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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi di Luglio 2016

Restaurazione della chiesa nella località Sciali (S.Cristoforo in Salinis?)

Post n°17042 pubblicato il 31 Luglio 2016 da forddisseche

Restaurazione della chiesa nella località Sciali (S.Cristoforo in Salinis?) 

 

Di:

 
  

Manfredonia. Due documenti, rispettivamente del 1836 e 1837, ci pongono di fronte ad una rivelazione abbastanza interessante. Il Decurionato sipontino, su istanza dei proprietari della località Sciali, determina di ristrutturare il “fabbricato” della chiesa rurale che si trova nella stessa località, stanziandovi per la bisogna 30 ducati.

 

Ora, per rintracciare questo luogo sacro dobbiamo gioco forza ricorrere alle fonti documentarie. Nel 1201 si rileva una via che conduce a S.Cristoforo in Salinis. Ed ancora, nel 1345, nell’atto di donazione dei beni da parte di Pietro Gargano, sipontino, per la fondazione del monastero dei Celestini, tra i confini e le strade che partono dall’ospedale di S.Lazzaro vi è anche un “san Cristoforo”. Si tratta quindi di un luogo sacro posto presso le saline, cioè poco discosto dagli Sciali; e tutto ciò quando nei documenti dei secc. XIII e XIV si tratta ancora di una “diruta Siponto”. E’ chiaro che essendovi un luogo sacro, ad esso vi devono accedere dei fedeli che vi abitano nelle vicinanze.

 

Il Sarnelli, poi, nel riportare le chiese o badie “dirute o prostituite”, nel 1680, annovera pure la badia di S. Cristoforo, per cui il toponimo persiste nel tempo. L’importante è che nel 1836 le fabbriche di un luogo di culto e, verosimilmente, della badia di S.Cristoforo, sono ancora in piedi, ed oggetto di visitazione e di frequentazione. se si avverte il bisogno di ripristinarle. Come si vede, tenendo conto di altri insediamenti demografici, come “Casale Siponti” (Mascherone), la zona portuale con l’ospedale S.Lazzaro, S. Benedetto, ecc., la comunità sipontina ci appare divisa in tante gemmazioni diversificate, a seconda le attività lavorative e produttive esercitate.

 

A cura di Pasquale Ognissanti (Archivio Storico Sipontino)

 
 
 

Vieste - SPETTACOLO TEATRALE "LA TELA STRAPPATA"

Post n°17041 pubblicato il 31 Luglio 2016 da forddisseche

Vieste - SPETTACOLO TEATRALE "LA TELA STRAPPATA"


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domenica 31 luglio 2016 ore 11:55

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Mercoledì 3 agosto alle ore 21,30 presso l'Anfiteatro "Carlo Nobile" si terrà lo spettacolo teatrale "La tela strappata" di Eleonora Mafrolla a cura degli alunni del laboratorio teatrale. A seguire Nadia Nunzi presenterà il suo libro "Ti amo anima mia" edito Psiconline. Ingresso gratuito.

 

 
 
 

Vieste - FESTA PER 50 ° ANNIVERSARIO DI SACERDOZIO DI DON MATTEO TROIANO

Post n°17040 pubblicato il 31 Luglio 2016 da forddisseche

Vieste - FESTA PER 50 ° ANNIVERSARIO DI SACERDOZIO DI DON MATTEO TROIANO


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domenica 31 luglio 2016 ore 11:51

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Lunedì 1° agosto alle ore 19,00  presso spazio esterno della parrocchia Santa Maria delle Grazie di Vieste don Matteo Troiano festeggia i suoi 50° di sacerdozio con la S. Messa e con un bellissimo concerto di violini  a cura dell’Orchestra  Tzigana di Budapest  diretta dal maestro ANTAL SZALAI.

Don Matteo Troiano è nato a Manfredonia il 23 agosto del 1937, dopo il diploma di Magistrale entra nel Seminario Teologico di Chieti, il 30 luglio 1966 viene ordinato sacerdote nella Cattedrale di Manfredonia da Mons. Andrea Cesarano.  Viene nominato parroco presso Frazione Fonterosa di Mandredonia, poi per un quarantennio parroco di S. Nicola di Mira di Rodi Garganico, e infine parroco di Ischitella.  Nel 2013 per raggiunti limiti di età lascia la parrocchia ma continua a esercitare il suo ministero come rettore della chiesa di S. Maria Assunta di Lido del Sole. Nell’agosto 2015 viene nominato canonico onorario del Capitolo Concattedrale di Vieste.   
Don Matteo è una figura di prete zelante e dinamico che ha cercato di seguire il modello di S. Giovanni Bosco, infatti ha curato con tanto entusiasmo i ragazzi delle sue parrocchie creando l’oratorio , l’Azione Cattolica. Organizzava spesso gare sportive e gite in montagna. Con il suo pulmino portava i ragazzi anche nelle trasferte. Da molti era conosciuto soprattutto tramite la radio perché veniva trasmessa in tutto il Gargano la sua Santa Messa dialogata con i bambini.    Mentre iniziò a svilupparsi il turismo a Rodi negli anni ‘70  pensò bene di costruire una chiesetta nel villaggio di Lido del Sole per dare assistenza spirituale ai numerosi villeggianti.  Qualche settimana fa Lido del Sole ha subito una forte alluvione con tantissimi danni alle case e alle strutture turistiche, don matteo neanche questa volta si è risparmiato nel soccorrere e nel rendersi disponibile.                                 
Un incidente domestico gli ha procurato un trauma cranico ma per fortuna dopo essere stato curato in Ospedale è tornato felicemente guarito alla vita normale .  Da quando ha lasciato di essere parroco, viene invitato a Vieste soprattutto durante la novena di Santa Maria di Merino dove si rende disponibile per le celebrazioni e le confessioni.   
Come viestani vogliamo anche noi ringraziare il Signore per  il dono del Sacerdozio di don Matteo. Lunedì 1 agosto alle ore 19,00 ci ritroviamo insieme presso la parrocchia Santa Maria delle Grazie per partecipare al suo giubileo.

 
 
 

Trinitapoli, “Chiusi gli scavi a Salapia”

Post n°17039 pubblicato il 31 Luglio 2016 da forddisseche

Trinitapoli, “Chiusi gli scavi a Salapia” Attualmente i resti di Salapia insistono in terreni privati 

 

Di:

 
  

Trinitapoli. “Abbiamo inteso celebrare e ringraziare i protagonisti di questo triennio di scavi con una pubblica manifestazione in Viale Vittorio Veneto per illustrarne i risultati alla popolazione”. L’assessore ai Lavori Pubblici, Giustino Tedesco, commenta l’evento di domenica scorsa, quando assieme alla giunta, ai docenti e le associazioni interessate, sono stati presentati i 3 anni di scavi a Salapia. Si tratta di interventi archeologici, guidati dal Davison College del North Carolina, che di fatto chiudono il primo percorso scaturito dal protocollo di intesa del 2013 tra il Comune di Trinitapoli e l’Università di Foggia.

 

Domenica, protagonisti i reperti ed i mosaici policromatici rinvenuti. Un triennio, quello illustrato in Viale Vittorio Veneto ai trinitapolesi, di importanti risultati dal punto di vista culturale e storico. A Nord-Ovest dell’attuale Trinitapoli, sorgeva Salapia, città fondata dai Liburni provenienti da Nin (Dalmazia) verso la fine del X secolo avanti Cristo. Lo scenario lagunare nei pressi del Salpi fu probabilmente alla base dell’insediamento della popolazione illirica in Daunia. “Gli scavi effettuati hanno riportato alla luce diverse specificità della città stato – spiega Tedesco – , a testimonianza della valenza storica di grande importanza per tutto il sito”.

