Fatela interpretare da un altro….se ne siete capaci
Testo e musica da incidere nel marmo dell operà di Parigi ..cose che rimangono nell’ eternità.
impossibile non amare questa interprete….
L’articolo sotto può appesantire, quindi, spero levitiate con questo brano.
La nostra vita sotto la regia degli ormoni
Sublime
E’ chiamata Vitamina D ma in realtà è un vero Ormone.
Arriva l’estate, e come direbbe il grande Mike Bongiorno: “Fiato alle trombe Turchetti”; cioè, sole, sole, sole e poi, ancora sole.
Il nostro Sistema Immunitario è composto da innumerevoli attori, fra questi un sofisticato sistema in cui troviamo i linfociti T.
Sto parlando delle cellule cosiddette “Memoria”; ovverosia, dei Linfociti “T”, cellule con specifica attività Citolitica( che distrugge la cellula infettata), efficace nei confronti di cellule estranee come pure di cellule bersaglio Infettate da Virus e sars-cov-2 ne è coinvolto.
Ma che ruolo hanno questi Linfociti ” T ?” , denominati “Immunità Crociata o adattativa””. Si sa soltanto, che con alte probabilità l’azione di questi Linfociti T si sono rivelati dei veri “Salvavita” ai molti soggetti che si sono infettati con il Sars-Cov-2.
In poche parole avviene che quando l’organismo della persona che si incontra con un microrganismo completamente sconosciuto prima, ma che ha similitudine con altri virus che conosce benissimo. Prendiamo il caso del Coronavirus di cui se ne conoscono 4 tipi famosi per il raffreddore che provocano, e che il sistema Immunitario di una persona che ne ha “incontrato nella propria vita” almeno uno o più di uno, abbozza una prima reazione con queste cellule memoria (Linfociti T ), anche se non si tratta di nessuno di
questi, bensì, “s’incontra” col Sars-cov-2. Ebbene, in questo immediato istante il Virus viene attenuato della sua violenza impedendogli di fare danni.
Da quì nasce l’auspicio che ognuno di noi dovrebbe farsi trovare preparato e lo si fa attraverso la “Tipizzazione Linfocitaria”, cioè, un esame di considerevole importanza che viene eseguita per diagnosticare le malattie del sangue in cui è fortemente impegnato il Sistema Immunitario.
Non espongo la procedura di questo esame perchè assai complesso e che richiederebbe molto spazio per via delle molteplici popolazioni di Linfociti coinvolti a seconda dell’antigene che sta azionandosi a danneggiare e che sta presente sulla membrana della cellula.
A questo esame dovrebbero sottoporsi in primis i soggetti contagiati, nonchè anche l’ipotetico contagiato, il personale sanitario che è esposto continuamente e coloro che lavorano in contatto col pubblico.
La caratteristica peculiare dei linfociti “T” è quella di persistere a lungo nell’organismo dove, in seguito ad un eventuale ulteriore contatto con un antigene, immediatamente innescano la risposta Immunitaria.
Ciò potrebbe spiegare il perchè della maggiore resistenza dei bambini e dei pre-adolescenti i quali in genere si trovano esposti a molti virus; cosa che gli adulti non hanno.
Tuttavia, va anche detto che la presenza di questi Linfociti T potrebbero combinare qualche “pasticcio” al sistema Immunitario. Ed è su questo versante che i ricercatori stanno approfondendo le ricerche.
E i bambini ? Si parla tanto degli adulti durante questa pandemia da COVID-19….ma dei bambini nulla o quasi nulla.
La gravidanza immaginaria: termine tecnico “Pseudociesi”
Viene definita gravidanza isterica, oppure, “Falsa gravidanza”. Si tratta di una patologia psicosomatica che nella donna fornisce e fa percepire tutte le sintomatologie di una vera gravidanza…ma che, in realtà, gravidanza non è.
Personalmente non piace chiamarla “gravidanza Isterica”: ha un sapore dispregiativo, sia pure, per certi aspetti di natura clinica, la parola “Isteria” origina da “Utero”. Quindi si tratta di un autoconvincimento psicologico della donna il cui corpo reagisce simulando in maniera incontrollata gli stessi sintomi gravidici coi suoi dolori al seno, all’addome, nonchè l’amenorrea. Purtuttavia, la donna, invogliata soprattutto dal partner e familiari vicini, esegue l’iter diagnostico di una normale donna incinta.
