La nostra vita sotto la regia degli ormoni

ENDOYOGA OLISTICO: ASANA, CHAKRA E GHIANDOLE ENDOCRINE
Articolo abbastanza lungo che scoraggerebbe i molti  a leggerlo: i molti, non i Tutti.
^^^^^^^^
La storia degli ormoni, equivale alla nostra storia nell’arco della nostra vita. Gli ormoni sono il sistema con cui le cellule entrano in colloquio fra di loro; e si, perchè le nostre cellule si parlano continuamente, inviando messaggi chimici, che vanno nel sangue per poi raggiungere una cellula a distanza. Tutte le cellule parlano fra di loro; alcune con quella vicino, altre con cellule molto lontano. Il sistema endocrino è costituito da una serie di ghiandole; cioè, strutture che producono gli ormoni, che possiamo paragonare a delle chiavi che circolano nel sangue per andare a fare il proprio lavoro; cioè, a fare scattare le loro serrature, e queste serrature sono i recettori in una cellula molto lontana; e questa cellula può essere lontanissima. Immaginiamo alcuni ormoni prodotti dalla ghiandola Tiroide che vanno in tutte le parti del corpo, dalla punta dei piedi fino ai capelli; fino a far funzionare qualsiasi ghiandola. Quindi, dobbiamo immaginare gli ormoni, un sistema di colloquio cellulare, su base chimica, e che ha già l’embrione nella pancia della mamma; ovverosia, una delle primissime cose che esistono nel nostro corpo, e che ci garantisce la sopravvivenza, assieme al Sistema nervoso centrale. Il sistema nervoso centrale è il complesso della reattività immediata, mentre l’ormone è quello della reattività a medio e lungo termine; ovverosia, dalla frazione di secondo fino al termine della vita. Siamo forniti di tante ghiandole. Inizio dall’alto, dove incontriamo l’Ipofisi; la cosiddetta ghiandola madre, che si trova proprio dietro la radice del naso e sotto il cervello, cioè,il momento di interfaccia tra il cervello; cioè, il nostro sistema di ragionamento, di riflessione, di ideazione e reazione rapida, e il sistema endocrino. Quindi, un colloquio tra la parte alta; cioè, il cervello e il resto del nostro “edificio”. Poi ci sono delle ghiandole che sono la Tiroide, che troviamo alla base del collo, a lato della laringe e della Trachea; una piccola ghiandola a forma di farfalla, la quale, manda in giro i suoi ormoni che fanno funzionare il metabolismo energetico di tutte le ghiandole. Subito accanto alla Tiroide, troviamo le Paratiroidi; quattro piccole ghiandoline di dimensioni appena quanto una lenticchia, che sono deputate al controllo del metabolismo del calcio, assieme a un colloquio costante con l’osso, che a sua volta è anche una ghiandola, in quanto produce l’ormone Osteocalcina. Poi, scendiamo ancora e incontriamo il Pancreas; quindi la produzione di Insulina, che in realtà è uno degli ormoni prodotti dal Pancreas; c’è anche il Glucagone, altro ormone che controlla il metabolismo degli zuccheri. Va detto che, l’Insulina, non fa solamente metabolismo degli zuccheri, ma controlla, a sua volta, tutti i metabolismi, infatti, colloquia con il grasso periferico, che anch’esso è una ghiandola che produce l’ormone Leptina. Insomma, questo per dire, che navighiamo in un mare di ormoni.
Infine, arriviamo alle gonadi, che sono due ghiandole differenti tra uomo e donna; sono due ghiandole molto particolari, nel senso che, producono non solo l’ormone, ma anche la cellula riproduttiva: sono una via di mezzo, tra un tessuto produttivo di una cellula del tutto particolare: la donna l’ovocita e il maschio lo spermatozoo; questa simpatica cellula con la codina che va a fare il suo lavoro in un altro organo, inoltre, le gonadi, producono, rispettivamente, il Testosterone, che fa il maschio più maschio, e gli estrogeni e progesterone che fanno la donna più donna fino al periodo pre-menopausale. Insomma, un sistema molto complicato.