 

Attualmente i resti di Salapia insistono in terreni privati. Ora saranno richiusi per meglio conservarli e preservarli. “Noi non lasceremo morire questo percorso assicura l’assessore Tedesco – , ma cercheremo finanziamenti per acquisire quei terreni, metterli in sicurezza e rinnovare il triennio di scavi, perché siano fruibili e visitabili, anche in chiave turistica. L’importo previsto per continuare l’intervento è di 350mila euro. Proveremo a reperire la somma anche attraverso il sistema del crowdfunfing, che ad ottobre prossimo servirà per l’apertura del primo piano del museo degli Ipogei”.

 
 
 

Sanità – SERVIZIO 118, AD AGOSTO TURNI COPERTI PER VIESTE E PESCHICI

Post n°17038 pubblicato il 30 Luglio 2016 da forddisseche

Sanità – SERVIZIO 118, AD AGOSTO TURNI COPERTI PER VIESTE E PESCHICI


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sabato 30 luglio 2016 ore 14:08

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Il dg dell’Asl Piazzolla risponde alle forti sollecitazioni deisindaci Nobiletti e Tavaglione – Premiato il gioco di squadra dei sindaci delGargano

Dopo le scintille di martedì scorso 26 luglio, nella conferenza dei sindaci dell’Asl di Foggia per le carenze nei servizi sul territorio, qualcosa di positivo si sta per concretizzare. 

In quell'occasione, nella sala consiliare del Comune di Foggia, i sindaci di Vieste e Peschici, Giuseppe Nobiletti e Franco Tavaglione, sostenuti da altri colleghi (in particolare Claudio Costanzucci di Cagnano Varano, Michele Sementino di Vico del Gargano, Angelo Riccardi di Manfredonia) avevano tuonato contro le croniche carenze nell’emergenza –urgenza gestita dal 118. Così il direttore generale dell’Asl di Foggia, Vito Piazzolla, annunciava la creazione di una “unità di crisi per affrontare l’emergenza nel settore”. Nelle ultime ore si è avuta notizia che per tutto il mese di agosto, periodo di grande afflusso turistico sul Promontorio, per il servizio 118 su Vieste e Peschici sarà assicurata la copertura integrale dei turni di servizio.
“Questo è un primo risultato significativo dell’impegno comune per garantire il rispetto del diritto alla salute per i nostri concittadini e per gli ospiti in vacanza”, hanno tenuto ad evidenziare Nobiletti e Tavaglione.

 
 
 

Il 23 settembre spoglie di San Pio esposte davanti basilica a lui intitolata

Post n°17037 pubblicato il 30 Luglio 2016 da forddisseche

Il 23 settembre spoglie di San Pio esposte davanti basilica a lui intitolata


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sabato 30 luglio 2016 ore 16:29
In occasione del Giubileo straordinario della Misericordia e del primo centenario dell’arrivo di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, il prossimo 22 settembre, per la prima volta la reliquia del corpo del Santo sarà solennemente portata in processione sul sagrato della chiesa di San Giovanni Rotondo a lui intitolata, dove, a partire dalle ore 18,00 si svolgerà la grande veglia.

 

  La solenne celebrazione eucaristica sarà presieduta da fr. Carlo Calloni, postulatore generale dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini. La veglia si concluderà con la lettura della testimonianza scritta da padre Pellegrino Funicelli da Sant’Elia a Pianisi sul beato transito di Padre Pio da questa terra al cielo. Il 23 settembre, giorno della festa liturgica di san Pio da Pietrelcina, la reliquia del suo corpo sarà esposta all’interno della chiesa superiore a lui intitolata, dove si svolgeranno: alle ore 11,00, una solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo metropolita di Genova e presidente della Conferenza Episcopale Italiana; alle ore 18,00, una solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da mons. Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia - Vieste e San Giovanni Rotondo, direttore generale dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio e presidente di Casa Sollievo della Sofferenza. Al termine della celebrazione, la reliquia del corpo di san Pio da Pietrelcina sarà ricollocata nella chiesa inferiore, luogo in cui è venerata dal 19 aprile 2010, e avrà inizio la processione per le vie della città con la statua del Santo.

 
 
 

Vieste - IMPOSTA DI SOGGIORNO, DA LUNEDI' 1° AGOSTO LA DICHIARAZIONE E' GIORNALIERA

Post n°17036 pubblicato il 30 Luglio 2016 da forddisseche

Vieste - IMPOSTA DI SOGGIORNO, DA LUNEDI' 1° AGOSTO LA DICHIARAZIONE E' GIORNALIERA


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sabato 30 luglio 2016 ore 19:03

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Dal 1° agosto 2016 entra in vigore il nuovo regolamento comunale relativo all'Imposta di Soggiorno che prevede la dichiarazione giornaliera, e non più mensile, delle presenze nelle strutture turistiche.
Sul sito web del Comune di Vieste in basso a sinistra, nel riquadro “IMPOSTA DI SOGGIORNO” è possibile trovare documenti e materiali per agevolare l'adempimento con la nuova modalità.

In particolare è possibile scaricare un video tutorial per meglio comprendere la nuova procedura che renderà più agevole il compito.
Per eventuali dubbi e chiarimenti è stato attivato il numero 3314554757, un call center per l'imposta di soggiorno, attivo dalle 9,00 alle 13,0 e dalle 16,00 alle 20,00, curato da Alessandro Siena, consigliere comunale delegato all’Informatizzazione Uffici e Servizi.
 

 
 
 
 
 

Le prime “Radio libere”

Post n°17033 pubblicato il 30 Luglio 2016 da forddisseche

Le prime “Radio libere” 

 

Di:

 

Foggia. A metà degli anni ’70, un nuovo fenomeno stava per sconvolgere, positivamente, la vita dei giovani foggiani, al pari di quelli nel resto del Paese. Il mese di luglio fu particolarmente favorevole all’affermazione della libertà del’etere. La Corte Costituzionale con la famosa sentenza 225/74 el10 luglio 1974 e, ancor più incisivamente con la sentenza del 26 luglio successivo ( la nr 202), affermo’ la legittimità costituionale ell liberalizzazione della trasmissione via etere e delle frequenze e quindi la possibilità per chiunque di manifestare liberamente il proprio pensiero che, a quel punto, poteva esplicarsi anche attraverso trasmissioni radiofoniche. Nella pratica veniva riconosciuto a soggetti privati il diritto di impiantare emittenti radiofoniche su scala locale a costi relativamente bassi, ponendosi virtualmente in concorrenza con RAI e “Radio Montecarlo” (in realtà c’erano anche la “Radio della Svizzera Italiana” e “Radio Capodistria”), fino ad allora uniche fonti di trasmissioni radiofoniche e televisive in lingua italiana. In poco tempo, in tutta la nazione, decine e decine di locali, garage, abitazioni si trasformarono in centri di trasmissione in FM (Modulazione di frequenza, cioè da 87 a 108 Mhz) a base di musica, notizie, rubriche ecc.

 

Sfruttando il relativo basso costo per l’installazione di un impianto radiofonico – composto per lo più da un’antenna, un trasmettitore, mixer e amplificatore, piatti per i dischi di vinile a 45 e 33 giri (non esistevano ancora i CD), registratore a cassetta e a bobina e qualche microfono – tanti giovani riuscirono a mettere insieme un po’ di soldi e ad avviare questa nuova – e per molti –
goliardica impresa.

