Alla sera

E' bello rientrare a casa dal lavoro e trovare un sorriso a cui raccontare le proprie giornate

 

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Messaggi del 11/06/2007

Penelope

Post n°302 pubblicato il 11 Giugno 2007 da mestesso69
 

Il mio nome e’ Penelope,compagna di Ulisse,figlio di Laerte,re di Itaca.Questa reggia e’ la mia prigione,questo telaio e’ il mio rifugio,questo mare sconfinato la mia unica speranza.

So cosa dicono di me in citta’:solerti ancelle provvedono a riferirmi voci di quartiere,giudiziosi consiglieri s'affannano a mettermi in guardia contro presunti pericoli,provvidi Proci s'offrono d'essere miei paladini difensori in cambio delle mie grazie.

Mi dicono : "Sei bella Penelope,una regina saggia e virtuosa.Perche’ t'ostini ad attendere colui che non tornera’?Rassegnati a vivere di realta’ e smetti di sognare il grande amore,ch'esso potrebbe non arrivare piu’"

Cosa ne sanno costoro di cio’ che custodisco nello scrigno del mio cuore?Amo Ulisse,uomo dal multiforme ingegno,uomo coraggioso e impavido,calmo e riflessivo,tenace e astuto.Nessuna meglio di me lo conosce tanto bene,neppure colei che lo ha generato  puo’ vantarsi di conoscerlo cosi'.La mia bellezza e’ tutta sua,la mia virtu’ e’ un fiore che solo lui puo' cogliere,la mia saggezza e’ merito del suo amore che mi ha reso migliore.

Mi dicono : "Forse tu t'illudi d'essere amata da un siffatto uomo.T'illudi che Ulisse verra’ mai a prenderti per portarti via con se’.T'illudi che le sue parole siano frutto di maturo amore.T'illudi che si prendera’ cura di te e di tuo figlio.Stolta Penelope.Guardati addosso.Non sei piu’ nel fiore degli anni,gia’ il tempo ha sbiancato ciocche dei tuoi capelli,gia’ le tue gote non sono piu' rosei boccioli di fresca rosa,gia' i tuoi occhi hanno collane di rughe.Fra bianche e virginali braccia il tuo Ulisse ora riposa,tra infantili petti e inviolati ventri il tuo uomo trascorre le notti e tu sei ancora qui ad attenderlo?

So bene che un uomo come Ulisse e’ goloso frutto del peccato per molte donne,i suoi modi gentili,il suo piglio regale,la sua intelligenza,la sua astuzia farebbero impazzire qualsiasi vergine.Se solo volesse potrebbe trastullarsi tra ancelle e regine,tra principesse e donne di compagnia ,scegliendole per eta’,colore dei capelli,generosita’ di forme.Ma Ulisse,il mio Ulisse guarda ben altro.Forse voi non lo sapete ma egli guarda la dolcezza dei modi di una donna,la sua premura nelle attenzioni,la bonta’ di cuore,ma soprattutto la fedelta’ all'Amore.
Ovunque lui vada,qualsiasi scenario avra’ innanzi,io sono con lui,nel suo cuore e nella sua anima,perche’ io sono l'Amore per lui come lui lo e’ per me.

Illusa?Forse.Ma non mi arrendo.Lui verra’ e fara’ cio’ che mi ha promesso quella notte sullo scoglio all'incrocio di due mari.

Mi dicono : Smettila di tessere quella tela e deciditi ad accettare la vita che e’ data di vivere.Lui ha il cuore di uno zingaro:quanto pensi che potra’ restare con te?Pensi di costringerlo a fare la vita di un normale marito?Pensi di interessarlo al tuo telaio?Lo costringerai a tagliarsi le ali per starti accanto?sai che potresti anche farlo ma poi lui sara’ felice davvero?Quanto volte lo vedrai affacciato alla finestra,lo sguardo fisso all'Orsa Maggiore ,il cuore trafitto da rimpianti?Non te li dira’ mai..ma tu saprai che ne ha e per te sara’  l'inferno.Non puoi incatenare il vento"

La mia tela.Ho iniziata a ricamarla il mattino dopo che Ulisse e’ partito.Ci lavoro tutto il giorno e ogni battuta del pesante legno e’ un pensiero d'amore.La notte la disfo.Di giorno tesso la mia vita,di notte la disfo perche’ nn e’ vita questa,non senza lui al mio fianco.Ho messo il telaio accanto alla finestra per vedere la sua nave all'orizzonte,per essere la prima a gridare "E' tornato" .Lacrime di gioia e gocce di dolore vengono tessute ogni giorno assieme,una trama di vita che cresce di giorno e sparisce di notte.

