Alla sera

E' bello rientrare a casa dal lavoro e trovare un sorriso a cui raccontare le proprie giornate

 

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Messaggi del 02/06/2007

Il castello

Post n°275 pubblicato il 02 Giugno 2007 da mestesso69
 

Passava le giornate seduto sulla roccia nuda ad osservare il panorama sottostante.Gli piaceva quello che aveva di fronte agli occhi…un meraviglioso bosco rigoglioso e verde dove abitavano elfi e gnomi…un insieme di case coloratissime da sembrare rubate da un dipinto di altri tempi…un fiume limpido e tranquillo che serpeggiava sinuoso lungo tutta la pianura come a proteggere  il territorio tra le sue spire…e laggiu’ in fondo quasi ad erigersi sopra l’orizzonte un meraviglioso castello con slanciate guglie che parevano essere scale per raggiungere il cielo.
Aveva messo poche volte il piede in quella valle perche’ nonostante ne fosse attratto la temeva.
Si limitava a contemplarla ritenendola la cosa piu’ bella che persona potesse mai vedere ma si teneva a debita distanza forse perche’ non si riteneva degno di tale scenario.
Ricordava bene le volte che era sceso dalla montagna e aveva percorso quelle leghe quasi trattenendo il fiato dall’emozione…peccato non avere nessuno a cui raccontare una simile esperienza.Ramingo da una vita aveva scelto la solitudine come sua unica compagna, una donna bellissima e disponibile ad ascoltare i discorsi nel silenzio senza voler nulla in cambio. Ed era a lei che durante le notti raccontava cio’ che aveva visto con lo sguardo sognante rivolto verso le stelle.
Immagini di luoghi magnifici dipinte attraverso lacrime di malinconia che diventavano fiumi di parole.
In una di queste sue sortite aveva incontrato una bellissima fata dagli occhi verdi come un prato a primavera e da un sorriso racchiuso tra una chioma vermiglia che rendeva indifferente ogni altra cosa posta al suo fianco, persino la piu’ bella che si potesse immaginare.
Cosi’ le sue visite nel “mondo la sotto” erano diventate piu’ frequenti.Aveva imparato a camminare insieme a lei attraverso i sentieri e le mulattiere senza provare piu’ quello strano senso di disagio nel non sentirsi a proprio agio in un mondo non suo e ormai non esisteva piu’ luogo che non avesse visitato se non il castello, quel meraviglioso castello laggiu’ in fondo alla valle.
Troppo bello per essere vero.Si era sempre chiesto cosa potesse esserci all’interno di un cosi’ stupendo edificio ma non si era mai permesso neppure di sbirciare furtivo oltre il cancello.
Quel giorno invece era li’ davanti, stranamente solo, e non era riuscito a resistere alla tentazione di entrare.Il cuore in gola come un bambino di fronte ad un regalo da sfasciare. La mente a ricordare guardinga che molto spesso il regalo che si scarta non e’ quello che si  vorrebbe.L’anima a sperare che dentro a quel pacco ci possa essere  quello che si desidera.
