Luna Park Mentale

LEGGENDE METROPOLITANE: I GIORNI DELLA MERLA

Ridendo e scherzando (ma anche no, visto il periodo incasinato che attraversa questo postribolo..ehm ,paese) è finito anche Gennaio. Ed essendo in pieno inverno l'argomento di discorso da ascensore più diffuso è il freddo. Non si parla d'altro. Anche perchè fa freddo, è innegabile: sabato notte tornando da lavoro mi è venuta voglia di dormire in macchina perchè li avevo acceso il riscaldamento e non è che mi andasse molto di fare il tragitto macchina-portone del palazzo insieme ai pinguini che ballavano la macarena. Tornando al discorso da ascensore, ne ho avuto uno con una simpatica vecchina che sosteneva che dovesse fare per forza freddo perchè questi sono i GIORNI DELLA MERLA.
 
Volevo dirle che aveva ragione, in effetti è proprio un periodo di merla se vogliamo dirla tutta, ma siccome la signora in questione ha il senso dell'umorismo della pulsantiera del suddetto ascensore ho soprasseduto. Ma che sò sti giorni della merla? perchè si chiamano cosi? Facciamo una cosa: sediamoci tutti in cerchio intorno a un fuoco (potremmo bruciare l'auto della vecchia per scaldarci un pò, che dite?) che vi racconto la leggenda dei giorni della merla. 


C'era una volta una bambina bassina, di colorito bianco cadaverico, molto pelosa e con dei denti talmente sporgenti che sembravano un becco che, per via di queste sue simpatiche caratteristiche, era sempre presa in giro dai suoi compagni di scuola: la chiamavano "la merla" per via della sua somiglianza col pennuto. Non era proprio uno splendore insomma.

In particolare c'era un suo compagno, Gennaio, che era un concentrato di bastardaggine: durante tutto l'inverno, all'uscita da scuola, aspettava che la merla attraversasse la strada lastricata di ghiaccio per spingerla sotto il pullman che passava e liberare il mondo da cotanta schifezza. Tuttavia finora non vi era mai riuscito perchè gli autobus arrivavano sempre in ritardo per colpa dei cortei di disoccupati e lui non poteva aspettare perchè aveva impegni più importanti quali sparare ai passanti con un fucile a piombini.

La merla, stanca delle persecuzioni, decise di chiudersi in casa per tutto l'inverno ed uscire direttamente a primavera, quando i ghiacci si sarebbero sciolti. Fece cosi provvista di alimenti sani e macrobiotici quali strutto, sugna e pancetta e si barricò in casa davanti alla tv. Ma la bambina faceva davvero schifo quando mangiava, e le provviste finirono prima del previsto. Fu cosi costretta, in preda ad un attacco ipoglicemico, ad uscire per andare a fare la spesa da Lidl, che conviene sempre.

Gennaio, che nel frattempo si era accorto del barbatrucco, comprò 254 pacchetti di vigorsol e fece come lo scoiattolo dello spot: emise flatulenze congelanti che ghiacciarono istantaneamente il paesaggio circostante, in maniera tale da far cadere la sua compagna e farle fracassare almeno una routula, il tutto per puro sadismo. La merla tuttavia si accorse di questo improvviso cambiamento climatico e si rifugiò nei sotterranei di Lidl, dove dopo poco si addormentò. Ma purtroppo fu scambiata da uno degli inservienti per un suino da cui ottenere i wurstel affumicati da mettere in offerta della settimana a 0,70 centesimi il quintale e gettata in una fornace a 1200 gradi. Accortosi però delle urla disumane provenienti dalla fornace, l'inserviente riuscì a mettere in tempo in salvo la bambina che era diventata nera, nera, nera, come il carbon e aveva ustioni di 18esimo grado su tutto il corpo.

Fu cosi portata al centro grandi ustioni dove fu dimessa dopo 2 giorni. Al suo rientro a casa, la sera del 31 gennaio, mettendosi a letto esclamò: "sono stati davvero dei giorni di merla". E da qui la leggenda..

P.S. Per chi volesse leggere la vera leggenda dei giorni della merla vi rimando a wikipedia

(Queen - A winter's tale)