Creato da oliviaspaghetti il 20/09/2007
Happy News Here (o quasi..)
 

 

Nelle Corde

Post n°100 pubblicato il 10 Settembre 2011 da oliviaspaghetti
 
Foto di oliviaspaghetti

Il sabato della spesa e delle commissioni accumulate durante la settimana, anche se continuamente rimandato,arriva sempre di sabato; dalle mie parti è arrivato oggi.Con consapevole recalcitranza stilo una lista che dimenticherò a casa, probabilmente sopra il letto o fra i piatti sporchi della colazione, e vado al supermercato.

Fra gli scaffali troppo alti e le corsie troppo larghe, ancora col pensiero a 'chissà se mi ricorderò piano, settore, corsia, numero e colore del parcheggio della macchina',mi perdo fra i colori, i prezzi e la grottesca fantasia di certi flaconi di ammorbidente all'orchidea selvaggia.

Lo slalom gigante fra i carrelli da revisionare e le casalinghe smaliziate, che sanno sempre dove andare e cosa comprare, per fortuna,nonostante il tempo impiegato a riposizionare a ritroso quasi metà della mia spesa, non dura molto e in men che non si dica mi ritrovo inesorabilmente in fila alla cassa.

Una bambina con i capelli rossi e il viso chiaro scruta curiosa il mio carrellino di stoffa verde con le ruote e chiede alla donnona troppo truccata accanto a lei:

mamma, perchè noi invece abbiamo tutte queste buste? 

Senza aspettare la risposta, la bambina di porcellana s'avvia verso qualcosa un po' più in là. E' deciso quel piccolo passo, minuto e sicuro. Ritorna portando a fatica una scatola colorata più grossa di lei e, raggiunta l'elefantesca signora, con gli occhi illuminati e un sorriso sdentato sussura tutto d'un fiato emozionata e convinta:

mamma, questa però è proprio bella!

E' una chitarra di plastica rossa ma con le corde e i tasti come quelli delle chitarre vere. La bambina non aspetta la reazione della mamma e approfitta di quel momento per prendere dal carrello alcuni giochi che aveva scelto prima di sapere di quel meraviglioso strumento. Un secchiello di didò blu, una bambola bionda, dei braccialetti ritornano inaspettatamente sui loro scaffali.

Con la chitarra stretta in un abbraccio sacro e ansiosa di arrivare a casa per toglierla dalla scatola, la bambina cerca di mettere fretta alla mamma che non si accorge della filodiffusione del supermercato: proprio in quel momento passa una canzone su una figlia con la passione per la musica.

 

Olivia

 
 
 

150

Post n°99 pubblicato il 17 Marzo 2011 da oliviaspaghetti
 
Foto di oliviaspaghetti

è mentre prepara, con consueta premura, il caffè, appena sveglia in questa mattina piovosa di una giornata di festa appena sancita, che l'euforia e il trasporto patriottico dei giorni passati , in lei, non ci sono più. Nonostante quest'evidenza, lei non sembra affatto preoccupata e con mani sicure avvita piano la moka sorridendo al suono della radio che non fa altro che parlare dei festeggiamenti che, nonostante l'incessante cadere della pioggia,stanno coinvolgendo in queste poche ore il suo paese, tutto intero. Mostre, istallazioni, proiezioni, concorsi, ricorsi, spettacoli, picnic e qualunque altra esternazione di giubilo e riconoscenza per celebrare questi 150 anni. Lei ha appena appoggiato la moka sul fornello e, mentre aspetta che il caffè "venga sù", si sofferma davanti allo specchio del bagno: "150 anni" spiccica il riflesso delle sue labbra rosa, poi pensa fra sé: " sembrano così tanti e così pochi insieme, me li sento tutti addosso, uno per uno, tutti miei. Anche quelli prima di me". Lei che fino all'altro ieri sembrava voler emigrare da un momento all'altro.

