Alla sera

E' bello rientrare a casa dal lavoro e trovare un sorriso a cui raccontare le proprie giornate

 

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Messaggi del 05/06/2007

Un altro sogno

Post n°286 pubblicato il 05 Giugno 2007 da mestesso69

La osserva uscire dall’appartamento fingendo disinteresse.Ha indossato un abito elegante e si e’ fatta bella…piu’ bella di quello che e’.E’ contento nel vedere la sua euforia dell’attesa…a lungo e’ rimasta confinata tra quelle gelide mura a combattere con il suo dolore.Sola…sospinta da un orgoglio smisurato a confrontarsi nel silenzio.Si domanda quale lieto evento l’attende…forse una cena romantica…forse una serata in discoteca…chissa’…non osa chiederglielo…non e’ piu’ un suo diritto saperlo.Non si spiega il perche’ ma la immagina nuda a danzare sulla riva del mare.Le onde che si infrangono come colonna sonora e il cielo stellato come palcoscenico.Si augura che possa almeno sorridere se non essere felice…un ultimo atto d’amore, di un amore folle e inspiegabile. La attendera’ perdendo i suoi pensieri  nel cuore della notte tra una sigaretta e l’altra se mai ritornera’.Nessuna illusione che torni da lui…nessuna illusione che torni per lui.
No, non e’ piu’ sua…ha perso la sua anima da alcuni mesi e puo’ solo riviverla in un altro sogno.

http://www.youtube.com/watch?v=-DFQG8Zo8PI

 
 
 

Ridi pagliaccio

Post n°285 pubblicato il 05 Giugno 2007 da mestesso69

Recitar! Mentre preso dal delirio
non so piu quel che dico

e quel che faccio!

Eppur, e d'uopo sforzati! Bah

sei tu forse un uom? Ah! ah! ah!

Tu se' Pagliaccio!

Vesti la giubba e

la faccia infarina.

La gente paga e rider vuole qua.

E se Arlecchin t'invo la Columbina,

ridi, Pagliaccio e ognun

applaudira!

 

Tramuta in lazzi lo spasmo ed il pianto;

in una smorfia il singhiozzo e 'l dolor.

Ah!

Ridi Pagliaccio, sul tuo amore infranto!

Ridi del duol che t'avvelena il cor!
 

     

                                            

 
 
 