Entro’ guardingo e titubante nel giardino in fiore e dopo una breve passeggiata tra rose e gigli si ritrovo’ di fronte all’ingresso del palazzo reale e quindi al suo interno.Rimase senza fiato….splendide stanze affrescate con magnifici dipinti impreziositi da decorazioni in oro massiccio. Un pizzico di invidia nei confronti dei proprietari di quello splendido castello e la solita domanda di chi si sente piu’ sfortunato rispetto a chi e’ piu’ benestante…”chissa’ se sono felici…con tutte queste meraviglie come non lo potrebbero essere” e la solita resa di fronte all’ingiustizia della vita “beati loro” , poi prosegui' nell'esplorare quella dimora.Ogni particolare era unico e speciale.
"Chissa' perche' avevo paura di entrare qui' dentro?Forse mi attendevo di trovare antri bui e minacciosi, trappole mortali e prigioni secolari" si chiese.
"Si" fu la risposta che silenziosa venne fuori dalla sua anima .
Cammino' lungo il corridoio per ritrovarsi di fronte a quella che doveva essere la stanza reale.
Avrebbe voluto con tutto se stesso che lei, la sua cara amica fata dai capelli rossi, fosse con lui in questo momento per poter ammirare anche lei lo spettacolo fuori dal comune.
"Un giorno spero che voglia visitare questo luogo insieme a me" si disse per poi proseguire sul pavimento a quadri bianchi e neri come un pedone su una scacchiera.
Supero' una porta in legno massiccio con uno stemma araldico a forma di cuore e fu dentro.
Si fermo' all'ingresso....sorpreso....paralizzato dopo aver visto alcune persone presenti in sala.
Forse in cuor suo pensava che il castello fosse disabitato o forse non si aspettava assolutamente di trovare quelle persone in quel posto.
Osservo' tre bambini intenti a giocare tra loro, due ragazzi ed una bambina alle prese con una palla, poi fu la volta di incrociare gli sguardi  di due anziane figure dall'aria cosi' famigliare che lo invitarono ad avanzare con il loro migliore sorriso
"Accomodati sul trono...non ti fermerai mica ora che hai trovato il coraggio di addentrarti in questo posto?"gli dissero all'unisono
"Mamma.....papa'....cosa ci fate qui' dentro?" chiese smarrito
Lo accompagnarono con gentilezza e protettivita', cosi' come ogni genitore fa con i propri figli, verso una delle due sedie regali finemente rivestite di velluto azzurro.
Una volta seduto li' sopra gli poggiarono in testa una corona scintillante e aggiunsero
"Ora sei pronto" per poi battere le mani.
All'improvviso dall'ingresso del salone entro' lei, entro' la sua cara amica fata e si diresse verso di lui.
Non appena si sedette al suo fianco, gli sorrise maliziosa e gli disse
"Benvenuto a casa angelo mio.Ti aspettavamo da tanto tempo" e lo bacio'.
Era a casa, era finalmente a casa in quel luogo dove riesci a sentire l'affetto delle persone care anche se sono distanti.Aveva fatto pace con gli Dei, aveva fatto pace con il mondo...aveva fatto pace con se stesso.
Non si sa cosa la vita abbia riservato al principe vagabondo , non e' dato a sapersi anche se alcuni dicono che abbia sconfitto con il suo valore e coraggio un terribile mostro marino chiamato malinconia, ma di sicuro visse felice e contento perche' ogni volta che metteva piede nella stanza del trono era come entrare nella stanza del suo cuore.

