Un filo di speranza

 

un filo di speranza

 

VENERDÌ 22 LUGLIO 2022

SANTA MARIA MADDALENA – FESTA

 

LITURGIA DELLA PAROLA       (clicca qui)

Prima lettura: Ct 3,1-4a oppure: 2Cor 5,14-17

Salmo: Sal 62 (63)

Vangelo: Gv 20,1-2.11-18

 

Maria di Magdala, è davanti al sepolcro vuoto e piange lacrime di dolore, segno di un doppio vuoto, non solo della morte di Gesù, ma anche perché non sa più dov’è il corpo del suo Signore.

Gesù si fa accanto, come è accanto alle nostre sofferenze, e le chiede: “perché piangi? Chi cerchi?”. Una domanda la cui risposta è ovvia, ma in quel: “chi cerchi?” Maria rimane scossa e ritrova un filo di speranza pensando fosse il custode del giardino e potesse aiutarla.

Il nostro dolore, le fatiche, possono trovare in Lui un filo di speranza nonostante tutte le lacrime versate e i vuoti a volte incolmabili. Gesù non riempirà un vuoto, non ritornerà dentro al sepolcro, ma saprà dare Vita alla vita e lo fa anche con noi, ogni giorno.

Non c’è un luogo dove Lui non possa raggiungerci, Egli è con noi per farci vivere della Sua Risurrezione, dove la morte non ha posto la fine, ma un inizio.

Maria riconoscerà il Signore e si ricorderà sempre di quell’incontro, forse più del primo, perché quel filo di speranza non si spezzerà mai e sarà la sua forza per sempre.

“Signore,

aiutami a comprendere che nonostante il dolore,

la fatica e lo smarrimento,

oggi mi doni un filo di speranza.

Ai miei occhi bagnati di lacrime

doni riposo e conforto.

A quel cuore stanco e sfinito

doni la Tua forza ogni giorno.

Spesso chinato su di me,

non mi sono accorto che eri lì a sostenermi,

in silenzio, soffrendo anche Tu per me.

Voglio prendere quel filo di speranza,

che Tu risorto ci hai donato

e risorgere anch’io con te.

Desidero rialzarmi,

per chinarmi su chi sta soffrendo come me

e donargli lo stesso filo di speranza

e dirgli: prendilo, ora è anche tuo”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

 

 

L’equilibrio della vita

 

Panorami

 

17 LUGLIO 2022

XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO C

 

LITURGIA DELLA PAROLA      (clicca qui)

Prima lettura: Gn 18,1-10a

Salmo: Sal 14 (15)

Seconda lettura: Col 1,24-28

Vangelo: Lc 10,38-42

Lungo il corso della nostra esistenza ci scopriamo un po’ Marta e un po’ Maria, in realtà sono parti di noi ed è giusto vivano insieme e sempre insieme accolgano il Signore: è l’equilibrio della vita.

Agli affanni del tempo presente c’è bisogno di fermarsi ad ascoltare la Sua Parola, perché se posiamo il cuore in Lui, quell’agire non sarà più indaffarato, ma troverà la pace profonda di un cuore che ha trovato la stabilità in Dio.

Chiediamo al Signore, che queste “due sorelle” che abitano in noi, trovino il giusto spazio. Come il mare in superficie può essere agitato, in profondità nasconde una calma che neanche le correnti possono cambiare, è questa la nostra parte migliore: riconoscere che il Signore dinanzi alle difficoltà non ci sarà mai tolto e sarà la nostra forza.

Egli guida il nostro cammino e ci dona la pace, entra nella nostra casa, il cuore, per liberarlo da quelle correnti di paura e lasciarci la forza ed il coraggio in ogni circostanza, perché a Lui importa di noi.

“Signore

oggi ti accolgo in me,

tra le mie paure e gli affanni:

ti prego, trova uno spazio.

La casa che ti offro è il mio cuore,

ha sofferto

ma è pieno di speranza,

ha paura

ma desidera credere in te.

Rendi attento il mio orecchio alla tua Parola,

aiutami a viverla

che non mi sfiori soltanto, ma entri in me,

perché ho bisogno del Tuo coraggio”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

 

 

Eternamente insieme

 

Eternamente insieme

 

LUNEDÌ 11 LUGLIO 2022

SAN BENEDETTO, ABATE, PATRONO D’EUROPA – FESTA

 

LITURGIA DELLA PAROLA  (clicca qui)

Prima lettura: Pr 2,1-9

Salmo: Sal 33 (34)

Vangelo: Mt 19,27-29

 

Noi che ti stiamo seguendo cosa riceveremo?