Ma quali possono essere i campanelli di allarme che ci possono far capire che qualcosa non sta funzionando ? Va detto che, spesso, noi tendiamo, in generale, che la malattia si faccia importante; cioè, che il sintomo sia importante. Questo è un atteggiamento sbagliato, se consideriamo che la prevenzione è la migliore terapia, ma nella patologia del sistema endocrino è ancora più grave, perchè, nella maggior parte dei casi, salvo rare eccezioni, il paziente si abitua alla piccola, ma anche media disfunzione ghiandolare. Egli dice, infatti:” Non mi sento più bene come una volta; forse starò invecchiando. Dormo poco; forse sarò più nervoso. Dormo troppo tutto il giorno; forse sarò affaticato. Ho rapporti sessuali poco soddisfacenti; forse sarò stressato. Ingrasso, nonostante mangi poco; forse faccio vita sedentaria !”. Ebbene, molto spesso, invece, il soggetto, ha una ridotta funzionalità della Tiroide( ipotiroidismo), o una esagerata funzione della Tiroide( Ipertiroidismo ). Oppure, una malfunzione delle gonadi: testicolare o ovarica, oppure un’alterata funzione del rapporto Insulina/Grasso; tutte piccole cose che modificano quella che in campo medico si chiama “Ipofunzione ghiandolare latente”; quel poco poco, continuo tutti i giorni, che fa si, che l’individuo della nostra era sia un po’ troppo grasso, astenico, un po’ troppo poco buoni nelle relazioni sociali; specie con l’altro sesso, o un po’ troppo nervosi, troppo affaticati ecc. Ebbene, tutte queste condizioni, molto spesso e volentieri, è dovuto a una disfunzione ghiandolare.
Mi preme una piccola considerazione, e cioè, che l’endocrinologo gode; se così si può dire, di tre grandi fortune, e cioè, l’endocrinologia è una scienza troppo giovane; il parco ricercatori ha elementi giovanissimi; si è scoperta la funzionalità ghiandolare da pochi decenni, e si è stati in grado di sintetizzare quasi tutti gli ormoni, il che significa, terapia sostitutiva a tutti. Poi, la diagnosi, che è quasi sempre con un semplice prelievo di sangue, che ci dice lo stato ormonale di quel soggetto, in quella particolare funzione ghiandolare. Si ha la possibilità di supplire; a seconda dell’età; perchè è evidente, parliamo di un ormone che tutti quanti temono, soprattutto noi maschi: il testosterone, e chiaro che il Testosterone di un ventenne è il doppio di quello di un sessantenne, ma se il Testosterone del sessantenne, è normale si sta tranquilli, qualora, invece, questi livelli si abbassano sotto i limiti da un po’ di tempo, e magari dura per un certo tempo sotto i livelli normali; è vero che non provoca grave malattia, ma si indeboliscono i muscoli, fa ingrassare, si indebolisce lo scheletro; il che significa, che alla prima caduta la frattura è pressochè scontata. Questo vale per il maschio, perchè per la donna è più semplice, perchè la donna ha la menopausa, e quando l’ovaio smette di funzionare se ne accorce e va dal ginecologo, il quale le prescrive una MOC, quindi inizia, a controllarsi la struttura ossea. Questo vale per le gonadi, ma lo stesso vale per l’ingrassamento, per l’insulina che non funziona, per quando uno dorme poco, o troppo, che può essere dovuto alla funzione della Tiroide.