 

 
 
 

"Senza cuore"

Post n°274 pubblicato il 02 Giugno 2007 da mestesso69

Nel villaggio era chiamato “Senza cuore”.Erano trascorse numerose stagioni da quando aveva raggiunto l’eta’ adulta e come tutti gli altri avrebbe potuto formarsi una famiglia ma lui era ancora li’, diviso tra la caccia e la magia, libero come il vento delle praterie…leggero come le bianche nuvole di un cielo primaverile…in compagnia della sua anima e del Grande Spirito.
Passava le sue giornate impegnandosi al massimo per diventare il migliore cacciatore della tribu’ e le sue serate al cospetto dello sciamano per apprendere i suoi piu’ arcani segreti…occupava ogni minimo trascorrere del tempo per rendere piena la giornata e potersi ritenere soddisfatto per cio’ che la sua esistenza gli riservava.Ma le sue notti erano vuote ed era in quel momento che i suoi peggiori fantasmi apparivano davanti ai suoi occhi, ballavano sinuosi alla luce del falo’,ammiccavano maliziosi per richiamarlo a loro.Per un po’ resisteva per poi cedere.La notte si sa…e’ lunga…interminabile…scorre lentamente come se la sabbia dentro alla clessidra volesse anche essa riposarsi. Si ritrovava cosi’ a contrastare le sue ansie , i suoi dubbi, le sue paure.
“Cosa aveva di sbagliato? Perche’ non era uguale a tutti gli altri? Perche’ non poteva avere quello che tutti avevano?”
Alle orecchie della sua mente risuonavano in continuazione parole ascoltate in passato
“Sai far stare bene la persona che ti e’ vicino”
“E’ entusiasmante stare con te”
“Sai come rendere felice una persona e come farla divertire”
Era orgoglioso che glielo avessero detto tutte le donne che avevano camminato al suo fianco per una parte della sua vita…peccato che quelle frasi avessero rappresentato per tutte il prologo prima della parola “e’ finita”, quasi a rendere meno amaro quel momento…caramelle da una persona che a breve sarebbe ritornata una sconosciuta.
Aveva pensato che fossero bugie ma ora era certo che era verita’…era lui che era sbagliato e non sapeva far restare vicino chi voleva stargli vicino…forse perche’ non sapeva che cosa volesse dire amare.Ora era tempo di impararlo…
Decise di fare questa domanda allo sciamano la sera successiva e si addormento’ sereno pensando che a breve finalmente avrebbe capito, una nuova esistenza alle porte e mai piu’ si sarebbe dovuto voltare al suono di “Senza cuore”.
Il sole percorse velocemente e impazientemente  il suo cammino nel cielo per lasciare spazio alle stelle e alle domande.Si ritrovo’ di fronte a quella figura cosi’ mistica.Uno sguardo saggio, le rughe sul volto a testimoniare che aveva visto molto durante la sua lunga vita, un sorriso di chi e’ finalmente in pace con se stesso e con il mondo perche’ ha capito tutto e sa come vanno le cose.
Aveva ascoltato con attenzione i dubbi del suo giovane amico e dopo pochi istanti prese la parola.
“Senza cuore non posso insegnarti che cosa e’ l’amore…posso solamente dirti che non e’ vero che tutte le donne della tua vita sono andate via da te…una e’ sempre stata al tuo fianco e sempre ci sara’ perche’ ti ama,ti pensa, ti ammira, cerca la tua compagnia in ogni momento…
Non riesci a vederla ma e’ sempre vicino a te…forse se ti fermassi un istante e ti voltassi saresti in grado di osservarla.
E’ una fanciulla bellissima…ha gli occhi color luce e una veste candida come le vette innevate…il suo nome e’ Solitudine”

 
 
 

L'amico

Post n°273 pubblicato il 02 Giugno 2007 da mestesso69

Un altro pomeriggio e’ trascorso, tra poco lei rientrera’ a casa.Il tempo di salutare mamma e papa’ e poi arrivera’ di corsa in questa stanza.Io la attendo con impazienza come ogni giorno buttato sul letto.Ci dividiamo la stessa cameretta da alcuni anni e siamo diventati ottimi amici.Trascorriamo molte ore insieme…ci divertiamo a volare sulle ali della fantasia, a cavalcare bianche nuvole imbizzarrite nel cielo…lei mi racconta i suoi sogni ed io le racconto favole.

Siamo felici, ridiamo e scherziamo in continuazione, quando siamo insieme dimenticandoci in quei momenti i nostri dolori.

Lei e’ una bambina bellissima e dolcissima.Occhi grandi ed espressivi,sembrano smeraldi ma ancor piu’ preziosi, sotto un mare di riccioli castani e un grande cuore.

E’ sempre vestita in modo elegante, indossa abiti di tessuti pregiati con fini ricami…sembra una di quelle bambole in ceramica che colleziona con passione ed affetto sopra la mensola vicino alla scrivania.Ha modi eleganti ed educati, una principessa di altri tempi, anche se ha mantenuto nel tempo una  semplicita’ contagiosa che la fa apparire genuina agli occhi delle persone.

Figlia unica, coccolata e viziata da genitori meravigliosi che si aspettano molto da lei e che riversano in essa ogni loro minimo sogno, riceve ogni giorno tutto quello che dovrebbe bastare ad una bambina per crescere felice.

Affetto,abiti nuovi, pasti sempre ricercati e vari e un’infinita’ di nuovi giocattoli.

Gli altri bambini del paese sono invidiosi di lei, fingono di non accorgersi di lei, la ignorano perche’ lei possiede tutto quello che ognuno di loro vorrebbe avere.La ritengono la bimba piu’ felice del mondo anche se la verita’ e’ racchiusa nell’esatto contrario.

Eccola finalmente…ora aprira’ la porta e correra’ da me.Si gettera’ al mio fianco e con la testa affondata nel cuscino iniziera’ a piangere.

