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LA COMMEMORAZIONE DEL LAVORO

Post n°146 pubblicato il 01 Maggio 2017 da carloreomeo0

Se andiamo avanti di questo passo, tra qualche anno il 1° Maggio non sarà più la festa dei lavoratori, ma diverrà la commemorazione del lavoro. La mia non è facile ironia, in quanto non c’è niente di ironico nelle mie parole, non è neanche sterile polemica, ma la semplice constatazione di ciò che sta avvenendo. Del resto come si fa a festeggiare qualcosa che è sempre più raro trovare, sempre più precario, sempre più inquietantemente simile allo schiavismo più che a quella ideologia del lavoro che nobilitava l’uomo, donandogli dignità? 

Mi chiedo con quale spirito si possa ancora festeggiare il lavoro, quando per la sua assenza sempre più persone si suicidano, morti così frequenti da essere entrate a far parte della nostra macabra quotidianità, tanto da non fare più notizia, tanto da non suscitare più alcuna reazione/emozione, distratti come siamo dal nulla che ci circonda, dalle mille futilità propinateci come se fossero importanti. Quando per la sua assenza sempre più persone cadono in depressione, o per trovarlo sono costrette a lasciare i loro affetti più cari e ad emigrare all’estero in cerca di miglior fortuna.

E mentre l’occupazione è in forte calo, aumentano le morti bianche, aumentano gli infortuni sul lavoro e anche se questi dati sembrano essere in controtendenza e inspiegabili, in realtà tali dati, che poi dati non sono, perché dietro i freddi numeri ci sono persone, esseri umani, che hanno perso la vita o che hanno subito infortuni invalidanti, per il semplice motivo che per aumentare i profitti le aziende, oltre a tagliare gli stipendi e ad aumentare le ore lavorative, oltre a togliere diritti e dignità ai lavoratori, hanno tagliato anche sulla sicurezza sul lavoro, complice uno stato volutamente assente, colpevole uno stato che legifera ma non controlla che le norme vengano rispettate.

Mi chiedo con quale spirito si possano ancora festeggiare i lavoratori, quando sempre più spesso ingrossano le fila del precariato, con l’ansia della scadenza del contratto, con l’angoscia dovuta all’incertezza del rinnovo dello stesso e per questo sempre più ricattabili, per questo sempre più merce di scambio tra agenzie e aziende che speculano parassitariamente su tali stati d’animo.

Per essere considerati dei buoni lavoratori oggi, infatti, bisogna trasformarsi in lavoratori a chiamata, diciamo pure in lavoratori a squillo, che si adattino in tempo zero ad ogni realtà lavorativa, ad ogni tipo di turnazione e mansione con stipendi al di sotto del minimo sindacale, sempre sani come un pesce, che non conoscano mutua, ferie ROL o PAR, quindi sempre presenti, che non rivendichino diritti ma che si sottomettano ai doveri e tutto questo chi parla bene la definisce flessibilità, sì una flessibilità a 90° sempre più inaccettabile, perché tendente a ledere la dignità dei lavoratori in quanto persone e non semplici strumenti di lavoro, da sfruttare al massimo per aumentare i profitti dei vari sciacalli travestiti da imprenditori. 

Cosa c'é da festeggiare in tutto questo???

 
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Commenti al Post:
jigendaisuke
jigendaisuke il 01/05/17 alle 22:32 via WEB
Vero. Il lavoro "tradizionale" ormai sta morendo. Il digitale e la new economy stanno cambiando tutto, ma c'è chi è rimasto fermo all'operaio della catena di montaggio anni 60. Mentre chi ha le carte in regola, deve cercare lavoro all'estero e chi, da vero italiano, ha la raccomandazione, ha la strada spianata anche per fare l'usciere. In compenso, pretendiamo che amazon, o ebay, ci consegnino prima di subito la merce ordinata, fregandocene dei veri e propri schiavi che lavorano nei magazzini. E guai se il centro commerciale è chiuso nei festivi, perchè allora saremmo anche capaci di linciare i commessi! Ciao
(Rispondi)
 
 
carloreomeo0
carloreomeo0 il 02/05/17 alle 21:23 via WEB
Ciao Jigen, sì siamo proprio assurdi, mentre ci lamentiamo che il mondo del lavoro, per come è concepito ci condanna allo schiavismo, noi stessi alimentiamo tali sistema schiavistico pretendendo che i supermercati siano aperti non solo tutti i giorni, compresi i festivi, ma anche di notte, ma qual'è l'utilità di tutto questo? E' davvero così importante ricevere entro 24 ore la merce che si è acquistata su internet, condannando a ritmi di lavoro esasperanti chi deve rispettare tali tempistiche. Buona serata Jigen e che Dio ci salvi da noi stessi.
(Rispondi)
 
