Zacinto mia

Ciò nonostante ognuno, se non proprio felice, almeno non è infelice. E tira avanti.

 

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Messaggi di Marzo 2015

VITA DA GATTI

Post n°299 pubblicato il 30 Marzo 2015 da Oxumare81
Foto di Oxumare81

A dispetto del proposito di scrivere più spesso, sono già passate due settimane dall'ultimo post. D'altra parte non ho un minuto di tempo in ufficio, tra gli obiettivi del prossimo trimestre, progetti inventati dalle alte sfere, incontri inconcludenti da organizzare (ultima baggianata: ho dovuto smistare tra 300 domande da porre all'amministratore delegato le 60 migliori, ovviamente prima erano 30, poi 60, poi da distribuire in un modo, poi in un altro tra i vari incontri giusto per farmi fare e rifare le stesse cose)...

Io e mia moglie abbiamo deciso di tenere il gattone nero del mio amico, mentre quello grigio l'abbiamo fatto adottare. Mi veniva male al pensiero di metterlo in gattile, poverino, è tanto buono, fa tanto ron e alla fine, vedendomi triste, mia moglie s'è convinta a tenerlo.

Abbiamo anche deciso di prendere la mamma del mio amico a fare le pulizie a casa nostra così da permettere loro di arrotondare e trovare una sistemazione anche se la vedo dura, per un mix di fatalismo, pigrizia, disorganizzazione. D'altra parte sono da due anni senza casa, io mi sarei mobilitato prima, ma non vorrei fare la fine di quelli che si lamentano e si permettono di giudicare e pianificare la vita degli altri. Io gli cerco gli appartamenti in affitto e gli do i numeri di telefono, ma non telefono per non cadere in questo presuntuoso errore. Sono titubante a gestire questa situazione e ho paura di espormi troppo (anche perchè tanti mi dicono di lasciarlo perdere, ma io ci sto male), la penso così: Dio l'ha posto sul mio cammino in questa quaresima; è un'occasione per elevarsi spiritualmente, cercherò di essere generoso, un po' come il cireneo che, senza immaginarlo, s'è trovato Gesù sul suo cammino e l'ha aiutato.

 
 
 

COME INIZIARE LA SETTIMANA RIPOSATI

Post n°298 pubblicato il 17 Marzo 2015 da Oxumare81
Foto di Oxumare81

Sabato ho accompagnato mia moglie dallo psichiatra. In quell’occasione avevamo appuntamento alle 12,30 col mio amico sfrattato da casa per prendere i suoi gatti, rimasti dall’ex cognato, l’ultima persona che lo ospitava con la mamma. E’ arrivato con mezz’ora di ritardo ed abbiamo portato a casa i gatti. In linea teorica avremmo avuto un pranzo alle 13, ma siamo arrivati alle 14. Tra ritardi, corse in macchina m’è venuto un mal di testa tremendo. Alla sera non riuscivo ad addormentarmi. Per non parlare di mia moglie che, agitatissima, m’ha detto che il mio amico m’ha fregato coi gatti visto che non riusciremo mai a restituirglieli. Non hanno neppure il libretto, pertanto risulta difficile anche affidarli a qualcuno o chiedere l’aiuto di qualche associazione. Anche mia mamma sostiene che avrei dovuto rifiutarmi sin dall’inizio di aiutarlo. Ma con che cuore? Già non posso ospitare il mio amico perché so che sarebbe per mesi, forse anni, almeno sto cercando di aiutarlo coi gatti. Forse, se non ci fosse mia moglie a farmi ragionare, con la mia ingenuità, l’avrei anche ospitato e mi sarei tenuto i gatti, però so che sarebbe difficile vivere in queste condizioni. Non so perché ma attiro sempre i casi disperati. Più sono disperati, più mi si appiccicano…

