Creato da angeligian il 13/09/2007

UNA DONNA PERDUTA

chissà dove l'avro' messa.....

Messaggi di Febbraio 2012

Non ci resta che Lourdes

Post n°427 pubblicato il 29 Febbraio 2012 da angeligian
Foto di angeligian

Qualche tempo fa ho scritto un post dal titolo « Morire di ospedale » nel quale raccontavo come mia cugina, entrata in un centro per la cura dell’obesità e dopo aver vagato da un ospedale all’altro sia poi uscita dalla vita sei mesi dopo per entrare nel regno dei più. Senza un perché. Altre volte ho detto di quanta incompetenza e quanta superficialità vi sia tra i medici. Io stessa qualche anno fa ho rischiato di morire per la faciloneria di un “luminare”, che mi era stato raccomandato per cercare di alleviare il dolore alla schiena che mi perseguita da anni. Per fortuna sono – come mi definiscono loro – una paziente “scomoda”, altrimenti oggi a scrivere questo post ci sarebbe il mio ectoplasma. Il luminare, di fama internazionale, mi aveva visitato (dieci minuti=tre milioni di lire) e poi rivolgendosi al codazzo di aiuti, assistenti , infermiere e reggiborse aveva emesso la sentenza mortale: “Datele dieci pasticche di Lasix (diuretico) tutte insieme … Si deve pisciare anche l’anima” ed era uscito svolazzante nel suo immacolato camice oversize con il codazzo accodazzato dietro. A parte che uno che si esprime così parlando di un paziente io lo relego immediatamente tra i trogloditi (vai, vai, torna nelle fogne), ma poi l’incuria criminale di prescrivere dieci pasticche di diuretico a una paziente sana è inconcepibile. Inutile dire che ne presi solo due a distanza di tre ore l’una dall’altra e per poco non sono morta. Naturalmente, l’episodio – come fu e come non fu - sparì dalla cartella clinica. Ebbene, poco fa leggevo di una ricerca svolta dalla regione Toscana che ha evidenziato come circa mezzo milione di persone ogni anno rimane vittima di un “evento avverso” negli ospedali italiani. La Oms (Organizzazione mondiale per la sanità) sostiene che i sanitari che riportano tali eventi non debbano essere puniti perché poi la paura di andare incontro a conseguenze giudiziarie impedirebbe loro nel futuro di rendere noti gli errori che vengono commessi. Ma mi canzoni?! Non solo quella dei medici è un’altra categoria, come quella dei magistrati, che non paga mai per le loro colpe (e non sono colpe da poco), ma è anche sostenuta dall’Oms che si preoccupa non di chi muore e di chi inconsolabile resta, non di allontanare gli incolti medici assassini dagli ospedali, bensì di salvaguardare le loro coscienze dai timori delle possibili conseguenze giudiziarie derivanti dagli errori commessi. Così l’Oms può continuare a stilare le sue statistiche sulla malasanità mondiale in tutta tranquillità …

"E i medici arrivarono subito uno dopo l’altro: arrivò, cioè, un Corvo, una Civetta e un Grillo-parlante.
“Vorrei sapere da lor signori” disse la Fata, rivolgendosi ai tre medici riuniti intorno al letto di Pinocchio “vorrei sapere da lor signori se questo disgraziato burattino sia vivo o morto!…”
A quest’invito, il Corvo, facendosi avanti per il primo, tastò il polso a Pinocchio, poi gli tastò il naso e il dito mignolo dei piedi: e quand’ebbe tastato ben bene, pronunziò solennemente queste parole:
“A mio credere il burattino è bell’e morto: ma se per disgrazia non fosse morto, allora sarebbe indizio sicuro che è sempre vivo!”
“Mi dispiace” disse la Civetta “di dover contraddire il Corvo, mio illustre amico e collega: per me, invece, il burattino è sempre vivo; ma se per disgrazia non fosse vivo, allora sarebbe segno che è morto davvero”.
“E lei non dice nulla?” domandò la Fata al Grillo-parlante.
“Io dico che il medico prudente, quando non sa quello che dice, la miglior cosa che possa fare, è quella di stare zitto.
Del resto quel burattino lì, non m’è fisonomia nuova: io lo conosco da un pezzo!”
(…)
A questo punto si sentì nella camera un suono soffocato di pianti e di singhiozzi.
Figuratevi come rimasero tutti, allorché, sollevati un poco i lenzuoli, si accòrsero che quello che piangeva e singhiozzava era Pinocchio.
“Quando il morto piange, è segno che è in via di guarigione” disse solennemente il Corvo.
“Mi duole di contraddire il mio illustre amico e collega” soggiunse la Civetta “ma per me quando il morto piange, è segno che gli dispiace a morire”.

