Obbligo Vaccinale ?…….

Il no vax in terapia intensiva, intubato in posizione prona ma ancora anti  vaccino: il video

Forse sarebbe stata la giusta decisione se presa 2-3 mesi addietro. Oggi, al punto in cui siamo una decisione del genere non farebbe altro che rivelarsi controproducente. Le ragioni sono semplici. Abbiamo assistito a un antagonismo col coltello tra i denti, tra No – vax e vaccinati. Questo andava fermato 3 mesi fa, perchè oggi lo vediamo acutizzato con la polarizzazione agli estremi. Decidere per l’obbligo l’inasprimento toccherebbe punte  più preoccupanti; come dire, esploderebbe una bomba.

Ma allora cosa fare ? Dobbiamo lasciare che il virus circoli indisturbato ?

Credo che non si hanno altre vie. Occorre che questo insensato antagonismo si spenga da sè.  Il soggetto non vaccinato, finirà in ospedale- qualora questi non l’abbia ancora capito -, quindi, fare leva sul convincimento ai suoi familiari, conoscenti e amici, avvisandoli che questo Virus “uccide” se non si è vaccinati.

Si fa strada in corso di questa incredibile emergenza sanitaria la “preoccupazione per le infezioni nosocomiali”

Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone
Credo che gli attuali uomini di scienza stiano valutando attentamente questo problema; almeno lo spero. Sarebbe davvero un grossissimo errore non tenerlo in vivissima considerazione e che possono coinvolgere quei pazienti già alle prese col Covid-19 negli ospedali, soprattutto i pazienti immunodepressi.
Una eventualità che definirla “invitabile” è quasi riduttivo durante questo evento pandemico e della sua considerevole portata.
I ricoverati sono tantissimi per Covid-19, e l’esposizione a cariche batteriche non può escludersi.
Ma non soltanto il rischio è elevato per i pazienti, ma in eguale misura lo sono anche medici e infermieri.
Una sorta di “incontro-scontro” fra patogeni che quasi competono per avere lo “scettro” di Killer più spietato.
L’attenzione va soprattutto posata su coloro che hanno una età avanzata e con patologie associate pregresse, e che si rivelano più suscettibili.
Nei nosocomi, i patogeni batterici che vanno per la maggiore come “fissa dimora” sono in particolare Klebsiella pneumoniae, l’E.Coli e lo Psudomonas aeruginosa che fanno parte della famiglia “gram negativi” a cui si aggiungono quelli della famiglia “gram positivi” quali, in particolare lo Staphilococcus aureus, che è un batterio facoltativo, cioè, che non abbisognano di ossigeno per la “crescita”,responsabile di ostemioliti, endocarditi, ma anche batteriemie.
La prevenzione verso queste infezioni è di vitale importanza.

I Super batteri: problema molto urgente ma che ancora una volta si è rimandato

Emergenza superbatteri, in Italia uccidono 11mila persone all'anno – Ordine  Farmacisti Roma

Una delle peggiori minacce alla salute pubblica era quella che in gergo comune  chiamiamo “Antibiotico-Resistenza”; problema che interessa molti paesi, ma in particolare in Italia.

La resistenza agli antimicrobici sta nel fatto che alcune popolazioni di batteri sono capaci  di essere “Impermeabili” agli antibiotici.

Questi batteri “istruiti”; così li definì Fleming nel suo discorso di accettazione del premio Nobel, potranno opporre strenua difesa agli antibiotici. Il meccanismo è sempre lo stesso: sic erca di sterminare una popolazione – in questo caso batterica -, i sopravvissuti impareranno a conoscere il” volto dell’aggressore”( antibiotico ) e insegneranno alle generazioni  successive a difendersi ( resistenza ). Questa dinamica non riguarda solamente i batteri, ma anche i Virus, i funghi e parassiti in genere. rispetto a farmaci utilizzati per prevenire a trattare le infezioni che essi provocano negli esseri umani, in animali, e anche piante.

Si tratta di antibiotici in primis, ma anche di antimicotici ( lieviti, funghi ), antivirali, antimalarici, antielmintici ( vermi ).

