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« FAMIGLIE MODERNE!IL BUSINESS PERFETTO! »

PERCHE' SIAMO SEMPRE PIU' VITTIME DELLE DIPENDENZE?

Post n°134 pubblicato il 20 Febbraio 2017 da carloreomeo0

Forse non lo avrete neanche notato, ma scrivendo gli ultimi post ho tentato di seguire un filo logico, che a qualcuno forse potrà risultare labile, inconsistente, ma attraverso cui ho cercato di legare i vari argomenti affrontati, arrivando alla conclusione che al di la delle leggi, divieti, normative, campagne dissuasorie che sono o potranno essere messe in atto, l’essere umano sarà sempre più vittima delle dipendenze, semplicemente perché ogni generazione sotto questo aspetto è sempre più debole rispetto alla precedente, sempre meno capace di reagire costruttivamente alle porte che la vita ci sbatte in faccia, ma di dipendenze con il tempo se ne prospetteranno sempre di nuove e più distruttive, come se l’essere umano fosse portato a soddisfare un bisogno che potremmo definire a tutti gli effetti masochistico, che lo porta ad autoinfliggersi delle sofferenze, trovandovi in esse una sorta di doloroso piacere, cui l’unico principale intento è ancora una volta quello di eludere, evadere dalla realtà, da quella realtà che è incapace di affrontare, da quei problemi che gli sembrano insormontabili, in quanto più portato a subirli, ad eluderli, che a reagire ad essi.

Causa di questa sua condizione è dovuta a genitori troppo permissivi, che lo hanno viziato e iperprotetto, rendendolo di fatto inadeguato ad affrontare la vita e più propenso a sfuggire ad essa, vivendo ogni impedimento, ogni ostacolo come un dramma, somatizzandolo. Privato com’è anche di quel supporto che una volta era rappresentato dalla famiglia, che è stata svuotata di ogni valore, di ogni legame e di ogni forma di rapporto umano.

Tutto questo lo porta inevitabilmente ad avere l’esigenza sia psicologica che fisica di annegare, obnubilare le proprie frustrazioni nell’alcol o facendo uso di sostanze stupefacenti, nel cercare il conforto, la sicurezza, seppure temporanea, che si illude di trovare nel fumo di una sigaretta o tentare di ribaltare la sua situazione, che giudica insoddisfacente, attraverso i soldi facili, quelli che si illude di procurarsi con il gioco d’azzardo, sia che esso sia rappresentato da una slot, da un casinò fisico o virtuale, da uno dei tanti gratta e vinci ecc. In quanto la società in cui vive, che ha per imperativo la materialità dell’apparenza, lo ha convinto che solo i soldi diano la felicità, che solo attraverso di essi si conquista il potere, il rispetto, la stima e la fiducia in se stessi.

La sua voglia di sfuggire alla realtà raggiunge il suo apice nella virtualità di internet, attraverso i vari social, in cui ha l’opportunità non solo di sfuggire a quella realtà che reputa sempre più opprimente, ma anche da se stesso, creandosi dei veri e propri avatar fino a divenire così pirandellianamente uno, nessuno e centomila, esempi di questo genere se ne trovano molti in questa stessa community.

L’appagamento, il senso di approvazione di cui è carente e di cui allo stesso tempo ha estremo bisogno, la sua stessa autostima aumentano proporzionalmente ai “Like” totalizzati dai loro post, dal numero dei commenti che essi hanno ricevuto, e se non sono in grado di scriverne di propri, non c’è problema basta condividere quelli di altri, l’effetto benefico è identico.

La voglia di apparire, il senso di popolarità che internet è in grado di fornirgli è meglio di qualunque MasterCArd, non ha prezzo! Essa è data dal numero di amici, che poi anche se sono semplici conoscenti o perfetti sconosciuti poco importa, perché come diceva Totò: “è la somma che fa il totale!” Appagare il proprio Ego attraverso internet come si può notare è facile, estremamente frustrante lo scoprire che non è altrettanto facile trasporre tutto questo nella realtà di tutti i giorni, con le sue regole, le sue convenzioni, ecco il meccanismo perverso tramite il quale anche la rete diventa una dipendenza e il rimanere sempre connessi un esigenza a cui diviene sempre più difficile rinunciare perché disconnettersi da essa significa doversi riconnettere con la realtà, dover ritornare ad essere se stessi.

 

La cosa più allarmante è notare come sempre più spesso le dipendenze si intreccino, sommandosi, chi gioca d’azzardo, attraverso i vari casinò online cerca di sopperire allo stress fumando forsennatamente, per poi ritrovarsi  a bere per soffocare la delusione e la rabbia per i soldi persi. Sintomo che una sola dipendenza non basta, che quella voglia di evadere dalla realtà diventa sempre più esigente, pressante, spingendo chi ne è vittima sempre più a fondo nel baratro, ritrovandosi isolato, in compagnia solo del suo peggior nemico…se stesso.     

