Dobbiamo consentire loro, di diventare gli adulti di domani…..
Oggi sono il bersaglio preferito del virus. IL VACCINO E’ SICURO !!!!!!
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Dobbiamo consentire loro, di diventare gli adulti di domani…..
Oggi sono il bersaglio preferito del virus. IL VACCINO E’ SICURO !!!!!!
Forse sarebbe stata la giusta decisione se presa 2-3 mesi addietro. Oggi, al punto in cui siamo una decisione del genere non farebbe altro che rivelarsi controproducente. Le ragioni sono semplici. Abbiamo assistito a un antagonismo col coltello tra i denti, tra No – vax e vaccinati. Questo andava fermato 3 mesi fa, perchè oggi lo vediamo acutizzato con la polarizzazione agli estremi. Decidere per l’obbligo l’inasprimento toccherebbe punte più preoccupanti; come dire, esploderebbe una bomba.
Ma allora cosa fare ? Dobbiamo lasciare che il virus circoli indisturbato ?
Credo che non si hanno altre vie. Occorre che questo insensato antagonismo si spenga da sè. Il soggetto non vaccinato, finirà in ospedale- qualora questi non l’abbia ancora capito -, quindi, fare leva sul convincimento ai suoi familiari, conoscenti e amici, avvisandoli che questo Virus “uccide” se non si è vaccinati.
Una delle peggiori minacce alla salute pubblica era quella che in gergo comune chiamiamo “Antibiotico-Resistenza”; problema che interessa molti paesi, ma in particolare in Italia.
La resistenza agli antimicrobici sta nel fatto che alcune popolazioni di batteri sono capaci di essere “Impermeabili” agli antibiotici.
Questi batteri “istruiti”; così li definì Fleming nel suo discorso di accettazione del premio Nobel, potranno opporre strenua difesa agli antibiotici. Il meccanismo è sempre lo stesso: sic erca di sterminare una popolazione – in questo caso batterica -, i sopravvissuti impareranno a conoscere il” volto dell’aggressore”( antibiotico ) e insegneranno alle generazioni successive a difendersi ( resistenza ). Questa dinamica non riguarda solamente i batteri, ma anche i Virus, i funghi e parassiti in genere. rispetto a farmaci utilizzati per prevenire a trattare le infezioni che essi provocano negli esseri umani, in animali, e anche piante.
Si tratta di antibiotici in primis, ma anche di antimicotici ( lieviti, funghi ), antivirali, antimalarici, antielmintici ( vermi ).
Quando i farmaci sono inefficaci che si fa ? Se ne prova un altro o un cocktail di altri. E se neanche questo funziona ? Niente, si sono esaurite le cartucce e si alza bandiera bianca e arrendersi. Ed è qui che sta il problema. Un’infezione causata da un batterio o da un fungo multiresistente non se ne va, persiste nell’organismo, si propaga e si espande nonostante massicce dosi di farmaci che spesso hanno l’efficacia dell’acqua fresca. Di conseguenza, non solo può facilmente condurre al decesso la persona colpita, ma di diffondersi anche ad altri soggetti attraverso contaminazioni ambientali- con l’acqua, per esempio -.
Ecco, la natura prevede che tutte le sue creature si evolvano per adattarsi ai vari contesti in cui finiscono per trovarsi. Come è naturale che i Virus mutino, così, è naturale che i batteri si modifichino per proteggersi dalle sostanza nate per combatterli. In sostanza, sono delle varianti Astute.
C’è un detto che recita così:”Finchè c’è vita c’è speranza!”. Credo che questo detto sia nato insieme al mondo. E allora ? Finchè ci sarà la vita ci saranno sempre i Virus, ma è anche vero il contrario.
L’ecosistemi e organismi, piaccia o no, dipendono dai Virus. Persino l’evoluzione dipende anche dai virus, che per un succedersi di milioni di anni hanno plasmato la flora e la fauna di questo nostro amato pianeta. Non solo, ma si sono pure alternati tra genomi di ospiti ( uomo, animale, funghi ecc. ) di specie diverse. Una sorta di tennis da tavolo virale.
Quindi, anche noi umani dipendiamo dai Virus, se non altro perchè con essi conviviamo portandoli a “spasso”: dove andiamo noi, vengono pure i virus. Calcolate che il nostro intestino è popolato da qualcosa come 140.000 specie di Virus, significando una cosa ben chiara e limpida: senza i virus non non esisteremmo ( mi pare di averlo detto in qualche mio precedente ).
Calcolate che ci sono molti più Virus sul nostro pianeta terra, che stelle nel firmamento che conosciamo. Calcolate che negli oceani abitino circa tante particelle virali come 10 miliardi di volte il numero stimato di stelle.
