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Piccola stella ,Di periferia,Una caramella,Prendi suvvia.Non esser ritrosa,Non far la bambina,Perla preziosa,Onda mattutina

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Ti ricordo nel vento, correre nella valle, nel biondo frumento, attorno farfalle,ti ricordo così, senza foglia e radice, ti ricordi ero li, e sorridevo felice

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Fiori e farfalle, un campo di grano , la nella valle, mano nella mano. Si procedeva, verso l orizzonte, il sole scendeva, lentamente dal monte. Passo dopo passo ,lungo il sentiero, una viola un sasso, un cuore leggero, un cuore leggero, tante risate, di pece nero,le ore passate. A raccogliere il vento, e le timide viole, a raccontar lo spavento, di un gelido sole. Gelido sole , dammi la mano, poche parole , e piume di gabbiano.. Di piume di gabbiano, abbiamo bisogno, i chicchi di grano, han radici nel sogno. Dormiamo insieme, insieme io e te, ma il giorno preme, sù prendiamo il caffè. Ci siamo svegliati, ed il cielo blu, le farfalle ed i prati. Non ci son più. Rimane la fragranza, del tuo sorriso, tre gocce di speranza, e due di paradiso

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Il soldatino, voleva consolato, di primo mattino, Una volta svegliato. Tra le lenzuola, svettava elegante, cercando la sola, persona importante

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Parlami sole, del tuo sorriso, delle tue viole, del tuo fiordaliso. Della tua rosa, della tua margherita, che ora riposa, tra le mie dita

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Non aver timore, di un bacio sulla bocca, se il suo calore, il cuore un pò ti tocca. Lasciati toccare, dalle dita delicate, da chi sa far sognare, gli occhi grandi delle fate

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Non aver timore, di un bacio sulla bocca, se il suo calore, il cuore un pò ti tocca. Lasciati toccare, dalle dita delicate, da chi sa far sognare, gli occhi grandi delle fate

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Lui l aspettava,Disteso sul letto,Le sue labbra ricordava ,Il suo membro eretto. Della dolce fragranza,Della sua rosa,Aveva speranza,La spada rigogliosa

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Non può essere rosa,E neppure una spada,E un idea fantasiosa,E una perla di rugiada.La sulla corolla,Che il labbro suggeMentre il fiore barcolla,Se di passione si strugge

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Non può essere rosa,E neppure una spada,E un idea fantasiosa,E una perla di rugiada.La sulla corolla,Che il labbro suggeMentre il fiore barcolla,Se di passione si strugge

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Fiore vellutato,Ti vengo vicino,Il tuo sguardo ho incontrato,Ed eri un ciclamino.Poi ho guardato,Lontano lontano,E il tuo sguardo ho incontrato,Ed eri un gabbiano

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Piccolo fiore, che sul gambo oscilli, perché col tuo colore, nel prato brilli? Un ape mi ha amata, d amor puro e vero, da quel di m han chiamata, violetta del pensiero

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Fiore vellutato,Ti vengo vicino,Il tuo sguardo ho incontrato,Ed eri ciclamino.Poi ho guardato,Lontano lontano,E il tuo sguardo ho incontrato,Ed eri un gabbiano

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Tu che sei fiore, e che sbocci al mattino, tu che cambi colore , con far biricchino, a te che sei fata, ed anche poeta, Buona giornata, che sia dolce e lieta

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Raggio di sole, che t alzi al mattino, danzan le viole ,ed il ciclamino, danzan sul prato, il giglio e il narciso, ogni fiore sbocciato, ed il tuo sorriso

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Vorrei essere farfalla, e posarmi sulla tua rosa, che è una fiammella ke traballa, e di lei io son curiosa, con le mie larghe ali, allora accarezzo, i tuoi petali sensuali, ricchi della linfa che apprezzo

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Ti ho vista sorridente, sui gradini della piazza, ti ho vista tra la gente, col tuo volto da ragazza. Camminavi lentamente, attratta da ogni vetrina,Ke guardavi attentamente, col tuo volto di bambina

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Ho un idea stramba , x quando me ne andrò, di farlo a passo di samba, ed anche canterò, di quanto la vita, sia come una passeggiata, sia come una matita, troppo presto consumata.

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Sei talmente distante.A volte che mi sei vicino,Come un amante,Come un bambino,E con piume di seta,E perle di rugiada,Lambisci del poeta,La penna e la spada.

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Fiore di pesco, fiore del mattino, perché non riesco, a starti vicino? Onda marina, sulla punta delle dita, bianca farina, profumo di margherita