Valle dei pensieri

Sono nato per scrivere ed emozionare attraverso la scrittura, morirò solo appena non sarò più capace di farlo.

 

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DEDICATO AD UNA XSONA CHE ADORO

Sentite quant'è dolce sta canzone

 

TRACY CHAPMAN-BANG BANG BANG

 

AMO LA FOTOGRAFIA(ECCO UNA MIA FOTO)

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Una foto che fa tenerezza e mette angoscia allo stesso tempo..non scordiamoci mai quanto sia orribile la guerra.Guardate questo soldato:stringe la bimba priva di vita come fosse figlia sua a dimostrazione che, l'unico vero nemico, sia, appunto, la guerra!!!

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I FILM KE HO VISTO ED ADORATO

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UN VIDEO DA PAURA KE M RICORDA 2XSONE SPECIALI

 

LA MIA NONNINA DA GIOVANE

Ecco la donna più bella del mondo(ovviamente dal mio punto di vista:-P), mia nonna:)...in questa foto sembra un attrice nn credete?!

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DA QUALI PARTI DEL MONDO ACCEDONO AL MIO BLOG?!

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Valle dei pensieri "chiude"

Post n°108 pubblicato il 02 Dicembre 2007 da dream3r86

E così questo blog chiude i battenti...c'ho riflettuto molto prima di dare il mio saluto ma, ciò che rappresentava "valle dei pensieri", non esiste più e, di conseguenza, non ha senso continuare a scribacchiare e a spremere le meningi per buttare giù qualcosa che sia in linea con uno spirito che è sopito, forse per sempre o, comunque, per lungo tempo! Dream3r si prende una vacanza a tempo inderminato anche se,alla fine, non cancellerò questo suo spazio che, comunque, resta colmo di pensieri, riflessioni, frasi; affetto! Questo blog ha raccontato molti passi della mia esistenza per più di anno e, adesso che la mia vita ha subito cambiamenti così marcati e significativi, non ha più senso alimentarlo né, tanto meno, plasmarlo alle mutate circostanze. Finiti i tempi in cui riuscivo a gestire attivamente 3 blog differenti, è giunta l'ora che io mi preoccupi di aggiornarne uno solo; quello che ha riscosso maggiore successo e che, infondo, rappresenta in modo più autentico, libero e interessante, ciò che sono e che sarò. Il mio abbraccio forte va a tutti coloro che hanno lasciato un loro pensiero, una loro riflessione o, semplicemente, una loro dimostrazione d'affetto...grazie di cuore a tutti voi per il vostro calore(virtuale) e non(riferito alle persone che ho avuto la fortuna di vedere materializzate nella vita reale:-P). Ho bisogno di partire per un viaggio dentro me stesso e, il mio blog, non può più seguirmi adesso...
Arrivederci a tutti...belli brutti e farabutti;)
Germano

 
 
 

Ancora una volta

Post n°107 pubblicato il 21 Ottobre 2007 da dream3r86
 

Ed eccomi qua, ancora una volta, a dover affrontare la perdita di una persona che amavo e che amo. La mia ragazza ha deciso che, la nostra storia, era diventata troppo noiosa e, spaventata dalla routine, si è convinta che non avessi più niente di bello e nuovo da darle ed è andata via, per sempre. Non la biasimo, la mia donna...bella come il sole e intelligente come poche ha voluto giustamente viversi la vita senza imporsi il limite di stare con me per chissà quanto. Ho provato a tenerla con me fin quando ho potuto, sono anche riuscito a capire cose che, prima, non riuscivo nemmeno ad immaginare...mi sono sforzato di portare la nostra storia su binari diversi; binari che fossero per lei meno impegnativi e opprimenti. Eppure, non sono mai stato un tipo geloso e ho sempre lasciato alla mia metà tutte le libertà che mi richiedeva...non è bastato e, comunque, non ho nulla da rimproverarmi se non, forse, l'essere stato troppo comprensivo e buono con lei e di aver preso la decisione giusta(e difficile) troppo tardi.
Ma che ci volete fare?L'amore ti rende stupido e cieco. Si dice sempre che si raccoglie ciò che si semina e, beh...io ho seminato profondo affetto, fedeltà, comprensione, sincerità e, cosa ho raccolto?! Solo un dolore talmente grande da lasciarmi svuotato, annichilito, schifato. Tuttavia, come una cara amica mi ha detto:"L'importante è riuscire a guardarsi allo specchio ogni mattina senza avere rimorsi e rimpianti e senza sensi di colpa". Io, ringraziando Dio, ci riesco benissimo e so che, nonostante tutto il male che ho ricevuto, non cambierò il mio modo di essere e non mi lascerò incattivire. Il mondo è un grosso contenitore di falsità e superficialità e, se essere così diverso dai miei coetane vuol dire sentirsi di merda per qualche tempo, vorrà dire che pagherò questo prezzo.
Di me cambiaerò una cosa che, comunque, serve per il mio bene e per evitarmi sofferenze inutili e così laceranti: d'ora in avanti, qualsiasi sarà la mia donna, non lascerò mai che diventi tutta la mia vita, non la amerò mai come la amerebbe un uomo e mi ricordero di avere solo 21 anni. Alla mia età, sono altre le cose che contano e che dovrebbero catalizzare la nostra attenzione. Del resto, credo di essermi sempre dimostrato molto equilibrato e di aver avuto l'unica, maledetta sfortuna, di aver incontrato ragazze non ancora pronte per certi sentimenti. In questa storia ci avevo creduto proprio perchè, proprio la mia donna, mi aveva chiesto di viverla al 100%, senza limiti. Almeno, ci siamo lasciati in maniera, come dire, non "violenta" e, ne sono sicuro, da parte di entrambi rimarrà un ricordo bellissimo e indelebile di ciò che abbiamo vissuto e condiviso e dell'affiatamento unico che ha caratterizzato questo nostro tempo insieme.
Mi hai deluso tanto, piccola mia ma, alla fine, non posso far altro che augurarti di comprendere presto quali siano le cose per cui vale la pena vivere e quelle che, invece, sono solo capricci momentanei che, fidati, non portano che a inutili illusioni e ti lasciano, volta per volta, sempre più vuota. Proprio il modo assurdo con il quale sei andata via, mi ha dato la forza per ricominciare e comprendere che, per come sei ora, non potevi più essere parte di me nè, tanto meno, rendermi felice...era giusto così, mia bambola.
Vivi la tua vita al massimo, fa le tue esperienze e ricordati che, comunque, vali tanto e puoi permetterti un ragazzo che sia degno di te e che possa darti quei brividi che io, a quanto pare, non ero più in grado di regalarti. Una parte del mio cuore, sarà sempre con te e so che, alla fine, comprenderai quanto bene ti ho voluto e quanto avrei potuto renderti felice.
ps scusate per i toni molto patetici del post ma, scrivere, adesso, è il modo migliore che ho per sfogarmi

