scambiare!
Buona sera Doc.
Questo clima pandemico, inutile ignorarlo, è stato, e continua ad essere motivo di forte stress per le fasce di età infantili e adolescenziali. Pare che la fase pre-adolescenziale, sempre per ragioni ormonali, abbia fatto registrare un innalzamento di disturbi ansiosi, di sonno nelle/ nei pre-adolescenti. Ahimè, pare che l’attuale momento stia facendo registrare un aumento, da parte dei genitori, di interventi specialistici. Davvero un vero dramma, quello che stiamo vivendo da un anno. Approfitto per invitare tutti a vaccinarsi che è l’unica soluzione per riconsegnarci alla vita normale.
Ricordo perfettamente la mia adolescenza, oltre a quella dei miei figli: tutto: sensazioni, emozioni, gioie e piccoli sconforti o delusioni, vissuti all’eccesso, spesso estremizzati. In quei periodi, forte della mia esperienza per quegli eccessi che avevano portato a rivoluzionare la mia vita, sono stata molto attenta a seguire i miei figli, a comprenderne i momenti di stranezze, sfiducia,euforie esagerate quanto passeggere, ecc. , ad incoraggiarne sempre la stima di sé. Non è stato facile, ma sono stata ricompensata dai risultati. So anche che i papà la vedono, spesso , diversamente, ma son sicura che tu hai agito con i tuoi figli , in quella loro critica età, allo stesso modo. Anche affrontare un qualcosa che pare avulso dalla clinica , è un dovere da parte dei medici e lo è ancor più per un Endocrinologo quale tu sei.Post interessante… Buona serata, Dott.
Cara Maria Teresa, fermo restando che questa, diciamo, rivoluzione riconosce una speciale presenza in cabina di”Regia”; l’apparato endocrinologico coi suoi capolavori ormonali e se posso osare, definirei la storia degli ormoni l’equivalente della vita di ciascuno di noi. E’ spettacolare vedere- qualora lo si potesse-e assistere a quello che fanno gli ormoni nelle nostre cellule, che numericamente sono di numero sbalorditivo: circa 100mila miliardi di cellule, e tutte a dialogare fra di loro grazie agli ormoni. E’ un dialogo costante, continuo, uno scambio di messaggi chimici che vanno nel sangue e raggiungono una cellula anche molto distante. Pensa, mia cara, la bambina, partendo dall’anno zero al momento del menarca ha uno stato ormonale relativamente quiescente e le ovaie sono relativamente a riposo: sottolineo relativamente perchè quasi tutti gli ormoni che provovocano la crescita, la preparazione alla fase del menarca interagiscono con le ovaie, sia pure in maniera, direi, soft, tant’è che le ovaie, sono come un quadro a orologeria pronte, al momento giusto per entrare in colloquio con il direttore d’orchestra che è “L’Ipofisi”: la mamma di tutte le ghiandole posta sotto il cervello, la quale, a sua volta riceve ordini da un pezzetto di cervello ancestrale posto un pochino sopra l’Ipofisi, e che si chiama Ipotalamo che entra in colloquio col resto del corpo. Come vedi, in tutto questo affascinante meccanismo, l’adolescente si trova a ingaggiare i guantoni per reggere all’urto. Un abbraccio
ASSAI INTERESSANTE QUESTO TUO ARTICOLO CHE METTE IN RELAZIONE I MUTAMENTI DEL CORPO NEI GIOVANISSIMI CON LE LORO REAZIONI EMOTIVE. RAGIONE DI PIU’ PER RIBADIRE L’ESSENZIALITA’ DEL RUOLO DEI GENITORI, I QUALI DOVREBBERO ACCOMPAGNARE FIGLI E FIGLIE IN QUESTA LORO NATURALE EVOLUZIONE, RISPARMIANDO LORO EVENTUALI (INUTILI) DISORDINI PSICHICI E SOFFERENZE. UN SALUTO DA MARCO.
Buon giorno, grazie della sua visita. L’poca adolescenziale è la fase della vita che si interpone tra la fase infantile e quella adulta. Viene caratterizzata da una sommatoria straordinaria di mutamenti sia del corpo come pure della psiche, il che mette l’adolescente davanti a uno scenario di vita nuova evolutiva. Ciò che affascina questa epoca è il ruolo degli ormoni, appunto, nelle varie età- mi soffermo sulla femminuccia -che va dall’adolescenza alla età fertile fino alla menopausa. Intanto va detto che la donna dal punto di vista endocrinologico è un modello sperimentale di straodinario fascino dal punto di vista ormonale. Infatti possiamo dire che c’è un’alternarsi di 4-5 persone in una: la bambina, il menarca, la gravidanza, l’allattamento, la menopausa, la post-menopausa, quindi, sono circa 5-6 persone differenti che si evolvono. Ecco, diciamo che l’adolescente ha un bel da fare per tenere a bada questa sua “rivoluzione” sia corporale sia psicologica e che il tutto è regolato dal sistema endocrino coi suoi meccanismi ormonali.