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" Il cinema racchiude in sè molte altre arti; così come ha caratteristiche proprie della letteratura, ugualmente ha connotati propri del teatro, un aspetto filosofico e attributi improntati alla pittura, alla scultura, alla musica. " (Akira Kurosawa)

 

 

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VACANZE ROMANE

Post n°11 pubblicato il 02 Aprile 2010 da CineKey
 

Il film  DEL MESE

        
          - APRILE -


Cast tecnico:
Regia: William Wyler
Soggetto: Dalton Trumbo
Sceneggiatura: Ian McLellan Hunter, John Dighton
Fotografia: Frank Planer, Henri Alekan
Montaggio: Robert Swink
Musiche: Georges Auric
Scenografia: Hal Pereira, Walter Tyler
Cast:
Gregory Peck: Joe Bradley
Audrey Hepburn: Principessa Anna
Eddie Albert: Irving Radovich
Hartley Power: Sig. Hennessy
Harcourt Williams: Ambasciatore
Margaret Rawlings: Contessa Vereberg
Tullio Carminati: Generale Provno
Paolo Carlini: Mario Delani
Claudio Ermelli: Giovanni
Paola Borboni: Donna delle pulizie
Tania Weber: Francesca
Arlette Poirier: Kathryn, (menzionata come "Dominique Rika")
Dati:
Titolo originale: Roman Holiday
Paese: USA
Anno: 1953
Durata: 118 min
Colore: B/N
Audio: sonoro
Genere: commedia, romantico
Premi:
3 Premi Oscar 1954: miglior attrice (Audrey Hepburn), miglior soggetto e migliori costumi bianco e nero;
BAFTA quale migliore attrice britannica a Audrey Hepburn;
Golden Globe 1954: miglior attrice in un film drammatico (Audrey Hepburn).

 
«
 Anna: E a mezzanotte, me ne tornerò, simile a Cenerentola, là da dove sono evasa.
 Joe: E sarà la fine di una bella favola »
(Vacanze romane 1953)

Vacanze romane (Roman Holiday) è un film del 1953 diretto da William Wyler, intepretato da Gregory Peck e Audrey Hepburn.

Il film rese famosa in tutto il mondo la Hepburn, che prima di allora aveva interpretato ruoli secondari in varie produzioni britanniche ed era conosciuta dal pubblico statunitense per la sua interpretazione di Gigi, nell'omonima commedia teatrale.
Le riprese del film iniziarono nell'estate del 1952 e terminarono a settembre dello stesso anno.
Interamente girato a Roma e negli studi di Cinecittà, il film di Wyler capovolge la storia di Cenerentola.

Uscito nelle sale statunitensi nell'agosto 1953, il film ebbe un grande successo di pubblico e di critica, rendendo famoso lo "stile" di Audrey Hepburn che, dopo poco tempo, verrà pubblicizzato e seguito da tutte le riviste di moda del mondo, grazie alle splendide e note immagini del fotografo di scena Augusto Di Giovanni.

Il film ha ricevuto dieci nomination ai Premi Oscar 1954, tra cui quelle per miglior film e miglior regista, vincendo i premi per la miglior attrice (a Audrey Hepburn), il miglior soggetto e i migliori costumi bianco e nero. Per la sua interpretazione la Hepburn ha vinto anche il Golden Globe e il Premio BAFTA. 

 La principessa Anna, erede al trono di un regno immaginario, giunge a Roma dopo aver visitato altre capitali europee. La rigida etichetta che è obbligata ad osservare la esaspera ed una sera, eludendo la sorveglianza del suo seguito, esce sola per le strade.
Poichè il medico, per mitigare il suo nervosismo, le ha praticato un'iniezione calmante, le accade di addormentarsi su un muretto.
Qui la scopre il giornalista Joe Bradley, il quale, non riuscendo a sapere da lei il suo indirizzo, la porta a casa sua, dove la sconosciuta s'addormenta su un divano.
Le notizie raccolte la mattina seguente al giornale rivelano a Bradley che la sconosciuta è la principessa Anna ed egli si appresta a ricavare dal casuale incontro un articolo sensazionale.
Segue la giovane principessa nel suo vagabondaggio, mentre un amico, unitosi a loro, va scattando fotografie.
La sera alcuni agenti, mobilitati dall'ambasciata, riconoscono la principessa in un dancing, ma Bradley e il suo amico riescono a riportarla a casa.
Benchè tra Bradley ed Anna sia fiorito, in quelle ore, un tenero sentimento, la principessa, conscia dei suoi doveri, ritorna all'ambasciata.
Bradley rinuncia a pubblicare il suo servizio e il giorno dopo, durante una conferenza stampa, offre in omaggio ad Anna le fotografie scattate dall'amico.

È il film che fece di A. Hepburn una star-grissino, premiata con l'Oscar insieme a Ian McLellan Hunter, autore del soggetto (e, con John Deighton, anche della sceneggiatura che fu poi riscritta da Ennio Flaiano e Suso Cecchi D'Amico), e a Edith Head per i costumi. È un Accadde una notte in chiave monarchica. Prima commedia di W. Wyler dopo il '35: vispa, piacevole, con qualche eccesso di sciroppo e troppe preoccupazioni turistiche.

 
 
 
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