Tunes

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Io sono quella che è sempre spettinata, anche appena uscita dal parrucchiere, figuriamoci dopo  una notte con te.

io sono quella che torna  la sera e butta i vestiti dalla parte del letto dove dorme  il gatto, tutti aggrovigliati, solo perché ha voglia di scrivere e bisogna far presto perché le parole si sa scappano.

sono quella che decanta la bellezza  di fra Cristoforo e della monaca di Monza al figlio quindicenne, e lo sai perché Manzoni ha risciaquato i panni in Arno?

io sono quella che stanotte si mette la camicia da notte lunga solo perché ha voglia di una camicia  da notte lunga.

sono quella che apre il cassetto, prende la tua maglietta, ci affonda il viso e sorride come un'ebete perché ha ancora il tuo odore.

sono quella che si incazza ma  le incazzature passano in fretta. Sono quella che va a cena con le amiche, che sta a casa da sola, ugualmente con la stessa serenità.

sono quella che si è messa in testa di imparare  un altro dialetto, è una lingua diversa, so solo apparecchiare la tavola ma vedrai se da qui alla fine dell'anno non ti faccio pure il letto e tutto il menù di capodanno. 

E sono quella che si diverte pure, ad imparare un dialetto così strano.

Sono quella che sono, sono quella con le visioni, con i sogni strani, sono quella che ti sente, sono quella di "ma che notte mi hai fatto passare", sono quella che dorme appiccicata alla tua pelle.

io sono quella che ti ama. 

E oggi è il diciassette dicembre duemiladiciassette.

-Neimieipassi- 

xx

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Leggo una cosa, ed ecco che torna. Il momento buio che precede la luce, come quello che precede il sorgere del sole. Così dicono. Il ricordo non fa più male, si scopre che tutto ha un senso anche la sofferenza che sembra non passare mai. Ma nel momento ci si aggrappa ad ogni mano tesa, e se guardo la mia strada fino a qui, tanti sono stati i salvagente che mi hanno tenuto a galla, tanti aiuti per non sprofondare, tanti scrigni che si sono aperti e hanno mostrato i loro tesori, nei momenti più bui. Davvero devo avere combinato qualcosa di buono nelle precedenti esistenze per meritare così tanti crediti. Davvero qualcuno vuole che percorra una strada ben precisa, perché mi ci spinge con tutte le forze e, quando vede che gli ostacoli mi impauriscono, mi getta al volo tutti gli strumenti per sconfiggere il mostro. La Via della Spada, dopo la Via della Mano Vuota, l'ho imboccata e abbandonata  anni fa. Non ricordo molto, non più, solo momenti sbiaditi, immagini di me che ero chissà dove mentre con le mani nella giusta posizione attendevo l'attimo che mi diceva inizia. Non ricordo molto, né della Via della Spada, né della Via della Mano Vuota, quello che ricordo è ciò che mi hanno lasciato, gli insegnamenti e la capacità di percepire, di dare e di ricevere, che non avrei potuto imparare se non dalla Via della Spada che mi ha salvato dal momento buio. E quando capita che mi ci imbatta di nuovo, allora ecco che il cuore perde un colpo.

-Neimieipassi-

xx