Poveri gattoni, mi sembrano tanto buoni, a parte miagolii sporadici, un graffio sulla fronte quando ho tentato di prenderne uno sopra il frigorifero e la notte quando hanno divelto la botola per la fuoriuscita dei fumi in cucina per passare la notte fuori... Hanno anche fatto fatica ad abituarsi a casa nostra visto che la nostra gatta ruggisce in continuazione, la cagnolina abbaia, inoltre, lavorando dal lunedì al venerdì dobbiamo tenerli chiusi in casa (70 metri quadri) in stanze diverse. Purtroppo la situazione non è sostenibile anche perché non ha una scadenza. Considerato che il mio amico è stato sfrattato due anni fa, è stato ospite con la mamma dal cognato che poi è diventato ex 9 mesi fa, quando la sorella l’ha lasciato, che la casa popolare l’avrebbe potuta chiedere tre anni fa, quando hanno fatto la prima ingiunzione, che non ha un lavoro da più di quattro anni, non si sa neanche se e quando avrà modo di riavere questi gatti. Io gli ho procurato numeri di privati che affittano monolocali a basso costo, il numero di uno che cerca un operaio, gli ho dato dei soldi, mi sono detto disponibile a prestargliene altri se chiedessero una cauzione nel momento in cui debbano prendere in affitto un appartamento. La madre però non vuole dividersi da lui e non accetta di condividere stanze con altri. A questo punto non vedo soluzione.

A me dispiace per lui e per i gatti che non hanno requie, ma, sotto pressione di mia moglie, ho messo annunci su internet in cerca di un nuovo padrone. Finora ha risposto solo uno di Cuneo (?) per un gatto. Glielo consegnerò sabato incontrandoci a metà strada ad Alessandria. Per l’altro gatto non so… Nessuno è disponibile a tenerlo solo temporaneamente.

Il mio amico spera di recuperarli, ma conoscendo i tempi lunghissimi della sua situazione, non vedo altra scelta. Poi glielo spiegherò in qualche modo.

Dopo un fine settimana così movimentato, lunedì mattina alle 8, sotto la pioggia battente, mi ha chiamato il mio capo mentre aspettavo da 20 minuti l’autobus per dirmi che una collega, che risultava citata come terza classificata nelle premiazioni fatte nel corso della convention della scorsa settimana, che avevo preparato io, sarà costretta a dimezzare il suo orario di lavoro per effetto i una politica di razionalizzazione, si è lamentata di questa incongruenza direttamente con l’amministratore delegato. Mi ha chiamato 6 volte mentre ero sull’autobus; ma cosa vuoi da me? Se le razionalizzazioni sono decise sulla base di determinati criteri e le premiazioni sulla base di altri, cosa ci posso fare io? Un lunedì mattina d’inferno, giusto perché avevo proprio riposato nel fine settimana!

 
 
 

GLI ANNIVERSARI DI MARZO

Post n°297 pubblicato il 09 Marzo 2015 da Oxumare81
Foto di Oxumare81

Sono giorni di ricorrenze.

Il 1° marzo di tre anni fa mia moglie iniziava a lavorare e, se Dio vuole, dopo 11 mesi di assenza, la scorsa settimana ha ripreso. E’ forse una delle ultime cose che la mancavano per tornare ad una vita normale dopo che, ad aprile dello scorso anno la sua vita venisse sconvolta da gravi attacchi di panico. E’ stata dura in questi mesi tornare alla normalità, è stata dura questa settimana riprendere a svegliarsi presto tutte le mattine, per me ad accompagnarla al lavoro, lasciare cagnolina e gatta, ma ne vale la pena.

Alla mia consueta angoscia lavorativa per la preparazione dell’ennesima convention (il giorno prima di partire per Parigi m’hanno fatto venire un’ansia; ogni volta che prendo ferie mi pare di non averne diritto per non lasciare lavori incompiuti), tra quello del commerciale che mi chiama in continuazione, il capo che mi fa fare e rifare le stese cose, all’angoscia che mia moglie non ce la facesse per la terza volta (sarebbe dovuta rientrare a settembre, poi a gennaio, ma non ce l’ha fatta) si è aggiunta l’angoscia per un mio amico che, sfrattato due anni fa, è stato ospite di parenti per tutto questo tempo ed ora si è trovato con la madre in mezzo alla strada. Inutile dire che tra l’una e l’altra cosa ho dormito veramente poco questi giorni e sono sceso a 54 kg. Il mio amico e la mamma si trovano in un centro di accoglienza, ma ancora per quanto? E’ senza lavoro da più di quattro anni e la madre ultrasessantenne fa le pulizie, guadagnando una miseria. Hanno fatto domanda per una casa popolare, ma ovviamente non gliel’hanno ancora assegnata.