Per la prevenzione, credo che qualcosa è stato detto, perchè di fatto, per mimare una nota reclama da zero a dodici anni si deve dire al pediatra di controllare il bambino, da dodici a diciotto anni dire al pediatra o a chi lo segue, di controllare l’adolescente, da diciotto in avanti, che siano i medici di medicina generale a non dimenticare che gli ormoni esistono, nel senso, che non bisogna avere paura di controllare un ormone o di mandare da un endocrinologo.. Per i fattori di rischio, è chiaro che noi viviamo in situazioni lavorative e ambientali che non aiutano certamente: non siamo stati costruiti per stare seduti su una poltrona e davanti un computer, o passare la giornata in maniera sedentaria.
Quando si dice “Dieta Mediterranea”, la si deve considerare una sorta di ormone. La dieta mediterranea è una cosa stupenda, direi, un paraormone, ma dobbiamo ricordarci , che i nostri nonni, mangiavano un piatto di pasta asciutta e carne una volta la settimana, per poi andare a zappare i campi. Noi, invece, oggi, mangiamo, due piatti di pasta asciutta e carne possibilmente tutti i giorni e poi davanti al computer; per dire, che i fattori di rischio sono aumentati, è aumentato il benessere, non si hanno problemi di vera sanità: vaccini, antibiotici che ci danno più salute. L’ambiente non ci aiuta. Purtroppo tutti i conservati, sostanze plastiche, DDT, e altre cose che abbiamo messo nell’ambiente; anche per star meglio, hanno tutte; quasi tutte, un grave difetto; soprattutto il discorso dei conservanti e alcune sostanze come saponi e quant’altro, di essere degli interferenti del sistema endocrino. E se dico intererente endocrini, voglio significare, che si trasformano in “Chiavi false” in quella serratura( recettore ), per cui, la bloccano e non consentono all’ormone la sua normale funzione, costringono la ghiandola a produrre più ormoni per l’identica funzione; quindi, si accende una sorta di competizione tra la ghiandola e l’ambiente: talvolta vince la ghiandola, talvolta vince l’ambiente.
L’ alimentazione è fondamentale per la funzionalità del sistema endocrino. Il bambino cresce, grazie all’ormone della crescita, ma se non gli si danno le proteine non cresce. La Tiroide funziona perchè, funziona, ma se non le diamo lo Iodio non funziona, perchè viene privata da una parte costitutiva dell’ormone tiroideo che è a base di Iodio. Lo stesso Colesterolo, il tanto temuto Colesterolo, meno male che c’è, perchè sia gli estrogeni della donna, sia il testosterone dell’uomo, che il Cortisolo, che è l’ormone che reagisce contro le varie vicende che si incontrano durante la giornata, sono tutti e tre formati da una molecola di base che è il Colesterolo.
Poi esistono, nell’alimentazione, quelle che possiamo definire gli ormoni che non siamo capaci di sintetizzare, e che svolgono, più o meno le stesse funzioni, ma che noi, non siamo capaci di sintetizzare, per cui le prendiamo da fuori e le trasformiamo dentro in vitamine. Infine, c’è però, il rischio alimentazione, cioè, esistono nell’ambito dell’alimentazione, tutta una serie di sostanze, che come si accennava prima, sono interferenti endocrini. Il più clamoroso di tutti è l’olio di soia. La soia è, una sostanza buonissima, utilizzata in gran parte del mondo, ma tutti sappiamo, che i cinesi, che ne fanno un largo utilizzo, non voglio dire che sono poco virili, ma hanno una ipofunzione testicolare cronica, tant’è che hanno minor rischio di sviluppare il tumore prostatico; quindi, un po’ di vantaggio.
Se queste sostanze le introduciamo nella dieta di un soggetto che non è abituato, e aggiungiamo un bel po’ di conservati, che sono deterioranti per la funzione ghiandolare, se aggiungiamo dei grassi alimentari, come i vari zuccheri che hanno sostituito il caro amico glucosio, con i vari saccarosi e con zuccheri estratti dal mais, che danno dei picchi di Insulina terrificanti, non dobbiamo stupirci se vediamo una epidemia cronica di obesità, e non avevamo mai visto i grandissimi obesi, che possiamo vedere nei dipinti dell’era preistorica, fino a un secolo fa. L’obeso da 280 Kg, e se esiste anche oggi, ci sarà un motivo; quel motivo che va visto in quegli schiaffoni che abbiamo dato al nostro metabolismo con l’alimentazione.