La speaker della radio continua concitata a blaterare: ".. diteci cosa vi piace di questo paese!.." per poi lasciare spazio al primo telegiornale della giornata, che presumibilmente sarà identico all'ultimo; oggi non è successo nulla, va tutto bene, si continua a parlare della festa, del capo di stato che rende omaggio, delle dichiarazioni illustri, delle sentite testimonianze e, visto che ci siamo, dei piatti della tradizione regionale. Il borbottare profumato della moka l' accompagna fuori dal bagno, verso la cucina e lei abbassa la fiamma soffermandosi su un dubbio latente: "Che si tratti dell'ennesimo stratagemma per distrarre un paese intero dai suoi problemi, autocompiacendolo? Così che, mentre tutti festeggiano compulsivamente l'unità sotto sotto i soliti pochi tramano indisturbati la disfatta che divide."

".. Stringiamci a coorte. Siam pronti alla morte...." declama la solita stazione radiofonica, a cantare è un qualunque concorrente del solito reality musicale. Lei, con la tazzina in pugno, il sorriso antico sulla faccia giovane, scosta la tenda: continua a piovere, anche sui drappi tricolori appesi alle finestre. No, l'euforia e il trasporto patriottico dei giorni passati , in lei, non ci sono mai stati perché sia prima che dopo quel giorno il loro posto era già preso dalla consapevolezza di esserci, lì.

 

Olivia

 

 

 

 

 

 

 
 
 

CERCO STORIE PER FILM DOCUMENTARIO SULLA DONNA

Post n°98 pubblicato il 27 Gennaio 2011 da oliviaspaghetti
 
Foto di oliviaspaghetti

Buongiorno a tutti,
sto cercando in tutta Italia storie di DONNE nella società di oggi per progetto FILM-DOCUMENTARIO con l'obiettivo di "cercare e offrire spunti di analisi, approfondimento e discussione e di portare alla luce l’autentica REALTA' FEMMINILE troppo spesso ignorata o mistificata dai media". "In un paese in cui circa il 50 per cento delle donne è tagliato fuori dal mondo del lavoro, e solo il 6% ricopre ruoli decisionali nei cda delle aziende, dove l’immagine femminile è relegata a pura merce di scambio, in cui la conquista delle libertà spesso porta a rinunciare ai propri bisogni… come resistono le donne ? Come si reinventano ? Come si riscattano ? Come fanno la differenza ?"Il progetto sarà ideato insieme alle protagoniste delle storie, ovviamente la ricerca è rivolta anche ad uomini che conoscano donne che hanno vissuto o vivono una situazione particolare, singolare, originale, rispetto alla società di oggi e proposto in risposta al bando di gara del Maude (movimento lavoratrici dello spettacolo) e concorrerà insieme agli altri progetti per essere realizzato.
Potete contattarmi direttamente qui oppure mandare una mail a lisabencivenni@gmail.com.
Grazie mille!!


O.

 
 
 

se lo RI-voto! (dedicato a tutti gli italiani che alle ultime elezioni votarono Silvio Berlusconi)

Post n°97 pubblicato il 21 Gennaio 2011 da oliviaspaghetti
 
Foto di oliviaspaghetti

Ciao a tutti,

 

questo non è un semplice post ma una ricerca scaturita dalla curiosità e dall'interesse di sapere le motivazioni che spingono chi ha già votato Silvio Berlusconi alle ultime elezioni a ri-votarlo o meno in vista delle eventuali elezioni anticipate.

 

Potete partecipare in maniera del tutto anonima o meno direttamente su questo blog oppure scrivendo all'indirizzo selorivoto@gmail.com od all'interno della pagina facebook:

http://www.facebook.com/home.php#!/group.php?gid=16403933681

 

Spero in una folta partecipazione!

 

Grazie a tutti,

 

Olivia

 

_____________________

per la foto: http://profile.ak.fbcdn.net/hprofile-ak-snc4/hs166.ash2/41592_107127762641491_708_n.jpg

 
 
 

da votare assolutamente, in attesa di altre urne.. :))

Post n°96 pubblicato il 16 Novembre 2010 da oliviaspaghetti
 
Foto di oliviaspaghetti

http://www.onelifephotos.com/lisaben?sms_ss=facebook&at_xt=4ce1d4acb05785c4%2C0

 

 

Grazie ;)

 

O.