 

Specie nelle province dove più rari erano i luoghi deputati al divertimento e allo svago, la nascita delle radio libere fu salutata come un modo assolutamente nuovo di fare amicizia, incontrarsi, instaurare pubbliche relazioni, lanciare eventi e tanto altro ancora. In tanti casi esse si rivelarono vere e proprie scuole per il lancio di futuri speaker, tecnici, autori e giornalisti. Le emittenti private trovarono un punto di forza proprio nella limitazione territoriale che imponeva scelte di programmazione indirizzate a “target” facilmente individuabili; difficilmente un’emittente poteva coprire un’intera provincia sia per la limitazione imposta dalla banda FM, il cui segnale generalmente non poteva coprire grandi aree a meno di non ricorrere a più potenti ripetitori. Anche Foggia ebbe le sue radio libere, alcune rimaste nella storia, altre di breve durata. Di ciò avremo modo di parlare nel prossimo capitolo, ma tutte segnarono un’epoca per la città. Innanzitutto erano tanti gli “aspiranti” DJ che speravano di entrare in qualche emittente, sia perché ci si divertiva ma, soprattutto, perché fare il Disc Jockey in radio rappresentava uno strumento e un titolo preferenziale per “acciuffare” le ragazze, al di là delle vere o presunte capacità professionali. Specie le ragazzine andavano pazze per i loro coetanei che in qualche modo “lavoravano” in una radio privata.

 

Il pomeriggio, dopo aver pranzato, si accendeva la radio in cameretta e mentre si facevano i compiti si ascoltava il programma preferito. Ovviamente c’era scelta per tutti i gusti e le “scalette” dei vari palinsesti erano tutte simili: musica revival (all’inizio non era poi tale perché gli anni ‘60 erano appena trascorsi), musica rock e pop, un’ora di musica leggera; poi le trasmissioni dedicate allo sport, che erano già allora tra le più seguite, l’ora dedicata alle canzoni napoletane, quella per il liscio che all’epoca andava ancora alla grande; la sera lo spazio dedicato alla disco music o a quella più ricercata e poi l’immancabile spazio di musica a richiesta abbinata a messaggi personali. Erano le famose “dediche”, programma presente in ogni radio che si rispettasse. O in quasi tutte.

 

La trasmissione di musica a richiesta e dediche era, in assoluto, quella che riscuoteva più ascolti, con le telefonate in diretta che erano un’antologia di interventi dei più strani: da quello che salutava la mamma (anche se era a casa con lui!) o fratelli e sorelle, oppure che faceva in diretta la dichiarazione d’amore alla fidanzata oppure, magari per timidezza, che dedicava la canzone preferita dalla sua spasimante con la speranza che, ascoltando quel brano, ella si innamorasse perdutamente! Ma non erano solo i più giovani a fare le dediche, anzi, molte signore, anche attempate, telefonavano per dedicare questa o quella canzone all’amica, alla nuora addirittura!, oppure al marito, così come le nuore dedicavano dischi alle suocere! Spesso si telefonava solo per inviare dei messaggi all’amica/o lasciando il DJ libero di scegliere la canzone da far ascoltare. Altre volte lo si faceva per il gusto di sentire la propria voce attraverso la radio e tante volte il conduttore doveva “richiamare” l’ascoltatore ad abbassare il volume della radio perché disturbava la trasmissione.

 

C’era poi lo spazio dedicato all’informazione quotidiana e nacquero, così, le prime trasmissioni, da parte dei conduttori più capaci e preparati, dedicate alla politica locale, all’attualità, a volte con dibattiti in diretta tra ascoltatori e rappresentanti delle Istituzioni. Punto di forza di molte emittenti erano le trasmissioni a base di “quiz” nelle quali si telefonava e si andava necessariamente “in diretta”: chi indovinava vinceva gadget di vario tipo e a volte anche premi di una certa consistenza. Mitico il quiz che Renato Forlani conduceva nella “sua” Teleradioerre (ma solo per radio) dalle 14 alle 14,30. Era quasi impossibile prendere la linea tanti erano gli ascoltatori che si sintonizzavano per tentare di dare la risposta che ritenevano giusta. E non si trattava di quizzetti banali ma di vere e proprie teorie elaborate, che si poteva tentare di “sbrogliare” solo con grande intuito e una discreta cultura.

 

A Foggia, come altrove, grazie alle radio private, cominciarono anche le radiocronache delle partite della nostra squadra di calcio. Quando il Foggia giocava allo stadio “Zaccheria”, ricordo che andavamo sul terrazzo all’ultimo piano del palazzo alle spalle della gradinata e lì con il telefono (quello normale di casa, non il cellulare) si faceva la radiocronaca telefonica per la propria città e pian piano anche per la città della squadra ospite. Il tutto improvvisato al momento. Altri tempi. All’interno di un’emittente libera a volte ci si divertiva davvero. In genere c’erano sempre almeno quattro persone tra il o i conduttori, il tecnico e il regista. Molte volte le telefonate erano dedicate proprio a loro che, come ho già detto, venivano quasi “idolatrati” dagli ascoltatori. E spesso i DJ si davano da fare per aumentare la propria “visibilità” ricorrendo a miscelazioni di brani fatte davvero ad arte e che, negli anni 70/80, molti facevano ancora utilizzando le dita per scemare o creare strani effetti sui dischi, mentre sull’altro piatto il “braccio” – che leggeva i solchi del vinile – iniziava a “prendere” la musica.

 

In realtà le radio libere, a parte questi aspetti più strettamente goliardici, aprirono gli orizzonti ad una serie di nuovi e ben più importanti fenomeni nel campo dei media; l’informazione non sarebbe stata più la stessa grazie alla possibilità di scegliere e anche l’economia ne avrebbe tratto giovamento attraverso un sempre maggior numero di aziende che investivano in pubblicità in questi moderni mezzi di comunicazione locali. La nostra Foggia ha avuto un gran numero di emittenti private. Uno dei “padri” delle nostre “Radio Libere”, tra i primi conduttori in FM e memoria storica di quegli avvenimenti, è il giornalista Maurizio De Tullio. A lui, ed alla sua lunga esperienza nelle radio libere di Foggia, è dedicato il prossimo capitolo. Con le sue parole e i suoi ricordi faremo un viaggio nelle radio-televisioni del tempo ricordando le vicende di alcune delle radio più famose a Foggia. In tanti, leggendolo, certamente si ritroveranno in quegli anni, magari proprio mentre telefonavano per fare una… dedica!

 
 
 

Renato Guttuso a Peschici le opere del maestro siculo

Post n°17032 pubblicato il 30 Luglio 2016 da forddisseche

Renato Guttuso a Peschici le opere del maestro siculo


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sabato 30 luglio 2016 ore 10:30
In esposizione fino al 21 agosto a Torre del Ponte. A cura di Giuseppe Benvenuto - Con la collaborazione di Galleria de’ Bonis (Reggio Emilia).

 

 Giuseppe Benvenuto, in collaborazione con la Galleria De Bonis di Reggio Emilia e col Patrocinio del Comune di Peschici (FG), propone, nello spazio espositivo di Torre del Ponte, una ricca esposizione dedicata al Maestro di Bagheria.
La mostra, in programma da questa sera (inaugurazione alle ore 22,00) al 21 agosto 2016, rivisiterà la storia di Guttuso e, attraverso il suo sguardo, i cambiamenti della società italiana, della quale è stato interprete e poeta.
Saranno esposte opere scelte, fra cui pezzi rari e preziosi, che permetteranno di conoscere le diverse fasi della sua ricerca e la ricchezza tematica della sua pittura: dipinti ad olio su tela, chine, tecniche miste e matite di ogni decennio e di ogni soggetto caro all’artista: intense nature morte, figure,luoghi quotidiani e moderne scene di genere. Ampio spazio sarà dedicato non solo a studi preparatori, ma anche ad opere finite, parte di un preciso percorso di studio ed approfondimento.
Preziose opere ad olio saranno protagoniste della mostra con tutta la corposa matericità del segno di Guttuso.
Buona parte dell’esposizione ruoterà intorno alla figura femminile tanto cara al Maestro. Saranno presenti chicche e perle curiose fra le quali uno splendido olio (Luxor, 1959) ricordo di un capodanno in Egitto.
Per finire, opere della serie originale dalla quale sono stati realizzati i suoi famosi Tarocchi ed una selezione di chine e disegni su carta, per analizzare i diversi approcci di Guttuso alla figura.
L’esposizione, che sarà inaugurata sabato30 luglio alle ore 22,00, sarà visitabile fino al 21 agosto 2016, tutti i giorni, domenica e festivi inclusi,con orario 21.00-00.30.