Il pittore

Post n°284 pubblicato il 05 Giugno 2007 da mestesso69
 

Aveva iniziato quasi per gioco.Tutti gli dicevano che era bravissimo a trasferire sulla carta cio’ che la sua mente era in grado di osservare e cosi’ si era convinto a prendere in mano pennello e colori e a dare vita ad una serie infinita di quadri. Ne dipingeva uno alla settimana, un lavoro frenetico ed incessante a cui si dedicava anima e corpo quasi fosse una droga.Per le persone che lo conoscevano era infinito talento e immensa creativita’, per lui esclusivamente un modo per tenersi occupato ed evitare di pensare.
Passava ore e ore ad ammirare con calma il panorama dal lucernaio della sua mansarda, la sua finestra sul mondo amava dire, alla ricerca dell’ispirazione giusta e quando finalmente il suo sguardo incontrava il particolare giusto la frenesia prendeva immediatamente il posto della tranquillita’.
Pochi giorni e cio’ che aveva osservato si trasformava in un dipinto, un’istantanea rubata allo scorrere inesorabile del tempo, una cassaforte in cui inserire e congelare le emozioni del momento.
Si cimentava in ogni genere …montagne innevate, vicoli bui di periferia, figure intente a vivere la propria quotidianita’, volti di persone….soggetti cosi’ disparati eppure tutti cosi’ simili , tanto simili che chiunque, anche un semplice profano, avrebbe riconosciuto in quelle opere il suo tratto inconfondibile.
I suoi dipinti…squarci di realta’ osservati attraverso una lacrima .La sua firma...una disillusione malinconica.
Dipingeva per se stesso e per nessun altro motivo…in fondo ogni quadro era per lui una nuova pagina di un diario personale in cui tenere traccia della sua vita…i colori erano le sue parole…le forme erano le sue frasi , le figure rappresentate i suoi pensieri che con ogni probabilita’ nessun altro sarebbe riuscito a leggere…una forma di alfabeto segreto a tutela della sua riservatezza. Erano ormai giorni che scrutava oltre il vetro della finestra senza trovare alcun particolare che potesse incuriosire la sua mente e il suo estro….penso’ sconsolato che ormai nella realta’ davanti ai suoi occhi non fosse piu’ presente altra fonte di ispirazione per proseguire nel suo lavoro.
Stava per accettare mestamente l’ennesimo amaro verdetto della vita quando si accorse che esistevano infinite altre finestre sul mondo oltre cui osservare, era sufficiente chiudere gli occhi, dimenticarsi per qualche istante di pensare e lasciare che il cuore e l’anima prendessero il volo per viaggiare sulle ali della fantasia e dei sogni.
Fu un istante quasi impercettibile, un flash di un fotografo deciso ad immortalare la star mentre percorre la passerella d’onore, ma quell’immagine rimase nella sua mente come fosse stata impressa a fuoco nella sua retina.
Raccolse colori e pennelli e si rimise all’opera. Rosso…rosa….verde…piccoli ritocchi di nero e in poche ore prese forma d’innanzi a lui il viso di una donna.
Gli occhi  smeraldo a impreziosire uno sguardo da togliere il respiro…i capelli mossi  raccolti sulla nuca…un sorriso contagioso a illuminare il volto…un decolte’ cosi’ provocante da rimpiangere di non aver avuto trenta centimetri di tela in piu’ per continuare il lavoro.
Era lei…finalmente era riuscito nell’impresa di materializzare di fronte ai suoi occhi la sua donna ideale, la donna che aveva sempre inseguito in tutta la vita, la donna per cui avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di averla per se.
Non conosceva il suo nome, non conosceva nulla di lei ma era convinto che da qualche parte del mondo qualcuno potesse godere della sua presenza e della sua vicinanza ed essere felice.
Aspettare che il destino la mettesse sulla sua strada avrebbe voluto dire affidarsi ad un’illusione. Mettersi alla ricerca di lei avrebbe voluto dire lasciare quella confortevole mansarda, abbandonare il suo passatempo maniacale e quindi ritornare a fare i conti con i propri pensieri e dolori.
Quello rimase l’ultimo quadro che dipinse…

 
 
 

L'immensita'

Post n°283 pubblicato il 05 Giugno 2007 da mestesso69

Io son sicuro che, per ogni goccia
per ogni goccia che cadrà
un nuovo fiore nascerà
e su quel fiore una farfalla volerà

Io son sicuro che
in questa grande immensità
qualcuno pensa un poco a me
e non mi scorderà

Sì, io lo so,
tutta la vita sempre solo non sarò
e un giorno io saprò
d'essere un piccolo pensiero
nella più grande immensità.....
di quel cielo.

Sì, io lo so,
tutta la vita sempre solo non sarò
un giorno troverò
un po' d'amore anche per me
per me che sono nullità
nell'immensità...

 
 
 

La bicicletta

Post n°282 pubblicato il 05 Giugno 2007 da mestesso69

Non e’ mai stato bravo ad andare in bicicletta anche se gli piace.Da bambino, ogni due anni un nuovo e fiammante modello metteva piede nel suo garage…regalo dei suoi genitori, uno dei tanti regali che otteneva da loro, quasi volessero ricompensarlo per tutto quello che non erano in grado di donargli.Eppure gli bastava poco per essere felice, gli bastava un briciolo di attenzione, gli bastava sentirsi raccontare una favola prima di addormentarsi, gli bastava l’ascolto.Non erano i giochi a donargli il sorriso, anzi erano proprio loro ad acuire la sua atavica propensione autistica accompagnandolo nel suo piccolo mondo fantastico al di fuori del tempo e dello spazio.Non li biasima perche’ non se ne sono mai accorti…nemmeno lui lo sapeva fino a pochi anni fa’, fino al momento in cui si e’ reso conto che la sua vita era racchiusa nelle parole che leggeva o che scriveva e nell’ordine.