 
 
 

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Nina Simone

Say, love me or leave me and let me be lonely
You won't believe me but I love you only
I'd rather be lonely than happy with somebody else

You might find the night-time the right time for kissing
Night-time is my time for just reminiscing
Regretting instead of forgetting with somebody else

Love me or leave me

 

John Coltrane

Raindrops on roses and
Whiskers on kittens
Bright copper kettles and
Warm woolen mittens
Brown paper packages
Tied up with strings
These are a few of
My favorite things...

..When the dog bites
When the bee stings
When I'm feeling sad
I simply remember
My favorite things
And then I don't feel so bad

My Favorite Things

("American Splendor" soundtrack)

 

A MALI ESTREMI...

versione integrale

Eccola, ne arriva un'altra. Come ogni anno del resto!

Nuova, splendida, con la copertina brillante ancora senza la classica piegatura nell’angolo. Mi sembra ieri quando anch’io per la prima volta fui appoggiata qui, su questo comodino colorato. Credevo si trattasse di pochi minuti, il tempo di togliersi il cappotto e prendere una penna ed invece sono sempre qui. All’inizio non ci badavo, credevo si trattasse solo di un momento, che non ci fosse nulla da scrivere, del resto era ancora il tre gennaio; poi allungo un lembo della copertina e cosa vedo? Fogli, ritagli, pagine confuse, post-it pieni zeppi di appunti. Mi sono sentita inutile e umiliata: “Io qui candida, pronta a custodire i suoi impegni, i suoi pensieri e le sue idee e lei che fa? Si affida a sconosciuti pezzi di carta qualunque?” Ho cercato in tutti i modi di farmi notare, una sera sono riuscita a cadere per terra mentre lei accendendo l’abat-jour mi ha sfiorato con il  gomito:nulla, mi ha raccolto, aperto, ci ha pensato un po’ su e poi mi ha rimesso dov’ero. Eppure un modo per farle capire la mia utilità doveva esserci. Così, un giorno, dopo lunghe ore a studiare la tattica migliore, sono riuscita, con la complicità della brezza mattutina,  a mettermi sotto ad un post-it  nuovo nuovo con appuntate sopra le date di una mostra e qualche numero di telefono. Il post.-it è rimasto incollato sulla mia copertina lucida prima che se ne accorgesse così quando lei lo vide avverò il mio intento disperato e incollò tutti i suoi appunti sparsi sulle mie pagine bianche.

Gennaio e Febbraio si riempirono di orari, impegni e buoni propositi rimasti tali, Marzo e Aprile si coprirono di inviti, biglietti del cinema e numeri di telefono, Maggio e Giugno furono tempestati di pagine a quadretti con liste della spesa e fra una pagina e l’altra trovarono posto anche i depliant per le imminenti vacanze, Luglio e Agosto solo pensieri, progetti e idee, Settembre, Ottobre e Novembre orari, appuntamenti e riunioni, Dicembre pieno di bigliettini e memorandum per non dimenticarsi i regali più cari .Adesso è gennaio e   sono fiera di essere l’agenda dell’anno scorso.

 

 

 

 

L.Bencivenni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Perfezione Femminile

... la vita, Londra, questo momento di giugno.

Laura riporta il figlio nel salotto, lo rimette davanti alla sua torre di blocchi di legno colorato. Una volta che lui è sistemato, ritorna in cucina e , senza alcuna esitazione, prende la torta e la fa scivolare dal piatto bianco latte nel cestino della spazzatura. Atterra con un suono sorprendentemente solido; una rosa gialla si è spalmata contro il lato curvo del cestino. Si sente immediatamente sollevata, come se delle stringhe d'acciaio intorno al suo petto fossero state allentate. Può ricominciare, adesso. Secondo l'orologio a muro sono appena le dieci e trenta. Ha tutto il tempo per fare un'altra torta. Questa volta impedirà alle briciole di finire nella glassa. Questa volta traccerà le lettere con uno stuzzicadenti, così saranno centrate, e lascerà le rose come ultima cosa.

M.Cunningham - Le Ore  

 

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La fille sur le pont

di Patrice Leconte

E se le chiedesse di scappare con lui, così, senza preavviso?

