" Il cinema racchiude in sè molte altre arti; così come ha caratteristiche proprie della letteratura, ugualmente ha connotati propri del teatro, un aspetto filosofico e attributi improntati alla pittura, alla scultura, alla musica. " (Akira Kurosawa)
Cast tecnico Regia: Joe Wright Sceneggiatura: Susannah Grant Musiche: Dario Marianelli Fotografia: Seamus McGarvey Montaggio: Paul Tothill Cast Mary Weston: Catherine Keener Nathaniel Ayers: Jamie Foxx Steve Lopez: Robert Downey Jr. Graham Claydon: Tom Hollander Dati Titolo originale: The Soloist Anno: 2009 Nazione: Stati Uniti d'America Durata: 117 min Genere: biografico,drammatico
"Storia di un'amicizia improbabile, da un episodio autentico"
Il solista (The Soloist) è un film del 2009 diretto da Joe Wright e interpretato da Robert Downey Jr. e Jamie Foxx.
Tratto dal libro omonimo di Steve Lopez, pubblicato nel 2008, il film è basato sulla vera storia dell'incontro tra Nathaniel Ayers, un musicista senzatetto affetto da schizofrenia e Steve Lopez, un giornalista del Los Angeles Times. Steve Lopez (Robert Downey Jr.) è un giornalista del Los Angeles Times in cerca di un argomento sul quale scrivere il suo prossimo articolo.
Un giorno s'imbatte in Nathaniel Ayers (Jamie Foxx), un senzatetto affetto da schizofrenia, che suona un violino con solo due corde sotto una statua di Beethoven, i due si presentano e Nathaniel dice a Steve di aver studiato alla Juilliard. Steve rimane colpito dal grante talento musicale di Nathaniel e decide di scrivere un articolo su di lui. Cercando in formazioni su Nathaniel, Steve si mette in contatto con la sorella Jennifer (Lisa Gay Hamilton) la quale gli riferische che da piccolo era un bambino prodigio ma che la schizofrenia gli fece abbandonare gli studi musicali finendo poi per vivere per strada. L'articolo di Steve viene pubblicato, un'anziana lettrice ne rimane commossa e decide di donare a Nathaniel il suo violoncello. Steve però teme che Nathaniel possa essere aggredito da qualcuno per impadronirsi del violoncello, così decide di lasciarlo in un rifugio per senzatetto in modo che Nathaniel possa andare a suonarlo quando vuole senza pericolo. Successivamente Steve sprona Nathaniel ad andare a stare in un appartamento assegnatoli. In seguito all'articolo Steve Lopez acquisisce fama, tanto da essere anche premiato. A Nathaniel viene data l'opportunità di esibirsi con il suo violoncello davanti ad un pubblico, purtroppo però, a causa della sua insanità mentale, Nathaniel si mette paura e scappa via. Steve un giorno decide di portare la sorella di Nathaniel a trovarlo a Los Angeles. Il film si chiude con Nathaniel, Jennifer, Steve e sua moglie Mary (Catherine Keener) al concerto di un'orchestra.
Il film è ispirato da una storia reale (il vero Ayers compare in una delle scene del film). Lopez è inizialmente mosso non da sentimenti di compassione ma bensì dalla necessità di trovare una ‘storia' da raccontare ai suoi lettori. Siamo quindi dinanzi alla nascita di un rapporto di reciproca utilità che la regia non tenta mai di forzare lungo le strade della facile commozione. Piuttosto prova ad allargare lo sguardo verso la condizione dei senzatetto che a Los Angeles sono presenti in gran numero e in buona parte rappresentano se stessi nel film.
Nessuna voglia di raccontare un percorso dalla strada alla gloria ma piuttosto (grazie alle ottime interpretazioni di Jamie Foxx e di Robert Downey Jr.) il desiderio di mostrare come il lavoro sulle ossessioni di una persona non abbia mai un esito definibile e su come gli esseri umani possano incontrarsi e conoscersi anche a partire da motivazioni che non siano necessariamente altruistiche e, nonostante questo, possano percorrere un tratto di strada insieme provando a farsi del bene a vicenda.
Ottimi i dialoghi e la caratterizzazione dei personaggi, grazie anche alla bella prova di due interpreti di indubbio talento come Robert Downey Jr. e Jamie Foxx; ed alla superba bellezza del terzo protagonista della pellicola: la musica. Quella di Beethoven. Viva, palpabile, pulsante di emozioni, non contorno o sottofondo, ma essenza stessa della vicenda.
Il Solista è un film di buona qualità nonostante perda un po’ ritmo nella seconda parte, e a cui forse manca quel ‘qualcosa in più’ che lo avrebbe reso memorabile.