 
 
 

La mia vita è un romanzo

Post n°106 pubblicato il 19 Ottobre 2007 da dream3r86
 

Ho passato parecchie notti insonni a riflettere, a cercare di comprendere il non-senso nel quale la mia vita è improvvisamente annegata. Mi sono posto mille domande e, ognuna di esse, non faceva che portarne altre, e altre...e altre ancora. In quanti hanno scritto qualcosa che riguardasse l'amore? Domanda retorica alla quale, sicuramente, aveta dato tutti già una risposta. In quanti si sono chiesti cosa sia l'amore? Altra domanda scontata e banale alla quale si può rispondere, paradossalmente, in maniera esattamente inesatta.

Questo post, infatti, non parlerà d'amore ma di vita, della mia vita. Tra breve compirò 21 anni e, ieri, mi sono voluto interrogare sull'unica cosa che un uomo dovrebbe avere sul serio la curiosità di conoscere: "Cosa ho costruito e come si è sviluppato il mio io durante questo tempo? Come ho vissuto questi miei ventun anni?!"Ho ripercorso, scavando profondamente e ripetutamente nel passato, le tappe fondamentali della mia esistenza. Le ore durante le quali mi ubriacavo di ozio e pura irresponsabilità giovanile, quelle dove badavo diligentemente a costruire il mio futuro e,soprattutto, i momenti durante i quali sono stato sul serio felice uniti quelli dove, invece, avrei voluto cadere in un lungo letargo dell'anima per poi risvegliarmi in un clima emotivo per me meno rigido e ostile. Dovevo capire se, sino ad oggi, io ero sul serio esistito nel vero senso del termine o mi ero limitato ad essere un ammasso di carne, ossa e sentimenti vaghi e sfuggenti.

Dopo aver rivevocato uno sciame impazzito di ricordi e aver vissuto di flashback alienanti per qualche minuto, ho compreso che, fino ad oggi, posso dire di aver vissuto fino al limite estremo dell'essere e del sentire, fino ai confini più lontani del brivido, senza temere sofferenze o delusioni; senza lasciarmi inibire dalla possibilità astrusa ed imprevedibile del divenire costante nel quale, ognuno di noi, è coinvolto. Il mondo in cui viviamo è costruito per donarci inconcretezza, dubbio,dolore, angoscia e per mescolare in maniera perversa,inesorabile e imprevedibile, questi sentimenti infelici con quelli che, al contrario, ci assicurano serenità, gioià, equilibrio; pace. Il senso stesso della vita sta nel non senso di quest'ultima e non si può immaginare un'esistenza che non condanni a sofferenze. Ovvio, direte voi a questo punto ma, su una cosa vorrei farvi riflettere: molte, troppe persone vivono nell'illusione di poter evitare il dolore e si sforzano di vivere le loro esistenze a metà, senza mai assaporare qualcosa di incredibilmente forte e sconvolgente, intimoriti da quelle che sono le "responsabilità" e i possibili esiti negativi.

Io, durante la mia breve ma sempre intensa esperienza di vita, ho imparato una cosa che, a dirsi par semplice ma che,ad interiorizzarsi, è tutt'altro che facile: non contano tanto le sofferenze che riuscirai ad evitare riparandoti dietro atteggiamenti elusivi, ma come reagirai a tutte quelle che, inevitabilmente, riusciranno a penetrare le tue difese. Una persona forte e matura è una persona che affronta, sempre e comunque, tutti i problemi che gli si parano dinanzi e non si fa spaventare da ciò che probabilmente sarà ma, esclusivamente, da ciò che concretamente, in quel preciso istante, è. La mia vita, fin'ora, è stata come le pagine di un romanzo avvincente e coinvolgente e, per l'evoluzione che sta subendo, so che sarà ancora più intrigante e imprevedibile. D'improvviso si è riaccesa una fiamma che credevo spenta definitivamente e, per adesso, mi godo il calore che emana e vivo, senza pretese o programmi, l'istintivo e, detto sinceramente, assurdo intrecciarsi di eventi che sta caratterizzando i rapporto che ho con me stesso e con le mie convinzioni.