La mostra è resa possibile grazie alla collaborazione di:
Galleria de’ Bonis – Reggio Emilia
Regione Puglia
Provincia di Foggia
Comune di Peschici
Parco Nazionale del Gargano
GAL Gargano
Camera di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura di Foggia

Partner: Cantine Domini Dauni, San Severo – New Vigilantes, Vico del Gargano

Per informazioni: Giuseppe Benvenuto (Direttore artistico)
Tel. 338 3139499 – 346 7334054

artebenvenuto@gmail.com

 

 
 
 

Vieste/ A festa il Lido Cristalda per il GALA' DELLO SPORT

Post n°17031 pubblicato il 30 Luglio 2016 da forddisseche

Vieste/ A festa il Lido Cristalda per il GALA' DELLO SPORT

sabato 30 luglio 2016 ore 12:01
Domani, la X edizione. Annunciati grandi nomi, ospite d’eccezione la campionessa Valentina Vezzali. Ricordati anche le “GLORIE” viestane che hanno calcato le antiche pietre e “vasapidd” del Riccardo Spina.

 
 
 

Fine luglio 1861, terrore a Vieste allo sbarco del generale Ferdinando Augusto Pinelli

Post n°17030 pubblicato il 30 Luglio 2016 da forddisseche

Fine luglio 1861, terrore a Vieste allo sbarco del generale Ferdinando Augusto Pinelli


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venerdì 29 luglio 2016 ore 15:59
Franco Molfese, in una nota del testo Storia del brigantaggio dopo l’Unità, ha scritto che a Vieste il generale Pinelli «fece fucilare alcune decine di persone, tra le quali 5 preti, un ufficiale e 21 militi della guardia nazionale».

 

 

 Le versioni dell'episodio, rese in un manoscritto da un Anonimo e nel Giornale Domestico da Alfonso Perrone, liberali influenti dell'epoca, non coincidono con la versione di Molfese, ciononostante lo storico Giuseppe Osvaldo Lucera, esperto dei comportamenti del generale Pinelli, in un recente convegno non ha manifestato dubbi su quanto riportato da Molfese.
A fine luglio del 1861, da Manfredonia, partiva alla volta di Vieste la famosissima nave a vapore Conte di Cavour con a bordo truppe dell’Esercito Italiano comandate dal notissimo generale Pinelli; il fine era quello di reprimere la rivolta contadina del 27 luglio.
 
Nel Giornale Domestico l’arrivo del Pinelli è stato così descritto: «All’apparire del fumo del Vapore tutti gli assassini ed i saccheggiatori fuggirono a ricovrarsi nei boschi […], ma Pinelli fu in Viesti di passaggio e fe solo fucilare un Brigadiere Doganale a nome Vitale Cupo… ».
 
       La versione dello stesso episodio resa dall’Anonimo è apocalittica:
«All’una pomeridiana, infatti da lontano compare l’alberatura di grosso legno da guerra, (era il Conte Cavour trasporto conduttore delle truppe da sbarco). Non gli si dà tempo ad arrivare che fu l’allarme buttato. E già 7 mila e più abitanti di questa terra maledetta, si riversa nelle campagne. Ad un fotografo che sarebbesi trovato sulla tolda del bastimento, agevole sarebbegli stato da lontano ritrarre questa scena grandiosa. Descriverla si rende impossibile, rappresentarne la figura! Vedere torme di 6, 7, 8 cento, di tutti i sessi e di ogni età! Sentirne i pianti, le imprecazioni».
 
Mentre il paese si andava svuotando, «si approda a lido, e danno disposizione ai sbandati rimasti; presentare le armi alla milizia del Governo che li segue. La quale, posto piede a terra, comandata dal Maggiore Facini del 30.mp li accerchia, li disarma ed in numero di 80 circa li arresta e spedisce sul vapore… Ma intercessero per questi mascalzoni… le Signore del Paese presso Pinelli ancor Esso sbarcato, che cercò esaudirle… ed una parte di detti arrestati, una cinquantina vennero rilasciati liberi. Per uno solo non vi furon preci che bastassero, che venne fucilato: certo Cupo, brigadiere Doganale… ».
 
Che fine fecero i 30 non liberati? Furono processati, incarcerati, fucilati, deportati nel Nord? Solo la possibilità di visionare gli archivi militari potrà renderci la verità.
 
Da quanto raccontato emerge che mentre il popolo minuto, il clero retrivo, i galantuomini borbonici fuggono nelle campagne circostanti, circa 80 sbandati (renitenti alla leva e ex soldati borbonici richiamati alle armi) si fanno arrestare contando su un’impunità più promessa che garantita, non volendo correre il rischio - forse sbagliando - di essere presi sul posto e passati per le armi. Intanto, nel nuovo testo Carnefici, Pino Aprile rileva che la pirofregata Cavour con 515 sbandati a bordo il 6 agosto 1861 partiva da Brindisi alla volta di Napoli. Da Napoli i soldati sbandati a migliaia venivano smistati, sperando invano di tornare un giorno a casa.
 
Quale terribile fama aveva preceduto l'arrivo del generale Pinelli a Vieste?
Il Pinelli, comandante militare delle province parmensi, nell'ottobre del 1860 venne assegnato al comando delle forze italiane assedianti la cittadella di Civitella del Tronto, in mano a una guarnigione dell' esercito borbonico. Pinelli, non riuscendo ad averla vinta, adottò senza successo misure repressive contro la popolazione civile, fino ad essere nel gennaio 1861 sostituito con il generale Luigi Mezzacapo.
Il nuovo codice penale militare era entrato in vigore con la legge del 1° ottobre 1859, consegnando ai comandanti di un corpo dell’esercito il potere di emanare bandi militari. Il generale Manfredo Fanti, a capo del Corpo d’esercito dell’Italia centrale, emise uno dei primi bandi il 23 ottobre 1860, convocando i tribunali militari straordinari contro quanti avevano commesso atti di brigantaggio e detenuto armi senza appartenere alla Guardia Nazionale.
Negli stessi giorni il generale Pinelli, contro i ribelli della provincia dell’Aquila, era andato ben oltre la pur repressiva legislazione speciale: aveva fatto affiggere sui muri dei paesi della Marsica un proclama minaccioso al semplice scopo di atterrire le popolazioni.
Dopo di che applicò realmente la pena della fucilazione anche ai rei di offesa e ingiurie nei confronti della bandiera nazionale, del ritratto del re, dello stemma dei Savoia.
Non riuscendo ad imporsi sulle bande del Piccioni e a riconquistare l’alta valle del Tronto, ordinò fucilazioni senza applicare le pur già esigue garanzie formali, arrivando nel gennaio del 1861 a suggerire a Cavour l’istituzione di dittature militari in cui i generali dell’esercito fossero liberi di adottare misure repressive tali che oggi definiremmo «crimini contro l'umanità».
Il generale Ferdinando Augusto Pinelli ordinò atti di una violenza inaudita, ciononostante fu decorato con la Medaglia d’Oro al valor militare il 9 febbraio 1862.
Oggi si può senz’altro affermare che la protesta dei contadini meridionali non avrebbe indossato gli abiti della lotta armata, della reazione, del brigantaggio, se dopo il crollo del regine borbonico il governo torinese non avesse voluto attuare una repressione violenta, indiscriminata, sproporzionata alla gravità dei reati commessi, quando ancora la lotta contadina non era rivolta contro l’esercito sardo-piemontese.
Ormai, nel luglio del 1861, secondo Aldo De Iaco, le masse popolari, soprattutto in Capitanata e nel Gargano, vedevano chiaramente il nuovo governo come «il governo dello stato d'assedio e del terrore anti-contadino, e dall'altra, come un solido appoggio ai nuovi ricchi che avevano lucrato dall' illegale acquisto delle terre di pubblica proprietà».
 