 
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Commenti al Post:
jigendaisuke
jigendaisuke il 21/02/17 alle 00:26 via WEB
E c'è chi fuma o beve considerandolo un atto di ribellione verso la società. Io odio tutto ciò che crea una dipendenza. Sopporto giusto il lavoro dipendente... giusto perchè mi da un po' di sicurezza. Non mi piace non avere il controllo di me stesso, per questo non bevo (troppo). In compenso vedo un sacco di gente che, non lavorando più, passa il tempo nelle sale slot e non lo fanno perchè hanno bisogno di soldi, così come vedo anche un sacco di giovani che si bruciano con le dipendenze. Pochi giorni fa un ragazzino a Lavagna si è suicidato, mentre la guardia di finanza, chiamata dalla madre, faceva un controllo in casa, visto che era stato beccato a scuola con una decina di grammi di marijuana. Molti ragazzi intervistati attaccano la madre, perchè una canna non è droga, non crea dipendenza! Notte
(Rispondi)
 
 
carloreomeo0
carloreomeo0 il 21/02/17 alle 20:57 via WEB
Ciao Jigen, giusta osservazione la tua, si inizia a fumare o a bere anche per andare contro le regole imposte dalla società, e per essere accettati da un gruppo, conformandosi ad esso, alle sue regole per non essere additati come diversi, asociali o peggio degli sfigati, in tutto questo ci vedo un sottile controsenso. Le dipendenze dilagano, perché sembrano adatte a colmare i numerosi vuoti che molti si portano dentro. Farsi le canne, bere fino a rischiare il coma etilico, è entrato nella normalità delle cose per molti giovani, che negano di essere dipendenti da tutto questo. Buona serata.
(Rispondi)
 
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 22/02/17 alle 00:24 via WEB
E troppi genitori minimizzano. Ciao
(Rispondi)
 
ranocchia56
ranocchia56 il 21/02/17 alle 13:43 via WEB
Ciao, condivido quello che hai scritto, è il preciso quadro di questo mondo in disgregazione, gli esseri umani sono veramente bravi a distruggere se stessi. Ma c'è una cosa ancora più preoccupante secondo me, le persone di età, quelle che come me e tanti altri sono stati cresciuti da famiglie vere, che siamo stati abituati a fare sacrifici e combattere per i nostri ideali, come mai in grandissima parte si stanno comportando esattamente come i giovani? Se si pone questa domanda rispondono che tanto i giovani non li ascoltano e tanto vale adeguarsi ai tempi per non restare isolati. Ma si rendono conto di quello che dicono? Isolati da chi? Da chi lo è già? Magari non prenderanno tutti i vizi dei giovani ma è un dato di fatto la maleducazione e la spietatezza che hanno. Non è facile, anzi è molto difficile convivere in questo mondo distrutto, ma sia pur con fatica e disagi non indifferenti io resto me stessa, sempre. Buona giornata.
(Rispondi)
 
 
carloreomeo0
carloreomeo0 il 21/02/17 alle 21:08 via WEB
Ciao, hai ragione molti esponenti della nostra generazione si stanno uniformando a tutto questo semplicemente perché, neanche ai nostri tempi le famiglie, i genitori, erano in grado di trasmettere certi valori, ed anche perché è molto più facile conformarsi a quella che sembra essere la tendenza del momento che andare contro corrente, sentendosi emarginati, esclusi. Nonostante tutto questo, nonostante diventi ogni giorno più difficile essere coerenti con se stessi, noi non molliamo! Buona serata.
(Rispondi)
 
lucreziamussi
lucreziamussi il 21/02/17 alle 16:26 via WEB
Carlo il gioco d'azzzardo è manopolizzato dallo Stato !
(Rispondi)
 
 
carloreomeo0
carloreomeo0 il 21/02/17 alle 21:10 via WEB
Ciao Lu, lo stato si arricchisce tramite i monopoli imposti sia sull'alcol, che sulle sigarette, come sul gioco d'azzardo. Praticamente si arricchisce sfruttando le nostre debolezze, le nostre dipendenze, ma di questo scriverò nel prossimo post. Buona serata.
(Rispondi)
 
lascrivana
lascrivana il 22/02/17 alle 10:17 via WEB
Questo post, ben si collega con la mia teoria. Non lasciarsi strumentalizzare dagli eventi, significa trovare gli strumenti per modificare gli eventi. Un gioco di parole apparentemente simile, ma che in realtà suggerisce due principi diversi. Ecco perché i giovani devono smettere di sentirsi spacciati. La storia imparata sui banchi di scuola, insegna l'evoluzione sia industriale che scientifica. L'uomo con il tempo ha rivalutato la sua vita primordiali ingegnandosi per migliorarla. Oggi, abbiamo le stesse capacità di ieri. Perché arrendersi prima ancora d'iniziare? Ciò che conta per me, è la divulgazione del pensiero positivo. Sono sempre convinta della sua efficacia. Ciao Romeo.
(Rispondi)
 
 
carloreomeo0
carloreomeo0 il 22/02/17 alle 21:18 via WEB
Il pensiero positivo è sicuramente un arma efficace per combattere le avversità della vita, invece di farsi abbattere da esse. Tutti noi dovremmo imparare a pensare positivamente, ad affrontare con fiducia i problemi, gli ostacoli che incontriamo sul nostro cammino vedendole come opportunità, invece che come semplici impedimenti. Buona serata.
(Rispondi)
 