 
 
 

Arrivederci

Post n°103 pubblicato il 05 Ottobre 2007 da dream3r86
 
Tag: Pausa

Questo mio blog è strettamente collegato con i miei stati d'animo; li prende per mano e li riflette tutti senza veli. Questo blog nasce e muore con me, soffre e gioisce seguendo i movimenti della mia anima. Ama se io amo, odia se io odio. In questo momento è come se mi sentissi completamente svuotato e, di conseguenza, anche i contenuti sarebbero annichiliti, stanchi, cosmicamente e pateticamente pessimistici. Tante volte sono caduto e mi sono rialzato e, questa volta, non sarò da meno. Mi sento più pronto per il mondo e, soprattutto, più pronto ad accogliere il mio modo di essere...troppo prorompente e profondo per chi non ha raggiunto il giusto equilibrio interiore. Sono ferito ma, la rabbia che provo adesso, sarà la benda che curerà gli squarci del mio cuore. Intanto mi prendo una pausa dal mondo virtuale e da tutto ciò che mi impedirebbe di dimenticare ciò che è giusto e necessario lasciarsi alle spalle. Io sono io,consapevole di me stesso, di ciò che valgo; di ciò che merito e non cadrò solo perchè il mondo mi vuole debole. A voi tutti auguro una vita felice e serena e persone con le quali condividere, senza paure,bugie e limitazioni, il senso vero dell'amore che rimarrà, sempre è comunque, il senso stesso della vita.

 
 
 

Io: un illumista romantico

Post n°102 pubblicato il 03 Ottobre 2007 da dream3r86
 

Ormai, le mie numerose partecipazioni ad altri blog, non mi danno il tempo di aggiornare questo mio spazio personale(che è stato il primo da me aperto su libero)come vorrei. Una volta era ricco di racconti, pensieri, parole proiettate fuori direttamente dall'anima, sfoghi e aneddoti di vita quotidiana. Ho notato come, la parte più "cattiva" e prepotente di me, abbia lentamente preso il sopravvento e come, il mio blog alter-ego, abbia raggiunto un "succeso" che, con questo spazio, non sono mai riuscito ad ottenere.
Le persone, evidentemente, sono annoiate dal quieto essere e dalla sensibilità dell'animo e si dimostrano maggiormente avvezze allo scontro violento, che al confronto pacifico. Tuttavia, a questo spazio così trascurato e poco frequentato, io mi ci sono affezionato;rappresenta il mio punto di partenza, l'inzio della mia avventura nel mondo dei blog e porta con se ricordi ed emozioni che, se ripescati adesso, sono ancora in grado di turbarmi.
La vita è, come si suol dire, una ruota che gira e che ti ripropone, con aspetto diverso, le stesse gioie, gli stessi dolori, gli stessi dubbi; le stesse prove da superare. Alcuni amici li perdi per sempre, altri, inaspettamente, li ritrovi...ogni giorno, ti avvicini sempre più a quel te stesso che si riflette distorto dentro di te e pare non essere mai abbastanza pronto per affrontare il mondo e per venir fuori,una buona volta, dalla prigione creata dalla tua immaturità. "Gli uomini sono particolarmente bravi a complicare le cose semplici e a rovinare quelle belle";questa frase non mi da pace e mi rimbomba nella testa come un pauroso monito o un triste presagio. Lentamente sto perdendo quella parte di me stesso che avevo amato e odiato, che tante emozioni mi aveva regalato e che, altrettante volte, mi aveva fatto sprofondare nell'abisso del dolore. La cosa che mi angoscia è che, tutt'ora, non riesco a comprendere se sto progredendo o regrendo, cosa di buono sto perdendo e cosa di negativo sto acquistando.
Questo blog, valle dei miei pensieri da ventenne sognatore e ottimista, pare non avere più ragione di esistere e, i placidi deserti che si estendevano, infiniti, nella mia mente, rendendo la mia anima quieta e mansueta, paiono essere stati sostituiti da dune, imprevedibili e discontinue come il mio io attuale. Forse sto vivendo adesso l'attimo infinito che precede il passaggio da ragazzo a uomo o, forse, è semplicemente l'aver scoperto una parte di me che credevo fosse confinata nel mare tranquillo della pacatezza e della moderazione a rendermi così inquieto. So solo che, questo momento di incontro tra il me illumista e il me romantico, mi genera dentro gran confusione e,al contempo, mi affascina e mi rende imprevedibile, contraddittorio;pericoloso.

