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Nessuna lacrima per Cossiga

Sarò un po' contro tendenza rispetto alla massa, ma onestamente non vedo nulla da celebrare in quest'uomo.

Certo non credo abbia ammazzato nessuno e davanti alla morte non sono insensibile, ma di qui a piangere lacrime di coccodrillo per un personaggio che ha segnato la vita politica di questo Paese proprio non mi va.

Non voglio essere ipocrita: voglio ricordare Cossiga come il ministro dell'Interno ai tempi di Aldo Moro. Solo lui conosceva i misteri dietro la morte del segretario della DC, solo lui conosceva i misteri legati ad Ustica e alla strage alla stazione di Bologna.

Poche volte ha parlato e pochissime per dire cose a mio parere a vantaggio del bene del Paese: certo oggi è comodo ricordarlo come picconatore di un sistema nel quale lui stesso aveva sguazzato.

E poi celebre la sua intervista al Quotidiano Nazionale del 22 ottobre 2008: Cossiga consigliava a Berlusconi di intervenire nelle manifestazioni di portesta degli studenti universitari inserendo infiltrati che avrebbero creato disordini. Solo dopo qualche giorno, dopo le conseguenti distruzioni che ci sarebbero state, intervenire sospinti anche dall'opinione pubblica.

Un'intervista che posto in questo blog se avete la pazienza di sentire.

Chissà perchè quando muore una persona bisogna per forza parlarne bene. Da un punto di vista squisitamente politico c'è ben poco di positivo da ricordare.

Amoon