Il grasso, va detto, è tutt’altro che un organo passivo. Per moltissimi anni abbiamo immaginato il nostro grasso come un tessuto di deposito, che uno metteva da parte: modello orso Yoghi in letargo, per cui adoperarlo al bisogno. Il grasso; cioè, il tessuto adiposo; che “SERVE”- scritto in maiuscolo apposta, e dico perchè serve. Si prenda la ragazza anoressica che mangia pochissimo, il suo grasso sparische, non ci sarà più produzione di Leptina, e la ragazza diventa amenorroica( senza mestruazioni ), quindi diventa, in sostanza, un essere inutile, nel senso riproduttivo; non certamente come persona, ma dal punto di vista della filogenesi, perchè, se madre natura ha deciso che essa non si deve riprodurre, vuol dire che c’è qualcosa che non va. Tornando al grasso, va detto che è necessario, anche perchè produce, nelle quantità giuste, una serie di sostanze che entrano in colloquio col Pancreas( Insulina ), con l’osso( Osteocalcina ), con la Tiroide, con il testicolo e ovaio, con l’Ipofisi, mantenendo un equilibrio piuttosto stabile. Ovviamente, non è che dobbiamo diventare dei “farmacisti” col bilancino in mano, quindi quella quantità di grasso e stop: più o meno, una-due deviazione standard; cioè, qualche chilo in più o in meno, non cambia nulla. E’ la grande quantità di cibo, che provoca la grande obesità, o la scarsissima quantità di cibo, o disturbi alimentari, che provoca una significativa perdita di peso, che riducono questa ghiandola,a una ghiandola atrofica, quindi a un tessuto che funziona poco o funziona troppo.
Concludo, dicendo che, l’endocrinologo è una specie di medico staminale; come direbbe un illustre medico; cioè, che va bene un po’ dappertutto, ma che deve rispettare l’ordine di competenza di ciascun medico. Tuttavia, è importante che il pediatra, quando ha terminato il suo percorso, e ha identificato una patologia endocrinologica al ragazzo di 16 – 17 anni, prima che questo ragazzo diventi; come tutti abbiamo avuto il delirio di onnipotenza del ragazzo giovane, e che i genitori ne perdono il controllo, si chiede che il pediatra, convincesse il ragazzo, e lo mandasse dall’endocrinologo, affinchè, questo ragazzo, non ricomparisse poi, a quarant’anni, disperato, perchè, ipotiroideo, perchè, ipertiroideo, non riesce a crescere, gli si fratturano le ossa, non riesce a riprodursi, è insulino dipendente, è obeso, è magro troppo; cioè, si rivela importante la continuità assistenziale. Al medico di medicina generale, si chiede un po’ di attenzione a questa disciplina. Molti di loro, hanno studiato marginalmente, in patologia medica, questa materia, quindi non tutti hanno acquisito la completa conoscenza, per cui, quando un paziente si lamenta, non gli si dica che è stressato; va riconosciuto che lo stress è un sistema di vita, e meno male che c’è lo stress che ci tiene vivi, cioè, l’Adrenalina sale, il Cortisolo sale e risponde allo stress di lungo periodo, l’Adrenalina al periodo breve, sopravviviamo, ma se questo signore o signora, sta male tutti i giorni, ricordiamoci, che potrebbe non essere solo un depresso o ansioso, potrebbe avere problemi endocrinologici che se curati risolve tutto, facilmente e definitivamente e lo farà star bene per i prossimi anni che gli sono stati assegnati di vivere su questa terra.

