.
« Uno sguardo al passato r... | Rosica ... » |
Post n°447 pubblicato il 04 Maggio 2012 da angeligian
Dunque, abbiamo una classe politica che getta la spugna e chiama in soccorso i Tecnici e abbiamo dei tecnici che non sapendo fare i tecnici chiamano in soccorso i Supertecnici tra cui un vecchio di 80 anni che già assunse alla Parmalat il figlio di Monti (tu fai un favore a me e io faccio un favore a te) e Julian Manidiforbici, ovvero il sorcio malefico che tanti lutti addusse agli italiani negli anni passati. Il quale sorcio ebbe tempo fa la spudoratezza di dichiarare che i giovani protestavano contro la voracità dei vecchi e lo diceva presumibilmente pensando a sé stesso, alla pensione di 31.411 euro mensili, ai molteplici incarichi come presidente della Treccani, come presidente del Comitato dei garanti per il 150° dell’Unità d’Italia, come senior advisor della Deutsche Bank, come insegnante nella trasmissione di Rai3 “Lezioni di economia”, come presidente della Scuola Sant’Anna di Pisa, come presidente della Fondazione “Ildebrando Imbreciadori”, oltre naturalmente ai proventi dei suoi numerosi libri e pubblicazioni. Aveva ragionissima: certi vecchi sono davvero voraci. E ora ce lo ritroviamo di nuovo qua, con le forbici che gli spuntano dai denti per dare una mano a quell’incapace di Monti & Co e mi chiedo dove troverà il tempo. E noi paghiamo! Paghiamo per tutti. Paghiamo per la loro voracità e per la loro insipienza. Paghiamo nella speranza di ridare dignità al nostro paese, ma mia nonna diceva che “chi di speranza vive, disperato muore” e gli italiani stanno morendo. All’inizio, quando ascoltavo Monti parlare, pensavo: “Questo è scemo”. Adesso no, adesso penso che sia un portatore sano di follia perché non può che essere uno squilibrato chi in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo sottoscrive con l’Europa un esborso di 35,1 miliardi di euro a favore di Grecia, Portogallo e Irlanda portando il rapporto debito pubblico/pil al 123,4% e come se non bastasse firma la decisione di ridurre tale rapporto al 60% in breve tempo impegnando l’Italia a manovre di 50-75 miliardi l’anno per i prossimi vent’anni e lo fa da solo senza consultare il Parlamento, da vero dittatore della Repubblica delle banane. Chi dà a questo abusivo il diritto di sperperare i nostri sudatissimi soldi in nome di un’Europa unita che in sessant’anni non ha pensato che ai cetrioli e al benessere delle galline? Che senso ha aiutare gli altri paesi per stringere ancor più la corda attorno al nostro collo? A noi che ce ne frega se la Germania e la Francia, in caso di mancato rimborso dei titoli di Stato italiani, subirebbero la nostra stessa sorte? Perché è questo che Monti è stato chiamato a fare: non a salvare l’Italia, bensì a salvare l’Europa (Germania e Francia soprattutto). Non so se ci lasceranno mai più esprimere la nostra volontà con il voto ma se così fosse e non potendo votare la Lega per ovvi motivi di appartenenza terronica, non potendo votare Di Pietro per totale sfiducia, non mi resterebbe che Beppe Grillo se, oltre a esprimere ad alta voce quello che tutti noi pensiamo di questo governo, si decidesse anche a dire cosa farebbe lui per rimetterci in sesto. Per conto mio, l’unica soluzione è quella di uscire dall’Europa e dall’euro. Certamente è una soluzione che ci costerebbe litri di lacrime, ma forse riusciremmo a contenere i litri di sangue che l’attuale governo sta riversando nelle vene degli altri. |
AREA PERSONALE
MENU
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: eliogente
il 10/02/2024 alle 09:05
Inviato da: elio gentili
il 21/02/2023 alle 16:15
Inviato da: Eliogente
il 08/02/2022 alle 09:00
Inviato da: eliogente
il 18/02/2021 alle 18:06
Inviato da: cassetta2
il 07/08/2020 alle 13:33
L'OROLOGIO CHE NON FUNZIONA
IL CUBO DI ANGELIGIAN
I MIEI BLOG AMICI
CERCA IN QUESTO BLOG
ATTACCO FEROCE DI NOSTALGIA
RALLEGRIAMOCI
SE LO ABBANDONI LA BESTIA SEI TU!