 
 
 

Chi è meglio di noi si trucca

Post n°426 pubblicato il 22 Febbraio 2012 da angeligian

Corrado Passera, ministro per lo sviluppo economico (suo), ha dichiarato un reddito di 3.500.000 euro. Possiede un patrimonio di oltre 20 milioni di euro, guadagna come ministro circa 200.000 euro all’anno, però la casa in affitto a Roma per 42.037 euro l’anno la paghiamo noi. Mi pare giusto …

Per “informazione denigratoria e non veritiera” la Rai dovrà pagare un risarcimento di cinque milioni di euro alla Fiat. Tanto ha stabilito il tribunale di Torino per il servizio trasmesso da “Annozero”. Il conduttore della trasmissione, Michele Santoro, è stato assolto. Gli italiani sono stati condannati.

Sanremo, è costato 18.000.000 di euro dei quali 15 milioni sono stati recuperati con la pubblicità, con un disavanzo di circa 3 milioni ai quali si aggiungono i 700.000 euro di pubblicità persi nella prima serata, quella dominata dalle chiacchiere di Celentano. Lorenza Lei, direttore generale della Rai non se ne preoccupa. E certo! Mica li paga Lei nonostante i suoi 420.000 euro al mese che lei (Lei) vorrebbe aumentare di 230.000 unità per avvicinarsi allo stipendio del suo predecessore, Mauro Masi, che raggiungeva i 730.000 euro l’anno e ciò malgrado la circolare del ministro Brunetta che stabiliva un tetto di 300.000 euro per gli stipendi dei dirigenti pubblici.  

Cifre da capogiro che dovrebbero scuotere gli animi degli italiani. ITALIANI, SVEGLIAAAAA! A noi ci dissanguano, ci salassano, ci riducono alla fame e una manica di incapaci, inefficienti, indegni  amministratori e dirigenti pubblici scialacquano i nostri soldi in virtù di meriti confusi e discutibili. Riconosco che io non sarei  in grado di dirigere la Rai o le Ferrovie dello Stato, sono certa anche che la maggior parte di noi non saprebbe portare avanti lo sviluppo economico di un intero paese e posso anche credere che pochi saprebbero scrivere un pezzo come Santoro o come Vespa, ma non credo nel modo più assoluto che questa gente meriti di essere tripudiata centinaia e a volte migliaia di volte più di noi tutti. Nessuno lo merita. Ritengo che nessuno sia centinaia di volte migliore di me o di te. Ridiamo merito al merito! Ridiamo le giuste proporzioni alle macrosperequazioni sociali: ABBATTIAMOLI!

 
 
 

Insomma, sto Sanremo ...