 
 
 

Per una persona che dice di amarmi

Post n°101 pubblicato il 21 Settembre 2007 da dream3r86
 


Se scavi in profondità nel tuo cuore, ci trovi un piccolo Ge che
urla:"Amami con tutta te stessa perchè io lo faccio dalla prima volta
che sei stata mia"
. Sono stanco di sentirmi patetico, sono stanco di
farmi domande e non trovare mai risposte;forse, sono stanco di me.Ho
bisogno di ascoltare il vuoto che ho dentro e comprendere il suo silenzio.
Per ora, comunque, non sono quello che conoscevi, che dicevi di amare, di capire; di desiderare...per ora non sono nulla di sereno, di calmo, di prevedibile. Non sono io e non ti dirò più che ho bisogno di te perchè ho capito che, probabilmente, ho più bisogno di un me stesso migliore e di costruire, pazientemente, altre corazze attorno ad un'anima, la mia, che pareva già ben "coperta" e che, appena ha abbassato la guardia, si è vista strappare via un pezzo che l'ha resa irriconiscibile persino a se stessa. Non so: forse è una "semplice" e momentanea "amnesia dello spirito".Se ti amo soffro e, se provo a smettere di farlo, sto ancora peggio. Ora non so quasi più nulla; so solo che, la paura, spesso, ti spinge a fare cazzate delle quali, poi, ti penti amaramente.
Ti abbraccio e so che fai tutto ciò che puoi per non deludermi mai, per non farmi mancare l'affetto che credo di meritare. Ti amo ma,ormai, pare che il suono di questa parola si perda nel silenzio deprimente delle mie angosce e fra le voci strillanti delle mie paure.

 
 
 

Un altro, troppo presto, se ne va!

Post n°98 pubblicato il 05 Settembre 2007 da dream3r86
 


L'ennesima icona della tv italiana ci lascia, prematuramente(guarda caso) a soli 54 anni. Gigi Sabani, personaggio che da anni aveva abbandonato la "televisione che conta", non ci farà più ridere con le sue, perdonatemi il gioco di parole, inimitabili imitazioni.

Ero parecchio piccino quando Gigi compariva sovente sulle reti rai ma, grazie alla stima che mio padre provava nei suoi confronti, sono stato iniziato al "Sabanismo" molto presto e ho avuto la fortuna di potermi deliziare cone le sue gag fino a l'anno in cui, come tutti sappiamo, venne coinvolto in alcune indagini che l'avrebbero "incastrato" come un corrotto del mondo dello spettacolo. Scagionato e risarcito per i tredici giorni passati agli arresti domiciliari, Sabani non tornò più su certi palcoscenici. La stessa emozione di, come dire, privazione irreparabile, la ebbi quando se ne andò il mitico Albertone.
Guardo la tv di oggi, quella dove sono protagonisti gli inutili, i privi di talento, gli "inciucioni", le oche giulive, i vari Costantino e Daniele,le Maria de Filippi(o meglio, Filippo De Maria); le Simona (S)ventura e mi intrisco due volte: la prima per la perdita dell'ennesimo uomo talentuoso e la seconda per la consapevolezza che, purtroppo, difficilmente questo talento venuto a mancare sarà "compensato" da qualcuno di pari livello. Una volta,la tv, era ponderatamente(e saggiamente)orientata alla qualità e, cosa che oggi è difficile da immaginare, c'erano orari in cui non si trasmetteva nulla e, l'unica cosa da guardare quando finivano i programmi, era il formicolio stridente della tv. Oggi abbiamo sostituito quel formicolio e la voce "fine dei programmi" con trasmissioni che, se ci riflettete, non sono poi più interessanti delle linee colorate che una volta ti suggerivano che la tv, almeno per un po', sarebbe stata zitta! Addio Gigi, ci mancherai e...mancherai anche alla televisione che pareva non volerti più.

 
 
 

Le foto delle mie vacanze

Post n°97 pubblicato il 01 Settembre 2007 da dream3r86
 
Tag: Varie

Visto che, durante queste vacanze passate in compagnia della mia dolce metà e della mia famiglia al completo, sono riuscito ad ottenere degli scatti davvero belli e che, inserirli tutti singolarmente, sarebbe stato piuttosto "faticoso", ho deciso di selezionare le foto migliori, di mettere come sottofondo una canzone che adoro e che mi mette di buon umore e...beh giudicate voi^_^



ps il nano grassoccio che vedete in varie pose è il mio terribile fratellino di 5 anni(5 anni all'anagrafe ma una lingua mooooooolto lunga). Mi sono anche reso conto di aver inserito per sbaglio la stessa foto per 2 volte...pazienza ;)

 
 
 

Dreamer torna con il suo libro

Post n°96 pubblicato il 28 Agosto 2007 da dream3r86
 

In vacanza ho trovato anche il tempo di scrivere qualcosa...voglio condividere con i miei pochi ma si spera affezionati lettori una breve parte del libro che sto tentando di ultimare...il brano di sotto è una lettera di Riberti, uno dei personaggi più intriganti del libro! Buona lettura e, ovviamente,attendo critiche e consigli^-^

“50 anni sono come le carte degli assorbenti: non bisognerebbe mai buttarli nel cesso”.

Questa frase continua a tormentarmi da qualche giorno ormai e tinge col grigiore del dubbio queste limpide e afose giornate d’agosto. Di anni ne ho 53 e, quella dannatissima frase pronunciata tempo da fa da un mio carissimo amico, pesa come un macigno sulla mia già martoriata ed instabile coscienza. Questo doloroso paradosso che è spuntato fuori dopo oltre mezza vita e che si chiama “vecchia giovinezza”, credo che sia il senso, o meglio, il non senso dell’esistenza della maggior parte degli uomini.