Anche oggi ha dovuto sacrificare il suo nuovo gioco, Sabrina, una bellissima bambola che cammina realmente, per poter stare in compagnia di alcuni suoi coetanei e giocare con loro.

Io le sto vicino, vorrei piangere al posto suo ma non ne sono capace…io posso solo restare al suo fianco e rammaricarmi insieme a lei perche’ io le sono amico .

“Piangi pure piccola …sfoga la tua rabbia…ti capisco ma fidati un giorno non sarai piu’ costretta ad acquistare l’amicizia delle persone con i tuoi giocattoli.Un giorno troverai una persona meravigliosa che ti sara’ amica senza pretendere nulla in cambio perche’ ti vorra’ bene”

Sono passati gli anni…e’ diventata ormai  una donna ma io e lei siamo rimasti amici in tutto questo tempo. Ho gioito con lei per i suoi trionfi e ho condiviso le sue pene nei momenti bui.

Ho assistito in silenzio alla sua solitudine e alla sua continua ricerca di nuove e vere amicizie.

La vita non le ha mai riservato cio’ che ha sempre cercato…solo conoscenze superficiali mai tramutate in profondi legami di amicizia…continui fallimenti…continui pianti di sconforto ma lei non ha mai smesso di credere a quel valore e ha sempre proseguito convinta per la sua strada.

Sono orgoglioso di lei…per fortuna le sono amico e ogni tanto decide di passare qualche minuto con me come facevamo allora.

Mi preleva con delicatezza dal ripiano in basso della sua libreria, mi apre e inizia a sfogliarmi.

Io le racconto una favola e lei mi racconta i suoi sogni e siamo felici…

“Sorridi piccola …ridi con gusto…hai finalmente trovato quella persona che ti e’ amica senza pretendere nulla in cambio perche’ ti ama…fidati di me,fidati di questo vecchio libro che raccoglie  favole da quattro denari, fidati del tuo migliore amico”

 
 
 

Sto pensando a te......

Post n°272 pubblicato il 02 Giugno 2007 da mestesso69

Scende giù la neve
Guarda come viene
Sto pensando a te
E tutto intorno a me
Vedo scintille.
Stelle più di mille
Cadono a colori
Come figli e sogni
Fanno arcobaleni
E poi scintille.

Ci incontreremo sai
Sarà di notte
Ci incontreremo sai

O sarà la notte
Ad incontrare noi
A credere in noi

‘cause I believe in this beautiful love
and I believe in this beautiful love
‘cause I believe in this beautiful love

Scende giù la neve
Come viene lieve
Sto pensando a te
In questa notte che
Che fa scintille

E non è il tempo sai
Che ci manca
E non è il vento sai
Che ci stanca
Che non è il tempo mai
Che ci cambierà

‘cause I believe in this beautiful love
and I believe in this beautiful love
‘cause I believe in this beautiful love

Che bella luce sei
In questa notte di stelle
Diamante nel buio
Che fa scintille

Amore mio dov’è
Dov’è che ti manco
xché tu manchi a me
E sulla mia pelle

‘cause I believe in this beautiful love
and I believe in this beautiful love
‘cause I believe in this beautiful love

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: mestesso69
Data di creazione: 21/01/2007
 

immagineSiamo angeli con un'ala sola...
solo abbracciati riusciremo a volare

 

SEI NELL'ANIMA

Vado punto e a capo così
Spegnerò le luci e da qui
Sparirai
Pochi attimi
Oltre questa nebbia
Oltre il temporale
C’è una notte lunga e limpida,
Finirà
Ma è la tenerezza
Che ci fa paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sospeso
Immobile
Fermo immagine
Un segno che non passa mai
Vado punto e a capo vedrai
Quel che resta indietro
Non è tutto falso e inutile
Capirai
Lascio andare i giorni
Tra certezze e sbagli
E’ una strada stretta stretta
Fino a te
Quanta tenerezza
Non fa più paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sei in ogni parte di me
Ti sento scendere
Fra respiro e battito
Sei nell’anima
Sei nell’anima
In questo spazio indifeso
Inizia
Tutto con te
Non ci serve un perchè
Siamo carne e fiato
Goccia a goccia, fianco a fianco
 

 
 

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