Quando i farmaci sono inefficaci che si fa ? Se ne prova un altro o un cocktail di altri. E se neanche questo funziona ? Niente, si sono esaurite le cartucce e si alza bandiera bianca e arrendersi. Ed è qui che sta il problema. Un’infezione causata da un  batterio o da un fungo multiresistente non se ne va, persiste nell’organismo, si propaga e si espande nonostante massicce dosi di farmaci che spesso hanno l’efficacia dell’acqua fresca. Di conseguenza, non solo può facilmente condurre al decesso la persona colpita, ma di diffondersi anche ad altri  soggetti attraverso contaminazioni ambientali- con l’acqua, per esempio -.

Ecco, la natura prevede che tutte le sue creature si evolvano per adattarsi ai vari contesti in cui finiscono per trovarsi. Come è naturale che i Virus mutino, così, è naturale che i batteri si modifichino per proteggersi dalle sostanza nate per combatterli. In sostanza, sono delle varianti Astute.

Il nostro Ecosistema in movimento

FOCUS.Perché dobbiamo temere nuove pandemie anche peggiori di questa

C’è un detto che recita così:”Finchè c’è vita c’è speranza!”. Credo che questo detto sia nato insieme al mondo. E allora ? Finchè ci sarà la vita ci saranno sempre i Virus, ma è anche vero il contrario.

L’ecosistemi e organismi, piaccia o no, dipendono dai Virus. Persino l’evoluzione dipende anche dai virus, che per un succedersi di milioni di anni hanno plasmato la flora e la fauna di questo nostro amato pianeta. Non solo, ma  si sono pure alternati tra genomi di ospiti ( uomo, animale, funghi ecc. ) di specie diverse. Una sorta di tennis da tavolo virale.

Quindi, anche noi umani dipendiamo dai Virus, se non altro perchè con essi conviviamo portandoli a “spasso”: dove andiamo noi, vengono pure i virus. Calcolate che il nostro intestino è popolato da qualcosa come 140.000 specie di Virus, significando una cosa ben chiara e limpida: senza i virus non non esisteremmo ( mi pare di averlo detto in qualche mio precedente ).

Calcolate che ci sono molti più Virus sul nostro pianeta terra, che  stelle nel firmamento che conosciamo. Calcolate che negli oceani abitino circa tante particelle virali come 10 miliardi di volte  il numero stimato di stelle.

Ebbene, tutti questi virus hanno in comune due caratteristiche: un genoma protetto da un guscio a base di proteine e la necessità di necessitare di un  ospite per riprodursi.

A differenza della maggior parte degli animali, che si mantengono in vita tramite il consumo di alimenti morti oppure uccisi da loro stessi; anche brucando l’erba, i Virus per continuare a esistere necessitano di un organismo che sia vivo. Non importa se animale, se una pianta, se un fungo o di un batterio o persino di altri virus. L’importante che siano vivi.

Quanto a loro stessi, le varianti sono infinite. Alcuni hanno solo due – tre geni, e altri che ne hanno centinaia. I Virus patogeni, ovvero quelli che causano sofferenza all’ospite; che fra l’altro sono in numero molto più piccolo rispetto  all’infinità di Virus che campano benissimo senza fare danni come quelli a noi ormai molto noti.

In altri termini, un mondo ancora da esplorare.

Vaccinare i bambini ? E’ importante, ma a decidere sono le mamme

Vaccini, c'è il via libera dell'Aifa per la fascia 5 -11 anni. Lega: «Per i  bambini decidano mamma e papà» - Open

Le mamme nutrono qualche timore, peraltro legittimo, ma che dovranno decidere se vaccinare o no i propri  bambini al vaccino alti Covid. Molte mamme hanno timore per il loro sistema immunitario che possa indebolirsi, o che viene sottoposto a stress.

Vediamo di fornire quante più informazioni possibili finalizzate a tranquillizzare le mamme.

La prima osservazione è, che i vaccini, tutti sono nati per stimolare il sistema Immunitario. Lo stressano ? Assolutamente no, ma se di stress dobbiamo parlare questo è provocato da una eventuale infezione  in quanto fa scattare il meccanismo di difesa, e il vaccino, erige un fortino di protezione.