Post n°423 pubblicato il 17 Febbraio 2012 da angeligian
Foto di angeligian

Insomma, ste mutande c’erano o non c’erano ? C’erano, c’erano … magari tipo spaghetto, ma effettivamente c’erano. Insomma, sto Celentano ha parlato o ha taciuto? Ha parlato, ha parlato … magari con l’auricolare con la moglie che gli suggeriva quello che doveva dire dato che lui, scemo e ignorante com’è, non ricorda niente e più che marciar tacendo su e giù per il palco, non sa. Ha parlato, ha parlato ... magari avesse taciuto! Insomma, sto Papaleo con gli occhi da lemure africano perennemente impressionato, è davvero così bravo come dicono? Io non lo so perché, ovviamente, non ho guardato la manifestazione, ma ne parlano tutti un gran bene. Insomma, sti soldi di Celentano sono arrivati o no a destinazione? Ho qualche dubbio, perché ad esempio all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze ancora aspettano quelli di Benigni, soldi che con tutta probabilità non vedranno mai, il che rientra esattamente nel modus operandi e cogitandi dei comunisti che berciano di solidarietà e spingono gli altri a praticarla secondo l’abusato concetto dell’ “Armiamoci e partite”. Insomma, sta Jovanka dal collare, è davvero tanto bella? Bé, se non ride, è bella e poi ha uno spacco coscia che Belen deve mostrare tutti gli spacchi che possiede per starle al confronto. Credo di aver detto tutto su Sanremo … Ah, già, dimenticavo le canzonette, ma di quelle non saprei proprio che dire, mi annoiano fino all’harakiri. Ho preferito guardare un vecchissimo episodio del maresciallo Rocca, almeno mi sono gustata Gigi Proietti che mi piace pure in testa a un tignoso come la panna. Insomma, alla fine della storia, vale davvero la pena spendere tutti quei soldi nostri per mantenere in vita il baraccone (come dice Massimo Coppa) di Sanremo? Per me davvero no, ma a giudicare dagli ascolti … (e dagli italiani)

Sapete che vi dico? Ho ascoltato adesso alcuni pezzi del discorso di Celentano e aveva pure ragione! Non so chi gli abbia scritto quella concione, ma ha detto a parer mio delle cose molto condivisibili.  E poi dicono che sono volubile!

 
 
 

Voglio essere Nembo Kid

Post n°422 pubblicato il 12 Febbraio 2012 da angeligian
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Sembriamo tanti topolini impauriti dallo spauracchio della vivisezione. Continueremo a vivere, questo è certo, ma male. Quando mi dicono che fumare fa morire, rispondo sempre “Ma perché, tu che non fumi, pensi di non morire?” Il problema vero non è vivere o morire, ma vivere male. Se penso agli anni passati mi tuffo in un tempo nostalgico che mi appare oggi assolutamente felice, ma allora non la vedevo così. A trent’anni ero forte, avevo un bel bambino cicciuto, tanti amici simpatici e un lavoro decente all’Inail. Eppure volevo di più, il trantran quotidiano mi tediava. Mi sgomentava l’idea di passare il resto della vita percorrendo sempre gli stessi sentieri, facendo sempre le stesse cose e quando un’amica mi parlò di un concorso al Parlamento europeo, seppure con mille dubbi e titubanze, decisi di farlo sperando di non vincerlo. E quando sono partita per il Lussemburgo ho salutato tutte le mie sicurezze materiali e affettive, ho pianto per tutto il viaggio e per una settimana intera senza interruzione, fino alla disidratazione completa. Sono rimasta in quel tristo paese – Mussolini lo chiamava il pisciatoio d’Europa – con l’idea di fare un po’ di soldini per qualche mese e poi tornare al mio mondo caldo e perduto. Poi ho trovato stimolante il  nuovo modo di vivere e di lavorare e sono rimasta là, rimpiangendo la vecchia vita ogni giorno un po’ meno. Dopo qualche anno però è tornata l’insofferenza, dovuta forse a un disagio esistenziale che mi porto dietro da sempre, e ho voluto cambiare di nuovo. E così via fino a oggi. Ho vinto e ho perso, come tutti penso. Ho visto pezzi di mondo e ho scorto miseria e solitudine, ma anche ricchezza sfrenata. Ora sono qui e sono spaventata perché il mio mondo si sta trasformando ed è un mutamento che questa volta non ho scelto io e che non avrei voluto. Un’accolita di gente che non conosce le mie aspirazioni e le mie necessità e che, soprattutto, non si preoccupa di conoscerle,  ha decretato  come dovrà essere la mia vita futura e ha scelto di anteporre la sua volontà alla mia e i suoi interessi ai miei. Qualcuno che non stimo mi sta gettando in un tunnel oscuro che non è soltanto l’impoverimento comune, è più di ogni altra cosa la perdita del sogno di una società equa.  E invece di colpire gli speculatori, gli sfruttatori e i criminali, cosa fanno i salvatori della patria? Colpiscono il più debole e svuotano le carceri in una visione contraria ad ogni logica sociale. E’ il festival del mondo duplex di Nembo Kid e come Nembo Kid mi piacerebbe tanto scagliarli lontano nell’universo chiusi in un pianeta disabitato