Conosceva a memoria i versi della Divina Commedia…poteva ripetere mentalmente interi capitoli del Signore degli Anelli senza sfogliare le pagine…gli abiti e le camicie erano inseriti all’interno del suo armadio secondo una sequenza cromatica ben definita…i libri e i cd erano posizionati nella sua libreria rigorosamente in ordine alfabetico…

Ora, nel disordine della sua anima, sorride a queste cose..un tempo pur non rendendosene conto ci soffriva e ci piangeva.

Sapeva che per loro era importante vedere il proprio figlio felice e cosi’ ogni volta che riceveva un nuovo gioco si buttava su di esso anche con finto entusiasmo a volte…mai con finto entusiasmo quando davanti a lui si trovava quel meraviglioso e diabolico mezzo a due ruote.Salire sulla bici anche per pochi minuti voleva dire passare la notte successiva a combattere contro ematomi e abrasioni.Questo pero’ non gli impediva di farlo, non aveva paura di farsi male, troppo bello sfrecciare veloci lungo le piccole stradine di periferia.Cadeva, si rialzava, riprendeva a pedalare in attesa della nuova caduta.

Vento tra i capelli e asfalto sulla pelle.

Ora e’ cresciuto…non ha piu’ nemmeno la bicicletta…evita accuratamente ogni contatto con lei perche’ non vuole piu’ farsi male.

 
 
 

Empty sky

Post n°281 pubblicato il 05 Giugno 2007 da mestesso69

Mi sono svegliato questa mattina
Riuscivo a malapena respirare
Solo un cielo vuoto
Nel letto dove eri solita stare
Voglio un bacio dalle tue labbra
Voglio un occhio per occhio
Mi sono svegliato questa mattina in un cielo vuoto

Cielo vuoto, cielo vuoto
Mi sono svegliato questa mattina in un cielo vuoto
Cielo vuoto, cielo vuoto
Mi sono svegliato questa mattina in un cielo vuoto

Sangue nelle strade
Sangue che scorre per terra
Sento il sangue del mio sangue
Che piange dal terreno

Cielo vuoto, cielo vuoto
Mi sono svegliato questa mattina in un cielo vuoto
Cielo vuoto, cielo vuoto
Mi sono svegliato questa mattina in un cielo vuoto

Sulle pianure del Giordano
Ho tagliato il mio nodo dal legno
Da questo albero di cattiveria
Da questo albero di bontà
Voglio un bacio dalle tue labbra
Voglio un occhio per occhio
Mi sono svegliato questa mattina in un cielo vuoto

Cielo vuoto, cielo vuoto
Mi sono svegliato questa mattina in un cielo vuoto
Cielo vuoto, cielo vuoto
Mi sono svegliato questa mattina in un cielo vuoto
Cielo vuoto, cielo vuoto
Mi sono svegliato questa mattina in un cielo vuoto
 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: mestesso69
Data di creazione: 21/01/2007
 

immagineSiamo angeli con un'ala sola...
solo abbracciati riusciremo a volare

 

SEI NELL'ANIMA

Vado punto e a capo così
Spegnerò le luci e da qui
Sparirai
Pochi attimi
Oltre questa nebbia
Oltre il temporale
C’è una notte lunga e limpida,
Finirà
Ma è la tenerezza
Che ci fa paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sospeso
Immobile
Fermo immagine
Un segno che non passa mai
Vado punto e a capo vedrai
Quel che resta indietro
Non è tutto falso e inutile
Capirai
Lascio andare i giorni
Tra certezze e sbagli
E’ una strada stretta stretta
Fino a te
Quanta tenerezza
Non fa più paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sei in ogni parte di me
Ti sento scendere
Fra respiro e battito
Sei nell’anima
Sei nell’anima
In questo spazio indifeso
Inizia
Tutto con te
Non ci serve un perchè
Siamo carne e fiato
Goccia a goccia, fianco a fianco
 

 
 

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