I nostri bimbi, frequentano  gli asili nido, e questo ambiente è spesso  aperto a sollecitare una forma di stress al loro sistema immunologico per azione delle frequenti infezioni che contraggono. E’ uso che una volta contratta un’infezione la mamma li trattiene in casa per qualche giorno, ma che, non appena si ristabilisce dalla febbre e  dai sintomi, vine fatto rientrare in asilo il giorno successivo. Facendo così, al bimbo non viene concessa la naturale convalescenza volta al recupero delle forze. Una volta rientrato, non è escluso che viene di nuovo infettato. Questa reinfezione come tale, si dimostra spesso più pesante della precedente.

E’ sbagliato sospettare che il sistema Immunologico, con il vaccino, avverta una sovrastimolazione. Questo meccanismo, invece, avviene quando il bimbo è esposto all’azione di un Virus vivo e aggressivo, che induce l’iperattività immunologica; chiamata la “sindrome Iperinfiammatoria”.

Ebbene, col vaccino questo non si verifica, anche perchè, per i bambini  di questa fascia di età, la dose è 1/3 di quella delle persone adulte.

Calcolate che già a decorrere della 14^ settimana che sta dentro  la pancia della mamma, il feto matura una enorme quantità di recettori antigeni-specifici, come dire, che il sistema immunologico dei bimbi è molto potente, cioè ha la capacità di risposta all’azione di  gran numero di antigeni, il che vuol dire che tutti i vaccini che inoculiamo – 10 – non procurano assolutamente sovraccarico ma generano una gran risposta anticorpale e cellula mediata ( linfociti B e T ), altamente protettiva. Ecco perchè vaccinare i bambini ogni qualvolta lo si ritiene possibile.

In conclusione, sia pure i bambini rappresentino una percentuale bassa in fatto di contagi, è pur vero, che anche i nostri piccoli si possono ammalare, soprattutto per via delle mutazioni che si vanno succedendo.

I bambini, dunque, meritano, di essere tutelati perchè anche loro sono suscettibili a fare la malattia.

Il nostro SARS-COV-2……

CORONAVIRUS: il RAFFREDDORE protegge dal COVID-19! Ecco le CONFERME da una  DOPPIA RICERCA » ILMETEO.it

Nostro si, ci sta accanto da due anni e quasi è diventato di casa.

Dicevo, che oggi presenta un tasso di letalità non ancora esattamente quantificabile, ma comunque in questo momento sta in una forbice compresa tra lo 0,1 e il 5 %. Chissà, magari fra 3-10-50 anni potrebbe essere il prossimo Virus del raffreddore. La stagione invernale, quindi, essere quella dell’influenza e del SARS-COV-2.

E’ come se stessimo in una sala cinematografica dove si sta proiettando un film dal titolo:” Endemizzazione di un virus animale in una popolazione animale diversa” In una parola, un fatto eccezionale. Il regista è sempre lui, gli attori siamo noi uomini; intesi umanità.

E’ già estremamente raro che un virus compia un salto di specie, ma era impossibile immaginare che si diffondesse efficacemente e in tempi così brevi  su grandi proporzioni.

Sappiamo, oramai, che l’obiettivo dei Virus è quello di endemizzarsi ; fenomeno che richiede di norma tempi lunghissimi. calcolate il caso del Morbillo, per endemizzarsi ha richiesto migliaia di anni, per la spagnola  i tempi sono stati più ristretti perchè l’hanno fatto viaggiare in nave soprattutto, quindi, ha impiegato giusto due anni. Il “Nostro”, invece, per diffondersi su scala globale gli sono bastati appena due mesi.

E già, dopotutto sars-cov-2 è figlio di un sistema che si muove a velocità insostenibile per il pianeta.

Di queste immagini, oserei affermare non vederne più.

Covid: perché la pandemia ci ha colti impreparati - la Repubblica

Ma un piccolo resoconto a ritroso mi offre a considerare un aspetto  su come fra tutti i problemi presentati dalla COVID-19 il più importante riguarda la preparazione. Noi umani, siamo pur sempre appartenenti alla specie animale, con la differenza che  noi, uomini possediamo l’intelligenza, quindi, la nostra capacità di collaborare se lo decidiamo di farlo. Purtroppo, quando Covid-19 è apparso ha trovato un mondo impreparato ad affrontare una minaccia preannunciata; ripeto, “Preannunciata” da tempo.