Mi dicono : cosa intendi fare?
L'amore e’ per persone coraggiose,come il mio Ulisse,non e’ per codardi o paurosi.Non restero’ ad attenderlo a questa finestra.Scendero’ in spiaggia e mi spingero’ in mare.Gli andro’ incontro.Ci incontreremo nel luogo dove sorgera’ la nostra casa,non una reggia ma un semplice posto da chiamare casa.Ho coraggio anch'io.Sono la sua donna e devo essere forte come lui.Stringo tra le mani il ciondolo che mi ha donato prima di partire,lo bacio come fausto presagio.Lo trovero’ e staremo insieme ...e saremo felici

 
 
 

Ridammi il sole

Post n°301 pubblicato il 11 Giugno 2007 da mestesso69

Lo sai che cosa e' la gioia
Tu lo sai cos'e'
E allora perche' sei cosi' gaia
Tu lo sai perche'
Di un cuore puro e in fiamme
E gonfio come un bigne'
Che danno solo le donne
Le donne come te
Ridammi il sole
Che avevo dentro me
Ridammi il sole
Che piove dentro me
Della solitudine in fondo
dimmi che ne sai
E di un'anima grande come il mondo
Dimmi che ne sai
Di un disperato in panne
Che fuma cento caffe'
Che danno solo le donne
Le donne come te
Ridammi il sole
che avevo dentro me
Ridammi il sole
che piove dentro me
Sei la gioia che ride
Mio Dio no
O la gioia che uccide
Non lo so.
Ridi pagliaccio
Di un cuore puro e in fiamme
e gonfio come un bigne'
che danno solo le donne
Di un disperato in panne
che fuma cento caffe'
che danno solo le donne
le donne come te

 
 
 

Il peso delle parole

Post n°300 pubblicato il 11 Giugno 2007 da mestesso69

Timido e riservato ha imparato a nascondere le emozioni dietro alle parole.Non parla mai di getto…prima di emettere una sillaba della frase deve gia’ avere ben chiaro il concetto da esprimere in testa e il contesto da inserirlo. Sceglie accuratamente le parole ad una ad una quasi fossero capi d’abbigliamento da indossare perche’ per lui ogni parola ha un preciso significato, un contenitore dentro cui mettere cio’ che prova.Puo’ amare con le parole…puo’ illudere con le parole…puo’ uccidere con le parole ma non gioca con il potere che ha perche’ ha scoperto sulla sua pelle che esse fanno piu’ male di uno schiaffo sul volto e causano ferite che mai si rimargineranno.
Forse e’ per questo che da una particolare attenzione a quello che dice o che gli viene detto…un altro dei suoi molteplici aspetti maniacali difficili da comprendere da chi gli sta vicino.Ci sono poi parole gia’ pericolose per conto proprio, parole che una volta dette arrivano dritte all’anima e vi si fissano, parole che andrebbero dette solo se si e’ veramente convinti…
E’ per questo che in trentotto anni ha pronunciato ad una sola persona “ti amo”…troppo semplice dirlo magari mentre si e’ abbracciati sopra ad un letto…
Molto spesso le persone si dimenticano di essere tali e si comportano da pappagalli…ripetono cio’ che sentono dire in giro, cio’ che hanno ascoltato e riascoltato quasi per abitudine e corrono il rischio di sminuire il valore di quello che dicono.
Lo hanno tacciato di essere senza cuore, di essere cinico, di essere narcisista, di essere menefreghista piu’ e piu’ volte ma almeno non si e’ mai dovuto guardare allo specchio e osservarsi mentre si rimangiava quello che aveva detto.Parole preziose…regali preziosi.
Anzi ha fatto molto di piu’…le ha detto “io ti amo”.E in quel semplice soggetto c’e’ tutto anche se puo’ non sembrare cosi’.All’inizio era scettico anche lui ma gli e’ bastato verificare con quanta meno naturalezza fosse in grado di dire io ti amo per capire la profonda differenza tra le due frasi.
E’ per questo che ogni volta che si e’ sentito pronunciare parole pericolose come ti amo o per sempre ha chiesto a chi asseriva se era ben conscio e convinto di quello che stava dicendo.Troppo appagante sentirselo dire…troppo pericoloso illudersi che sia vero…troppo doloroso sentirsi poi dire mi ero sbagliata.