Questa è una domanda di naturale logica umana: fare un’azione e guardare al contraccambio. Pensiamo a chi esegue un lavoro, giustamente viene retribuito; ma vale per tutte le cose?

Nel Vangelo di oggi, Dio supera tale logica senza togliere nulla all’essere umano, anzi lo rende partecipe della Sua vita divina, poiché l’amore dona sempre senza un tornaconto.

Egli ci promette la vita eterna, un’eredità che non si presenta al termine di qualcosa, ma è un dono da sempre. Già ora stiamo su questa terra, vivendo i primi albori della vita eterna se ci affidiamo e crediamo a Lui, alla Sua presenza nella nostra esistenza. Il desiderio di Dio è già da adesso poter vivere eternamente insieme.

“Signore,

oggi sento parlare di vita eterna,

un centuplo di possibilità.

Scopro che la Tua promessa

è già una presenza.

Aiutami a scorgere la Tua luce

nelle mie giornate,

così che io possa ad ogni nuovo giorno

aprirmi alla certezza e

alla fiducia in Te,

anche attraverso le fessure di un cuore

che ha ancora bisogno di speranza”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

 

 

Parte di qualcosa di grande

 

parte di qualcosa di grande

 

08 LUGLIO 2022

VENERDÌ DELLA XIV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

 

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Prima lettura: Os 14,2-10

Salmo: Sal 50 (51)

Vangelo: Mt 10,16-23

 

Gesù invita i suoi discepoli ad aver coraggio, in quelle situazioni in cui non si sa cosa fare o dire, “è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.”

Siamo guidati dallo Spirito del Padre, per essere parte di qualcosa di grande: la vita di Dio.

Proprio perché siamo deboli e stanchi e a volte non sappiamo cosa fare, abbiamo un aiuto: lo Spirito. Egli non si sostituisce a noi, fa PARTE di noi, ci conduce alla verità di Dio, e quell’orizzonte un tempo intravisto come lontano, ora si fa vicino ed è la comunione con il Padre.

Ricevuto lo Spirito, non siamo più soli, c’è Qualcuno su cui contare, il quale non solo ci chiama a sé, ma ci offre il Suo amore, affinché sia di sostegno alla fragilità. Quando ci sentiamo oppressi, preoccupati, affidiamo a Lui il nostro cuore, sforziamoci di credere che c’è un Amore più grande di tutto, ciò non toglierà il peso della fatica, ma darà vigore alla nostra vita.

Lo Spirito di Amore che abbiamo ricevuto è davvero necessario, non per cancellare le difficoltà, ma per affrontarle e sentirsi accanto a Dio.

“Signore,

oggi ti sento accanto.

“Insieme”, una parola che ha volta uso poco

per definire il mio rapporto con te.

Nonostante questo, Tu non smetti mai

di offrirmi il tuo Amore.

Aiutami a credere in Te,

anche quando la paura,

i pesi prendono il sopravvento.

E quando non so parlare, o cosa fare

soccorrimi.

Accendi nel mio cuore la Speranza,

rendimi forte nell’attesa,

affinché io non mi privi mai di Te”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

 

Gente come noi

 

gente come noi

 

04 LUGLIO 2022

LUNEDÌ DELLA XIV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

 

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Prima lettura: Os 2,16.17b-18.21-22

Salmo: Sal 144 (145)

Vangelo: Mt 9,18-26

 

“Ma vieni…ed ella vivrà”. Una fede grande oltre l’evidenza. La ragazza è morta e il padre chiede a Gesù di andare da lei, così vivrà. L’umanità e la fragilità diventano segni che Egli è vita, soltanto vivendo questi segni possiamo percepire il Signore della vita.

Proseguendo nel testo, troviamo una donna con perdite di sangue, ovvero perde vita da molti anni e anche lei crede che, solo toccando il lembo del mantello di Gesù, vivrà.

Il Vangelo di oggi è un testo di speranza, di un tema delicato per tutti: vivere.

Abbiamo due esempi di fiducia, questa è proprio un dono da chiedere. Come hanno conosciuto Gesù? Come mai credono così in Lui? Non è scritto, perché oggi conta pensare alla fede di gente come noi, che crede in Gesù! Essi ci offrono una testimonianza vicina, non vi sono discorsi troppo alti, di difficile comprensione, ma persone che semplicemente hanno sperato e pregato in Lui, e hanno compreso che il cammino su questa terra, è un percorso attraverso cui scoprire la vita nella Vita!

