GIORNI STRANI

Quei meravigliosi anni sessanta e quell'esserino...

Che cos’è il destino?

Ad ognuno di noi è data la possibilità di fare  la sua bella o brutta  esperienza di vita, poi, si sa, che  il tempo passa inesorabilmente e tutto va nel dimenticatoio, perché la nostra memoria dà spazio ad altre priorità che ritiene piacevoli e forse più importanti, solo più tardi quei casi fortuiti a livello di un  ricordo di vita passata, non solo si avverano, ma vengono a far parte integrante della nostra vita reale, per cui,  durante la nostra esistenza tutto ci viene palesato e  solo al momento opportuno ce ne ricordiamo.

Ecco le mie esperienze:

Siamo nel 1946, facevamo la fame… io all’epoca avevo quattro anni e mezzo, con mia zia andai a trovare una bimba appena nata. Io la guardavo e ricordo di aver sentito una certa tenerezza per quell’esserino.

Negli anni 1962, il caso volle che mi recai a casa della stessa zia  per salutarla: notai che  in una stanza  c’erano dei ragazzi e ragazze quindicenni o sedicenni  che ballavano, e fra loro, c’era anche quella bimba che 16 anni fa ero andato a trovare con mia zia. Sono le classiche feste di quei meravigliosi anni Sessanta: sulle tavole c’era poca roba, qualche bottiglia e nulla più… me ne rendo conto ora, ma eravamo spensierati, con quei lenti con la musica di Peppino di Capri o di Paul Anka (nella foto sopra).

Ora quella bimba biondina era divenuta una ragazzetta moretta, vivace con quegli occhi color verde bottiglia e spiritosetta. La vidi fuori sotto un albero di melograno, c’era un po’ di vento e lei era un po’ spettinata, quindi le dissi :

<<Quanto sei brutta, sei tutta spettinata!>> e di rimando lei mi rispose con un certo tono sbarazzino:

<<Che devo piacere a teee?>>

Dopo sei anni io e quella ragazza ci sposammo.

Poco fa abbiamo festeggiato  44 anni di matrimonio, come passa il tempo! Chi l’avrebbe mai detto che quegli episodi avrebbero cambiato la mia vita in bene! Noi talvolta ci troviamo di fronte a delle situazioni del tutto normali e non sappiamo che potrebbero essere un segno di gioia per un futuro radioso, a questo punto mi viene da pensare che Niente viene per caso. Nella nostra vita tutto è stato pianificato dalla Sapienza Divina fin  dalla  nascita e alla nostra dipartita.

Quante volte andiamo a cercare la felicità, un certo interesse, un amico, un’amica, o altre cose, e non ce ne accorgiamo che già li abbiamo trovati, ce li avevamo vicino ma non lo sapevamo.