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Post n°10 pubblicato il 01 Aprile 2010 da CineKey
 

William Wyler

"Un perfezionista, un artigiano meticoloso"


William Wyler, all'anagrafe Wilhelm Weiller (Mulhouse, 1 luglio 1902 – Los Angeles, 27 luglio 1981), è stato un regista statunitense.

Durante la Seconda guerra mondiale è stato regista di guerra, e dopo la guerra ha vinto molti Oscar.

Il suo film di maggior successo è Ben-Hur (1959), vincitore di 11 premi Oscar.

Statuetta  dell'Oscar Oscar al miglior regista 1943

Statuetta  dell'Oscar Oscar al miglior regista 1947
Statuetta  dell'Oscar Oscar al miglior regista 1960
Statuetta  dell'Oscar Oscar alla memoria Irving G. Thalberg 1966

Vita e Film

Nato in Francia a Mülhausen, nel 1920, a soli 18 anni si trasferisce negli Stati Uniti quando viene chiamato dal produttore Carl Laemmle, per lavorare nei suoi Universal Studios.
Fa una lunga gavetta, prima di essere assunto come assistente regista.

All'età di ventisette anni dirige il suo primo film, Crook Buster (1929).
Uscito dal giro dei film di serie B, dirige il suo primo successo, il western Gli eroi del deserto (Hell's Heroes, 1930) .

Dopo qualche film di buon livello ottiene il vero successo dirigendo un'epurata trasposizione cinematografica di una piece teatrale sull'omosessualità femminile, The Children's Hour di Lillian Hellman, dal titolo La calunnia (These Three, 1936).
In questo periodo comincia la sua collaborazione col produttore Samuel Goldwyn.

Dopo aver diretto Humphrey Bogart in un crudo film di denuncia sociale, Strada sbarrata (Dead End, 1937), esprime al massimo la sua caustica vena lirica nel letterario La voce nella tempesta (Wuthering Heights, 1939), con Merle Oberon e un superbo Laurence Olivier.

Proficua la sua collaborazione con l'impetuosa Bette Davis, che dirigerà in tre drammi entrati nella storia del cinema: Figlia del vento (Jezebel, 1938), Ombre malesi (The Letter, 1940) e Piccole volpi (The Little Foxes, 1941).

Nel 1942 dirige un film propagandistico, La signora Miniver (Mrs. Miniver), che si aggiudica ben sei Oscar.

Fra il 1943 and 1945, Wyler, entrati in guerra gli Stati Uniti ed essendo diventato Maggiore dell'Aviazione militare americana (lUnited States Army Air Forces), per tre anni diviene regista di guerra impegnato sul fronte, con documentari che filmano la realtà della Seconda guerra mondiale, fra cui La Bella di Memphis: Storia di una fortezza volante e Thunderbolt!.
Quest'ultimo relativo ai combattimenti degli squadroni di aerei bombardieri statunitensi: i P-47, impegnatissimi in tutto il Mediterraneo.

Durante l'avanzata americana, il regista seguì le truppe a Salerno e filmò la vita dei soldati sul fronte e molti bombardamenti, fra cui il bombardamento aereo di Battipaglia nel giugno-settembre 1943, che rase al suolo completamente la città con centinaia di vittime. Wyler, pur scosso dalla mattanza, fece montare le telecamere direttamente sui bombardieri per documentare l'atroce effetto delle bombe che polverizzarono la città, seminando una falcidia umana.

Nel 1946, finiti tre anni di documentazione bellica, il regista tornò sull'argomento con un film di grandissimo successo: I migliori anni della nostra vita (The best years of Our Lives), che racconta la storia di tre reduci di guerra, e che gli fece vincere il Premio Oscar come miglior regista dell'anno, e complessivi sette Academy Award.
Il film segna però la fine della sua collaborazione con Samuel Goldwyn.

Seguono altri successi come L'ereditiera (The Heiress, 1949), Pietà per i giusti (Detective Story, 1951), con Kirk Douglas, Gli occhi che non sorrisero (Carrie, 1952) con Laurence Olivier, e la commedia Vacanze romane (Roman Holiday, 1953), con l'indimenticabile Audrey Hepburn (che vinse l'Oscar) e Gregory Peck.

Con Audrey Hepburn il regista girerà successivamente Quelle due (The Children's Hour, 1962), remake de La calunnia con Shirley MacLaine, e Come rubare un milione di dollari e vivere felici (How to Steal a Million, 1966) mentre richiamerà Gregory Peck in Il grande paese (The Big Country, 1958), insieme a Charlton Heston, che avrebbe diretto più tardi nel kolossal Ben Hur (1959), vincitore di undici statuette (tra cui quella come Miglior Regista).

Nel 1968 si cimenta per la prima volta nel musical con Funny Girl, per il quale una giovanissima Barbra Streisand vince l'Oscar.

William Wyler si congeda dal mondo del cinema con il film Il silenzio si paga con la vita (The Liberation of L.B. Jones, 1970), all'età di settantaquattro anni.

 


 
 
 
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