Michele Eugenio Di Carlo
(tratto dal testo Contadini e braccianti nel Gargano dei briganti, adattato ad articolo dallo stesso autore)
 
 
 
 
Piccola bibliografia relativa all'articolo
 
F. MOLFESE, Storia del brigantaggio dopo l’Unità, Molinara, ed. Westindian, 2012;
A. PERRONE, Giornale Domestico, 1° settembre 1861, in Memorie  di A. G. B. Perrone, a cura di Maria Eleonora Mafrolla, Vieste, grafiche Iaconeta, 2005;
Centro di Cultura «N. Cimaglia» (a cura di), Successe il ventisette, Vieste, Grafiche Iaconeta, 1983;
G. GALASSO, L'esercito di Franceschiello: una storia di onori e calunnie, «Corriere della Sera», 27 febbraio 2010, p. 17
C. CESARI, L’assedio di Gaeta e gli avvenimenti militari del 1860-61 nell’Italia Meridionale, Roma 1926;
C. CESARI, Il brigantaggio e l’opera dell’esercito italiano dal 1860 al 1870, Roma, Ausonia, 1920;
Carteggi Cavour, La Liberazione del Mezzogiorno, vol. IV.
A. DE IACO, Il brigantaggio meridionale - Cronaca inedita dell'Unità d'Italia, Roma, Editori Riuniti, 1969.
 

 

 
 
 

Carpino - Il 3 agosto la "Sagra della Carne e del Caciocavallo Podolico"

Post n°17029 pubblicato il 30 Luglio 2016 da forddisseche

Carpino - Il 3 agosto la "Sagra della Carne e del Caciocavallo Podolico"


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venerdì 29 luglio 2016 ore 17:41
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Vieste - Puntuale l'approdo di Goletta Verde al porto turistico

Post n°17028 pubblicato il 29 Luglio 2016 da forddisseche

Vieste - Puntuale l'approdo di Goletta Verde al porto turistico


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venerdì 29 luglio 2016 ore 17:37

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Sette campionamenti su trenta eseguiti lungo le coste pugliesi, in corrispondenza delle foci di fiumi, canali e torrenti, risultano fuori dai limiti di legge e, di questi, sei sono “fortemente inquinati”.  Mare inquinato a Manfredonia (Candelaro) e Vieste (canale Mattei)
 
È questo in sintesi l’esito del monitoraggio effettuato in Puglia da Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane - realizzata grazie al sostegno del Consorzio obbligatorio degli oli Usati (COOU) e dei partner tecnici NAU e Novamont - presentato questa mattina a Bari da Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia e da Katiuscia Eroe, portavoce di Goletta Verde, alla presenza di Giovanni Giannini, assessore Infrastrutture e Mobilità della Regione Puglia, Nicola Giorgino, presidente Autorità Idrica Pugliese e Nicola Ungaro, della direzione scientifica Arpa Puglia.  

I prelievi e le analisi di Goletta Verde sono stati eseguiti dal laboratorio mobile di Legambiente tra il 18 e il 22 luglio. I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e sono  considerati come “inquinati” i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli che superano di più del doppio tali valori.

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“Dai monitoraggi della Goletta Verde - afferma Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia - risulta migliore la qualità delle acque di balneazione in Puglia anche se permangono le criticità su tutti i tratti di mare interessati dalle foci di fiumi e canali. La situazione migliora sul fronte della depurazione: diminuiscono sia gli impianti che scaricano nel sottosuolo che quelli soggetti a scarichi anomali e scendono a 27 i Comuni pugliesi sottoposti a procedura d’infrazione. Tuttavia ancora il 20% dei depuratori pugliesi continua a non essere conforme alla direttiva depurazione mentre procedono gli interventi di potenziamento/adeguamento, compresi quelli per il contenimento delle emissioni odorigene. A tal proposito chiediamo al governatore Emiliano di istituire una cabina di regia fra assessorati competenti per affrontare in maniera organica il problema del recupero e dello smaltimento dei fanghi di depurazione la cui produzione aumenterà nei prossimi anni a seguito del potenziamento dei depuratori ”.   

Focus regionale sulla depurazione

Sono 186 gli impianti di depurazione a servizio degli agglomerati pugliesi, di cui 183 gestiti da Acquedotto Pugliese e 3 gestiti direttamente dai comuni (Lesina Marina, Bovino, Sannicandro Garganico-Torre Mileto). In generale, continuano ad insistere problemi di funzionamento e criticità che, in alcuni casi, rendono inefficace la depurazione dei reflui. La scarsa disponibilità idrica superficiale naturale condiziona fortemente la tipologia dei recapiti finali nella nostra regione. Questo comporta che solo il 4% dei recapiti finali dei depuratori è costituito dacorpi idrici superficiali significativi, il 76% è costituito da lame e corsi d’acqua minori o dal suolo (attraverso trincee drenanti), il 15% recapita a mare. Scendono a 7 gli impianti che continuano a scaricare nel sottosuolo, con grave rischio di inquinamento delle falde acquifere (Casamassima Vecchio, Cassano delle Murge Vecchio, Carovigno Vecchio, Lesina Marina, Uggiano la Chiesa, Manduria Vecchio e Martina Franca).  

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Dal monitoraggio effettuato dall’Arpa Puglia nel 2015 (ben 2.451 controlli) emerge che sono 37 gli impianti di depurazione che presentano una non conformità alla Direttiva comunitaria (91/271) sul trattamento delle acque reflue urbane. Di questi 37 impianti: su 27 sono già in corso interventi di adeguamento/potenziamento(Foggia, Isole Tremiti, Pulsano nuovo, San Giorgio Jonico, Molfetta, Polignano a Mare, Canosa di Puglia 1, Lucera 1, Ortanova, Specchia, Uggiano la Chiesa, Monteiasi, Bitonto, Barletta, Trani, Ceglie Messapica, Manfredonia 1, Faggiano, Gioia del Colle, Andria 1, Monte Sant’Angelo 2, Bari Ovest, Cerignola 1, San Severo, Castrignano del Capo, Montemesola, Ascoli Satriano 1); su 5 è prevista la dismissione (Casamassima vecchio, Cassano delle Murge vecchio, Carovigno Vecchio, Bovino, Manduria vecchio); per i restanti 5 (Troia, Vico del Gargano, Biccari, Castelnuovo della Daunia, Foggia 2 Borgo Incoronata) sono stati attivati interventi di manutenzione straordinaria ma resta da definire la copertura finanziaria per gli interventi di adeguamento e/o potenziamento.  

Sono 87 interventi di potenziamento già attivati (9 già conclusi, 46 con lavori/collaudo in corso e 32 in progettazione) che mirano ad incrementare la potenzialità di trattamento di 85 depuratori.  