TUTELA
TUTELA
Questo blog, come ogni spazio personale, è tutelato dalla legge 675 del 1996
(tutela della privacy),
dall'estensione della suddetta avvenuta tramite il Decreto Legislativo N°196
del 30/06/2003 e dalle norme
costituzionalmente garantite al nome,
alla persona, all'immagine ed all'onore.
Pertanto scritti di varia natura ed immagini, non possono essere utilizzati previa autorizzazione dell'amministratrice
Sono talmente schifato da questa teppa, che manco le "giaculatorie" je faccio più! tiè! :-)))
Esso rivela una delle numerose “astuzie” della pinchser tedesca nell'irretire chi a lei fa comodo - cui abboccano come tordi i sinistri nostrani - per il "dopo Sarkò le kokò", ergo mi pare sia degno di attenzione..
“Disoccupazione, pressione fiscale, inflazione, redditi in calo, aumento del costo della vita: la crisi aggiorna in continuazione il suo bollettino di guerra e ci conferma che le uniche parole appropriate al momento storico che viviamo dovrebbero essere panico e depressione. Molte volte, intendiamoci, si fa una fatica tremenda anche solo a sforzarsi di vedere la classica luce in fondo al tunnel. Ed è assolutamente comprensibile: ci sono situazioni in cui questo sforzo equivarrebbe a certificare che le illusioni ottiche sono la verità. Di sicuro il panico è il miglior alleato della crisi; perdere l'ottimismo equivale a spalancare la porta alla rassegnazione e quindi all'inazione per potersi dire: «Purtroppo va così, non ci posso fare nulla». Questo atteggiamento che si va facendo strada tra gli italiani è stato messo in rilievo dalla recente rilevazione Demos-Coop: «Insieme al berlusconismo» ha sottolineato Ilvo Diamanti a corredo degli ultimi dati su Repubblica «pare svanito anche il suo complemento psicologico: l'ottimismo». Non è cosa da poco, ripeto. E va molto oltre l'ennesimo, tragico errore di prospettiva di chi si accontenta (addirittura si bea) nel certificare la fine di un atteggiamento mentale che - berlusconismo o no - moltiplica gli effetti negativi. Conosciamo tutti l'obiezione, in verità non poco fragilina: non si mangia con l'ottimismo. Sicuro.
È però dimostrato che un approccio non condizionato dalla paura determina effetti propositivi migliori ed è anche capace di stimolare idee creative. Insomma, l'ottimismo non ci da da mangiare, però in compenso alimenta certamente la produzione di buone idee. A proposito di buone idee, non era proprio necessario aspettare l'organizzazione mondiale sul lavoro per sapere che in Italia le misure di austerità «rischiano di alimentare ulteriormente il ciclo di recessione e di rinviare ancora l'inizio della ripresa economica e il risanamento fiscale».
Così come non è proprio piacevole – sempre a proposito delle buone idee - leggere a più riprese le considerazioni di Giulio Tremonti, nuovo eroe della sesta giornata, che oggi tenta di accreditarsi come strenuo sostenitore delle misure per la crescita mentre fino a poco tempo fa predicava, con i toni di un profeta irriducibile, null'altro che il rigore assoluto. Così come-ed è il tema della nostra copertina - non è possibile sperare in un rinsavimento di Angela Merkel per la gestione della nuova fase che attende l'Europa: la crescita, appunto.
L'abbiamo vista all'opera, la Cancelliera: ricordiamo l'intransigenza al limite della tracotanza politica quando, con la complicità di Nicolas Sarkozy, assoggettava gli altri paesi dell'Unione all'interesse della Germania. I nodi sono inevitabilmente venuti al pettine, l'idea tedesco-francese di un'Europa virtuosa e con i conti imbellettati è naufragata. L'Unione Europea, che squaderna conti bellissimi (solo in parte), non solo non cresce ma va indietro e si espone a rischi tragici. La Cancelliera tenta adesso la mossa, disperata, di recuperare credito sostituendo Sarkozy, ormai vittima di se stesso, con Mario Monti. Non è una buona idea: è una pessima idea. Ci rifletta pure lei, caro Professore."