DoNnA.S
DoNnA.S il 02/05/17 alle 13:39 via WEB
Concordo con quanto hai scritto. Il 1° maggio sarebbe meglio considerarlo come la festa del lavoro...ai tempi che c'era il lavoro. Ai tempi che gratificava sentirsi impegnati in qualcosa di buono per la crescita e che dava dignità. Non è polemica, ma una giusta e reale constatazione. Buona giornata :) Dona
(Rispondi)
 
 
carloreomeo0
carloreomeo0 il 02/05/17 alle 21:26 via WEB
Ciao Dona, io sono dell'avviso che festeggiare oggi i lavoratori e il lavoro sia diventata una ricorrenza ipocrita, svuotata com'è del suo intrinseco valore, defraudata della sua dignità. Buona serata
(Rispondi)
 
lucreziamussi
lucreziamussi il 03/05/17 alle 01:37 via WEB
Non per me Carlo !
(Rispondi)
 
lucreziamussi
lucreziamussi il 03/05/17 alle 01:38 via WEB
Io credo fermamente !
(Rispondi)
 
lucreziamussi
lucreziamussi il 03/05/17 alle 01:39 via WEB
In ciò in cui credo !
(Rispondi)
 
 
carloreomeo0
carloreomeo0 il 03/05/17 alle 19:09 via WEB
Ineccepibile!
(Rispondi)
 
 
 
carloreomeo0
carloreomeo0 il 05/05/17 alle 23:06 via WEB
Ciao Lu, scusa la domanda forse inopportuna, ma mi puoi dire che lavoro fai? Puoi ovviamente avvalerti della facoltà di non rispondere;-) Buona notte.
(Rispondi)
 
molto.personale
molto.personale il 04/05/17 alle 11:38 via WEB
Come non essere d'accordo con quanto hai scritto ? Ogni singola parola rappresenta la pura verità ed io ne sono fermamente convinta..sono una alla quale gli è stata sbattuta la porta in faccia dopo tanti anni di lavoro solo perchè avevo deciso di mettere su famiglia..come se stessi facendo qualcosa di diabolico e disumano nei loro confronti..è abominevole che ciò accada e penso a quanti vivono situazioni ancor più gravi. No non c'è proprio nulla da festeggiare dovrebbero abolirla e basta !! Buona giornata
(Rispondi)
 
 
carloreomeo0
carloreomeo0 il 05/05/17 alle 23:04 via WEB
Hai fatto benissimo a precisarlo, io mi ero dimenticato infatti di scrivere, che una lavoratrice precaria o a progetto, somministrata, interinale o anche a contratto a tempo indeterminato ma a tutele crescenti, quindi diversamente precaria, non può permettersi il lusso di mettere su famiglia, in quanto avere un figlio diventa un'utopia, o meglio deve inesorabilmente scegliere tra famiglia e lavoro. Questo nel 2017 per me è totalmente inaccettabile in quanto penalizza non solo fortemente le donne lavoratrici, ma condiziona significativamente le scelte delle famiglie italiane e poi ci si domanda il perché in Italia negli ultimi anni vi sia stato un così drastico calo delle nascite... Buona notte
(Rispondi)
 
riccidorati
riccidorati il 07/05/17 alle 12:11 via WEB
Questa,come altre festività,oggi come oggi,non hanno più il valore per le quali son state istituite,perché i veri valori son stati cancellati indegnamente da un sistema destabilizzante che mette il lavoratore in difficoltà,negandogli;stabilità, sicurezza e soprattutto,l'entusiasmo.Buona domenica-Giulia
(Rispondi)
 
 
carloreomeo0
carloreomeo0 il 08/05/17 alle 21:56 via WEB
Ciao Giulia, proprio per i motivi che tu esponi, la festa dei lavoratori dovrebbe cambiare denominazione e divenire: "La commemorazione del Lavoro", per non perdere memoria di ciò che il lavoro era e rappresentava, quali valori nei quali esso si fondava, la dignità che era in grado di dare a chi svolgeva onestamente la propria attività lavorativa. Buona serata.
(Rispondi)
 
molto.personale
molto.personale il 08/05/17 alle 12:45 via WEB
Dolcissima giornata e un abbraccio
(Rispondi)
 
 
carloreomeo0
carloreomeo0 il 08/05/17 alle 21:56 via WEB
Grazie, ricambio. Buona serata
(Rispondi)
 
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