Superi i 50 e, solo in quel momento, ti rendi conto di aver imperdonabilmente gettato via la tua gioventù. Ti sei battuto per ideali che reputavi nobili e grandiosi, sei stato un comunista convinto e hai seguito quel famoso quanto inesistente “comunismo puro”; lo stesso che hai creduto di leggere, che hai ascoltato e recitato come una preghiera(pur essendo orgogliosamente ateo e dichiaratamente poco avvezzo a qualsiasi tipo di fede religiosa) e che, purtroppo, non hai mai visto realizzato. Deluso e stanco, non volendo però rinunciare alle tue idee ed essendo convinto della loro assoluta giustezza, hai tentato un ultimo colpo di coda. Risultato: hai fatto la figura del coglione utopista.

E’ tutto così assurdo non credete?A 20 anni, come in molti ti intimano, devi “stare con i piedi per terra” e “restare al tuo posto” perché non hai esperienza e rischi di risultare presuntuoso e vanaglorioso. A 30 avresti anche la forza e le possibilità intellettive di reagire, rompendo le barriere con le quali i mediocri si sono affannati a rinchiudere le tue ambizioni, i tuoi sogni, le tue idee; il tuo talento. Tuttavia è come se ormai ti fossi abituato a viaggiare a basso regime e, tutto sommato, il tuo lavoro non è malaccio; certo, non è quello che avresti voluto fare, non rappresenta la realizzazione della tua “vocazione”, ma ti garantisce una buona paga e non è troppo stressante.

Così gli anni passano, le tue passioni lasciano lentamente(e dolorosamente) spazio a quella famosa “concretezza” e a quella saggia moderazione che il mondo ti impone. Arrivi a 50 anni e ormai credi di sapere tutto, o quasi, della vita e di aver toccato, negli anni passati, tutti quegli spigoli estremi del tuo essere; spigoli che, alla fine, sei riuscito a smussare grazie ad un atteggiamento che chiamano razionale e senza il quale, probabilmente, la vecchiaia e la pochezza di spirito, nemmeno esisterebbero. Ma gli spigoli non finiscono mai, puoi scovarne sempre di nuovi e divertirti a farti pungere l’anima dalle loro forme affilate e taglienti…il problema, comunque, sta nel fatto che, arrivati ad una certa età, non si ha più voglia di sanguinare e si preferisce poggiarsi comodamente e senza rischi sui luoghi “tondeggianti” e pacati della nostra coscienza.

 
 
 

Un po' di meritata vacanza

Post n°95 pubblicato il 31 Luglio 2007 da dream3r86
 

E come ogni anno arrivano: le mie tre settimane di completo relax sulle montagne più belle del mondo, le Dolomiti. Quest'anno però, ci sarà la mia donna con me e il soggiorno sarà ancora più piacevole e rilassante. Saranno tre settimane passate lontane da lavoro, libri, università e blog; tre settimane per me e per lei che serviranno a ricaricarmi ed aiutarmi ad affrontare lo stressante ma interessantissimo mese di settembre(tra i miei mesi preferiti di sempre).
E' da quando sono piccino che, ad agosto, la mia famiglia cerca di evitare le località marittime, stando lontana dal caotico muoversi delle masse di vacanzieri, dal chiasso, dal caldo, dalla salsedine e dal sole cocente. Per due anni abbiamo fatto una dolorosa eccezione e, le nostre 3 settimane di ferie, le abbiamo trascorse in villaggi sul mare. Mi sono mancate le mie amiche di roccia, i boschi, le stelle che illuminano come mille lanterne le notti sui prati, le passeggiate a cavallo e il fresco rinfrancante di un piccolo pezzo di mondo che, tutto sommato, ancora resiste alla filosofia dello "sballottamento" continuo.


Proprio tra quelle montagne, iniziai a scrivere il mio primo libricino(poi mai ultimato) diversi anni fa e, sempre tra quelle montagne, si mescolano i ricordi della mia infanzia, delle lunghe escursioni con mio padre e dei personaggi che inventavo per poi raccontare fantastorie a mio fratello; personaggi che, insieme, ci sforzavamo di vedere tra i boschi(no, tranquilli, non ci fumavamo le canne^_^...avevamo solo un fervida fantasia). Alcuni li chiamavamo "pultrulli", altri "truny"...raccontavo a mio fratello( più piccolo di 7 anni) come questi esserini si nascondessero quando ci vedevano da lontano e come potessero osservare tutte le nostre mosse senza mai farsi vedere. Ricordo i rifugi, le malge e le fragole con la panna delle quali ero e sono ghiotto.
Conservo da sempre questa visione magica e romantica della montagna e, pensare che la rivivrò presto con la donna che amo, rende interminabili questi giorni d'attesa e molto dolci le aspettative per il soggiorno.
Mando un abbraccio collettivo a tutti i miei lettori e auguro loro buone, anzi buonissime vacanze. Non faccio un elenco di nick perchè, essendo tanti gli amici virtuali che ho avuto il piacere e l'onore di conoscere in questi mesi, rischierei di dimenticare qualcuno.
Ci si risente a fine agosto

Germano

 
 
 

Il nuovo modo di ragionare e giudicare le differenze culturali

Post n°94 pubblicato il 30 Luglio 2007 da dream3r86
 

Oggi ci si diverte tanto a mostrarsi paladini di uguaglianza e tolleranza; ci si erge a sommi difensori delle minoranze(finendo poi con il voler imporre il modus vivendi di queste minoranze anche a chi non è in grado di comprenderlo) e si elargiscono con disarmante generosità una serie infinita di ovvietà concettuali ed idealistiche.


