LITURGIA DELLA PAROLA (clicca qui)
Prima lettura: At 14,19-28
Salmo: Sal 144 (145)
Vangelo: Gv 14,27-31a
“Vi lascio la pace, vi do la mia pace”.
Il Vangelo di oggi pone dinanzi a noi una bellissima realtà: riceviamo il dono della pace di Cristo. Una pace frutto dell’unione tra Padre e Figlio che ci coinvolge, entra a far parte di noi, al punto che Gesù dirà: “non sia turbato il vostro cuore”.
A tutte quelle volte in cui la preoccupazione, la paura, prendono il sopravvento, il Signore ci è accanto con la Sua pace, e dove per Gesù è stata una scelta in risposta a tanta sofferenza, per noi diventa un faro nella notte da seguire, per orientare il nostro agire.
“Non sia turbato il vostro cuore”, è un’esortazione a fare della Sua pace il nostro punto di forza, principalmente in quelle occasioni dove si soffre tanto e sentiamo il peso della fatica.
“Il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te”, diceva Sant’Agostino, finché non ci rendiamo conto che la pace di Gesù non è fuori, bensì dentro di noi.
Fermiamoci a sentire quella pace che non solo viene da Lui, ma è la Sua stessa pace, con la quale con determinazione annunciò a noi quello che doveva accadere e lo fece proseguire amandoci nel modo più unico, fino alla fine.
La Sua pace ci accompagni sempre, ogni nostra paura ha trovato un luogo dove poter riposare il cuore: Gesù. La pace di Cristo sia la nostra forza, la nostra risposta all’umana fragilità, così da essere segno di un amore che non abbandona, ma sorregge e conforta in ogni istante della vita.