Il deficit strutturale dei depuratori rispetto alla previsione del Piano Regionale di Tutela delle acque si è attestato nel 2015 su 1,4 milioni di Abitanti Equivalenti (24% del totale) e si ridurrà  150.000 Abitanti Equivalenti (2% del totale) ad esito di detti interventi.   
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Gli interventi di potenziamento degli impianti porteranno, nei prossimi 5 anni, ad un incremento del 40% dellaproduzione del fango da depurazione. A regime la produzione di fanghi dovrebbe attestarsi su un valore di360.000 tonnellate/anno. Il fango prodotto dagli impianti di depurazione è già oggi quasi completamente idoneo al riutilizzo/recupero (97%). Tuttavia, in assenza di una strategia regionale, una quota considerevole del fango riutilizzabile viene conferito fuori Regione (nel 2015 il 40% della produzione complessiva) con un enorme aggravio di costi (a valere sulla TARIFFA pagata dagli utenti in bolletta). A tal proposito va riconsiderato concretamente il problema della gestione dei fanghi provenienti dal trattamento dei reflui urbani.     
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Per quanto riguarda le emissioni odorigene ossia il confinamento e il trattamento degli odori sono state rilasciate leautorizzazioni all’emissione in atmosfera per 34 impianti di depurazione (30 in Provincia di Lecce a cui si aggiungono Ruvo, Terlizzi, Bisceglie e Trani (BAT, Carovigno consortile). Nelle more dell’ottenimento delle autorizzazione sono stati già attivati 26 interventi per la realizzazione delle coperture e sistemi di trattamento aria su altrettanti impianti delle Province di Fg, Br, Città Metropolitana di Bari. E ne sono stati programmati altri 68 da realizzare entro il 2020 (per un totale di 94 interventi). In alcuni casi, il confinamento e il trattamento degli odori è  stato incluso tra le opere di potenziamento, in altri casi sono stati previsti interventi ex novo.  

Tra i fattori che possono inficiare il processo depurativo degli impianti ci sono anche gli scarichi anomali(arrivi impropri di acque meteoriche, di vegetazione e di natura lattiero-casearia). Attualmente, sono 35 gli impianti di depurazione soggetti a scarichi anomali, circa il 19%.  È bene evidenziare che le criticità sui depuratori dovute al refluo i ingresso sono diminuite, grazie agli oltre 1300 controlli effettuati  in collaborazione con le Forze dell’Ordine sugli scarichi a monte dei depuratori. A tal proposito, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con la Prefettura BAT che ha coinvolto AQP, Provincia, Corpo Forestale dello Stato e Capitaneria di Porto.  

In Puglia sono presenti 5 impianti di affinamento gestiti da Acquedotto Pugliese,di cui tre regolarmente in esercizio, ovvero Corsano (volume riutilizzato 2015 in agricoltura 145.324 mc/anno), Gallipoli (volume riutilizzato 2015 in agricoltura 142.098 mc/anno), Ostuni (volume riutilizzato 2015 in agricoltura 50.259 mc/anno), e i restanti due, S.Pancrazio Salentino e Trinitapoli, in attesa dei lavori necessari da parte dei rispettivi Consorzi di bonifica per garantire la distribuzione irrigua. Vi sono inoltre diversi gli impianti di depurazione che sarebbero già strutturalmente in grado di garantire il riuso e che successivamente, come previsto nella programmazione regionale, consentiranno di utilizzare la risorsa idrica anche ai fini irrigui. In particolare per gli impianti depurativi a servizio degli agglomerati di San Severo, San Ferdinando di Puglia, Castellana Grotte, Acquaviva delle Fonti, Noci, Maruggio, Montemesola e Casarano, il riutilizzo della risorsa è previsto a breve termine.

Sono diventati 27 (dagli originari 37) i comuni sottoposti a procedura di infrazione ai danni dell’Italia per il mancato rispetto della direttiva comunitaria sul trattamento delle acque reflue urbane (procedura n. 2014/2059 del 31 marzo 2014). La sentenza di condanna è definitiva per la depurazione solo per gli agglomerati di Casamassima e Porto Cesareo.  

“L’obiettivo del monitoraggio di Goletta Verde è quello di individuare i punti critici di una regione e le pressioni inquinanti che ancora gravano sulla costa, analizzando il carico batterico che arriva in mare prevalentemente dalle foci di fiumi, canali o scarichi non depurati - spiega Katiuscia Eroe, portavoce di Goletta Verde - Il nostro, è bene ribadirlo, è un monitoraggio puntuale che non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, né assegniamo patenti di balneabilità, ma restituiamo comunque un’istantanea utile per individuare i problemi e ragionare sulle soluzioni. In Puglia, pur registrando un miglioramento della situazione rispetto agli anni passati, riscontriamo ancora criticità, nuove o già note, che vanno subito risolte. Al centro della nostra analisi ci sono gli scarichi non depurati che arrivano in mare, problema su cui occorre dare un segnale di forte responsabilità e concretezza negli interventi. Occorre ragionare in una scala più ampia dei semplici confini comunali o territoriali e valutare caso per caso la soluzione migliore”.

Quadro di dettaglio dei monitoraggi effettuati lungo gli 810 chilometri di costa pugliesi:

Quattro i punti analizzati in provincia di Bari, tutti con valori nella norma: nella città capoluogo il campione è stato prelevato nei pressi della Fiera del Levante, presso la spiaggia libera di fronte al canale Lamasinata; a Molfetta nella spiaggia Riserva di Torre Calderina; a Polignano a Mare alla spiaggia Lama Monachile e a Monopoli presso la spiaggia a sud del Castello di Santo Stefano.

Dei quattro prelievi effettuati in provincia di Foggia, due hanno dato un giudizio di “fortemente inquinato: quello a Manfredonia, alla foce del torrente Candelaro, e a Vieste, alla foce del canale presso il Lungomare Mattei, punto scelto e condiviso con l’amministrazione comunale per meglio approfondire le cause determinanti l’inquinamento al fine di risolverne le criticità. Nella norma, invece, gli altri punti campionati a Cagnano Varano, presso la spiaggia libera a sinistra del canale di Capojale e a Vico del Gargano, in località San Menaio, presso via Lungomare.

Sette i campionamenti eseguiti nella provincia di Barletta-Andria-Trani, due dei quali risultati “fortemente inquinati”: allo sbocco dello scarico sotto la villa comunale, sul Lungomare Colombo, a Trani, e quello alla foce canale di Ponente (Lungomare Mennea) a Barletta. Entro i limiti gli inquinanti rilevati nell’altro prelievo effettuato a Barletta, sulla spiaggia libera sulla litoranea di Levante; a Margherita di Savoia sia presso la spiaggia sul Lungomare Cristoforo Colombo–Belvedere che in quello alla foce del torrente Carmosina; a Trani a Matinelle presso la spiaggia a destra del molo; a Bisceglie al Salsello, presso la spiaggia sul Lungomare, all’incrocio di via Mauro dell’Olio.

Due punti su cinque giudicati “fortemente inquinati” nel brindisino: allo sbocco del depuratore su via dei Pioppi a Ostuni e alla foce del canale Giancola a Brindisi; mentre è risultato “inquinato” alla foce Canale Reale a Torre Guaceto. Entro i limiti invece l'altro prelievo effettuato a Ostuni, sulla spiaggia del Pilone, in località Torre San Leonardo, a Brindisi sul litorale Apani, presso la spiaggia libera di Via di Torre Testa, e a Fasano, in località Savelletri, presso la spiaggia Archeolido Penna Grande.

In provincia di Taranto sono stati eseguiti quattro campionamenti e tutti i prelievi sono risultati “entro i limiti”. Nella norma i campionamenti eseguiti a Castellaneta Marina, presso la spiaggia libera Borgo Pineto, a Palagiano alla foce del fiume Lenne, a Manduria alla foce del fiume Chidro e a Campomarino di Maruggio presso la spiaggia Monaco-Mirante. Un punto extra scelto dai tecnici di Goletta Verde è stato quello di Taranto, presso la spiaggia di viale Virgilio, in corrispondenza di via Cataldo Nitti: sebbene qui esista un divieto di balneazione a causa della sua vicinanza al porto, Legambiente ha voluto verificare l’eventuale presenza di scarichi non depurati.

Infine, cinque i prelievi effettuati nel leccese, tutti entro i limiti di legge: ad Alimini, alla foce del canale del Lago Alimini Grande; a Marina di Leuca presso la foce del canale lungomare Cristoforo Colombo, all’altezza di via Savona; a Gallipoli, in entrambi i punti di prelievo, ovvero alla scogliera Porto Gaio e sulla spiaggia in corrispondenza del canale dei Samari; a Porto Cesareo, alla spiaggia di Punta Prosciutto.