Noto con sconforto che si tende inesorabilmente alla reificazione della cultura e all’imposizione della ingenua e contraddittoria teoria relativista del mondo sociale. La psicologia culturale, tanto cara a lungimiranti uomini come il docente universitario Giuseppe Mantovani, fatica ancora a prendere piede nonostante la valenza intrinseca che inconfutabilmente dimostra. Questo perché? La risposta è, a mio avviso, piuttosto semplice: il relativismo, infatti, figlio di una filosofia di vita semplicistica e profondamente ipocrita, attecchisce con più facilità nelle menti dei finti dotti e del loro annichilito seguito in quanto, rinunciando totalmente alla propensione verso la verità(o realtà), si limita ad esortare a non esprimere giudizi e si rassegna ad accettare ogni atteggiamento, ogni valore, ogni credenza come una manifestazione della diversità umana. "La psicologia culturale, al contrario, non rinuncia affatto alla tensione verso la verità"(cit. Mantovani) e, aggiungerei, al giudizio; solo che è conscia del fatto che, ognuno di noi, accede a questa verità e segue determinati valori utilizzando strumenti, esperienze, categorie e pratiche che sono attribuibili allo sfondo storico e socio-culturale nel quale è vissuto.


Se ci riflettete, infatti, una teoria relativista dura e pura, non sarebbe in grado di dire che cosa ci sia di sbagliato neppure nel genocidio degli Ebrei. Se ogni scelta è libera, se ogni aspetto dell’agire umano è giustificabile con il fatto che siamo diversi e che, le nostre decisioni, vanno rispettate in quanto dettate dalla diversità intrinseca tra gli uomini; essendo nessuno in grado di determinare cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, allora anche Hitler, per assurdo, potrebbe essere assolto dai suoi crimini. La falsa, ipocrita e irrealizzabile morale del non giudicare mai, dovrebbe lasciare il posto a quella che invita ad un “realismo (culturalemente)mediato”(cit. Mantovani) e, cioè, ad un giudizio(in quanto l’uomo è irrinunciabilmente spinto a catalogare, etichettare e inquadrare all’interno di un contesto preciso, la realtà in cui vive)che sia non inibito, ma guidato e depurato dall’etnocentrismo, dalla antica concezione del West against the rest e, appunto, dall’ossimorica tolleranza-intollerante della quale sono orgogliosi fautori certi rappresentanti dell’estrema sinistra. Per concludere il post con un pensiero di Mantovani, la psicologia culturale è:” Incessante ricerca della e delle cause da difendere, come quella di salvare una donna musulmana dalla lapidazione; nello stesso tempo, costante esortazione a depurare le nostre posizioni dalle scorie dell’etnocentrismo che ottunde il nostro senso critico e ci fa scambiare per unico e assoluto il nostro peculiare, situato, culturalemente mediato modo di vedere i .”


Questi, in sintesi, sono il mio pensiero e la mia filosofia di vita...e di giudizio

 
 
 

Questo blog e i suoi intenti

Post n°93 pubblicato il 29 Luglio 2007 da dream3r86
 

Questo spazio(che è tra l'altro il più datato dei miei tre blog) è nato come uno spazio di libero confronto e ha sempre proposto tematiche di pubblico interesse, trattate con un atteggiamento e un approccio moderati e mai estremi. Sono intervenuti moltissimi utenti nel corso di questi nove mesi di attività e MAI si era giunti ad una situazione così spiacevole per le parti coinvolte nello scambio di opinioni. Nessuno è mai stato inserito in lista nera e i commenti sono aperti anche agli anonimi, NESSUNO ha mai criticato questo blog o il sottoscritto per atteggiamenti nazisti, offensivi e/o anti-democratici. Il dialogo pacifico, fruttuoso e civile è sempre stato l'unico modo di confronto e, in alcuni casi, di scontro ideologico.
Mi sono sempre dimostrato apertissimo ai pareri contrari(tant'è vero che spesso invitavo a leggere e commentare i miei post persone che avevano e hanno idee diametralmente opposte alle mie). Sapete, paradossalmente, quando si è scaricato il putiferio e l'intolleranza assoluta è divenuta, insieme all'insulto gratuito, una delle linee guida del discorso? Proprio quando mi sono scagliato con decisione contro i numerosi ed odiosi finti moralisti che purtroppo infestano il nostro deturpato paese; proprio quando ho tentato di far notare a tutti lo sgretolamento della morale comune e la necessità di mutare alcuni valori e credenze, senza seguire necessariamente il bisogno di distruggerli irrazionalmente e ferocemente. Insomma, la mia colpa imperdonabile è quella di non essere un comunista della vecchia ed inconcludente guadia e di credere in un approccio moderato sia alla politica che agli aspetti socio-culturali del nostro paese.