 
 
 

Dov'è il merito?

Post n°421 pubblicato il 09 Febbraio 2012 da angeligian
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A proposito di sprechi italiani, mi piacerebbe sapere perché Eddy Martens figura come autore nella greppia della Rai. Questo signore, congolese di nascita, abitante del Belgio, compagno giovane di Antonella Clerici - glorificata conduttrice della Rai - si è trasferito in Italia che non conosceva una parola della nostra lingua. Eppure è un autore di programmi televisivi italiani (gli stessi condotti dalla sua compagna). Che strano! A un certo punto di questa storia, detto signore, voglioso di carne fresca, ha cornificato la vecchia Clerici che per la rabbia l’ha cacciato di casa e l’ha “licenziato” dalla Rai. Che strano! In seguito, poiché al cuor non si comanda, la Clerici lo ha perdonato, l’ha ripreso in casa e l’ha “riassunto” alla Rai. Che strano! Sono tante le stranezze di questi due personaggi, ma le prime che saltano agli occhi sono: primo, che Eddy Martens, di lingua madre francese, sia l’autore di programmi in lingua italiana e secondo, che sia stato assunto e licenziato e poi riassunto secondo il capriccio di Antonella Clerici. E mi aspetto che venga presto rilicenziato per i rumors di forti dissapori nella coppia, anche perché il passato amoroso della signora Clerici fa presagire una fine della relazione a brevissimo tempo come già è avvenuto per i due ex matrimoni e i vari amori della sua vita che si sono tutti esauriti nel giro di due o tre anni. Non sembra una donna capace di farsi amare a lungo e quest’ultima relazione con un ragazzo più giovane, senza arte né parte ma che improvvisamente si ritrova coautore di un programma Rai di prima serata (“Ti lascio una canzone”) e che si permette un tenore di vita che non si sarebbe mai sognato prima, bé sembra una relazione che ipotizza da parte di lui più interesse che amore. E che i miei soldi servano a comprare la Ferrari al signor Martens non mi sta mica bene. Chissà perché con tanta gente italiana preparata e in gamba, la Rai è andata a cercare proprio quell’Eddy Martens che più che l’animatore in un villaggio a Cuba non aveva fatto altro! E mi meraviglia anche il potere decisionale della Clerici che assume e licenzia a suo piacimento come ha fatto anche con la sua amica e collaboratrice Barbara Cappi (altra autrice de “La prova del cuoco”). A me quella conduttrice non è mai piaciuta, la trovo falsa, malata di protagonismo e prepotente. Oltretutto in quella settimana che è stata rimpiazzata alla conduzione del suo programma da Claudio Lippi abbiamo visto tutti come può essere spassosa anche una trasmissione di cucina se guidata con classe da una persona brillante e non come fa quella sguattera-padrona. E poi ci lamentiamo degli sprechi e della limitatezza dei programmi Rai!