La donna esegue il test di gravidanza, che fornisce, ovviamente, esito negativo.
Ma, da cosa dipende ? Il cervello, tutto parte dal cervello. La donna, ha un forte desiderio di avere un figlio anche se in lei dimora l’infertilità conclamata.
La donna sente in lei l’interferenza di fattori emotivi e comportamentali sulla sua funzione riproduttiva. Per lo più sono donne-pazienti depresse ma in esse il fortissimo, incontrollato desiderio di avere figli.
Cosa accade in questa donna ? L’alterazione psicogena deprime l’attività del sistema oppioide-catecolaminergico che a sua volta provoca un’alterazione dell’attività dell’Ipotalamo che porta a una ipersecrezione di Gn-RH, che è l’Ormone prodotto, appunto dall’Ipotalamo che stimola la secrezione delle cosiddette Gonadotropine ( FSH-LH ); ormoni questi molto conosciuti dalla donna che cerca una gravidanza, o che in una certa epoca di sospetta menopausa misura in laboratorio.
Mamma a 63 anni tramite l’ovodonazione: “AUGURI MAMMA !”
Come ho accennato nel mio precedente “Gravidanza è bello”, ancor di più se presto. Ma questo vuol dire che quel bisogno fisio-biologico della donna di diventare mamma, anche in età avanzata è emarginativo ? La signora non si è arresa all’idea di non essere “mamma”, quindi si è rivolta presso il centro specializzato per la Fecondazione Eterologa per tramite Ovodonazione. Un decennio addietro in Italia questa tecnica era decisamente vietata, ma nel Giugno 2014 la legge venne approvata e consente alla donna di diventare mamma anche in età avanzata. In generale, col termine Fecondazione Eterologa va intesso l’iter di donazione delle cellule spermatiche, ma non è soltanto così, perchè la donazione può essere posta anche per donazione delle cellule uovo della donna; o Ovociti, significando quindi, che la donna desiderosa di diventare mamma può ricevere la cellula Uovo di un’altra donna anche sconosciuta e più giovane in età, quindi fecondare questa cellula Uovo con lo spermatozoo del proprio marito. In questo modo, si viene ad impiantare nell’utero della donna ricevente l’embrione. Grazie a questa tecnica l’età anagrafica della madre si sposta ulteriormente in avanti scavalcando il limite imposto dalle linee guida: 43-50 anni per l’Eterologa, in fase menopausale.
Detto questo, nasce nelle mamme una sorta di rassegnazione in ordine al fatto che il neonato non assomiglierà mai a lei o al marito. Questo pensiero, che maturano origina da false informazioni che girano in rete o sul sentito dire nella propria parrucchiera, laddove insiste il concetto che il nuovo concepito possegga solo i tratti di DNA del padre e della madre donatrice.
Non è così, del tutto. L’utero della ricevente, il suo ambiente, l’alimentazione corretta in corso di gestazione corretti stili di vita sono in grado di influenzare l’espressione dei geni del bimbo. E’ dimostrato, dunque, geneticamente che tra la mamma e il Feto, in caso di donne infertili è capace di incidere sul pacchetto patrimoniale genetico del “giovanotto in grembo”. Infatti, l’embrione durante la fase preimpianto subisce modificazioni evolutive complesse, in corso del quale entra nella cavità dell’utero quando è in stato di Blastocisti, cioè, l’embrione al 5° o 6° giorno di vita, quindi che va a inserirsi nel Fluido dell’Endometrio. Ebbene, da questo istante l’impianto dell’Embrione entra in “colloquio” con l’Endometrio, il cui liquido ricco di elementi nutritivi nutre l’embrione costituendo il primo dialogo Endometrio della mamma ricevente e l’embrione. Il fluido dell’endometrio secreto rilascia l’informazione genetica della mamma che viene “introitato” e assorbito dall’embrione.
In conclusione, niente rassegnazione, il nascituro può benissimo possedere tratti ereditati dalla mamma, come per dire, che la novella madre è capace di modificare il genoma del bimbo che tiene in grembo.