Ebbene, tutti questi virus hanno in comune due caratteristiche: un genoma protetto da un guscio a base di proteine e la necessità di necessitare di un ospite per riprodursi.
A differenza della maggior parte degli animali, che si mantengono in vita tramite il consumo di alimenti morti oppure uccisi da loro stessi; anche brucando l’erba, i Virus per continuare a esistere necessitano di un organismo che sia vivo. Non importa se animale, se una pianta, se un fungo o di un batterio o persino di altri virus. L’importante che siano vivi.
Quanto a loro stessi, le varianti sono infinite. Alcuni hanno solo due – tre geni, e altri che ne hanno centinaia. I Virus patogeni, ovvero quelli che causano sofferenza all’ospite; che fra l’altro sono in numero molto più piccolo rispetto all’infinità di Virus che campano benissimo senza fare danni come quelli a noi ormai molto noti.
In altri termini, un mondo ancora da esplorare.
Due donne su tre hanno paura….
Parliamone se volete…
Le mamme nutrono qualche timore, peraltro legittimo, ma che dovranno decidere se vaccinare o no i propri bambini al vaccino alti Covid. Molte mamme hanno timore per il loro sistema immunitario che possa indebolirsi, o che viene sottoposto a stress.
Vediamo di fornire quante più informazioni possibili finalizzate a tranquillizzare le mamme.
La prima osservazione è, che i vaccini, tutti sono nati per stimolare il sistema Immunitario. Lo stressano ? Assolutamente no, ma se di stress dobbiamo parlare questo è provocato da una eventuale infezione in quanto fa scattare il meccanismo di difesa, e il vaccino, erige un fortino di protezione.
I nostri bimbi, frequentano gli asili nido, e questo ambiente è spesso aperto a sollecitare una forma di stress al loro sistema immunologico per azione delle frequenti infezioni che contraggono. E’ uso che una volta contratta un’infezione la mamma li trattiene in casa per qualche giorno, ma che, non appena si ristabilisce dalla febbre e dai sintomi, vine fatto rientrare in asilo il giorno successivo. Facendo così, al bimbo non viene concessa la naturale convalescenza volta al recupero delle forze. Una volta rientrato, non è escluso che viene di nuovo infettato. Questa reinfezione come tale, si dimostra spesso più pesante della precedente.
E’ sbagliato sospettare che il sistema Immunologico, con il vaccino, avverta una sovrastimolazione. Questo meccanismo, invece, avviene quando il bimbo è esposto all’azione di un Virus vivo e aggressivo, che induce l’iperattività immunologica; chiamata la “sindrome Iperinfiammatoria”.
Ebbene, col vaccino questo non si verifica, anche perchè, per i bambini di questa fascia di età, la dose è 1/3 di quella delle persone adulte.
Calcolate che già a decorrere della 14^ settimana che sta dentro la pancia della mamma, il feto matura una enorme quantità di recettori antigeni-specifici, come dire, che il sistema immunologico dei bimbi è molto potente, cioè ha la capacità di risposta all’azione di gran numero di antigeni, il che vuol dire che tutti i vaccini che inoculiamo – 10 – non procurano assolutamente sovraccarico ma generano una gran risposta anticorpale e cellula mediata ( linfociti B e T ), altamente protettiva. Ecco perchè vaccinare i bambini ogni qualvolta lo si ritiene possibile.
In conclusione, sia pure i bambini rappresentino una percentuale bassa in fatto di contagi, è pur vero, che anche i nostri piccoli si possono ammalare, soprattutto per via delle mutazioni che si vanno succedendo.
I bambini, dunque, meritano, di essere tutelati perchè anche loro sono suscettibili a fare la malattia.
Nostro si, ci sta accanto da due anni e quasi è diventato di casa.
Dicevo, che oggi presenta un tasso di letalità non ancora esattamente quantificabile, ma comunque in questo momento sta in una forbice compresa tra lo 0,1 e il 5 %. Chissà, magari fra 3-10-50 anni potrebbe essere il prossimo Virus del raffreddore. La stagione invernale, quindi, essere quella dell’influenza e del SARS-COV-2.
E’ come se stessimo in una sala cinematografica dove si sta proiettando un film dal titolo:” Endemizzazione di un virus animale in una popolazione animale diversa” In una parola, un fatto eccezionale. Il regista è sempre lui, gli attori siamo noi uomini; intesi umanità.
E’ già estremamente raro che un virus compia un salto di specie, ma era impossibile immaginare che si diffondesse efficacemente e in tempi così brevi su grandi proporzioni.