E’ chiamata Vitamina D ma in realtà è un vero Ormone.

Vitamina D: consigliabile assumerla, ma attenzione alle "megadosi"

Arriva l’estate, e come direbbe il grande Mike Bongiorno: “Fiato alle trombe Turchetti”; cioè, sole, sole, sole e poi, ancora sole.

Le cose vanno visti nei termini avanzati, moderne e quando diciamo che nella malattie c’è un Sub-Strato Genetico e ci sono dei fattori ambientali che facilitano la comparsa della malattia in essere, noi parliamo di una branca che si sta sviluppando, che gira intorno alla Genetica, che è “L’Epigenetica”. In poche parole, fa da ponte tra i fattori ambientali; cioè, quelli che scatenano la malattia, che sono fattori di rischio, e l’attivazione dei Geni che sono poi responsabili di fare venire la malattia. Ad esempio, prendiamo un certo “signor Bianchi” il quale porta in sè i geni ma che non necessariamente avrà la malattia; voglio dire, che se la mamma del signor “Bianchi” ha avuto la malattia, come pure suo fratello, ma invece, il signor “Bianchi” non l’ha avuta. Come mai ? Intorno al DNA, dove sono i Geni c’è tutta  una serie di strutture che ruotano intorno ai Geni, che decidono, in base agli stimoli che ricevono se attivare o disattivare un certo gene; sia esso cattivo, sia esso buono, e così, ci mantengono lo stato di salute. E lo stato di salute cos’é ? E’ quell’insieme di abitudini di vita, quali dieta, stili di vita, fumo ecc. ecc. che attraverso proteine o mediatori come il Macro-RNA danno l’ordine al gene di partire oppure No.
Bene, arriviamo alla Vitamina D; meglio che venga chiamata col suo giusto nome “Ormone D”, che però, all’interno della cellula è uno dei mediatori che dice all’Epigenetica “Ammalati” o “Non ammalarti “Tutti noi abbiamo in Inverno o una Primavera livelli bassi di Ormone D, perchè non siamo stati al sole sufficientemente esposti; il sole, che è l’unica fonte: l’80% di Ormone D viene prodotto, quando la nostra pelle con i raggi UV trasforma il Colesterolo contenuto nella nostra pelle nel precursore della vitamina D. In buona sostanza, tutto ciò che risente dall’azione della Vitamina D peggiora; quindi, c’è un rapporto e quest’ormone gioca un ruolo importante perchè si estrinseca soprattutto sul Sistema Immunitario. Tutte le cellule del Sistema Immunitario hanno i recettori; anzi, una delle ragioni per cui si è detto, c’entra con la risposta Immunitaria e la scoperta dei recettori della Vitamina D sui Linfociti “T”, sulle cellule del Sistema Immunitario.
Al di là, del noto effetto protettivo sull’Osso, va detto che gli ambiti di trattamento sono quelli dove si trattano le malattie croniche che hanno un andamento stagionale. Ci sono fasi in cui una malattia cronica peggiora nell’anno e altre fasi periodiche in cui migliora.

Il nostro Sistema Immunitario è composto da innumerevoli attori, fra questi un sofisticato sistema in cui troviamo i linfociti T.

linfociti T e sistema immunitario

Sto parlando delle cellule cosiddette “Memoria”; ovverosia, dei Linfociti “T”, cellule con specifica attività Citolitica( che distrugge la cellula infettata), efficace nei confronti di cellule estranee come pure di cellule bersaglio Infettate da Virus e sars-cov-2 ne è coinvolto.
Ma che ruolo hanno questi Linfociti ” T ?” , denominati “Immunità Crociata o adattativa””. Si sa soltanto, che con alte probabilità l’azione di questi Linfociti T si sono rivelati dei veri “Salvavita” ai molti soggetti che si sono infettati con il Sars-Cov-2.
In poche parole avviene che quando l’organismo della persona che si incontra con un microrganismo completamente sconosciuto prima, ma che ha similitudine con altri virus che conosce benissimo. Prendiamo il caso del Coronavirus  di cui  se ne conoscono 4 tipi famosi per il raffreddore che provocano, e che il sistema Immunitario di una persona che ne ha “incontrato nella propria vita” almeno uno o più di uno, abbozza una prima reazione con queste cellule memoria (Linfociti T ), anche se non si tratta di nessuno di
questi, bensì, “s’incontra” col Sars-cov-2. Ebbene, in questo immediato istante il Virus viene attenuato della sua violenza impedendogli di fare danni.
Da quì nasce l’auspicio che ognuno di noi dovrebbe farsi trovare preparato e lo si fa attraverso la “Tipizzazione Linfocitaria”, cioè, un esame di considerevole importanza che viene eseguita per diagnosticare le malattie del sangue in cui è fortemente impegnato il Sistema Immunitario.
Non espongo la procedura di questo esame perchè assai complesso e che richiederebbe molto spazio per via delle molteplici popolazioni di Linfociti coinvolti a seconda dell’antigene che sta azionandosi a danneggiare e che sta presente sulla membrana della cellula.
A questo esame dovrebbero sottoporsi in primis i soggetti contagiati, nonchè anche l’ipotetico contagiato, il personale sanitario che è esposto continuamente e coloro che lavorano in contatto col pubblico.
La caratteristica peculiare dei linfociti “T” è quella di persistere a lungo nell’organismo dove, in seguito ad un eventuale ulteriore contatto con un antigene, immediatamente innescano la risposta Immunitaria.
Ciò potrebbe spiegare il perchè della maggiore resistenza dei bambini e dei pre-adolescenti i quali in genere si trovano esposti a molti virus; cosa che gli adulti non hanno.
Tuttavia, va anche detto che la presenza di questi Linfociti T potrebbero combinare qualche “pasticcio” al sistema Immunitario. Ed è su questo versante che i ricercatori stanno approfondendo le ricerche.