Fortunatamente, di amici di estrema sinistra che dimostrano un grande acume e una non indifferente apertura mentale, ne conosco non pochi(solo per citarne alcuni:lenin1986,semperlibertas,cheguevaraeramorto). Con tutti loro si è creato un rapporto di stima e rispetto reciproci, gli stessi che non sussistono ai vertici del nostro governo, dove i partiti di credenze opposte si limitano alla reciproca distruzione e diffamazione senza mai giungere a soluzioni per migliorare la vita nel nostro paese. Lo stereotipo del gretto-estremista si è purtroppo manifestato in tutta la sua odiosità e ostilità in questi due giorni di bega feroce, dolorosa ed inutile e ha inequivocabilmente dato ragione alla mia teoria secondo la quale dobbiamo sbarazzarci rapidamente di questi dinosauri politici e delle loro idee anacrostiche e intrise della più violenta tendenza impositiva. Sono profondamente deluso perchè so che, da questa guerra all'insulto, nessuno ne uscirà mai veramente vincitore e tutti, alla fine, avranno perso la credibilità e la dignità.
E' per questo che, da oggi, dico BASTA all'inutile diatriba impostami da certi utenti che hanno offeso me e i miei lettori. Se vorrete continuare questa battaglia dell'idiozia, lo farete da soli con il vostro scarso e annichilito seguito
...io mi tiro fuori e, statene certi, dopo tutta questa assurda storia, sono ancora più convinto che certe tecniche impositive e violente per portare avanti idee discutibili, vanno combattute strenuamente perchè ledono le libertà individuali e discriminano senza remore tutti quelli che non le abbracciano.
Un deluso ed esausto Germano

 
 
 

Carlofedele e la sua "democrazia"

Post n°92 pubblicato il 28 Luglio 2007 da dream3r86
 

Tra me e l'amico(ormai ex) carlofedele si è sviluppata in questi giorni una lotta ideologica non indifferente. Ognuno di noi era piantato sulle proprie idee. Tranquilli: non vi annoierò portando avanti le mie ragioni, ma mi limiterò ad invitarvi a leggere i commenti che il signor Carlo ha lasciato sia qui che su bolinanews. Vi prego solo di essere obiettivi e di notare che, MAI, prima di questa notte, ho usato toni offensivi o aggressivi nei confronti di carlofedele il quale ha reiteratamente definito incompetente in politica, nazista, arrogante, ignorante ecc...il sottoscritto.

Ho risposto più volte(e la cosa è testimoniata soprattutto dalle cronologia dei commenti su bolina;leggene il commento delle ore 22:31 inviato da carlo e la mia conseguente risposta) in maniera pacata e aperta alle "punzecchiature" malcelate di Carlo.Comunque, senza tirarla troppo per lunghe, visto che ne ho le palle piene di certe beghe inutili, si arriva a questa notte quando, il "tollerante" e "democratico" Carlo viene qui e, senza alcun apparente motivo, mi scrive che non valgo nulla, che non capisco niente di politica e che sono una delusione totale.

A quel punto esplodo(e vorrei vedere) e rispondo a tono. Carlo, sempre democraticamente, inserisce i miei nick in lista nera e viene qui a commentare in anonimo(so che è lui perchè l'avevo preventivamente tracciato)insultandomi dopo che io avevo lasciato sul suo blog questo commento per tentare la pacificazione(commento della una e 57) . Prima di questo c'eravamo scambiati insulti non proprio gratificanti e, soprattutto, inutili e infantili. Resomi conto di tale, inutile lotta, avevo pubblicato il suddetto commento. L'amico carlo mi ha però accusato di essere un "diavolo che si traveste da santo" e ha fieramente respinto il mio ennesimo invito alla ragione. Sono stanco, sul serio...stanco di essere trattato con sufficienze e pregiduzio dai finti colti e dai finti maestri di vita, stanco di dover lottare per ottenere un minimo di rispetto; stanco di tutta questa ipocrisia e di tutta questa morale malsana che con tanta violenza ci propinano.

Sono deluso e profondamente addolorato da questo litigio. Ho batibeccato con parecchi utenti da quando sono qui(esclusivamente con il nick eccelso86) ma MAI, fin 'ora, mi era capitato di arrivare a tal punto con un uomo che reputavo amico e , soprattutto, saggio.
Si invoca tanto il sacrosanto rispetto per l'anzianità ma, la cosa che mi chiedo è: se avere 20 anni non ti da il diritto di essere rispettato e , invece, ti impone di subire senza possibilità di replica le continue paternali di chi, solo perchè ha qualche anno in più di te, si sente autorizzato a prenderti a pesci in faccia, come facciamo, noi giovani, ad interiorizzarlo questo tanto richiamato rispetto?!Se gli anziani si comportano da bimbi bizzosi e si lasciano andare a simili bambinate, che esempio ho io che, da 20enne assertivo, a volte mi faccio trasportare dal fervore? Se qualcuno di voi conosce la risposta e vuole darmela, io son qui ad attenderla con somma umiltà e altrettanta impazienza. In caso contrario, non so proprio come fare;(


A.A.A. aggiornamento importante: il commento da me linkato e lasciato sul blog di carlofedele è stato inspiegabilmente cancellato(l'autore si è anche preoccupato di elimare la sua becera risposta). Era un commento pacato che invitava alla razionalizzazione e alla riappacificazione. Come mai il tanto tollerante Carlo ha deciso di cancellarlo?Forse perchè, tale commento, avrebbe dimostrato quanto avesse torto e quanto io abbia ripetutatemente invitato a mitigare i toni? A voi il giudizio...il contenuto del commento potete scaricarlo e leggerlo cliccando qui!