“Vieni Signore e noi vivremo.

Oltre il buio e la paura,

sia la Tua mano forte a sostenerci.

Fa che i nostri dolori siano colmati dal Tuo amore

e la nostra speranza sia di testimonianza.

Donaci il desiderio di cercarti,

e di credere che in Te

è possibile scoprire la vita nella Vita”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

 

 

La via di quella porta stretta

 

la via di quella porta stretta

 

MARTEDÌ 21 GIUGNO 2022

SAN LUIGI GONZAGA, RELIGIOSO – MEMORIA

 

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: 2Re 19,9b-11.14-21.31-35a.36

Salmo: Sal 47 (48)

Vangelo: Mt 7,6.12-14

 

C’è una porta da ricercare, trovare e aprire: Gesù afferma essere quella che conduce alla vita.

Ognuno di noi nel corso della sua storia intraprende un percorso, ciascuno con le proprie difficoltà, croci e periodi di buio, ma se c’è una cosa che accomuna tutti, è quella porta.

Siamo come pellegrini alla ricerca di un porta stretta, che ha una promessa di vita, tuttavia nel cammino si presentano tante porte larghe, comode, percorribili, ma alla fine non ci lasciano ciò che abbiamo sperato. Esse sono come il peccato: un tentativo di felicità che però ha sbagliato il bersaglio, e ci ritroviamo di nuovo in ricerca.

Come ripartire?

Gesù ci dà un insegnamento: “Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.”

È attraverso gli altri, nell’imparare a essere un dono che precede, comprende e ama, che scopriamo la via di quella porta stretta, perché donare è un riflesso di amore, che illumina il proprio ed altrui buio del cuore.

Il primo che ha offerto tutto se stesso, è Gesù. Egli non cercava la porta, ma coloro che camminavano in cerca di vita e cerca noi, l’amore di Dio ci viene incontro. La strada è guardare alla Sua croce che non allargherà la porta, ma la nostra capacità di comprendere come l’amore di Dio è quella porta che ci dà vita, per tutta la vita.

Nella nostra via a tratti angusta c’è il Signore, e noi, affaticati e stanchi pellegrini in ricerca, diventiamo coloro che sono stati trovati, amati ed accompagnati in un viaggio dove l’amore è la scoperta, la certezza, la forza per fermarci, respirare e ripartire.

 

 

Nel segno

 

Nel segno

 

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: Pro 8,22-31

Salmo: Sal 8

Seconda lettura: Rm 5,1-5

Vangelo: Gv 16,12-15

 

“Molte cose ho ancora da dirvi”.

Ogni giorno la Sua Parola ci accompagna, per svelarci tutto l’amore che il Padre attraverso il Figlio per mezzo dello Spirito, vuole donarci.

Siamo nel cuore della Trinità, in questo circolo d’amore che è la nostra forza e la nostra pace.

Dio è con noi, non dobbiamo mai smettere di sperare, ma credere in Colui che ci ha resi Figli, ci benedice e desidera per noi il bene.

Quando entriamo in Chiesa, prima di pregare facciamo il segno della croce: “nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”, e in quel segno della Croce di Cristo, noi diventiamo partecipi di questa unione tra il Padre e il Figlio che è per noi vita.

L’amore del Figlio è stato riversato nel nostro cuore ed è lo stesso amore del Padre che attraverso lo Spirito diventa per noi comprensibile.

Ogni lacrima, ogni paura, ogni dolore, ora è già nel cuore di Dio ancor prima di riuscire a dirgli qualcosa. Sarà Lui a parlare, a darci ogni momento il coraggio necessario, l’aiuto e il conforto, attraverso tutti i doni dello Spirito che solo il Padre può donare ai suoi Figli.

Il Suo amore è la nostra forza e la speranza che giorno dopo giorno vive, soffre e ama con noi. Lasciamoci amare da Dio e attingiamo da questa forza che è qui per noi, come un dono da cogliere.

 

 

 

Risplendere di gusto

 

 

risplendere di gusto

 

 

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: 1 Re 17,7-16

Salmo: Sal 4

Vangelo: Mt 5,13-16

 

Il tempo ordinario si apre con il Vangelo di Matteo, in cui Gesù annuncia chi siamo: sale della terra e luce del mondo.