Spiky03
Spiky03 il 22/02/17 alle 14:01 via WEB

Ciao, come avevo già risposto in precedenza, sempre secondo il mio personalissimo parere è l'immaturità che accompagna queste persone anche in età già adulta.
Ma ciò che più mi stupisce è l'incoerente fenomeno dei nuovi genitori, quello di voler rendere indipendenti e autonomi i propri figli fin dalle tenere età e allo stesso tempo a restare adolescenti il più a lungo possibile.
Il rapporto genitori/figli dei nuovi tempi, sinceramente non lo capisco.
Comprendo bene che viviamo un contesto sociale che istiga alle varie dipendenze, ma non mi sento di giustificare chi ha deciso consciamente di rovinarsi la vita e di conseguenza rovinarla anche agli altri con l'assurdo pretesto: 'poveretto/a è affetto/a da gioco d'azzardo patologico, oppure è un alcolista o un drogato che è soltanto un malato di nostalgia'?
Cosa bisogna fare con i giovani di oggi? chiamare il "telefono azzurro", per liberare il bambino che è in loro?
Mi spiace dirlo, ma penso che la stragrande maggioranza della nuova generazione è la dimostrazione perfetta del fallimento totale e irrimediabile dell’idea di progresso.
Che poi mica sono solo loro, ho visto persone in età molto avanzata (donne) piangere miseria continuamente per poi ritrovarle dentro un bar alle slot-machine.
Io penso che occorra più responsabilità delle proprie azioni e meno buonismo, vittimismo ed ipocrisia!
Buon proseguimento di giornata a te.

(Rispondi)
 
 
carloreomeo0
carloreomeo0 il 22/02/17 alle 21:35 via WEB
Ciao Spiky, la società in cui viviamo è piena di contraddizioni, così come il rapporto genitori figli. Non giustifico e non comprendo chi deliberatamente sceglie la propria dipendenza, in quanto sono solo vittime di se stessi. Ciò che desta maggiormente la mia preoccupazione è come educheranno, cresceranno i loro figli? Assisteremo quindi ad un'altra generazione di disadattati, immaturi e frustrati, sempre più facili prede di nuove dipendenze? Buona serata.
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molto.personale
molto.personale il 24/02/17 alle 17:24 via WEB
Delizioso fine settimana un abbraccio coccoloso
(Rispondi)
 
riccidorati
riccidorati il 24/02/17 alle 18:07 via WEB
Le dipendenze si intrecciano in coloro che della vita non han saputo coglierne il senso,il vero valore perdendosi nel nulla come hai ben descritto nel post.A mio avviso tutto ciò è voluto per annegare i propri fallimenti,ma il guaio è che troppi di questi falliti son anche genitori e purtroppo la possibilità di essere d'esempio ai figli è praticamente nulla.Certe situazioni deludenti che vivono i giovani a causa dei genitori,si aggiungono al disagio di un'epoca di forti cambiamenti per loro e limitano la loro volontà di maturare e di crearsi uno spazio per poter crescere indipendentemente dalla famiglia.Per far tacere la coscienza certi genitori non negano nulla ai figli,rendendoli così,passivi ,deboli impedendo così a loro di formarsi una propria personalità e degli interessi che li renderebbero più sicuri di sé, più forti e meno soggetti all'instabilità psicologica e ai condizionamenti altrui.Cadere nella rete dei vizi e del nulla di fatto è una conseguenza quasi inevitabile anche per molti di loro.PURTROPPO!Post molto attuali e interessantissimi.Ti auguro un delizioso weekend caro Carlo.Kiss-Giulia klikka for you
(Rispondi)
 
 
carloreomeo0
carloreomeo0 il 24/02/17 alle 22:03 via WEB
Ciao Giulia, in effetti i giovani d'oggi non hanno molti riferimenti, la famiglia e i legami che essa dovrebbe comportare sono spesso inesistenti. Genitori che il più delle volte sono più immaturi di loro, un mondo del lavoro che per come è attualmente regolamentato pone un grosso punto interrogativo sul loro futuro sia prossimo che remoto. Vivono in una società non meritocratica che invece di premiare il più bravo, il più capace, finisce per premiare il più furbo, quello che ha la raccomandazione più potente. In un contesto come questo comprendo come per chi non ha una grande stima di se stesso, un forte amor proprio e dei valori in cui credere, sia facile cadere vittima delle dipendenze, illudendosi che grazie ad esse si possa cambiare, distorcere la realtà. L'illusione però ha vita breve e sono costretti nuovamente a fare i conti con la realtà e di conseguenza ad avere nuovamente la necessità di evadere da essa ricorrendo alle dipendenze, innescando un circolo vizioso che li spinge sempre più a fondo nel baratro. Buona serata e sereno fine settimana.
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