 
 
 

Il marinaio

Post n°299 pubblicato il 11 Giugno 2007 da mestesso69

Un caldo pomeriggio di fine maggio come cornice.Un cielo limpido di un’azzurro indimenticabile come sfondo. Un ragazzo di sedici anni seduto su una sedia sul balcone di casa a studiare per l’interrogazione del giorno dopo in primo piano.Ha tra le mani un antologia della letteratura italiana, un libro voluminoso e pesante di quelli che spaccano le spalle quando li trasporti con lo zainetto.Sta leggendo parti tratte da romanzi di Giovanni Verga.Corre con lo sguardo tra le parole…incontra padron ‘Ntoni…osserva il carico di lupini…assapora la nausea del mare in tempesta ma la sua mente si rifiuta di assimilare.Da quella mattina il suo pensiero fisso e’ rivolto al nonno.E’ stato ricoverato in ospedale.

"Sta tranquillo vai pure a scuola e poi torna a casa…nulla di preoccupante e ci siamo gia’ noi" lo aveva assicurato il padre…

E lui ha seguito il consiglio…quale figlio non si fida delle parole del suo papa’.

All’improvviso il suo cuore accellera, i battiti continuano ad aumentare costantemente e inesorabilmente.Sente una voce nel silenzio dell’anima

"Cucciolo ti voglio bene…"

la riconosce , e’ abituato a parlare in quel modo con suo nonno, e capisce.

Inizia a piangere, e’ la prima volta che lo fa’ , perche’ si sente perso, si sente solo e vede il suo mondo sgretolarsi nel nulla.Ripensa a tutti i momenti migliori passati con lui e sa che non ritorneranno mai piu’.

"Non ti lascero’ mai…saremo sempre insieme" gli aveva continuato a ripetere…mentendo

Squilla il telefono…e’ suo padre

"Massy, il nonno se ne e’ andato"

"Si papa’ lo so….arrivo immediatamente"

Chiude la porta di casa e asciugandosi le lacrime promette a se stesso di non credere mai piu’ alle promesse di nessuno. Sono trascorsi molti anni da allora, tutto sembra essere cambiato.Non e’ piu’ il ragazzo di allora…ma bastano poche parole per illuderlo che sia possibile tornare ad esserlo

“Cucciolo io ti amo…fidati di me,lasciati amare e mi prendero’ cura di te per sempre” gli aveva continuato a dire fino a pochi istanti prima di buttarlo via come un kleenex usato.Mentiva anche lei.
Apre la porta di casa e asciugandosi le lacrime…le ultime lacrime che versera’…promette a se stesso di non fidarsi mai piu’ delle parole di nessuno.
Intanto e’ un marinaio…prima o poi ci caschera’ di nuovo ma non ha paura di morire per vivere.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: mestesso69
Data di creazione: 21/01/2007
 

immagineSiamo angeli con un'ala sola...
solo abbracciati riusciremo a volare

 

SEI NELL'ANIMA

Vado punto e a capo così
Spegnerò le luci e da qui
Sparirai
Pochi attimi
Oltre questa nebbia
Oltre il temporale
C’è una notte lunga e limpida,
Finirà
Ma è la tenerezza
Che ci fa paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sospeso
Immobile
Fermo immagine
Un segno che non passa mai
Vado punto e a capo vedrai
Quel che resta indietro
Non è tutto falso e inutile
Capirai
Lascio andare i giorni
Tra certezze e sbagli
E’ una strada stretta stretta
Fino a te
Quanta tenerezza
Non fa più paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sei in ogni parte di me
Ti sento scendere
Fra respiro e battito
Sei nell’anima
Sei nell’anima
In questo spazio indifeso
Inizia
Tutto con te
Non ci serve un perchè
Siamo carne e fiato
Goccia a goccia, fianco a fianco
 

 
 

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