Crede che saremmo felici?

Chi?

Bhè, lui e io?

Ora le racconto una storia. Tanto tempo fa abitavo in una strada dalla parte dei numeri pari, al 22 e guardavo dalla finestra i numeri dispari, le case di fronte, perchè credevo che la gente che ci viveva fosse più felice, che le stanze fossero più luminose, che le serate fossero più allegre. Ma le camere erano buie, le stanze più piccole e numeri dispari guardavano quelli di fronte. Perchè pensiamo sempre che la fortuna sia ciò che non si ha. Bene, l'aspetto alla stazione, se non la vedo capirò che ci è andata.

Andata dove?

A vedere se di fronte è meglio.

Serge Frydman

 

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Robert Nelson Jacobs

Tuttavia il vento irrequieto del Nord non era ancora soddisfatto.
Il vento parlò a Vianne di paesi ancora da visitare, di amici bisognosi ancora da scoprire, di battaglie ancora da combattere... da qualcun'altro, la prossima volta.

E fu così che il vento del Nord si stancò e andò per la sua strada.

"Chocolat" di Lasse Hallström

 

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SE

 

Se riesci a non perdere la testa quando tutti intorno a te la perdono e ti mettono sotto accusa;

Se riesci ad aver fiducia in te stesso, quando tutti dubitano di te,ma a tenere nel giusto conto il loro dubitare;

Se riesci ad aspettare, senza stancarti di aspettare o, essendo calunniato, a non rispondere con calunnie o, essendo odiato, a non abbandonarti all’odio pur non mostrandoti nè troppo buono nè parlando troppo da saggio;

Se riesci a sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni;

Se riesci a pensare senza fare dei pensieri il tuo fine;

Se riesci incontrando il Successo e la Sconfitta a trattare questi due impostori allo stesso modo;

Se riesci a sopportare di sentire le verità che tu hai dette distorte da furfanti che ne fanno trappole per sciocchi o vedere le cose per le quali tu hai dato la vita distrutte e umilmente ricostruirle con i tuoi strumenti ormai logori;

Se riesci a fare un sol fagotto delle tue vittorie e rischiarle in un sol colpo a testa e croce e perdere e ricominciare daccapo senza dire mai una parola su quello che hai perduto;

Se riesci a costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi polsi a sorreggerti anche dopo molto tempo che non te li senti più ed a resistere quando ormai in te non c’è più niente tranne la tua volontà che ripete: resisti;

Se riesci a parlare con la canaglia senza perdere la tua onestà o a passeggiare con il re senza perdere il senso comune;

Se tanto amici che nemici non possono ferirti;

Se tutti gli uomini per te contano, ma nessuno troppo;

Se riesci a colmare l’inesorabile minuto con un momento fatto di sessanta secondi;

 

Tu hai la terra e tutto ciò che è in essa e quel che più conta.

SARAI UN UOMO, figlio mio!

Rudyard Kipling

 

Mia nonna amava il caffe’..

TORREFAZIONE ILIA

il primo caffé..

Mia nonna era famosa nell’ isolato per il suo caffè: il vicinato escogitava i pretesti più  assurdi per ottenere l’ invito a prenderne  una tazzina. Mia nonna ne curava personalmente l’acquisto presso un “droghiere” di fiducia, lo macinava con cura per poi dosarlo senza parsimonia nella caffettiera. Raggiunta l’eta, divenni anch’io fruitore di cotanto nettare; misteriosamente però la mia tazzina, preparata da mia nonna  furtivamente in cucina, profumava in maniera particolare, piu’ delle altre, e il gusto del liquido era piu’ intenso, piu’ cremoso, insomma era decisamente migliore di tutte le altre. Dopo aver usufruito per diversi anni del privilegio, tacendo meschinamente, qualcuno si accorse del fatto: quel qualcuno adesso è mia moglie. Col candore beffardo degli anziani, mia nonna ammise che la mia tazzina conteneva il primo caffe’ uscito dalla Moka e cioe’ il migliore, il più profumato ed intenso: agli altri veniva servito il rimanente.

http://www.iliacaffe.com/

 


 
 
 

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