Buon Natale

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LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: Is 52,7-10

Salmo: Sal 97 (98)

Seconda lettura: Eb 1,1-6

Vangelo: Gv 1,1-18

 

 

Quando nasce un bambino in casa avviene una rivoluzione, cambiano le abitudini, il proprio stile di vita. Così è accaduto a una giovane coppia: Maria e Giuseppe quando è nato Gesù.

Quel bambino che dà Maria è nato era la vita, era la luce, era il Verbo, il bambino che Maria teneva in braccio era il Figlio di Dio. Quando guardiamo un bambino appena nato osserviamo se assomiglia più alla mamma o al papà, ma qui il bambino ha preso da Dio. È un bambino che ha in sé le caratteristiche del Padre, è un bambino il cui sguardo è di Misericordia.

Le prime persone che vede sono i suoi genitori, è lo sguardo di Dio che si è posato su di loro. In quello sguardo pieno di amore ci siamo anche noi, Lui che è la vita, vede chi siamo e come siamo, ma è un Dio che ha le caratteristiche di un bambino e guarda tutto con tenerezza.

Dio per te si fa padre, madre ma anche figlio, affinché tu riconosca per te la disarmante tenerezza di un Dio bambino che è la vita; e tu ritrovi in te nella Sua nascita la tua rinascita, nel Suo Amore il tuo perdono, nel Suo sguardo il tuo coraggio, per ricominciare qui da dove sei. Fermati un momento accogli quello sguardo e riparti da qui, forza non temere, ora puoi, perché oggi è nato il Signore che rivoluzionerà la tua storia, e la vita, la luce e il verbo saranno la tua realtà.

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Contiamo insieme – 2 al NATALE

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O Emmanuele, nostro re e legislatore,

speranza e salvezza dei popoli:

vieni a salvarci, o Signore nostro Dio.

(Antifona 23 dicembre novena di Natale)

 

A pochi giorni dal Natale, sentiamo l’amore di un Dio che è si fatto bambino per donarci la salvezza. Di che salvezza si tratta? Dalle nostre leggi interiori che ci governano, dalle paure, peccati e da tutto ciò che ci imbriglia e non ci permette di camminare.

Ora è venuto il momento in cui dove sono e come sono, mi riconosca salvato, apra il mio cuore e dica:

 

“Cammino nello scorrere del tempo

e mi accorgo che ogni passo compiuto, 

ogni persona incontrata, ogni lacrima versata,

ogni risata donata, 

ogni strada percorsa non è stata vana.

Scorgo attorno a me la vita ogni giorno ricominciare: 

vedo ogni foglia cambiare colore, gli alberi spogliarsi e rivestirsi,

sentire il freddo di un inverno pieno di neve che scende e tutto copre.

Sentire il profumo della primavera, l’odore dei fiori, 

assaggiare l’aspro dei frutti

e assistere alla nascita dei primi germogli.

Gustare lo spettacolo del sole che maestoso nutre, scalda, illumina 

e rimango sorpreso come uno spettatore stupito 

dinanzi a ciò che vedo.

Ad un tratto mi accorgo di ciò che sta accadendo:

non sono solo un osservatore,

ma faccio parte anch’io di tutto ciò.

 Sento che la natura mi viene incontro, 

solo così capisco dove sono: 

nel POSTO GIUSTO, 

e questo posto è la mia VITA”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

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