L’invito del Signore, è riconoscere Il sale e la luce come elementi che non possono stare nascosti, donati da Lui per dare gusto e risplendere, o meglio: risplendere di gusto!

Il nostro viaggio ricomincia da qui, dal comprendere chi siamo, per poter scoprire giorno dopo giorno il Suo volto. Si inizia da noi, dal nostro quotidiano fatto di sapore e insapore, luce e buio. Il Signore ci accompagna verso il compimento di noi stessi, attraverso le nostre fragilità e fatiche, ma anche con tutto il bello che possiamo diventare.

A qualunque età, in qualsiasi posto o percorso, è forte questo richiamo di Dio: sii Luce, sii sale, e non importa cosa fin d’ora abbiamo fatto, adesso è una nuova possibilità!

La nostra strada dove si intessono relazioni e si vivono legami, sia una via di bene sostenuta dal Suo Amore e dalla Sua forza, così che tutti, vedendoci, rendano gloria al Padre, scoprano la Sua presenza e ritrovino la luce e il sale come dono per ogni vita.

 

 

Una vita nello Spirito

 

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LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: At 17,15.22-18,1

Salmo: Sal 148

Vangelo: Gv 16,12-15

 

“Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso”.

C’è una cura in queste parole di Gesù, ci conosce e viene incontro nella nostra fatica a capire. La Sua Parola a volte difficile da interpretare, non rimane sospesa tra il nostro percepire e il suo reale messaggio, ma sarà guidata alla nostra comprensione dallo Spirito della Verità.

Siamo all’interno di un cammino di fede, che comporta anche una crescita e come tale, avviene nella gradualità del tempo.

Il tempo che viviamo, è quello annunciato da Gesù, siamo già nel momento in cui lo Spirito è con noi e ci parla di Lui. Molte volte non lo sappiamo e attendiamo come quei discepoli lo Spirito che deve ancora venire, quando invece è già qui.

Il nostro presente è quel futuro precedentemente letto, dove Egli sarà glorificato; ci sarebbe da chiedersi se viviamo in attesa di quell’annuncio, oppure se siamo consapevoli fin da ora della Sua presenza?

Il Signore non aspetta altro che farci sentire forte la Sua vicinanza e il Suo amore. Il quotidiano è il luogo che ha scelto per amarci e la Sua dimora è il nostro cuore.

La nostra storia seppur ferita, frammentata, è amata da Dio. Tutta la storia di Gesù, vuole dirci questo amore di un Padre che ci desidera suoi Figli.

Ogni vita nelle Sue mani non sarà mai persa, dimenticata o abbandonata, bensì raccolta e rivestita di dignità e splendore, dove nessun dolore o offesa potrà mai oscurarla, perché risplende della luce del Padre e ora lo Spirito è qui per annunciarlo!

 

 

Il dono del Suo Spirito

 

 

il dono del Suo Spirito

 

 

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: At 14,5-18

Salmo: Sal 113 B (115)

Vangelo: Gv 14,21-26

 

“Il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui v’insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto”.

Riceviamo il dono del Suo Spirito che completa l’unità tra Padre e Figlio e ci apre la via alla comprensione di questo legame.

Alla nostra carne, a tutto ciò che è materialità subentra lo Spirito ad abitare presso di noi per guidarci, consolarci e renderci capaci di vivere una vita unita al Padre e il Figlio.

Lo Spirito Santo è quel raggio della Sua luce che possiamo toccare, sentire e lasciarci illuminare, così che il nostro quotidiano sia parte con Lui.

Il Paràclito è quella fiamma sempre accesa, mandata dal Padre a noi per plasmare, unire, consacrare nel nome di Gesù ogni cuore. Un fuoco alimentato dall’amore tra Padre e Figlio, viene a dimorare in noi e non si spegne, poiché al di sopra di tutto, del peccato, della fragilità, c’è l’amore di Dio.

L’amore di Dio avvolge, consola e consolida il nostro legame con il Padre e il Figlio, e attraverso lo Spirito possiamo comprendere, ricordare e ritrovare la mano di Dio in ogni nostro passo.

Ascoltiamo la Parola di Gesù, facciamola entrare in noi, per vivere come custodi di questa promessa: ogni Sua Parola non sarà dimenticata, ma troverà attraverso lo Spirito dimora nei cuori, così che tutte le nostre azioni abbiano in sé la forza di Dio.