 
 
 

Approda oggi a Vieste la "Goletta Verde" di Legambiente

Post n°17027 pubblicato il 29 Luglio 2016 da forddisseche

Approda oggi a Vieste la "Goletta Verde" di Legambiente 

 

Approderà nel porto turistico di Vieste, oggi alle ore 16.00, Goletta Verde, l’imbarcazione di Legambiente che monitora e difende le coste italiane.
Ad accogliere la storica imbarcazione, messaggera della legalità ambientale, ci saranno le istituzioni, diverse associazioni, bambini e un cane in rappresentanza simbolica del turismo ecosostenibile “Animal friendly”, di cui la città di Vieste è oramai incontrastata regina a livello nazionale. Mentre parte dello staff di Goletta Verde si recherà in visita ad uno dei più bei trabucchi storici di Vieste, quello di “Molinella”, nell’omonima baia a tre chilometri dall’abitato, sulla costa Nord, sarà possibile, dalle 16.30 alle 19.00, viritare l’imbarcazione. Per tutti i bambini il Comune di Vieste ha organizzato delle visite guidate sulla goletta, accompagnati dai volontari e da “Golia”, cane mascotte dell’evento. Alle 20,00, poi, presso la sezione viestana della Lega navale italiana, si svolgerà una conferenza-dibattito sul tema “Le Vele che vogliamo: i turismi sul Gargano, cammini, emozioni e sostenibilità”, in cui si tratteranno le varie forme di turismo sostenibile per le quali il Gargano ha grandi potenzialità. Per l’occasione sarà ufficialmente richiesto a Legambiente di farsi promotrice per l’inserimento, tra i parametri per l’assegnazione delle vele, quello della tutela animale e dell’accoglienza degli animali ai lidi.
Si sa che Goletta Verde non ha mai smesso di opporsi a chi saccheggia il mare, rinnovando estate dopo estate le sue battaglie a seconda delle vertenze più impellenti, come quella contro le fonti fossili che accompagnerà anche quest’anno l’imbarcazione in ogni porto, o quella contro gli scarichi illegali e la mancata depurazione. I dati del dossier “Mare Monstrum” di Legambiente raccontano di una Puglia dove sono quasi duemila i reati a danno del mare, due per ogni chilometro di costa, intercettati dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto nel corso del 2015. Numeri che piazzano la regione al quinto posto nella classifica del mare illegale (illegalità nel ciclo del cemento, inquinamento da depuratori, scarichi fognari, idrocarburi, pesca di frodo, codice della navigazione). Nel 2015, a fronte di 1.701 infrazioni accertate, sono state1.759 le persone denunciate e 645 i sequestri. La Puglia è al terzo posto, dopo Campania e Calabria, nella classifica dei reati legati all’inquinamento delle acque, dove si contano 457 infrazioni accertate, 431 persone denunciate e 196 sequestri. Detiene, invece, il quinto posto nella classifica dell’illegalità nel ciclo del cemento con 432 infrazioni accertate, 506 persone denunciate e arrestate, e 166 sequestri.
Il Comune di Vieste ha fortemente voluto la presenza della Goletta Verde nel suo porto turistico, a conferma dell’apertura di un nuovo dialogo con l’associazione ambientalista più famosa d’Italia. Un dialogo che vorrà significare anche miglioramento dei propri parametri, al fine di ottenere il massimo delle vele, come, del resto, una realtà territoriale come quella viestana certamente merita.

 
 
 

Gargano prima località turistica in Puglia, confermato il primato nel 2016

Post n°17026 pubblicato il 29 Luglio 2016 da forddisseche

Gargano prima località turistica in Puglia, confermato il primato nel 2016

destinazionegargano.it

“Se il Gargano continua ad essere la prima destinazione turistica pugliese in numero di presenze lo si deve principalmente alla capacità delle imprese di rimanere competitive sul mercato. Anche se questo risultato lo si è raggiunto agendo principalmente sulla leva prezzo, riducendo all’osso i margini delle aziende. Tutto questo perché le politiche regionali in materia di promozione turistica degli ultimi 10 anni hanno sicuramente favorito la creazione di un marchio Puglia e aumentato l’appeal della regione, senza però apportare alcun reale beneficio alla provincia di Foggia”.

 

Con queste parole il presidente di Confcommercio Foggia, Damiano Gelsomino ha commentato il Report Turismo predisposto dall’ufficio studi dell’organizzazione che ha analizzato i flussi turistici negli esercizi ricettivi nel periodo 2008 -2015. Un intervallo – spiegano dalla Confcommercio foggiana – selezionato per due ordini di ragioni: il primo è che il 2008 è il primo anno della profonda crisi economica mondiale; il secondo perché a partire dal 2009 è diventata operativa la convenzione Aeroporti di Puglia – Ryanair.
Dallo studio emerge che, pur mantenendo il primato in valori assoluti, la provincia di Foggia è l’unica area della regione che nel periodo analizzato ha fatto registrare variazioni negative nel numero di presenze (-2,3%). Così come il numero di presenze straniere, seppur aumentato, registra sul nostro territorio il più basso valore di incremento pari ad un +9,9% contro il + 126,8% della provincia di Brindisi o il +100% di quella di Bari e il + 66,5% di quella di Lecce.
Per la Confcommercio: “i dati evidenziano in modo incontrovertibile come i risultati delle politiche messe in campo nel decennio scorso hanno inciso in modo poco omogeneo sul territorio regionale, privilegiando alcune aree rispetto ad altre. Con una aggravante: l’incremento di presenze è avvenuto a scapito di quella che per anni è stata la locomotiva del turismo pugliese. Una locomotiva – ha rimarcato il presidente Gelsomino – che ha trainato il settore in un periodo in cui le politiche di promozione regionali latitavano”.
Per la Confcommercio è chiaro che questi risultati impongono una riflessione anche agli operatori turistici del territorio che non possono considerarsi esenti da responsabilità. Ma è altrettanto evidente che, analizzando oggettivamente i numeri, l’incremento di arrivi e presenze, soprattutto straniere, risente in modo lampante degli interventi infrastrutturali. Non è un caso che più ci si allontana dagli aeroporti più cala il numero di stranieri.
“Diffondiamo i risultati ora, dopo la presentazione al Ministro Franceschini del piano Puglia 365, perché crediamo che ci sia bisogno nella predisposizione dei progetti, ma soprattutto nella loro messa in pratica, di una reale e fattiva collaborazione con il mondo delle imprese. Come organizzazione di categoria abbiamo dialogato a livello regionale, evidenziando le specificità del nostro territorio. Crediamo allo stesso tempo, però, che l’interlocuzione, una volta definito il piano strategico, debba diventare quotidiana sui territori. E soprattutto riteniamo che, lo dimostrano i dati, sia giunto il momento, in materia di turismo, di aprire una vertenza Gargano con la Regione Puglia. Continuare, infatti, a parlare di strategicità del settore per il rilancio economico della provincia mettendo in campo politiche che la penalizzano, non è più tollerabile. Ora abbiamo anche il Distretto Turistico Gargano che può diventare uno importante strumento operativo, si tratta solo di volontà politica.” – ha concluso il presidente Gelsomino.

 

immediato.net

 
 
 

Vieste - QUESTA SERA ALL'ANFITEATRO " CARLO NOBILE " CONVEGNO SU SPORT E DISABILITA'

Post n°17025 pubblicato il 29 Luglio 2016 da forddisseche

Vieste - QUESTA SERA ALL'ANFITEATRO " CARLO NOBILE " CONVEGNO SU SPORT E DISABILITA'


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venerdì 29 luglio 2016 ore 09:44

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Questa sera alle 21.30 presso l'anfiteatro "Carlo Nobile", nell'ambito di un pregevole Convegno su " Sport e disabilità - esperienze e testimonianze a confronto " organizzato dall'amministrazione Comunale di Vieste - Assessorati allo Sport e alla Cultura - alla presenza di autorevoli ed illustri personalità dello sport nazionale, sarà possibile ascoltare la testimonianza di un nostro concittadino onorario che ha fatto dello sport uno "stile di vita": Max Tresoldi.