 
 
 

Che fine ha fatto Marrazzo

Post n°420 pubblicato il 06 Febbraio 2012 da angeligian
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Da grande voglio fare la trans … il trans … lu trans … insomma quella cosa là. La maggior parte di loro è brutta e ridicola tra rifacimenti chirurgici, bocche a salsiccia, seni di plastica, botulini vari, ma ce ne sono alcuni che sono bellissimi e affascinanti, altissimi, dalle movenze languide e le voci arrochite dalla mascolinità primigenia. E poi, vuoi mettere gli uomini che si pappano? Un numero che una donna normale non raggiungerebbe neanche con delle protesi aggiuntive, che so, nelle ascelle o nei fianchi o nelle piante dei piedi. Mi si potrebbe obiettare che basterebbe prostituirsi per raggiungere quelle cifre, ma non è la stessa cosa. Le prostitute sono spesso schiave o succubi di uomini rozzi e maneschi, mentre i trans in quanto uomini sanno ben difendersi e non hanno bisogno di “protettori” che li sfruttino e sono liberi di loro stessi. E hanno dei visi così glabri e lisci che io con la mia peluria sul labbro superiore mi sento come Chita nella foresta africana. Ma come fanno? E poi possiedono un fascino inquietante che intriga gli uomini. Penso a Sandro Frisullo, vicepresidente pugliese e a Marrazzo e mi chiedo che fine abbia fatto. In seguito allo scandalo si è dimesso dalla carica di commissario regionale per la sanità, si è chiuso in un convento per un po’ e poi si è dimesso da Presidente della regione Lazio, lo spacciatore e il trans con i quali aveva a che fare sono stati fatti fuori finché la Corte di Cassazione lo ha dichiarato vittima di un complotto organizzato dai carabinieri nei secoli infedeli.  Ecco, Marrazzo giurava e spergiurava di non essere gay e spiegava che andava con i trans perché amava le donne “I transessuali sono donne all’ennesima potenza, esercitano una potenzialità di accadimento straordinaria (sic!). Mi sono avvicinato per questo a loro, cercavo un sollievo legato alla loro femminilità”. Diceva. E bé, è questione di punti di vista. Capito perché da grande voglio fare la trans … il trans … lu trans?

 
 
 

Notizie del giorno

Post n°419 pubblicato il 03 Febbraio 2012 da angeligian
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La piagnona, al secolo Elsa Fornero ministro per il lavoro, ha messo da parte il balbettio piagnucoloso « Sa …sa… » (sacrifici) e ha deciso di mostrare il suo vero volto. Nessun farfuglio, ma un dispotico “La riforma sul lavoro si farà con o senza accordo” ha detto. Alla faccia della democrazia.

Il premier Mario Monti interviene a Matrix con un gagliardo “Scurdateve ‘o passato. Il posto fisso è monotono, meglio cambiare”. Mi pare giusto, poiché di posti liberi ce ne sono a bizzeffe perché non occuparli tutti? Guarda un po’ la figlia del ministro Fornero che di posti fissi ne ha ben due ed entrambi negli stessi istituti dove ha lavorato la madre. Poveraccia, chissà quanto si annoia! Ma forse Monti si riferiva a tutti quei vecchiacci di dirigenti che continuano a girare vorticosamente da una poltrona presidenziale a un’altra nelle società pubbliche tanto per rimpolpare le pensioncine d’oro. E come si metterà lui stesso con il  posto fisso al Senato? Bisognerà aiutarlo e farlo sloggiare.

La Camera ha votato un provvedimento che introduce la responsabilità civile dei magistrati. Contrari Bersani, Di Pietro e Casini e, ovviamente, i magistrati che hanno parlato di “intimidazione e attacco alla legalità”.  E certo, il principio di chi sbaglia paga vale per tutti fuorché per loro. Loro sono la legalità ed è sulla base di questo assioma che i danni derivanti dai loro errori devono essere pagati da noi tutti e zitti! Mi chiedo se pagheranno pure quando rilasciano gli assassini che appena liberi ammazzano subito qualcun altro tanto per recuperare il poco tempo perduto in carcere.

SCUSA NON PSOSOSCRIVERE CHIAMOTECNICO

TUTTO A POSTO. Non so cosa sia successo. Non riuscivo più a scrivere con nessuna delle tre tastiere che ho provato. Alla fine ho spento il pc e quando l'ho riacceso è tornato tutto in funzione. Niente, per me questo è un oggetto misterioso e tale resterà ...

 
 
 

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