Sappiamo, oramai, che l’obiettivo dei Virus è quello di endemizzarsi ; fenomeno che richiede di norma tempi lunghissimi. calcolate il caso del Morbillo, per endemizzarsi ha richiesto migliaia di anni, per la spagnola i tempi sono stati più ristretti perchè l’hanno fatto viaggiare in nave soprattutto, quindi, ha impiegato giusto due anni. Il “Nostro”, invece, per diffondersi su scala globale gli sono bastati appena due mesi.
E già, dopotutto sars-cov-2 è figlio di un sistema che si muove a velocità insostenibile per il pianeta.
Ma un piccolo resoconto a ritroso mi offre a considerare un aspetto su come fra tutti i problemi presentati dalla COVID-19 il più importante riguarda la preparazione. Noi umani, siamo pur sempre appartenenti alla specie animale, con la differenza che noi, uomini possediamo l’intelligenza, quindi, la nostra capacità di collaborare se lo decidiamo di farlo. Purtroppo, quando Covid-19 è apparso ha trovato un mondo impreparato ad affrontare una minaccia preannunciata; ripeto, “Preannunciata” da tempo.
Copia incolla. Di mio non c’è nulla in ciò che segue. Dico solo, che di questi se ne stanno contando a decine: W L’UOMO!
È facile convertire gli altri, scriveva Oscar Wilde, il difficile è convertire se stessi. L’ultimo negazionista illuminato sulla via di Damasco, dopo aver incrociato le strade del Covid, è Lorenzo Damiano, l’irriducibile leader duro e puro dei No Vax, uno che negava persino l’esistenza stessa dell’epidemia. Dopo una settimana nel reparto di terapia subintensiva dell’ospedale di Vittorio Veneto, ha deciso di invitare tutti a vaccinarsi. Dice: «A volte bisogna passare per la porta stretta per capire le cose come sono». Voleva affidare la salute alle preghiere, ora vuol far sapere al mondo quanto sia «importante seguire la scienza, quella che ti salva la vita». Amen.
Perché quando si trovano faccia a faccia con la morte anche i Che Guevara no vax suonano la ritirata. E qualcuno la retromarcia la infila quando è troppo tardi. Come Giuseppe Giuca, 66 anni, siracusano che il pentimento lo ha scritto sul suo necrologio: «Se avessi creduto alla pandemia, se avessi creduto al Covid, oggi racconterei un’altra storia ma non questa storia». Megan Alexandra Blankenbiller, 31 anni, l’addio lo ha lasciato in un video postato su TikTok, quasi un milione di visualizzazioni: scongiura i suoi followers «a non commettere lo stesso errore che ha fatto io». Jorge Lis, ex pilota automobilistico, 46 anni, l’ultimo messaggio lo ha lasciato sul cellulare della sorella: «Passare molto tempo sui social mi aveva radicalizzato. Mi sarei dovuto vaccinare». E poi: «Ho imparato in questa settimana una delle mie più grandi lezioni di vita». L’ultima. Marcus Birks, cantante dei The Chameleonz, se ne è andato a 40 anni, anche lui con un messaggio per posteri e testoni: «Ti senti come se non riuscissi più a respirare: è la sensazione più spaventosa del mondo».
La rianimazione, la bombola ad ossigeno, la morte nel letto di fronte o incombente ogni minuto che passa aiutano ad aprire gli occhi. C’è la coppia palermitana pentita Maurizio Cardella e Anna De Francisci, 50 anni tutti e due. Prima di prenderlo al Covid credevano così così: «Ci siamo lasciati deviare. Ascoltavamo video in cui le persone parlavano del vaccino come di un esperimento, lo dipingevano come un modo per far arricchire le case farmaceutiche». C’è il medico guru No Vax, che dopo vissuto le terapie intensive ha lanciato il contrordine: «Ho visto ragazzi giovani, sportivi, sani prima di infettarsi, morire nelle terapie intensive. Basta assembramenti in piazza: dire che il virus non esiste è da delinquenti». E c’è la maestrina ribelle, Sabrina Pattarello, 45 anni, irriducibile oppositrice delle misure di contenimento, entrata in rianimazione e uscita diversa. Diceva: «Il virus è solo un’invenzione». Adesso invece: «Ho capito che con il virus non si scherza. Non sono più la Sabrina di un mese fa. Sono un’altra persona».
Al Niguarda di Milano spiegano che tra i malati «c’è chi si è pentito e chi invece resta convinto, irriducibile». Fedele fino alla morte. E chi, sui siti, denuncia chi denuncia: «Abbondano sui media le dichiarazioni di pentimento di No Vax che invitano tutti a non fare l’errore che hanno fatto loro: sono messaggi figli di una precisa strategia di drammatizzazione del dolore e della paura, che nulla hanno a che fare con il corretto esercizio del diritto di cronaca». Nemici di ogni evidenza. Perché ci sono sempre due razze di stupidi: quelli che credono a tutto e quelli che non credono a niente.