Insomma, quando questo governo ed il suo capo la smetteranno di prenderci per i fondelli (= culo) non sarà mai troppo tardi. Spero che in queste amministrative la gente vada in gita piuttosto che andare a votare per governare non già in quell'autonomia (al momento fasulla) che il governo concede agli enti locali, ma con le solite clausole (sempre fasulle) con cui autorizza a spennare la gente. La parte di competenza, molto cospicua, dell'autorità centrale dovrà essere sempre e comunque dirottata alla stessa. Insomma una specie di patrimoniale neanche tanto velata.. Adesso mi fermo altrimenti il campionario di parolacce si allergherebbe troppo. Mandi fantate ^___^
E finisce il giochino del furbetto di Novi in prov. di Modena, professione elettricista, dalle sue convizioni politiche che rispetto ma che non condivido. Il suo nickiname inizia con la "J", ma non so se lo hanno bannato (la cosa mi frega come i cavoli a merenda).
Unico segno di riconoscimento particolare: appeso all'orecchino, anche lui..
Mandi une busade ^__^
Se si fa un profilo e viene a discutere, mettendoci la faccia, come facciamo noi e tanti di noi che abitualmente discutiamo e serenamente, almeno si sa chi è, ergo possiamo accettare o meno. Se poi esagera puoi sempre mettergli la "museruola" se lo ritieni essenziale così come posso farlo bannare io; con un anonimo non puoi farlo se gli permetti di scrivere senza un'identità virtuale, un profilo.
Mandi, busadone ^___^
Dunque giovanotto, manca la faccia: metticela al più presto così ti adegui alla maggior parte di noi che dialoghiamo qui dentro. Adesso apri il tema delle discussioni, sono tutt'occhi.. Adesso ESONDA pure oltre i temi dell'amministratrice.. Prego! Ma non so se ne hai facoltà, trattandosi di un blog non tuo..
oh oh.. fai pure il falso friulano, non mi merita nel suo blog l'amministratrice? Azz.. sei modesto, vero? Direi che sei al massimo livello delle comiche alla tua portata: saluta come si fa dalle tue parti, piuttosto, brighelluccio.. Le imitazioni sono un brutto segno: non hai altri argomenti seri?
Insomma ora che la padrona del blog ti ha messo la museruola, ti brucia così tanto che sei venuto allo scoperto. Era ora!
Per quel che attiene l'anonimato ( non è il tuo caso: hai ammesso di essere stato tu a scrivere in anonimo e tanto mi basta. Ma non c'è poi voluto molto a capire certa "arguzia" off topic da che parte proveniva.. ): puoi mettere qualsiasi mail chè tanto lasci comunque tracce ugualmente, anche in anonimo..
Il succo del mio dire era questo.
Nel mio blog, ripeto, ti spiace se tratto gli argomenti che più ritengo opportuni e a me graditi? Grazie.
Il tuo blog non l'ho minimamente criticato, sono stato in perfetto silenzio. Fai lo stesso anche tu nei riguardi del mio.
"La mia faccia la metterò quando tutti i tuoi amici la metteranno, visto che qui di facce ne ho viste ben poche." Cos'è, pensi di essere alla scuola dell'infanzia? E se arriveranno altri amici che non l'avranno che fai, non la metti lo stesso? Scuse da lattante le tue.. Quella con l'orecchino da fighetto, "caro" elettricista..
Sul resto del tuo dire, se vorrà, avrai la risposta dall'aministratrice. Mandi(=ciao) (Besom la borsa! - cos'è, la dedica del saluto non è adatta all'amministratrice, furbetto di Novi?)..
Conosco il significato di quel saluto, dato che mia nuora è modenese (visto com'è piccolo il mondo? Vale a dire, mr. Giorgio, non provare a fare il furbo, ok?).. "At salut" è quello giusto. E così sia, mandi!
I posts sono troppo difficili da commentare
miaooo, M@.
Angela facciamo soltanto una mini zummata ...ad oggi:
Ma secondo te il milione di euro che prende il volo per sorvegliare <<villa certosa>>, ancora ora e pare per almeno altri due anni, non contribuisci a pagarlo anche te?
CLIKKA
e poi ci sono villa San Martino!!! ...Palazzo Grazioli!!! ...ecceccecce
Non è necessario, Angela, credere per forza a qualcuno; se si va a votare per scegliere dei rappresentanti poi occorre pretendere da essi l'adempimento dei compiti assegnati; null'altro a mio avviso è dovuto ai cosiddetti rappresentanti se non un equo compenso. Questo approccio deve essere considerato consono per tutti anche quelli a noi avversi. Un saluto, M@.
http://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/2012/05/03/706557-ex-vescovo-rolls-royce-facebook.shtml
(della serie: una manica di pagliacci costoro)
"Che cosa non funziona nella linea del governo Monti sulla spesa pubblica? Semplificando, tre cose:
Un equivoco sull'obiettivo. Non puntare su una discontinuità profonda. Una grave sottovalutazione delle conseguenze fiscali.