Non bisogna mai cessare di sperare nell’uomo

Copia incolla. Di mio non c’è nulla  in ciò che segue. Dico solo, che di questi se ne stanno contando a decine: W L’UOMO!

I No Vax pentiti: "La scienza ci salva"

È facile convertire gli altri, scriveva Oscar Wilde, il difficile è convertire se stessi. L’ultimo negazionista illuminato sulla via di Damasco, dopo aver incrociato le strade del Covid, è Lorenzo Damiano, l’irriducibile leader duro e puro dei No Vax, uno che negava persino l’esistenza stessa dell’epidemia. Dopo una settimana nel reparto di terapia subintensiva dell’ospedale di Vittorio Veneto, ha deciso di invitare tutti a vaccinarsi. Dice: «A volte bisogna passare per la porta stretta per capire le cose come sono». Voleva affidare la salute alle preghiere, ora vuol far sapere al mondo quanto sia «importante seguire la scienza, quella che ti salva la vita». Amen.

Perché quando si trovano faccia a faccia con la morte anche i Che Guevara no vax suonano la ritirata. E qualcuno la retromarcia la infila quando è troppo tardi. Come Giuseppe Giuca, 66 anni, siracusano che il pentimento lo ha scritto sul suo necrologio: «Se avessi creduto alla pandemia, se avessi creduto al Covid, oggi racconterei un’altra storia ma non questa storia». Megan Alexandra Blankenbiller, 31 anni, l’addio lo ha lasciato in un video postato su TikTok, quasi un milione di visualizzazioni: scongiura i suoi followers «a non commettere lo stesso errore che ha fatto io». Jorge Lis, ex pilota automobilistico, 46 anni, l’ultimo messaggio lo ha lasciato sul cellulare della sorella: «Passare molto tempo sui social mi aveva radicalizzato. Mi sarei dovuto vaccinare». E poi: «Ho imparato in questa settimana una delle mie più grandi lezioni di vita». L’ultima. Marcus Birks, cantante dei The Chameleonz, se ne è andato a 40 anni, anche lui con un messaggio per posteri e testoni: «Ti senti come se non riuscissi più a respirare: è la sensazione più spaventosa del mondo».

La rianimazione, la bombola ad ossigeno, la morte nel letto di fronte o incombente ogni minuto che passa aiutano ad aprire gli occhi. C’è la coppia palermitana pentita Maurizio Cardella e Anna De Francisci, 50 anni tutti e due. Prima di prenderlo al Covid credevano così così: «Ci siamo lasciati deviare. Ascoltavamo video in cui le persone parlavano del vaccino come di un esperimento, lo dipingevano come un modo per far arricchire le case farmaceutiche». C’è il medico guru No Vax, che dopo vissuto le terapie intensive ha lanciato il contrordine: «Ho visto ragazzi giovani, sportivi, sani prima di infettarsi, morire nelle terapie intensive. Basta assembramenti in piazza: dire che il virus non esiste è da delinquenti». E c’è la maestrina ribelle, Sabrina Pattarello, 45 anni, irriducibile oppositrice delle misure di contenimento, entrata in rianimazione e uscita diversa. Diceva: «Il virus è solo un’invenzione». Adesso invece: «Ho capito che con il virus non si scherza. Non sono più la Sabrina di un mese fa. Sono un’altra persona».

Al Niguarda di Milano spiegano che tra i malati «c’è chi si è pentito e chi invece resta convinto, irriducibile». Fedele fino alla morte. E chi, sui siti, denuncia chi denuncia: «Abbondano sui media le dichiarazioni di pentimento di No Vax che invitano tutti a non fare l’errore che hanno fatto loro: sono messaggi figli di una precisa strategia di drammatizzazione del dolore e della paura, che nulla hanno a che fare con il corretto esercizio del diritto di cronaca». Nemici di ogni evidenza. Perché ci sono sempre due razze di stupidi: quelli che credono a tutto e quelli che non credono a niente.