E i bambini ? Si parla tanto degli adulti durante questa pandemia da COVID-19….ma dei bambini nulla o quasi nulla.

A scuola può essere richiesto l'uso della mascherina FFP2? | Fondazione  Umberto Veronesi
Grazie a Dio si va verso la luce. Tuttavia regna uguale nelle mamme un po’ di paura per i loro bambini.
Imperversano le domande di tante mamme:” Che rischi corrono i nostri bambini ?”.
Una domanda che quasi si fa fatica a dare una risposta chiara. Gli esperti si incrociano e si contrappongono nei loro pareri con risposte più o meno affidabili ma che generano molta confusione alle mamme.
Il problema “Rischi” lo si può sintetizzare con poche parole, ovverosia, che grazie a Dio pare che l’infezione covid-19 li “sfiori, quasi li accarezzi” e se contraggono il contagio le manifestazioni sono alquanto irrilevanti. Talvolta si leggono informazioni di qualche bambino che ha necessitato di ricovero, ma sono racchiusi in una percentuale bassissima rispetto alla persona adulta e sempre con prognosi favorevole. I decessi si contano nell’ordine dello 0,1-0,2% e sempre concomitanti a comorbilità.
Quindi, i bimbi, risulterebbero abbastanza protetti soprattutto grazie al loro Sistema Immunitario più che ottimale che consente loro di dare l’adeguata risposta al covid-19; una risposta che deve essere ben equilibrata, nel senso che se dovesse essere “fortissima” può generare l’insorgenza massiccia infiammatoria, nel senso, che, invece di difendere dall’infezione si scaglia contro il suo stesso organismo generando una risposta “Autoimmune”. In ultima analisi un sistema Immunitario ben equilibrato è quella adeguata alla difesa.
Tuttavia, questo non significa che i bambini non possono ammalarsi, anzi, necessita che vengano protetti sia per loro stessi sia per i loro nonni, in particolare, per le ragioni ormai note.
Alle mamme raccomanderei, nella forma più gratuita possibile, di non farli entrare nei luoghi chiusi e peggio ancora se affollati.
I grossi centri commerciali sarebbero da sconsigliare come pure pulman, o metropolitana.
Le mamme devono sempre raccomandare ed insegnare a capire che se una persona sta starnutendo o tossendo di stare a distanza di almeno 2 metri e cosa ancora importante istruirli a non tocacre maniglie o superfici di pubblici locali e di non portare le mani al viso.
L’igiene delle mani, con la classica saponetta è un obbligo verso cui i bambini debbono avere attenzione; quasi come fosse un gioco che richiede non sbagliare.

La gravidanza immaginaria: termine tecnico “Pseudociesi”

Gravidanza isterica nelle donne: sintomi, cause e cosa fare | Pourfemme

Viene definita gravidanza isterica, oppure, “Falsa gravidanza”. Si tratta di una patologia psicosomatica che nella donna fornisce e fa percepire tutte le sintomatologie di una vera gravidanza…ma che, in realtà, gravidanza non è.

Personalmente non piace chiamarla “gravidanza Isterica”: ha un sapore dispregiativo, sia pure, per certi aspetti di natura clinica, la parola “Isteria” origina da “Utero”. Quindi si tratta di un autoconvincimento psicologico della donna  il cui corpo reagisce simulando in maniera incontrollata gli stessi sintomi gravidici coi suoi dolori al seno, all’addome, nonchè l’amenorrea. Purtuttavia, la donna, invogliata soprattutto dal partner e familiari vicini,  esegue l’iter  diagnostico di una normale donna incinta.