Nonostante le rassicurazioni del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, indispettito dagli attacchi che iniziava a ricevere per il ritardo di una «spending review» affidatagli in splendida solitudine, il governo di emergenza sembrava credere che il problema della spesa pubblica si identificasse in una sua manutenzione. Cioè nel confermare con nuovi provvedimenti la sua stabilizzazione sul pii, all'attuale quota ben superiore al 50 per cento. La stabilizzazione, di fatto, non è conseguita. È solo grazie alle reiterate manovre di Giulio Tremonti che la spesa pubblica nel 2010 e 2011 ha cessato di crescere, come in tutto il dopoguerra (unica altra eccezione, un anno sotto Carlo Azeglio Ciampi). Ma il più dei tagli 2011-14 non è ancora conseguito, occorre presidiare affinché avvengano sul serio, e in loro assenza la spesa è inerzialmente ancora in crescita. Il secondo errore è che una spesa superiore al 50 per cento del pii ufficiale è, in realtà, una spesa pubblica ben superiore al 60 per cento del pii «legale», depurandone il dato in nero che listai vi ingloba. Una spesa da record negativo tra i paesi avanzati non va stabilizzata, ne va invertito il segno, assicurandone un'energica discesa, di 5 o 6 punti di pii in 3 o al più 4 anni. Come hanno fatto Germania e Svezia, resesi conto che una spesa pubblica tanto ingeme uccideva l'economia. È tanto più vero per l'Italia, con un debito pubblico che dal 120 risale verso il 123 per cento a causa della recessione in corso. Infine, dover provare ad azzerare il deficit pubblico a breve senza incidere in profondità la spesa pubblica significa non solo alzare un prelievo fiscale, a sua volta da record, il 54 per cento sull'Italia «legale», ma un doppio errore, se inoltre l'obiettivo è di raggiungere avanzi primari stabili nell'ordine di 5-6 punti di pii l'anno, ottenuti per quattro quinti solo con maggiori imposte. Di qui gli 87 miliardi di più tasse in 3 anni calcolate dalla Cgia di Mestre. Gli errori vengono però al pettine, in un'Europa in cui la Francia di Francois Hollande rilancerebbe gli spread, mentre i sin qui eurovirtuosi Paesi Bassi mollano la Germania entrando in crisi di governo proprio sui tagli al deficit, e quando gli Usa al G20 hanno negato un solo dollaro in più a un'Europa indifferente al sospingere così Spagna e Italia verso esiti greci.
Giarda che chiede una task force a Mario Monti per la spending review è una prima, parziale, ammissione di consapevolezza. Così proseguendo si arriva a rivolte fiscali e al deprezzamento degli immobili che sin qui avevano retto il portafoglio patrimoniale delle famiglie. Il sottosegretario all'Economia Vieri Ceriani che s'intesta nella delega fiscale l'aumento dell'iva previsto a ottobre, e aggiunge che non ci sarà un solo euro di tasse in meno, mostra invece che la consapevolezza ancora manca.
Monti non è solo, nel NON voler tagliare spesa pubblica per meno imposte. Nessun partito, a sinistra a destra e al centro, al di là di chiacchiere, ha il fegato di chiedere tagli di spesa per 5 o 6 punti di più.
Si ripete che tagli alla spesa sono tagli ai servizi ai cittadini: penosa menzogna, visto che la spesa per welfare è meno della metà degli oltre 50 punti di più, e le sole forniture sanitarie costano 5 punti di più cioè il doppio di 7 anni fa, perché ogni ospedale e asl ne rifiuta la centralizzazione. Altro che chiedersi alla Kennedy che cosa possiamo fare per lo Stato. Qui bisogna chiedersi solo che cosa lo Stato stia facendo a noi. Si comporta come un bandito. E in più ha la pretesa che i ladri non hanno, cioè quella di dirci che gli immorali siamo noi. "
Come dire che, da tempo, si sente uno sgradevole odore, sempre più nauseabondo, da quando ci sono questi "tecnici" a dirigere le operazioni (per conto della pinscher tetesca)..
Mandi, une busade e buine domenie ^___^
Mandi fantate, un abraz e un figot ^____^