 
 
 

Le libertà imprigionanti dei tossicodipendenti

Post n°91 pubblicato il 26 Luglio 2007 da dream3r86
 

Ho deciso di utilizzare un ossimoro come titolo per questo post per una ragione precisa: l'epoca in cui viviamo oggi è, infatti, l'epoca dove regnano sovrani l'ipocrisia e il controsenso e dove, lo sgretolamento della morale comune, ha prodotto differenze socio-culturali profondissime e ha portato ad un giustificazionismo ingenuo e quasi patologico dell'agire umano. In nome della "libertà" di agire, oggi, nessuno può dirti nulla se decidi, ad esempio, di drogarti. Rimango basito quando leggo frasi del tipo:”Il drogato ha preso una scelta e bisogna rispettarla, se il suo vomito agli angoli della strada(e aggiungerei le siringhe infette) non ti stanno bene, allora cambia via”. Poi vengo accusato di nazismo e di paura del diverso se oso scrivere che, il tossicodipendente, può e deve essere aiutato con ogni mezzo e non può assolutamente essere lasciato libero di decidere se essere sostenuto o meno. Da quando, i tossicodipendenti, sono capaci di usare il raziocinio per prendere le loro decisioni?! Sarà che sono stato derubato due volte alla stazione di Napoli da due tossici e, il ragionamento del cambia via e lasciali girovagare per la città, non mi convince molto ma, sul serio, mi pare che stiamo rasentando il ridicolo.


Vanno così di moda questi intellettualucoli ipocriti che parlano di uguaglianza, comprensione e libertà, di villaggio globale, di amore fraterno tra tutti i popoli. Ti accusano di essere nazista se tenti di risvegliarli dalla loro utopistica visione del mondo e dal fatto che,le loro idee, oggi, sono lodevoli quanto irrealizzabili e ingenue. Questa cultura new age distorta ed estremizzata, mescolata a subculture devianti ci porterà, a mio modesto avviso, alla rovina. Dal canto mio, sono affascinato dalla novità, dal progresso, dal diverso e anche dall’inconsueto ma, perdonatemi, una persona che sceglie di drogarsi finisce, irrimediabilmente, con il rigurgitare le nefaste conseguenze della sua scelta anche sulla società e su persone che, con la sua decisione di vita, non c’entrano nulla. Tra l’altro, i paladini di questa libertà assoluta e dannosa, spesso utilizzano la tattica del pietismo e del vittimismo per giustificare certe scelte di vita:”Il tossico è una persona che ha problemi più grandi di lui e che non può fare altro che drogarsi”, urlano a gran voce. Sicuramente, in molti casi, il drogato è effettivamente una persona che vive sormontata da problemi inimmaginabili per noi fortunati ma, altrettante volte, è il figlio di qualche riccastro che, dopo aver ottenuto tutto e subito, non sa più cosa farne della propria vita e decide di gettarla nel torbido oceano delle sostanze stupefacenti.


Dobbiamo sul serio illuderci che, un tossicodipendente, abbia la lucidità di decidere cosa fare della propria vita senza arrecare danno al prossimo? Non so, ma ho come l’impressione che, questa corsa sfrenata alla distruzione dei classici paletti morali di un tempo, sia solo un pretesto per giustificare le nostre debolezze e la mancanza di disciplina e responsabilità civile,. La famiglia, come istituzione, sta crollando per dar spazio a vie più facili e comode di interrelazione; la religione è passata di moda e, chi crede in Dio, è un povero coglione. Come quasi sempre, anche in questo caso, il giusto si trova nel mezzo. Non ci si può sforzare di difendere a tutti i costi la famiglia, vedendola come unica istituzione per la vita coniugale e/o affettiva, né, tanto meno, si può ancora portare avanti l’intollerante cristianesimo vecchia maniera e comportarsi da fondamentalisti. Il mondo, negli ultimi 50 anni, ha conosciuto stravolgimenti irreversibili e, noi, invece di distruggere con tanta impazienza tutti i valori che lo caratterizzavano prima, potremmo tentare,”semplicemente”, di adeguarli alle mutate contingenze.


Esiste una grossa differenza tra la distruzione indiscriminata di linee guida che da sempre hanno regolato l’umano vivere e il loro fisiologico cambiamento e adattamento alla modernità. I giovani di oggi non hanno guide, punti di riferimento e dire loro che:”Sono liberi di fare ciò che vogliono” non fa altro che confonderli ancora di più e renderli ancora più schiavi dell’anomia che regna sovrana nel mondo contemporaneo.

Non commettiamo il fatale errore di sopravvalutare la maturità della nostra razza, non facciamoci fuorviare dalle teorie antropocentriche estremiste. Un ragazzo, a 16 anni come a 20, ha bisogno di essere guidato…in caso contrario, i rischi che si perda nei meandri delle stesse possibilità che gli si regalano, è altissimo!

 
 
 

Un omaggio alla mia Dea

Post n°90 pubblicato il 11 Luglio 2007 da dream3r86
 

Alla mia Bellissma Dea come piccolo anticipo prima del regalone che le farò tra qualche giorno in occasione dei suoi 21 anni.


Senza fiato: è come mi lasci quando ridi.
Incantato: è come resto quando il mio sguardo incrocia il tuo.
Per sempre:è ciò che penso quando mi chiedo quanto durerà il mio amore per te.
Fermati:è quello che vorrei intimare al tempo quando stiamo insieme.
Meraviglioso: è il futuro che ci attende.

TI AMO MI DOLCE BAMBOLA

 
 
 
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