La donna esegue il test di gravidanza, che fornisce, ovviamente, esito negativo.

Ma, da cosa dipende ? Il cervello, tutto parte dal cervello. La donna, ha un forte desiderio di avere un figlio anche se in lei  dimora l’infertilità conclamata.

La donna sente in lei l’interferenza  di fattori emotivi e comportamentali sulla sua funzione riproduttiva. Per lo più sono donne-pazienti depresse ma in esse il fortissimo, incontrollato desiderio di avere figli.

Cosa accade in questa donna ? L’alterazione psicogena deprime l’attività del sistema oppioide-catecolaminergico che a sua volta provoca un’alterazione dell’attività dell’Ipotalamo che porta a una ipersecrezione di  Gn-RH, che è l’Ormone prodotto, appunto dall’Ipotalamo che stimola la secrezione delle cosiddette Gonadotropine ( FSH-LH ); ormoni questi molto conosciuti dalla donna che cerca una gravidanza, o che in una certa epoca di sospetta menopausa misura in laboratorio.

Mamma a 63 anni tramite l’ovodonazione: “AUGURI MAMMA !”

Cosenza, diventa mamma a 63 anni grazie all'ovodonazione: ecco di cosa si tratta

Come ho accennato nel mio precedente “Gravidanza è bello”, ancor di più se presto. Ma questo vuol dire che quel bisogno fisio-biologico della donna di diventare mamma, anche in età avanzata è emarginativo ? La signora non si è arresa all’idea di non essere “mamma”, quindi si è rivolta presso il centro specializzato per la Fecondazione Eterologa per tramite Ovodonazione. Un decennio addietro in  Italia questa tecnica era decisamente vietata, ma nel Giugno 2014 la legge venne approvata e consente alla donna di diventare mamma anche in età avanzata. In generale, col termine Fecondazione Eterologa va intesso l’iter di donazione delle cellule spermatiche, ma non è soltanto così, perchè la donazione può essere posta anche per donazione delle cellule uovo della donna; o Ovociti, significando quindi, che la donna desiderosa di diventare mamma può ricevere  la cellula Uovo di un’altra donna anche sconosciuta e più giovane in età, quindi fecondare questa cellula Uovo con lo spermatozoo del proprio marito. In questo modo, si viene ad impiantare nell’utero della donna ricevente l’embrione. Grazie a questa tecnica l’età anagrafica della madre si sposta ulteriormente in avanti scavalcando il limite imposto dalle linee guida: 43-50 anni per l’Eterologa, in fase menopausale.

Detto questo, nasce nelle mamme una sorta di rassegnazione in ordine al fatto che il neonato non assomiglierà mai a lei o al marito. Questo pensiero, che maturano origina da false informazioni che girano in rete o sul sentito dire nella propria parrucchiera, laddove insiste il concetto che il nuovo concepito possegga solo i tratti di DNA del padre e della madre donatrice.

Non è così, del tutto. L’utero della ricevente, il suo ambiente, l’alimentazione corretta in corso di gestazione corretti stili di vita sono in grado di influenzare l’espressione dei geni del bimbo. E’ dimostrato, dunque, geneticamente che tra la mamma e il Feto,  in caso di donne  infertili è capace di incidere sul pacchetto patrimoniale genetico del “giovanotto in grembo”. Infatti, l’embrione durante la fase preimpianto subisce modificazioni evolutive complesse, in corso del quale entra nella cavità dell’utero quando è in stato di Blastocisti, cioè, l’embrione   al 5° o 6° giorno di vita, quindi che va a inserirsi nel  Fluido dell’Endometrio. Ebbene,  da questo istante l’impianto  dell’Embrione entra in “colloquio” con l’Endometrio, il cui  liquido ricco di elementi nutritivi nutre l’embrione costituendo il primo dialogo Endometrio  della mamma  ricevente e l’embrione. Il fluido dell’endometrio secreto rilascia l’informazione genetica della mamma che viene “introitato” e assorbito dall’embrione.

In conclusione, niente rassegnazione, il nascituro può benissimo possedere tratti ereditati dalla mamma, come per dire, che la novella madre è capace di modificare il genoma del bimbo che tiene in grembo.