La sua vita, 25 anni fa, mutò radicalmente a causa di un gravissimo incidente stradale (mentre rientrava a casa a Carugate - MI ) dopo aver trascorso un periodo di vacanza al mare a Vieste.
La sua straordinaria storia ed esperienza di vita (quasi 10 anni in coma vegetativo con possibilità nulle di "rientro" in vita a detta dei medici) è per noi tutti motivo di profonda riflessione sui valori veri ed autentici della vita.
"La forza e la tenacia della sua famiglia, - ha sottolienato l'assessore comunale allo Sport Dario Carlino - che ha intrapreso appena possibile un percorso di testimonianza in ogni luogo e in ogni dove, hanno permesso a Max di riappropriarsi lentamente ed inesorabilmente della sua vita anche e soprattutto grazie allo sport e di essere oggi tra noi per un esempio, unico e straordinario, di voglia di vivere".

 
 
 

Carpino/ Ci siamo per la 30^ maratonina dei 2 colli

Post n°17024 pubblicato il 29 Luglio 2016 da forddisseche

Carpino/ Ci siamo per la 30^ maratonina dei 2 colli


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venerdì 29 luglio 2016 ore 10:41
La gara podistica da Cagnano Varano a Carpino di km. 13,00.

 

 Sono in fase finale i lunghi preparativi per l'organizzazione della ""30^ maratonina dei 2 colli"", gara podistica di km. 13 organizzata dal Veluclub Carpino Runners, con partenza da Cagnano Varano alle 18,30 del 16 di agosto ed arrivo in Piazza del Popolo a Carpino, in occasione delle festività Patronali di San Rocco. La manifestazione che si svolge ininterrottamente dal 1987, è diventato un appuntamento tradizionale per le atlete ed atleti provenienti dall'intera Puglia e dei moltissimi podisti provenienti da ogni regione che unitamente alle loro famiglie, approfittano dell'evento per trascorre un periodo di ferie sulle lunghe e belle spiagge garganiche. Si parte da Piazza Sanzone di Cagnano Varano percorrendo circa 5 km. in leggera discesa della statale 89, direzione Carpino,  con visioni suggestive del lago di Varano, del mare Adriatico e delle isole Tremiti ed attraversamento del territorio del Parco Nazionale del Gargano. Successivamente e fino al km. 9 il percorso è in pianura; dopo  si svolterà sulla provinciale 50, per percorrere il tratto finale che porta al caratteristico centro Garganico di Carpino con arrivo in Piazza del Popolo. La manifestazione è patrocinata e coorganizzata con il prezioso e fattivo contributo del Parco Nazionale del Gargano, dei Comuni di Carpino e Cagnano Varano, della Banca Credito di Cooperativo di San Giovanni Rotondo e dei tanti cittadini con offerte in natura dei prodotti  tipici della zona, in particolare olio extravergine di oliva e fave. Un appuntamento da non perdere anche per la calorosa e favolosa partecipazione del popolo Carpinese che accoglierà con lunghissimi e fragorosi applausi le centinaia di atleti provenienti da ogni parte d'Italia che arriveranno nella splendida Piazza del Popolo di Carpino, con l'augurio di superare il record di partecipanti dell'anno scorso, dove 346 eroici atleti, nonostante la pioggia incessante che imperversava lungo tutto il percorso, hanno portato a termine la splendida competizione. Un evento tradizionale da non perdere.

Info: 333/42.67.454
www.maratoninadei2colli.it
www.correreinpuglia.it.

 Il presidente Veloclub Carpino Runners

Santino Basanisi

 
 
 

Gargano sicuro/ Piemontese: i VV.FF. controlleranno le spiagge

Post n°17023 pubblicato il 29 Luglio 2016 da forddisseche

Gargano sicuro/ Piemontese: i VV.FF. controlleranno le spiagge


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venerdì 29 luglio 2016 ore 10:53
Sono operativi i presidi acquatici dei Vigili del fuoco lungo le coste del Gargano, attivati in forza di una convenzione sottoscritta tra Dipartimento dei Vigili del fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile del Ministero dell'Interno, rappresentato dalla Prefettura di Foggia, e Sezione Demanio della Regione Puglia.

“Le spiagge libere che ricadono nei Comuni di Vieste, Peschici, Vico del Gargano, Ischitella e Rodi Garganico - spiega l’assessore regionale Raffaele Piemontese – godranno di questo rafforzamento dei servizi di pattugliamento della costa, vigilanza e soccorso alle persone, soccorso ai natanti in difficoltà e avvistamento degli incendi, che, ove si rendesse necessario in caso di specifiche emergenze, si estenderanno anche alla costa del Comune di Isole Tremiti”. La convenzione, sottoscritta alla presenza del Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Foggia, Carlo Federico, attiva personale e mezzi per nove ore al giorno fino al 20 agosto, in raccordo con i presidi sanitari di primo soccorso sanitario in mare.

 
 
 

A VIESTE I CAMPIONI DEL BV GYMNASIUM CUP

Post n°17022 pubblicato il 29 Luglio 2016 da forddisseche

A VIESTE I CAMPIONI DEL BV GYMNASIUM CUP


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venerdì 29 luglio 2016 ore 09:12
Vieste è pronta  per accogliere gli atleti che parteciperanno al X Torneo Nazionale di Beach Volley “GYMNASIUM CUP”, presso la Beach Arena del Lido Cristalda con i sui mille posti a sedere.

 

 30 31 luglio 2016 i migliori giocatori della specialità affileranno le armi per contendersi il montepremi di Euro 1.000,00. Saranno più di 24 le coppie partecipanti e, tra le prime indiscrezioni, trapelano i nomi di atleti di punta del settore tra cui Stefano Patriarca del Volley Piacenza, Fabio Fanuli del Top Volley Latina e Alessandro Porcelli della Exprivia Molfetta che militano nel massimo Campionato di LegaVolley A1. Grande fermento anche per la presenza del Campione Internazionale di Beach Volley, Paolo Ingrosso che con il suo compagno Filippo Romani parteciperanno al Torneo.
Non solo Beach Volley, ma molto di più…il giorno delle finali del Torneo a smorzare la tensione della gara spetterà ai diversi “appuntamenti” che faranno da contorno alla manifestazione sportiva tra cui: simulazione di Salvataggio in mare a cura dell’”ASD DOLPHINS”, tra un set e l’altro ci saranno le esibizioni di danza della Scuola “FEVER DANCE ACADEMY” - entrambe associazioni di Vieste -  music live sugli spalti della Beach Arena con la “GARGAN STREET BAND”. E,  lo staff della “SUNRISE ANIMATION” coinvolgerà il pubblico con  tanta allegria!
A conclusione delle sfide, seguirà la cerimonia di Premiazione moderata dalla giornalista Sky Sport Marina Presello, a cui interverranno il Sindaco del Comune di Vieste Avv. Giuseppe Nobiletti, l’Assessore allo Sport Dario Carlino  l’Assessore Regionale allo Sport Avv. Raffaele Piemontese e il presidente CONI Puglia Elio Sannicandro che da subito hanno accettato l’invito a presenziare l’evento.
« E’ motivo di grande soddisfazione - afferma Sante Martella, ideatore del GYMNASIUM CUP  - portare sulla spiaggia di Vieste 60 atleti, dei veri campioni del Beach Volley. Ci vediamo sabato, al fischio d’Inizio!»

 
 
 
 
 

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