Il 6 marzo di dieci anni fa partivo per Roma per partecipare al corso di formazione che mi avrebbe portato all’assunzione per l’azienda per la quale lavoro tutt’ora, tra alti e bassi, speranze di crescita, problemi vari. Mi auguro che il prossimo futuro riservi per me quello che il mio capo m’ha promesso da tempo e che finora non ho visto, con un filo di amarezza ed invidia nei confronti di oche ed ex segretarie che mi passano amabilmente davanti…

Il dieci marzo una mia (ex) amica compie quarant’anni. Ogni tanto la penso. Abbiamo interrotto i rapporti da più di un anno, dopo che ci ha fatto passare delle vacanze d’inferno nell’agosto del 2013, vacanze che hanno anche messo in luce alcuni aspetti del suo carattere (desiderio di dominio, cattiveria gratuita, nervosismo) fino ad allora sottovalutati. So (da facebook) che lo scorso anno ha avuto un figlio, quel figlio che, con mia moglie e suo marito, pensavamo di avere nello stesso periodo. Lei, più grande di noi, ce l’ha fatta. Noi non ancora perché mia moglie ha delle disfunzioni ovariche e la tendenza alla menopausa precoce (probabilmente andrà in menopausa tra 5 o 6 anni). Un altro motivo di amarezza per chi riesce e per chi, come me, deve sempre fare più fatica degli altri.

Ma voglio essere ottimista. Il mese di marzo è iniziato bene con il rientro al lavoro di mia moglie e voglio che i prossimi mesi portino altre belle novità. A giugno inizieremo le procedure per la fecondazione assistita e spero che portino il risultato sperato.

 
 
 

PARIS

Post n°296 pubblicato il 05 Marzo 2015 da Oxumare81
Foto di Oxumare81

Lo scorso fine settimana sono stato a Parigi con mia mamma e mia sorella a trovare mio fratello che sarà là fino a giugno per lavoro. Mia moglie, per i suoi problemi di panico, non è potuta venire.

Ho riscoperto un po’ il piacere di stare con la mia famiglia d’origine, tornando un po’ a prima del matrimonio.

Faceva un gran freddo: aria gelida e temperature massime sui 7 gradi. Forse, come al solito, non ero vestito troppo pesante (maglioncino di cotone e cappotto) e non avendo ciccia, sono piuttosto freddoloso, soprattutto quando si cammina per ore. Ma ho resistito!

Ho avuto l’impressione di una città pensata sotto il segno dell’imponenza. La Tour Eiffel è altissima, Place de la Concorde è immensa, il palazzo del Louvre è infinito. Le linee verticali accentuano il senso della grandezza: praticamente tutti gli edifici hanno tetti spioventi, le chiese e i palazzi hanno sempre tetti alti.

In compenso, però, scarsa inventiva: i palazzi sono sempre di un colorito bianco sporco, giallino, i tetti sono grigio chiaro e stop. Le colonne neoclassiche dominano sovrane: la Madeleine, les Invalides, l’Opera, il Pantheon,… sembrano fatti con lo stampino. Almeno da noi, in Italia, abbiamo stili diversi, colori diversi, magari gli edifici e le piazze sono più piccoli, ma variamo un po’!

Abbiamo camminato tanto, tra un edificio e l’altro, nel Louvre ecc ma ho anche fatto dormite di 9 ore a notte, senza la gatta che mi sveglia alle 4 o alle 5! Un po’ di riposo in vista di una settimana piuttosto impegnativa…

 
 
 
 
 

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Un blog di: Oxumare81
Data di creazione: 13/08/2007
 

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