life of a waster

e va tutto bene

pochi minuti di internet -e libertà- prima di andare all'uni da casa di mio zio... almeno qui internet c'è... sono uscite le date degli esami... che tragedia... staremo a vedere come andrà... comunque quel che mi preoccupa è altro veramente... non è una vera e propria preoccupazione, ma l'idea di dovermi abbassare a certi livelli: stasera andrò a fare visita a degli amici di famiglia, persone con cui sono cresciuta... ormai il conosco bene... peccato che da un paio d'anni a questa parte io non possa dire più altrettanto di loro figlio... che per me è come un fratello. Il nostro rapporto è stato sempre di amore ed odio, un po' conflittuale, ma forse era più gelosia infantile che altro. Abbiamo sempre tenuto molto al nostro strano rapporto, ma ultimamente (almeno per me) qualcosa si è incrinato; mi sento presa in giro, mi sento messa sotto osservazione in attesa di dargli modo per criticare ogni mia azione o ogni mia decisione. Questo soprattutto da quando le nostre reciproche "prime storie importanti" sono finite miseramente. Ci siamo ripresi, gli ho fatto forza nei momenti peggiori, ma da parte sua non ho mai avuto il benché minimo aiuto, o una parola... sempre scettico, sempre contrario, sempre dubbioso...

ed è così anche ora che ho cambiato università... quando i suoi mi chiedono come ti trovi alla sapienza, ed io rispondo "bene, sono veramente soddisfatta" (il che è vero anche se a volte mi girano per delle lezioni saltate o cavolate simili) lui mi guarda con aria di sufficienza e si fa una risatina stupida dando l'effetto "vedo-non-vedo" facendo passare quel che dico per delle cazzate. E' così da quando ho deciso di andarmene da roma3, che comunque è stata una decisione sofferta perché mi ero creata il mio gruppo di amici, mi era più semplice da raggiungere e... diciamocela tutta... si lavorava di meno... almeno alla triennale... rispetto a dove sono ora.

Il mio amico, da sempre, ha una maschera sul suo bel faccino... che probabilmente si è creato per via delle batoste prese anni addietro; ci sta che l'abbia fatto per difesa, per apparire meno fragile di quel che è. Quel che mi manda fuori di me è che quella maschera ce l'ha anche con me da un po' di tempo... e mentre prima ogni tanto uno spiraglio mi lasciava vedere la realtà... quella maschera ora ha fatto effetto "the mask" e l'ha assorbito completamente, tanto che nemmeno io riesco più a vedere qualcosa di buono nel suo modo di comportarsi.

Così stasera, quando mi chiederanno "come va, come ti trovi, che fai...quando parti" sfoggerò il mio sorriso migliore, e dirò "va tutto bene" felice e spensierata... quando invece vorrei parlare un po' con lui e raccontargli ogni minimo particolare di quel che succede. Ma non potrei comunque sperare in una sua risposta da amico... quindi...si continuerà la commedia...

non ho più un fratello...

ma va tutto bene...

M.