GIORNI STRANI

Vita di comunità: mai come ora dobbiamo fare appello a ogni nostra singola cellula. E' giunto il momento di imprimere una violenta accelerazione all'intelligenza della nostra specie, come una frustata di tramontana: l'occhio non sarà occhio e la mano non sarà più mano, negli anni venturi.

Creato da sergioemmeuno il 22/04/2011
 

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« La scintillaRotta sul radar »

Poldark

Post n°210 pubblicato il 16 Settembre 2011 da sergioemmeuno
 

  

   Chi si ricorda la serie tv Poldark alzi la mano... forse le mamme dei primi anni Ottanta se la ricordano benissimo... All'epoca, quando ritornavo a casa dalla scuola media, spesso mi dovevo sorbire le serie TV che seguiva appassionatamente mia madre, meravigliosa casalinga terribilmente fragile. E Poldark era un must.

   La serie, di produzione della BBC, andò in onda per la prima volta in Italia nel 1978. Narra le vicende di Ross Poldark, un ufficiale dell'esercito britannico alla fine del XVII secolo, nella regione inglese della Cornovaglia. Il capitano, dal ritorno della guerra d'indipendenza americana, scopre che tutto è cambiato: suo padre è creduto morto da tutti, la sua tenuta è stata abbandonata e la sua amata, Elizabeth Chynoweth, si è fidanzata col suo ricco cugino. Fra numerose peripezie, dai tentativi inutili di riconquistare sua cugina al cercare di rimettere in funzione la propria miniera di stagno, alla fine il bell'ufficiale si sposerà con la giovane governante, Demelza, che lo renderà anche padre. 

   Nella seconda serie le disavventure non si faranno mancare. Demelza, gelosa e timorosa del riavvicinamento di Elizabeth al marito, cercherà di ingelosirlo con un altro uomo: ci sarà un duello da cui Poldark risulterà trionfatore, rischiando il carcere. La fine della storia si conclude con la morte del vecchio amore dell'ufficiale, dopo l'ingerimento di un farmaco pericoloso. I fantasmi del passato sono giganti, la disperazione di Poldark è immensa, nonostante la presenza di Demelza.

   Il ruolo di Poldark era terribilmente cucito addosso all'attore Robin Ellis, terribilmente convincente, con le sue variegate espressioni, dalle risate ai momenti di collera (e ce n'erano!). All'epoca non poche donne si erano invaghite di lui... Una nostra conoscente addirittura affibbiò il nome Ross al proprio nascituro. Altri anni; altre storie.   

  Un uomo forte, romantico, avventuroso; una bellezza da combattente. Uno spirito che forse conquisterebbe qualsiasi donna... O forse magari, ai tempi odierni, un uomo così non verrebbe riconosciuto... Fate vobis!

 
 
 
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