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RADICE di LOTO: un rimedio dolce, per le “malattie da raffreddamento”

Post n°44 pubblicato il 15 Dicembre 2014 da nuvolabianca_1968



In questo periodo sono tante le richieste di “aiuto”, per quel che riguarda le cosiddette “malattie da raffreddamento”! Vi consiglio di provare la RADICE DI LOTO, un buon rimedio, anche per i bimbi piccoli. Ci sono di seguito, alcune brevi informazioni che lascio, con cura, alla vostra attenzione.

Sembra impossibile che una pianta che nasce e cresce in acque così sporche e stagnanti possa dare alla luce un così candido fiore… Proprio per questo motivo esso è da sempre considerato simbolo di purezza: “nato dal fango ma non macchiato da esso”.

Considerato sacro per induisti e buddisti, ritroviamo il fior di loto anche nelle rappresentazioni dei sette chakra (dal sanscrito “ruota”, i sette centri del sistema energetico sottile del corpo umano) con un numero ben preciso di petali a seconda del chakra a cui si riferisce.

A tutta la pianta nel suo insieme vengono attribuite mille virtù e nulla di essa viene eliminato: il fiore, le foglie, i semi e la radice sono impiegati in varie creazioni ornamentali, deliziosi e profumati tè, curiose ed alternative prelibatezze e ovviamente…bevande curative.

Ed è proprio questo aspetto che più ci interessa per poter offrire ai nostri bimbi (ma anche a noi adulti) un rimedio capace di rispettare il loro delicato organismo rinforzando sempre di più il sistema immunitario e non intaccandolo e indebolendolo.

L’antica saggezza dell’Oriente ci consiglia l’utilizzo della radice di loto (Nelumbo nucifera), per le sue proprietà antidiarroiche, febbrifughe, emollienti e catarrali. Essa è piuttosto carnosa e ha una forma allungata e può essere utilizzata sia fresca che secca. In quest’ultimo caso la radice viene raccolta nei mesi invernali quando è ancora ricca di sostanze nutritive, quindi viene tagliata a listarelle orizzontali e successivamente essicata al sole. Il risultato è un insieme di dischetti rotondi il cui interno presenta una distribuzione perfetta di forellini. Qui, oltre che nel fiore, ritroviamo ancora una volta la perfezione di Madre Natura…

La radice di loto ha un effetto benefico soprattutto sul sistema respiratorio: essa infatti aiuta l’organismo a rendere il muco presente in questa zona del corpo più fluido e ne favorisce la fuoriuscita. La sua bevanda può essere consumata nei casi di raffreddori, congestioni o infezioni dei seni nasali, ma anche nei casi di bronchiti, asma, tosse e pertosse, otiti causate da eccesso di cerume,…

In Italia è molto difficile trovare la radice fresca, ma la maggior parte dei negozi di alimenti biologici e macrobiotici offrono la valida alternativa della radice di loto (per lo più proveniente dal Giappone) essiccata sia a fette che in polvere.

Il decotto si prepara facendo bollire con coperchio e con una fiamma delicata circa 10 grammi di fette di radice di loto (o 1 cucchiaino se in polvere) in 1 tazza d’acqua per circa 20 minuti. Quindi si filtra e si beve.

Il gusto di questa bevanda è molto particolare (è da provare…o piace o non piace per niente!), ma per correggerlo un po’ si possono aggiungere 3 gocce di zenzero fresco (o 1 grammo di zenzero in polvere): in questo modo il sapore sarà più “piccantino” e l’effetto sarà sicuramente migliore, viste le proprietà balsamiche dello zenzero.

Il decotto è bevibile sia dagli adulti che dai bambini e, come sempre, ricordo alle mamme che allattano che i loro piccoli, grandi e piccini, potranno usufruire dei benefici di questa radice grazie al loro latte che dolcemente gli donano.

È possibile aggiungere qualche rondella di radice a minestrine e minestroni che si preparano per la famiglia lasciandole in cottura insieme agli ingredienti delle zuppe. Una volta cotto il tutto, si tolgono le rondelle e si serve a tavola. In questo modo il piatto sarà ricco delle sostanze rilasciate dalla radice, ma il sapore non sarà alterato.

Il problema rimane per i numerosi bambini che non amano né i decotti né quantomeno le minestrine! Se proprio non c’è alcun verso di far assaggiar loro almeno un po’ di cucchiai, cerchiamo di mettere alcune rondelle della radice di loto nella cottura delle verdure, o dei legumi, o nelle pietanze che richiedono la cottura in acqua, sempre togliendole prima di mangiare.

 
 
 
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